Tecniche, terapie e poteri presenti nel New Age – 6

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Tecniche, terapie e poteri presenti nel New Age – 6

Tecniche, terapie e poteri presenti nel New Age alla luce della Parola di Dio

Il channeling

Channeling è un termine americano che significa ‘canalizzazione’ e sta ad indicare un fenomeno
spirituale, ritenuto utile nel New Age, in cui taluni individui, dotati di capacità medianiche,
ricevono e trasmettono messaggi da entità spirituali. Shirley MacLaine, l’attrice americana molto
impegnata a diffondere il New Age, per descrivere il channeling ha fatto questo paragone; come per
telefonare a una persona occorre qualcuno che chiami, qualcuno che ascolti e un colloquio tra i due,
così per avere un channeling occorre un canale che trasmette, qualcuno che riceve la comunicazione,
quindi un ‘messaggio’ o informazione o ‘rivelazione’ trasmessi. Ma perché il channeling nel New Age
è ritenuto utile? Per queste ragioni: 1) perché amplia la coscienza dell’uomo e lo fa accedere al
gran Tutto di cui lui pure è un frammento e lo sintonizza con la coscienza universale; 2) perché
permette – secondo i New Agers – di venire a sapere chi si era prima di questa esistenza, in altre
parole in chi si è stati incarnati nelle vite precedenti; e quindi di scoprire il perché di tanti
fatti che accadono nella propria vita personale (bisogna ricordarsi infatti che secondo la ‘legge’
del karma in questa vita l’uomo raccoglie quello che ha seminato nella vita o nelle vite precedenti,
e perciò tutto quello che egli è e fa è dovuto al suo karma).

La fonte di queste informazioni sarebbe chiamata ‘registrazioni akasciche’ note anche come ‘Memoria
Universale della Natura’ o ‘Libro della Vita’. Quindi la credenza della reincarnazione può condurre
e spesso conduce al channeling del New Age. Un esempio che mostra come una persona si può accostare
al channeling dopo avere accettato la reincarnazione è quello dell’attrice Shirley MacLaine che
cominciò ad interessarsi del channeling proprio dopo avere accettato la reincarnazione perché
qualcuno le aveva detto che c’erano delle ‘registrazioni akasciche’ in cui erano registrate le
nostre precedenti esistenze e che c’erano dei medium che si sintonizzavano con esse. Incuriosita da
tutto ciò cominciò a interessarsi di channeling leggendo dei libri di Edgar Cayce (un medium del
passato), finché un giorno si rivolse ad un medium di nome Kevin Ryerson, tramite cui un entità di
nome John le disse chi lei era stata nel passato; 3) perché permette di ascoltare i ‘saggi’
ammonimenti che provengono dalle entità che vivono in un’altra dimensione, in quella trascendente,
di cui c’è così tanto bisogno in un mondo con così tanta confusione. Ma chi sono queste entità per i
New Agers? Sono dei frammenti di quell’Energia Universale, di quel gran Tutto (di cui fanno parte
pure gli uomini sulla terra), che comunicano dei messaggi utili all’umanità tramite i medium. Molto
spesso questo avviene in uno stato di trance in cui cade il medium; lo spirito entra nel medium e si
impossessa del suo corpo cominciando a parlare tramite di lui con una voce che non è quella del
medium. Il medium in questi casi, viene detto, durante tutto il tempo in cui lo spirito parla
tramite lui non è cosciente di quello che lo spirito dice.

Un esempio di ciò si ha nel libro della MacLaine, Là fuori su un ramo, dove lei parla della sua
seduta con il medium Kevin Ryerson (tramite cui le parlarono alcuni spiriti). Ma questa
comunicazione può avvenire anche in altre maniere come per esempio: per via telepatica come nel caso
di Alice Bailey che ha affermato di avere scritto ventiquattro libri sotto la dettatura di Djwhal
Kuhl, il ‘tibetano’, dapprima sentendo la sua voce e poi tramite telepatia: ‘Dapprima scrivevo a ore
fisse ed era un dettato chiaro, conciso e definito. Veniva trasmesso parola per parola, sì che posso
dire che era una voce quella che sentivo. Sì può dire, quindi, che ho iniziato con una tecnica di
chiarudienza; ma quando le nostre menti si furono sintonizzate, mi avvidi che non era più necessaria
e che, se mi concentravo con sufficiente attenzione potevo registrare e scrivere i Suoi pensieri (e
Sue idee formulate ed espresse in modo molto preciso) mentre giungevano al mio mentale’ (Alice
Bailey, Autobiografia incompiuta, Roma 1989, pag. 133-134); o per via della scrittura automatica
come nel caso del libro The Urantia Book (Il Libro di Urantia), un altro vangelo, che fu trasmesso
da degli spiriti tramite appunto scrittura automatica ad una persona che rimane anonima.

