CULTURA, STORIA E SOCIETÀ 15

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CULTURA, STORIA E SOCIETÀ 15

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

Il giardino interiore di Marco Columbro

Il bravo agricoltore sa che seminare un cattivo terreno significa ottenere un cattivo raccolto; sarà
quindi sua premura dedicare molte cure al terreno al fine di renderlo fertile e meno inquinato
possibile. Solo così otterrà un raccolto abbondante e di buona qualità. La famiglia, la scuola, le
istituzioni laiche o religiose rappresentano il terreno nel quale la società fa crescere i suoi
semi, i bambini. Riflettiamo bene prima di condannare quei giovani che crescono spacciando droga,
che rubano o che arrivano persino ad uccidere per denaro. Essi purtroppo non sono che il raccolto di
una semina in un cattivo terreno, ma quel terreno arido, inquinato, privo di nutrimento, siamo noi.
Ognuno di noi è responsabile, soprattutto nei confronti dei propri figli, del comportamento che
manifesta tanto sul piano privato quanto su quello sociale. Sappiamo bene che il bambino ha bisogno
di punti di riferimento per il suo sviluppo fisico, mentale, emotivo e spirituale. Inizialmente il
bambino si comporta come una spugna, apprendendo per imitazione, poi a poco a poco ciò che ha
assorbito diventerà parte integrante del proprio carattere. E’ quindi di estrema importanza mettere
a disposizione del bambino quanto più possibile esempi e valori positivi che siano di aiuto per uno
sviluppo armonico della personalità. Il bambino crescendo dovrà essere aiutato a sviluppare il
discernimento, uno strumento necessario per scegliere liberamente in ogni campo della vita. Lama
Gangchen Rimpoche che da molti anni si dedica con amore ed infinita energia alla diffusione
dell’educazione non formale, al fine di attuare una reale cultura di Pace opera in questo senso
proprio come farebbe un buon agricoltore.

Attraverso l’auto guarigione per bambini, Rimpoche rende il terreno sano e fertile, così che i
bambini al pari di piccoli semi, come spesso egli ama ripetere, possano germinare crescere e
sbocciare come tanti fiori di loto. Ricordo che i miei studi di pedagogia all’Università
comprendevano la lettura di testi di autori laici, cattolici ebrei per cui non mi sorprende affatto,
né deve preoccupare coloro che non sono buddisti il fatto che un lama tibetano attraverso un libro
ed un’audiocassetta si occupi di educazione di bambini. Soprattutto perché per me Lama Gangchen,
ancora prima di essere un lama Tibetano, è uno di quei rari esseri che, indipendentemente dalla
razza o religione, si incarnano su questo pianeta con l’ingrato compito di aiutare noi poveri
sonnambuli a risvegliarci più rapidamente possibile. Insegnare ai bambini l’autoguarigione permette
loro di crescere con maggiore consapevolezza, e più si ha consapevolezza più si operano scelte non
solo nella vita privata ma in ogni campo: economico, politico, sociale e ambientale. Un bambino che
pratica l’autoguarigione svilupperà una migliore consapevolezza; crescerà quindi meno sonnambulo e
più saggio. In questo consiste la grande opera di Lama Gangchen.

In questo senso la grande opera di Lama Gangchen, attraverso l’autoguarigione, semina consapevolezza
affinché le generazioni future possano raccogliere saggezza, qualità indispensabile per costruire un
vero mondo di Pace. Un giorno sono andata al Centro Kumpen Lama Gangchen di Milano con mia figlia di
sette anni ed ho incontrato il T.Y.S. Lama Gangchen Rimpoche. Subito abbiamo avvertito la pace
emanata da questo dolcissimo personaggio. Da tempo seguo con grande interesse il pensiero del saggio
Lama Gangchen Rimpoche, che viaggia da una parte all’altra del mondo per portare un messaggio di
pace; è stato ricevuto dal Papa ed è amico di Kofi Annan oltre che di molte altre personalità
internazionali, e anche secondo lui la New Age e un modo nuovo di approcciare la vita, è un voler
portare qualcosa di nuovo alla nostra coscienza, che possa migliorare la nostra esistenza. E’ un
progetto di vita che oramai molti vogliono fare proprio perché la mente di tutte le genti si sta
aprendo, grazie anche alle comunicazioni, ad una visione olistica (Olos – il Tutto) del nostro
pianeta, in rapporto all’Universo.

