Cos’e’ la Matrice Extracellulare e perche’ e’ importante per la salute

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Cos’e’ la Matrice Extracellulare e perche’ e’ importante per la salute

Medicina Integrata

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La matrice extracellulare è oggi riconosciuta dalla medicina come via privilegiata per la cura di
importanti patologie, cancro compreso

Redazione Scienza e Conoscenza

Questo articolo è tratto da Scienza e Conoscenza 73 ed è stato scritto dal dottor Fausto G.
Bellabona*

La matrice extracellulare detta anche MEC o ECM è il tessuto posto letteralmente “in mezzo”, ossia
che si frappone tra i diversi gruppi cellulari, assolvendo pienamente alla locuzione latina in
medium virtus stat, inteso in questo caso come “questo tessuto che sta in mezzo alle cellule”
(medium) “è il segreto della salute” (virtus).

La cellula, per evolversi in forme organizzate, ha dovuto creare un ambiente comune imitando in
qualche modo il pianeta che ci ospita. Come la Terra (Gaia) produce un campo magnetico, influenzando
la globalità dei sistemi viventi, così le linee di forza del nano-campo magnetico, prodotto da ogni
singola cellula, danno vita, nel sommarsi, a una forza, un dominio di coerenza, comportante un
determinato orientamento generale e variabile in clusters delle molecole d’acqua, le quali
permettono l’assemblamento delle reti polimeriche che sono l’armatura strutturale della matrice, a
loro volta costituite da acqua “nascosta”.

La struttura vivente trova quindi la sua attuale migliore espressione grazie a questo modello
organizzativo a rete che produce continuamente se stesso per mezzo di campi morfogenetici, formando
un confine impermanente rispetto all’ambiente circostante.

Com’è organizzata la Matrice Extracellulare

Vi sono tre condizioni di base sempre rispettate nell’organizzazione della MEC, senza le quali la
vita strutturata sarebbe impossibile.

La prima condizione di base deve far sì che le molecole possano organizzarsi cambiando alcuni
aspetti di tale organizzazione ed è la presenza di un ambiente nel quale sia attivo un campo
magnetico coerente con gli obiettivi della cellula e del sistema cui la cellula appartiene. Le
cellule producono campi elettromagnetici che originano principalmente dalla interazione tra
mitocondri e microtubuli, ma anche tra l’ambiente intra ed extracellulare.

Tali campi elettromagnetici risentono in modo importante dell’interazione ambientale, tanto che è
possibile affermare che si può sfruttare questo principio con vecchie (parlo delle tombe dei giganti
in Sardegna e loro ipotizzati effetti sulla salute) e nuove applicazioni terapeutiche come la
“ionorisonanza ciclotronica” (macchinario per terapia biofisica ideato da Getullo Talpo ed Emilio
Del Giudice). Inserendo un sistema vivente all’interno di un campo magnetico, le sue cellule
rispondono alle sollecitazioni esogene fornite dalle variazioni di tale campo, tanto da permettere,
sulla base del principio di risonanza, di spostare le popolazioni ioniche dall’ambiente
extracellulare a quello intracellulare e viceversa.

Nuovi sistemi terapeutici, come la “terapia di informazione biofisica bipolare” (il lettore può
facilmente trovare in rete maggiori informazioni su questo strumento, N.d.R.) sfruttano lo stesso
principio del campo magnetico applicato in modo sistemico o focalizzato: inviano un’informazione con
la quale si intende manipolare, in inversione o amplificazione, il segnale prelevato dal paziente o
addirittura operano direttamente con la luce, interagendo in modo pulsato e adattativo con le
cellule e il loro campo informazionale. La ricerca mostra che è possibile sfruttare tale principio
per informare le cellule con una velocità e una precisione almeno identica a quella farmacologica.

In natura praticamente ogni atomo risponde alle dinamiche magnetiche, ma uno fra tutti è dotato di
un’intrinseca proprietà magnetica e della capacità di formare legami dando origine a una varietà
infinita di composti organici: il carbonio. La presenza del carbonio, come atomo che risponde in
modo regolare al campo magnetico di fondo, dovrebbe essere considerata la condizione di base
accessoria alla prima perché la vita possa manifestarsi come noi la percepiamo.

La seconda condizione di base è quella che l’ambiente esterno sia “favorevole” ai fenomeni
pre-vitali e vitali ed è la presenza di acqua. L’acqua è una molecola costituita da tre atomi, due
di idrogeno a polarità elettropositiva e uno di ossigeno a polarità elettronegativa. Proprio grazie
a questa caratteristica pronunciata polarità molecolare, l’acqua si organizza in strutture
cristalline dinamiche sulla base degli ioni presenti nell’ambiente intra ed extracellulare.

La composizione ionica della MEC è un dato fondamentale dal punto di vista della salutogenesi. È
ragionevole pensare che questa organizzazione nella MEC venga “orientata” dai microcampi magnetici
prodotti dalla cellula e che la matrice si comporti, proprio grazie ai sali e alle proprietà degli
ioni che li compongono, come un cristallo a densità e conformazione molecolare variabile in
relazione all’input centrale, onde mantenere la coerenza quantistica specifica per la funzione
richiesta…

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Scienza e Conoscenza n. 73 – Luglio/Settembre 2020 — Rivista >> bit.ly/3eE4ire

Nuove scienze, Medicina Integrata

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