I nomi delle entità che si manifestano nel channeling del New Age sono i più svariati; abbiamo ‘Dio’
(questo il nome di chi ha parlato a E. Caddy co-fondatrice di Findhorn); ‘Cristo’ (questo il nome di
chi ha comunicato a Helen Schucman nel 1965 A Course in miracles (Un corso sui miracoli); degli
‘angeli’; i deva, cioè degli spiriti della natura che abitano nelle piante del giardino di Findhorn;
certi ‘maestri ascesi’ che hanno finito di reincarnarsi e fanno parte della Grande Fratellanza
Bianca che guiderebbe l’umanità nella sua crescita spirituale (tra costoro ce ne sarebbe uno
chiamato ‘maestro Gesù’); certi spiriti di defunti (che attendono di reincarnarsi, come quello di
Paolo, di Giovanni ecc.), ed anche degli extraterrestri (come gli ‘elohim’ venuti dal cielo che
hanno contattato Claude Vorilhon, detto Rael). In quest’ultimo caso va detto che il medium può
essere un ‘contattista’ che dopo un primo contatto fisico con questi esseri – contatto che talvolta
è costituito da un rapimento a bordo di un astronave (il cosiddetto disco volante) – dice di
continuare il suo rapporto con loro tramite dei contatti di tipo medianico; o può essere uno che
senza avere avuto un contatto fisico afferma di ricevere messaggi dai ‘fratelli dello spazio’.

Eccoci davanti all’ennesima opera del diavolo che per amore della verità dobbiamo smascherare.
Perché il channeling è un opera del diavolo? Perché chi decide di diventare un medium tramite cui
possono parlare delle entità spirituali, decide di fare posto nella sua vita a degli spiriti maligni
che si useranno del suo corpo per sedurre gli altri. Egli non fa altro che diventare un ministro del
diavolo, uno che consulta gli spiriti e tramite cui gli spiriti parlano. E noi sappiamo che chiunque
fa una tale cosa è detestato da Dio perché nella legge è scritto che chi evoca gli spiriti “è in
abominio all’Eterno” (Deut. 18:12). Ma non fa posto al diavolo solo il medium o l’evocatore di
spiriti ma fa posto al diavolo anche chi va a consultarlo, perché egli non fa altro che mettersi a
dare retta alle menzogne che questi spiriti dicono. Non vi lasciate ingannare fratelli dai discorsi
di alcuni sostenitori del New Age che in fin dei conti vogliono che il channeling non sia confuso
con lo spiritismo, trattandosi di due fenomeni differenti.

Perché essi sono mendaci; il channeling è una forma di spiritismo, il channeling è una
comunicazione che avviene tra gli spiriti maligni e gli uomini, cambia solo la veste con cui si
presenta ma la sostanza rimane la medesima. Come figliuoli di Dio voi non dovete fare posto al
diavolo che va attorno a voi a guisa di leone ruggente cercando chi possa divorare, perciò non
dovete per nulla desiderare di diventare dei medium (cioè una sorta di intermediari tra gli spiriti
e gli uomini) magari invocando gli spiriti affinché comincino a parlare anche tramite di voi, e non
dovete neppure andare a consultare questi medium per nessun motivo. Dio dice infatti nella legge:
“Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini: non li consultate, per non contaminarvi per mezzo
loro. Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro” (Lev. 19:31); il divieto è chiaro, il motivo di questo
divieto pure. Ricordatevi che il re Saul fu fatto morire da Dio proprio perché era andato a
consultare un’evocatrice di spiriti (cfr. 1 Cron. 10:13); che oggi è chiamata medium. C’è dunque la
morte per coloro che vanno dai medium a consultarli. Del resto fratelli, come dice Isaia, “se vi si
dice: ‘Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl’indovini, quelli che sussurrano e
bisbigliano’, rispondete: ‘Un popolo non deve egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti
a pro dei vivi?’ Alla legge! Alla testimonianza. Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui
alcuna aurora” (Is. 8:19,20). Adesso dimostreremo che le entità che parlano tramite questi medium
non sono altro che spiriti maligni che cercano il male delle persone e non il bene, quantunque
parlino di pace e d’amore.