Notizie su Lama Gangchen

Lama Gangchen Tulku Rimpoche, maestro di filosofia tibetana e guaritore, nato in Tibet nel 1941,
vive in occidente da dodici anni e viaggia regolarmente in tutto il mondo diffondendo i metodi per
sviluppare la pace interiore e la pace nel mondo e per la cura dell’Ambiente. Nel 1992 ha fondato la
Lama Gangchen World Peace Foundation, affiliata nel marzo 1997 come Organizzazione non governativa
all’ONU, e ha proposto alle Nazioni Unite l’istituzione di un Forum Spirituale Permanente, che
permetta ai rappresentanti delle diverse tradizioni religiose di lavorare insieme e di contribuire
allo sviluppo della pace nel mondo. Ha anche fondato oltre cento centri per la pratica
dell’autoguarigione e per l’educazione non formale alla pace in diversi paesi del mondo. Lama
Rimpoche ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali tra i quali il “Premio San Francesco e
Santa Chiara d’Assisi” dal Centro Francescano di studi per il dialogo interreligioso, ad Assisi nel
1994; il “Gioiello delle medicine alternative” presentato da Madre Teresa di Calcutta nel 1995;
l’”Award of Excellence” dalla Società degli Scrittori delle Nazioni Unite a Madrid nel 1996; la
“Laurea Onoraria per la promozione della dignità umana e delle solidarietà” dall’Associazione di
Merito della Comunità Europea a Bruxelles nel 1997.

I suoi insegnamenti si rivelano utilissimi a chiunque, di qualunque età, compresi i bambini di
qualunque condizione sociale e religione. Già, perché non è necessario essere buddisti e neppure
credenti per ricavarne un beneficio concreto. Dieci minuti al giorno della sua Autoguarigione sono
sufficienti per ottenere e mantenere una salute fisica invidiabile ed una salute mentale ottimale,
per sviluppare fiducia in se stessi, coraggio, stabilità e generosità. Chiacchierando con Rimpoche
abbiamo parlato di molte cose tra cui l’educazione dei bambini al giorno d’oggi. Mi diede un
articolo in cui era descritto il suo pensiero a proposito dell’educazione. I bambini di una scuola
elementare nel Comasco dove il Lama era andato in visita, gli hanno chiesto che cosa potevano fare
loro per la pace nel mondo. “I bambini sono quelli che possono fare di più per la pace nel mondo” ha
risposto, “perché i bambini di oggi stanno preparando il mondo di domani; se tutti voi bambini
lavorate per imparare la Pace interiore, automaticamente il mondo futuro sarà un mondo di pace.”