Dio, Gesù Cristo, e gli angeli. Nel caso di E. Caddy bisogna dire che se fosse stato Dio a parlarle
le avrebbe detto innanzi tutto di ravvedersi e di credere nel suo Figliuolo, o comunque qualche cosa
che l’avrebbe indotta a credere in Cristo Gesù, e non l’avrebbe indotta o incoraggiata a fondare
(assieme a Peter e a Dorothy) una comunità-giardino (e a collaborare con i deva – che parlavano a
Dorothy – per la buona riuscita del lavoro di giardinaggio) dove venivano consultati degli spiriti
(spiritismo) e da dove il Vangelo di Dio era ed è tuttora bandito! Quindi si deve escludere che sia
stato l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo a parlare alla Caddy? Sì, proprio così. Chi è
dunque quell’entità spirituale che le si è presentata sotto il nome di Dio dandogli dei messaggi?
L’iddio di questo secolo, cioè Satana, o qualcuno dei suoi spiriti.

Se poi qualcuno non fosse ancora convinto di quello che ho detto gli propongo alcune parole che
‘Dio’ avrebbe detto alla Caddy: ‘Non voglio che tu Mi escluda da alcuna parte della tua vita e ti
renderai conto che sarai capace di farlo sempre più facilmente via via che divieni consapevole che
Noi siamo Uno’ (Eileen Caddy, Findhorn, il sentiero interiore, Roma 1991, pag. 83), ed ancora: ‘Non
sei anche tu parte del tutto? Perché allora separarti vivendo una vita disordinata e caotica?
Riempiendo la tua mente di pensieri meravigliosi, pronunci parole meravigliose e compi atti
meravigliosi, diventi così tutt’uno con la meravigliosa totalità che è il Mio universo, che è Me…’
(Eileen Caddy, op. cit., pag. 101-102). Allora? Non è abbastanza chiaro che il Dio che ha detto
queste parole non può essere il nostro Dio perché ritiene di essere la creazione? Anche l’angelo
della campagna che a Findhorn parlava a nome di tutti i deva alla sensitiva Dorothy MacLean per
certo è uno spirito seduttore! Perciò bisogna attribuire quelle voci (in questo caso quella
attribuita a Dio e quella attribuita all’angelo della campagna) che i fondatori di Findhorn hanno
sentito a spiriti seduttori, se non al principe stesso di questi spiriti vale a dire Satana che –
non dimentichiamolo – la Scrittura dice: “Si traveste da angelo di luce” (2 Cor. 11:14).

Teniamo a precisare che quantunque le manifestazioni spirituali di Findhorn sono da attribuire
all’opera dell’avversario, pure noi crediamo che Dio in determinate circostanze può pure rivelare a
dei suoi figliuoli agricoltori o allevatori quello che devono fare in particolari circostanze nel
loro lavoro; il nostro Dio ha cura dei suoi figliuoli in ogni cosa e questa cura talvolta la
manifesta anche in questa maniera. Anche per quanto riguarda quell’entità spirituale presentatasi
sotto il nome di Cristo a Helen Schucman, una psicologa americana di origine ebrea che si dichiarava
atea, e che le disse: ‘Questo è un corso sui miracoli. Ti prego, prendine nota’, bisogna dire che si
trattò senza dubbio o di Satana o di uno spirito malvagio al suo servizio perché invece che
annunciarle l’evangelo della grazia per indurla a credere in esso per la sua salvezza le ha
annunciato le seguenti cose: che Dio non ha creato il mondo, che il mondo che noi vediamo è
un’illusione; che Gesù Cristo non è l’unico Figlio di Dio, e che Gesù non è morto per i nostri
peccati; che l’uomo si salva tramite le sue opere infatti le ha detto: ‘La mia salvezza procede da
me. Essa non può precedere da nessun’altra parte’; che gli uomini sono parte di Dio; e che non
esiste la morte. Come si può bene vedere ci troviamo davanti ad un altro vangelo. Ci vengono alla
mente le parole di Paolo ai Galati: “Quand’anche un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo
diverso da quello che v’abbiamo annunziato, sia egli anatema” (Gal. 1:8).

A proposito di questo altro vangelo annunciato da questo spirito malvagio va detto che in seno al
New Age esso è molto diffuso; per il 1990 ne erano state già vendute circa mezzo milione di copie e
continua ad essere molto diffuso e studiato. Da quanto dice Texe Marrs questo infame libro in
America è diventato popolare anche tra Metodisti, Episcopaliani, e alcuni gruppi Luterani (cfr. Texe
Marrs Book of New Age Cults and Religions, Living Truth Pubs, 1990, pag. 88). A conferma che nel
mondo dell’occulto avviene che degli spiriti maligni si spacciano per Gesù Cristo per sedurre le
persone voglio ora trascrivere alcune parole di Iyke Nathan Uzorma dal suo libro Occult Grand Master
Now In Christ (Gran Maestro dell’Occulto Ora in Cristo): ‘…fummo condotti nella prigione di Kosa
ad incontrare un altro demone – Gesù Ajonichim. Lo incontrai ma allora io non sapevo che fosse un
demone, io pensavo che egli fosse il vero Cristo, perché questo fu quello che mi fu fatto credere
dalle potenze delle tenebre. Anche questo Gesù Ajonichim ci parlò brevemente e ci disse: Io sono
Gesù che i Cristiani proclamano essere il loro Maestro sulla terra. E sono l’Ajonichim che essi non
conoscevano. Io sono in questa prigione di Kosa per espiare le mie offese commesse mentre ero sul
vostro pianeta. Chiunque seguirà il mio sentiero di misfatti, io gli dico in verità che verrà da me
in questa prigione. Egli continuò: I cosiddetti Cristiani si sono traviati in molte maniere. Essi
dicono che io morii e risuscitai dalla tomba, ma questa è una menzogna. Io vi dico la verità, mentre
ero sulla terra mi sposai, ebbi quattro figli, e vissi 96 anni e morii in Persia. I Cristiani non
sanno questo, invece essi stanno cercando di usare la preghiera per rimuovermi da questo luogo, e
così facendo stanno aumentando la mia sofferenza nella loro ignoranza. Quindi va e combattili….’
(Iyke Nathan Uzorma, Occult Grand Master Now In Christ, Nigeria 1994, pag. 117-118).

Anche in questo caso però vogliamo dire che se da un lato crediamo che l’avversario stesso o
qualcuno dei suoi emissari può parlare pure spacciandosi per Cristo, dall’altro crediamo che Cristo
Gesù ancora oggi parla ai suoi per esortarli, confortali, ammaestrarli, e rivelargli dei segreti; ed
anche a non credenti affinché siano salvati (come avvenne nel caso di Saulo da Tarso); ed ogni cosa
che dice – questo è superfluo dirlo, ma lo diciamo – è in perfetta armonia con quello che egli
annunziò sulla terra nei giorni della sua carne, e con quello che gli apostoli dopo di lui hanno
insegnato. Nel caso Gesù annunzi in visione cose che avverranno esse si adempiranno di certo a suo
tempo, e nel caso la rivelazione concerne qualcosa di nascosto che è avvenuta o che sta avvenendo
essa corrisponde al vero. Vi propongo ora tre testimonianze dei nostri giorni che confermano come il
nostro Signore Gesù appare o parla senza apparire ancora oggi ai suoi discepoli per confortarli e
agli increduli per salvarli.

Rabindranath R. Maharaj dice che dopo che si convertì dall’Induismo a Cristo cominciò ad essere
schernito ed odiato e una sera addolorato per tutta l’opposizione che riceveva si rivolse a Dio
dicendogli: ‘Signore, perché è così difficile essere un tuo seguace? Io ti amo ed ho la tua pace nel
cuore, ma sono sul punto di non poter più resistere né a scuola né in questa casa. Dovrà essere
questo per sempre il mio destino?’ (Rabindranath R. Maharaj, op. cit., pag. 191), dopodiché si
addormentò. Ed in quella notte gli apparve il Signore per confortarlo. Egli dice infatti: ‘Verso le
2 del mattino sentii qualcuno che mi scuoteva. Con meraviglia apersi gli occhi e vidi una figura
rivestita di luce splendente, che stava vicino a me. Ormai completamente sveglio mi misi a sedere
per vedere meglio. Benché non rassomigliasse ad alcuna delle immagini riprodotte sui quadri che
avevo visto, sapevo che era Gesù. Egli tese la mano verso di me dicendomi sommessamente: ‘Pace! Ti
do la mia pace!’ e con queste parole la visione scomparve, la camera ritornò nel buio. Rimasi seduto
per molto tempo, volendo essere sicuro di essere realmente sveglio. Ma non c’era alcun dubbio in
proposito, per cui mi distesi nuovamente con le mani intrecciate dietro la nuca, guardando per fede
verso il cielo e rallegrandomi nel Signore. Questa esperienza mi diede nuovo coraggio. Ero stato
infatti rassicurato ancora una volta che Cristo era con me, che mi conduceva, mi guidava, aveva cura
di me. Logicamente anche prima ero sicuro di questo e avevo sempre avuto fiducia in lui, ma adesso
questa fiducia era divenuta più forte e più profonda….’ (ibid., pag. 191).