Questa è l’educazione non formale, un tipo di educazione ancora molto lontano dalla mente della
maggior parte delle persone. Se l’educazione formale aiuta a realizzare le capacità vocazionali e
abitua ad usare la parte logica, razionale, cognitiva ed intellettuale del cervello, l’educazione
non formale insegna a gestire gli aspetti intuitivi, emotivi, istintivi e artistici del subconscio
della mente, che aiuteranno a sviluppare grandi capacità sociali, interpersonali, psicologiche ed
emotive. Mentre il primo prepara molto bene al mondo del lavoro, i suoi limiti stanno nel fatto che
non insegna a trattare le emozioni in periodi di stress e di crisi esistenziali, o come applicare
aspetti astratti legati alla vita di tutti i giorni. Se oggi, con le nuove generazioni, riuscissimo
ad integrare l’Educazione Non – Formale nel sistema educativo corrente, svilupperemmo in modo molto
più equilibrato ed armonioso sia l’emisfero destro che quello sinistro del cervello degli adulti di
domani. Questa integrazione potrà creare individui più equilibrati che potranno a loro volta creare
e mantenere la pace e l’Armonia nelle città, adulti interessati a prendersi cura dell’Ambiente
umano, urbano e naturale che li circonda. L’Educazione Non Formale non è destinata ad essere rimossa
appena la scuola finisce ma sarà un insegnamento che rimarrà per tutta la vita e potrà aiutare
chiunque abbia bisogno di sottrarsi allo stress urbano e sociale causato dalla grande competizione
che l’intera umanità sosterrà per aggiudicarsi le sempre minori risorse umane come lavoro, denaro,
spazio per vivere, cibo, acqua ed aria pulite. L’integrazione dell’Educazione Non Formale nel nostro
sistema didattico è veramente necessaria perché ci fornisce un’educazione emotiva che ci permetterà
di far fronte alla vita moderna.

Le nostre vite saranno meno costose economicamente, energeticamente ed emotivamente. Persone di ogni
cultura e religione ne hanno bisogno, come i padri dei loro padri hanno trovato nell’ambito degli
insegnamenti religiosi. A differenza dell’altra, l’Educazione Non Formale può essere parte
integrante in tutte le tappe della nostra vita: nel momento del concepimento, nel grembo materno,
nell’età della scuola, nell’età della vita lavorativa, durante la malattia e la sofferenza, quando
andiamo in pensione e ci rendiamo conto di essere vecchi e soprattutto quando affrontiamo la morte.
Al di là di ogni necessità, ognuno di noi ha bisogno di questo tipo di educazione poiché, con essa
riusciamo a pacificare le emozioni che non riusciamo a controllare e quei piccoli disturbi
psicologici che ci avvelenano la vita quotidiana in modo che possiamo ritrovarci in una condizione
di effettiva pace e serenità in qualsiasi situazione. Spesso diamo poca importanza a esperienze
della vita di ogni giorno che per i bambini invece ne hanno molta, spesso le diamo addirittura per
scontate e ciò produce in loro molto stress e sono causa di ansia. Sono il traffico intenso del
mattino, gli insegnanti, il loro bisogno di essere amati ed accettati dagli altri bambini, di aver
successo dal punto di vista scolastico. Questi fattori psicologici di paura, aggressione, timidezza,
il sentirsi vittime ed il disinteresse da parte dei genitori influenzano in maniera devastante ma
spesso non evidente lo sviluppo del bambino e se non si corre in fretta ai ripari e non vengono
posti rimedi, questi bambini possono diventare individui alienati e violenti.

Secondo Rimpoche, se riuscissimo veramente a focalizzare la nostra attenzione sulla natura violenta
delle nostre azioni e del nostro modo individualistico di vivere quando siamo violenti con noi
stessi e con gli altri, non tenteremmo di distruggere i nostri valori positivi e riusciremmo
consapevolmente a costruire una dimensione positiva della nostra vita.

Vorrei qui di seguito riportare una piccola parte, molto significativa, dell’esperienza e del
pensiero, che condivido in pieno, di Jyoti Carlotta Brucco, una mia cara amica che sotto l’alto
patrocinio del Dalai Lama, e sotto l’attento e affettuoso controllo del Lama Gangchen Rimpoche del
Centro Tibetano Kumpen Lama Gangchen di Milano, ha fondato a Padova la Global Open University, una
scuola di educazione alla Pace Interiore per adulti e da qualche tempo anche per i bambini, con
grande successo. Da quando la conosco, Jyoti Carlotta ha dato un senso a tutte quelle ingrovigliate
sensazioni e teorie che provavo dentro di me per quanto riguarda l’educazione dei miei figli.

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