La zia di Rabindranath (da lui chiamata zia Revati) si convertì dall’Induismo a Cristo dopo avere
sentito Gesù Cristo parlarle direttamente. Ecco infatti cosa lei racconta: ‘Mi trovavo nella stanza
delle preghiere facendo la mia puja, quando improvvisamente una voce mi disse che tutti gli dèi che
stavo adorando erano falsi. Poi quella voce mi disse: ‘Io sono la via, la verità e la vita; nessuno
viene al Padre se non per mezzo di me.’ Sapevo che era Gesù che mi stava parlando. Pochi giorni dopo
gli diedi la mia vita ed egli ha fatto di me una nuova persona. Il passato è tramontato, i miei
peccati sono perdonati ed io sono certa che andrò in cielo per sempre!’ (ibid., pag. 186-187).

Musa Shuaib che prima di convertirsi era un devoto mussulmano dice che si è convertito in seguito ad
una apparizione di Gesù Cristo: ‘Mentre ero sul mio letto nella mia stanza, avvenne qualcosa di
strano. Mentre la porta della mia stanza era chiusa, qualcuno entrò nella stanza. Mi fermai
immediatamente di leggere il romanzo che avevo nella mia mano per vedere chi era la persona, ma io
potevo solo sentire il rumore dei suoi piedi sul pavimento mentre si avvicinava al mio letto senza
vedere nessuno. Improvvisamente, io fui spaventato; egli disse: MUSA ‘NON C’E’ NESSUNA SPERANZA
NELL’ISLAM, ALZATI E DECIDITI’ (Musa Shuaib, From the palace to pulpit: a reason to believe, [Dal
palazzo al pulpito: una ragione per credere] Nigeria 1995, pag. 12). Dopodiché questa voce gli disse
di seguirlo presso ad un locale di culto di una chiesa che si trovava a Bauchi (località dell’Arabia
Saudita) e mentre si trovavano in viaggio sulla sua macchina lui dice che ‘la Persona mi apparve e
si sedette fisicamente accanto a me nella macchina. Non potevo contemplare lo splendore del suo
viso’ (Musa Shuaib, op. cit., pag. 13). E quando arrivarono al locale di culto, pochi metri fuori
dalla porta, lui dice: ‘Gli domandai: Signore, ma chi sei? Lui rispose: ‘Io sono Cristo che morì per
te’ (ibid., pag. 13). Dopodiché lui entrò nel locale di culto in cui dopo avere udito la
predicazione del Vangelo si pentì dei suoi peccati e accettò Cristo Gesù. A Cristo Gesù sia la
gloria in eterno. Amen.

I Deva (termine sanscrito che indica gli spiriti della natura). Di essi Peter Caddy ha scritto nel
suo libro The Findhorn Garden (Il Giardino di Findhorn) che ‘sono quella parte della gerarchia
angelica che custodisce il progetto di crescita di ogni tipo di pianta e guida le energie che danno
a una pianta quella determinata forma sul piano materiale’ (citato da Paola Giovetti in Findhorn: un
modello di vita per l’uomo del Duemila, Roma 1992, 2 ed., pag. 35); egli ha detto anche che questi
spiriti gli dissero a quale distanza dovevano stare le pianticelle, quante volte dovevano
annaffiarle, che cosa non andava bene e che cosa si poteva fare per rimediare. A Findhorn hanno
parlato deva delle pere, deva dell’insalata, deva del pisello ecc. ed anche un cosiddetto angelo
della campagna. A Findhorn affermano che gli ottimi risultati ottenuti in quella landa desolata
devono essere attribuiti alla collaborazione instauratasi con i deva; questi deva sono monisti ecco
infatti cosa avrebbe detto il deva delle pere a Dorothy MacLean ‘Avvicinati e cerca di sentirti una
cosa sola con l’albero. Insinuati in lui e senti di essere una cosa sola con lui, come lo sente lo
spirito dell’albero’ (Paola Giovetti, op. cit., pag. 49).

Che diremo dinanzi a tutto ciò? Diremo che la Scrittura insegna che le piante non hanno uno spirito
che può mettersi a dire a chi le coltiva come deve fare. Chi le fa crescere è Dio; non c’è una parte
della gerarchia angelica preposta a guidare delle energie nelle piante. Nella Scrittura si legge che
Dio “fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da
mangiare” (Gen. 2:9) ed ancora che “Egli fa germogliare l’erba per il bestiame e le piante per il
servizio dell’uomo” (Sal. 104:14); di spiriti della natura non c’è il minimo accenno. Si deve dunque
dedurre che questi deva non sono altro che spiriti seduttori. Il che è confermato chiaramente da
quello che essi avrebbero detto. E poi questi deva volevano sempre che i coltivatori collaborassero
con loro, che li amassero, che si sentissero una stessa cosa con loro; se fossero stati degli angeli
santi di Dio non avrebbero parlato in questa maniera perché gli angeli di Dio danno degli ordini da
parte di Dio e non ci dicono che vogliono la nostra collaborazione o che noi li dobbiamo amare o che
ci dobbiamo sentire una stessa cosa con loro. Leggete le Scritture dove si dice che degli angeli di
Dio hanno parlato agli uomini e vi renderete conto di questo. Il fatto poi del successo ottenuto
nella coltivazione del giardino in virtù dei suggerimenti di questi deva non deve destare nessuna
meraviglia; spesso il diavolo promette di far riuscire i suoi in qualche cosa a condizione che
questi gli offrano poi il culto.

Maestri ascesi e spiriti in attesa di reincarnarsi. Secondo la Scrittura le anime di coloro morti
nella fede sono in cielo con il Signore a cantare e gioire di una ineffabile allegrezza nel cospetto
del Signore (cfr. Ap. 6:9-11) mentre le anime di coloro che sono morti nei loro peccati sono nel
fuoco dell’Ades a piangere e a stridere i denti (cfr. Luca 16: 23-31). E ambedue le categorie di
anime attendono nel loro luogo la risurrezione; i giusti la resurrezione di vita, mentre gli empi la
risurrezione di giudizio. Quindi sia i giusti che gli ingiusti che sono morti non sono in grado di
comunicare con noi sulla terra. (Il caso di Mosè attesta che in via del tutto eccezionale, per
volere di Dio, dei santi morti possono pure apparire ai credenti sulla terra).

Tutto ciò esclude un ciclo di reincarnazioni a cui gli uomini sono sottoposti e perciò esclude che
esistano dei maestri ascesi che hanno finito di reincarnarsi (che sarebbero in qualche parte del
mondo invisibile a guidare l’umanità e pronti a comunicare i loro messaggi agli uomini) e delle
anime di defunti in attesa di reincarnarsi che sono in grado nel frattempo di comunicare con noi
dall’aldilà. I cosiddetti maestri ascesi quindi (che sono quelli con cui era in contatto la medium
Helena Blavatsky e che le ‘rivelarono’ la teosofia – termine che significa ‘sapienza di Dio’ – che
poi ella mise per iscritto; e tra cui c’è anche il ‘tibetano’ con cui era in contatto l’altra medium
Alice Bailey) sono degli spiriti malvagi. Ciò è confermato pienamente dai libri della Blavatsky (di
cui i più conosciuti sono Iside Svelata e Dottrina segreta), e da quelli della Bailey; sono infatti
dei libri pieni di menzogne. E quindi anche quelle entità che a taluni si presentano sotto il nome
dell’apostolo Paolo o dell’apostolo Giovanni sono spiriti malvagi che si usano del loro nome per
spacciarsi per messaggeri di verità agli uomini.

Ho letto alcune dichiarazioni che avrebbe detto questo spirito di nome Paolo a un medium; tra le
altre cose avrebbe detto che Gesù era stato prima Mosè e poi Buddha e che il Cristo sarebbe una
forza costruttiva, una energia; come si può bene vedere esse sono mendaci. Già mentre Paolo era vivo
c’erano coloro che spacciavano dei loro scritti mendaci usandosi del suo nome; ma da quello che
vediamo anche dopo morto ci sono coloro che gli attribuiscono delle menzogne. Come lui stesso ebbe a
dire ai Romani di coloro che gli attribuivano una massima errata “la condanna di quei tali è giusta”
(Rom. 3:8). Questo vale anche nei confronti dei medium che fanno parlare la loro lingua e dicono che
l’apostolo Paolo gli ha parlato. A conferma che degli spiriti malvagi si possono pure presentare a
degli spiritisti sotto il nome di santi uomini vissuti nel passato c’è la conferma sempre di Iyke
Nathan Uzorma che afferma: ‘…io incontravo degli esseri come San Pietro, Abrahamo (…) Daniele,
ecc., ma ora so che erano i demoni che si travestivano da tali esseri’ (Iyke Nathan Uzorma, op.
cit., pag. 85).

Gli extraterrestri. La sacra Scrittura ci insegna che non esistono extraterrestri che possono venire
a farci visita da qualche altro pianeta dell’universo; chi, come Shirley MacLaine, vede nelle
visioni dei cherubini avute dal profeta Ezechiele o in altre visioni dove apparvero degli angeli
descritte nella Bibbia delle manifestazioni di extraterrestri erra grandemente; perché i cherubini e
gli angeli sono degli esseri spirituali puri e santi che vivono nei cieli, e non degli esseri che
vivono su qualche altro pianeta dell’universo che a bordo di navette spaziali periodicamente
visitano la terra. E poi ogni qual volta gli angeli di Dio parlano agli uomini non fanno altro che
confermare la Scrittura, mentre questi cosiddetti extraterrestri non fanno altro che trasmettere
menzogne di ogni tipo. Basta leggere i libri di Claude Vorilhon (conosciuto meglio con il nome Rael
e fondatore del movimento Raeliano) per rendersi conto di quanto mendaci essi siano (gli avrebbero
infatti rivelato tra le altre cose che Dio non esiste, come non esiste né il paradiso e né
l’inferno, e che Gesù fu uno dei messaggeri degli ‘elohim’ assieme a Buddha e Maometto, che avrebbe
rivelato la verità in forma allegorica e velata, e che il matrimonio è inutile perché tutto è
permesso). Quindi questi cosiddetti extraterrestri in realtà non vengono da qualche altro pianeta,
ma dal regno spirituale di Satana; non sono degli esseri buoni ma esseri spirituali malvagi che
sotto la direzione del diavolo appaiono a taluni per ingannarli, e tramite loro ingannare altri.
Crediamo dunque che questi contatti che taluni hanno avuto con cosiddetti extraterrestri non sono
altro che contatti avuti con degli spiriti maligni che il diavolo fa apparire sotto forma di persone
che vivono su qualche altro pianeta dove si sta meglio e dove la tecnologia è molto più avanzata che
sulla terra ecc.

Per concludere, una parola sul nome ‘spiriti guida’ con cui molti chiamano queste entità che si
manifestano nel channeling. Certamente è un bel nome che non mette per nulla paura agli uomini ma li
incoraggia o incuriosisce, ma in effetti essi non guidano nella verità proprio nessuno, infatti i
loro messaggi sono tutti menzogneri; presentano un Dio panteista, cioè impersonale; annunciano un
Gesù diverso da quello che noi abbiamo accettato, perché dicono che Gesù non è l’unico figlio di
Dio, che non è il Cristo di Dio e che non è morto per i nostri peccati; annunciano che l’uomo è Dio
è può realizzare questa sua divinità tramite degli stati alterati di coscienza; annunciano che il
male non esiste; confermano la reincarnazione escludendo l’esistenza dell’inferno e del paradiso;
annunciano il relativismo dottrinale per cui ognuno possiede la sua verità come la possedeva Gesù;
annunciano che la Bibbia è piena di errori e che non va interpretata letteralmente ma in accordo con
dottrine esoteriche procedute dal loro padrone che è padre della menzogna; ed infine annunciano
anche l’avvento di una Nuova Era di pace e d’amore (ma senza Gesù detto il Cristo e senza il suo
Vangelo).

Quelli del New Age hanno quindi dei potenti alleati nel mondo spirituale, pronti a confermare tutte
le loro diaboliche credenze; e non solo verbalmente ma anche con segni e prodigi bugiardi. Tutto ciò
ci fa capire come il diavolo per indurre le persone a praticare lo spiritismo (e non solo esso, ma
tutte le pratiche occulte) si sta servendo di termini che all’apparenza a molti non sanno di
spiritismo o di qualche cosa di malvagio e dannoso. Attenzione dunque al termine ‘spirito guida’
usato nel channeling perché esso sta ad indicare uno spirito maligno. C’è solo uno spirito che guida
gli uomini nella verità e di cui ci si può fidare, ed è lo Spirito di Dio chiamato Spirito della
verità; Egli infatti non parla di suo ma dice tutto quello che ha udito da Cristo (cfr. Giov.
16:13-15). Egli parla ancora oggi; sì ancora oggi, con una voce udibile come nel caso di Pietro a
Joppe (cfr. Atti 10:19,20), di Filippo sulla via che scendeva da Gerusalemme a Gaza (cfr. Atti
8:29), di quei profeti e dottori della chiesa di Antiochia che erano raunati per celebrare il culto
del Signore (cfr. Atti 13:1,2). I suoi messaggi sono veraci; noi credenti li bramiamo.

Una riflessione infine che mi sento di condividere con voi fratelli proprio in questa occasione.
Dinanzi al fatto che ci sono tante persone sotto la potestà delle tenebre che credono che possono
rivolgersi (direttamente o indirettamente) a delle entità spirituali per ricevere da loro delle
‘rivelazioni’, e che invocandole esse si fanno trovare da loro, non posso non rimanere rattristato
nel sentire dire a tanti fratelli che Dio oggi non parla più come una volta, che non lo si deve
invocare o consultare per farsi dire da lui determinate cose concernenti la propria vita come per
esempio chi ci si deve sposare, dove si deve andare a predicare, che ministerio si deve compiere, ed
altre cose, perché abbiamo in noi il suo Spirito che ci guida e ciò basta. Pare proprio che hanno
più fiducia i figliuoli del diavolo nel loro padrone, di quanto ne abbiano tanti credenti in Dio;
pare proprio che hanno più fiducia i figliuoli del diavolo negli scritti delle religioni orientali o
di gruppi esoterici-spiritici di quanto ne abbiano taluni credenti negli Scritti ispirati da Dio; e
questo non può non rattristare.

Noi diciamo che se il diavolo o qualcuno dei suoi spiriti sono pronti a lasciarsi trovare da quelli
che li invocano per dirgli certe cose false, molto più il nostro Dio è pronto a rivelare cose vere
nascoste ai suoi figliuoli, sia del passato che del futuro. E difatti questo ha deciso di fare
tramite il dono di parola di conoscenza e il dono di parola di sapienza, e non c’è nessuno che
glielo può impedire. Eppure quantunque ci sia scritto: “Invocami, ed io ti risponderò, e
t’annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci” (Ger. 33:3); molti asseriscono che non
bisogna aspettarsi di udire la voce di Dio, o quella dello Spirito Santo, o di ricevere la visita di
Cristo Gesù stesso, o di uno dei suoi angeli con un particolare messaggio per se stessi o per altri.
Menzogna, solo una menzogna di cui il diavolo si usa per privare i figliuoli di Dio delle
rivelazioni divine che procedono dal trono di Dio e che sono di grande utilità ai figliuoli di Dio
nel loro combattimento contro i ministri invisibili di Satana. Diletti, la mia esortazione quindi è
quella di credere fermamente non solo che Dio parlò anticamente, ma che ancora oggi parla e può
parlarvi proprio a voi, direttamente o indirettamente, e comunicarvi parte della sua volontà.

Desiderate ardentemente che Dio si manifesti a voi come si manifestò ai profeti e agli apostoli e a
tanti altri nei tempi antichi o anche nei tempi moderni; lo ripeto desideratelo ardentemente per il
bene vostro e per quello degli altri. Egli è disposto a dare rivelazioni ancora oggi, proprio a voi;
altrimenti non avrebbe detto: “Desiderate ardentemente i doni maggiori” (1 Cor. 12:31) o di cercare
di abbondare dei doni spirituali per l’edificazione della sua chiesa (cfr. 1 Cor. 14:12). Non date
retta a tutti coloro che in una maniera o nell’altra non sanno fare altro che mettervi in guardia da
queste gloriose manifestazioni dello Spirito Santo raccontandovi sempre le false rivelazioni, le
false visioni, i falsi sogni, ma mai le vere rivelazioni, mai le vere visioni, mai i veri sogni che
Dio ancora oggi da nella sua fedeltà. Vi vogliono solo impaurire, distogliere dal cercare la faccia
del Signore; questo è il loro scopo, perché altrimenti non agirebbero così.

Sappiate che quando si cerca la faccia del Signore per ricevere da lui una rivelazione, non si può
rimanere ingannati perché il Signore non inganna nessuno, ma si rimane edificati, fortificati, e si
sperimenta una grande gioia e pace. Non vi dovete preoccupare di non potere discernere la voce del
Signore quando egli vi parlerà, perché essa è così chiara che non potete sbagliarvi. Quando Dio
parla, non importa come egli lo fa, la sua rivelazione è chiara come è chiara la Scrittura quando la
si legge. Come non potete sbagliarvi nel leggere nella vostra Bibbia: “Dio è amore” (1 Giov. 4:8), o
nel sentire la voce di un vostro parente e conoscente che vi parla, così non vi potete sbagliare
quando Dio parla perché la cosa è chiara come la luce del sole. Non temete quindi; abbiate solo fede
in Dio, in questo nostro grande Iddio; il rivelatore dei segreti. Ma che questa fede sia sempre
accompagnata dal timore di Dio, perché questo vi scamperà dalle insidie del diavolo.

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