TERAPIE NATURALI 6

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TERAPIE NATURALI 6

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

AURA – SOMA
A cura di Darshana E. Scola

Che cos’è Aura-Soma?

Il termine Aura-Soma definisce una terapia innovativa basata sui colori, le piante, i cristalli e
gli oli essenziali. Completa e naturale, vuole portare Armonia ed Equilibrio all’essere umano.

E’ una terapia olistica, poiché include le diverse realtà dell’Uomo: il campo fisico, energetico,
emozionale e mentale.

Cura in modo sottile, partendo dall’aspetto vibrazionale dell’energia, l’Aura, per entrare poi in
contatto con l’aspetto materiale, fisico, il corpo: Soma.

In effetti queste due parole racchiudono la sintesi del messaggio di Aura-Soma, la sua natura
intrinseca: allineare in modo dolce e non intrusivo il sistema corpo-mente-energia.

La Storia di Aura-Soma

Questo sistema terapeutico è stato scoperto da Vicky Wall, farmacista ed esoterista inglese, attorno
agli anni ’80. Vicky ebbe una vita molto intensa e, a volte, difficile. Ma nonostante questo, riuscì
a mantenere intatto il contatto con la sua sensibilità e con gli insegnamenti a lei trasmessi dal
padre, maestro di Kabbala, la scuola esoterica Ebraica. Sin da bambina le fu riconosciuto il dono di
vedere i colori dell’Aura, cosa per lei naturale, e la sensibilità di riconoscere le qualità
terapeutiche delle erbe. Questo la portò a impiegarsi in una farmacia, dove iniziò l’arte del
miscelare gli elementi.

Vicky parla della sua vita in tono fatalista, sempre sorretta dalla sua Fede. E questo è importante
per comprendere come, all’età di 66 anni e ormai semi-cieca a causa di una emorragia agli occhi,
creò i primi Aura-Soma Balance Oils: seguendo l’imperativo comando della Voce interiore, che lei
attribuiva al padre ormai morto, una notte andò in laboratorio e, come lei stessa descrive, “Divise
le acque”. Pur non sapendo cosa stava facendo, e perché, creò delle bottiglie con una miscela oleosa
e acquosa insieme. Il mattino dopo si chiese a cosa potessero servire quegli oli dall’aspetto
armonioso e dalla carica magnetica. Sempre ritirandosi nel suo mondo di Meditazione e ascolto, il
nome “Balance” le venne ancora dietro ispirazione, e così il significato, il come usarli. Vicky
espose le Balance Bottles a varie Fiere, Congressi, Eventi, e via via venne sempe più chiaro che le
persone venivano attratte dai colori delle bottiglie, in cui riconoscevano qualcosa di sé…

Per Vicky le Balance erano “vino vecchio in una botte nuova”, cioè la saggezza terapeutica del
passato infusa e trasmessa in una nuova formula, adatta ai tempi moderni…. La New Age !

Dalla morte di Vicky Wall avvenuta nel 1991, il suo successore, da lei stessa designato, è Mike
Booth, a tutt’oggi direttore di Aura-Soma England, la Casa Madre, e responsabile della nascita delle
nuove bottiglie. Mike è stato per lungo tempo a fianco di Vicky, ereditando da lei le formule dei
composti e la particolare “trasmissione”, che infonde ad ogni nuovo Balance un messaggio
particolare.

Aura-Soma si è diffuso in tutto il mondo come sistema di Healing, e molte scuole l’hanno adottato; è
ora presente in: Europa, Giappone, U.S.A., Brasile, Australia.

La Struttura di Aura-Soma

Aura – Soma si propone come strumento terapeutico per guarire e curare sintomi fisici e/o
psicosomatici. Si basa principalmente sul principio di LUCE=COLORE, dove da secoli è riconosciuta
l’efficacia dei colori per la cura di diversi disturbi. Il colore stimola il sistema immunitario,
nervoso ed endocrino: porta in sé un “messaggio”, una “qualità” che viene letta, decifrata, e che
stimola quindi delle risposte all’interno dell’organismo. Molti autori di fama internazionale si
sono interessati al colore come forma di terapia, tra i quali Goethe e Steiner.

Troviamo una prova a questo anche nel linguaggio comune, dove troviamo frasi come: “Vedo rosso” per
definire uno stato di collera e di agitazione; “Sono di umore Nero” per esprimere depressione; “La
vita è Rosa”, per Amore e Benessere.

Uniti ai colori abbiamo le erbe, i cristalli, gli oli essenziali: tutto questo consente di lavorare
con più strumenti contemporaneamente: cromoterapia, fitoterapia, cristalloterapia e aromaterapia.
Nel campo delle terapie naturali viene da sé il riconoscere la portata di Aura-Soma, che diventa
quindi un mezzo completo per la cura della persona.

I tre prodotti principali a cui rifarsi sono: I Balance Oils, o Equilibrium, i Pomanders e le
Quintessenze.

I balance oils, o equilibrium

sono la colonna portante del sistema. Si presentano come eleganti e preziose bottiglie dal cappuccio
dorato e il corpo in vetro, che mostra una soluzione di due colori, uno sopra l’altro. I colori
rimangono separati anche dopo aver scosso la bottiglia: questo perché il preparato è oleoso in una
frazione e acquoso nell’altra.

Contengono, come è già stato detto, anche erbe, cristalli e oli essenziali, scelti in funzione del
relativo colore.

La bottiglia Equilibrium, dopo essere stata scelta dalla persona interessata o dal terapeuta, viene
usata applicandone il contenuto sull’area del corpo corrispondente al colore. Le sostanze entrano
nel sistema attraverso la pelle, che ne assorbe la parte che può essere utilizzata a livello
energetico.

A tutt’oggi le Equilibrium sono 100, ognuna con un nome e messaggio differente, e ancora sono in
espansione!

Pomanders:

Pomander è una parola che ha origini nel Medioevo Inglese, con la quale si definiva un bouquet di
fiori e/o di spezie, usato come protezione e come purificazione.

Le Pomanders in Aura-Soma sono una collezione di 14 fragranze, ognuna di colore differente e
contenente 49 erbe diverse. Nacquero dalla raccolta di erbe di Vicky, avvenuta nel corso del tempo.
Hanno effetto protettivo, e si applicano al campo elettromagnetico, L’Aura. E’ curioso osservare che
la prima Pomander fu quella di colore bianco, e nacque poco tempo dopo il disastro di Cernobyl:
Vicky ne consigliò l’uso come protezione e purificazione dai raggi radioattivi.

Quintessenze

Anche le Quintessenze sono, come le Pomanders, una serie di 14 fragranze di colori diversi. Ciò che
le distingue è la frequenza di vibrazione, più “alta”:

interagiscono con la nostra energia ad un livello più sottile e, quindi, più potente. Infatti ognuna
di esse porta il nome di un Maestro, per sottolineare la particolare azione sul campo energetico.
Potremmo dire che usare una Quintessenza è come focalizzarsi su una determinata qualità interiore,
per poterla sviluppare.

Sessioni Individuali

L’approccio più diretto ed efficace al sistema Aura-Soma è la sessione individuale con un Consulente
Aura-Soma, persona questa che ha partecipato a più Trainings autorizzati dalla Casa Madre. In
effetti il Consulente diventa Facilitatore, cioè colui o colei che è in grado di guidare la persona
ad interpretare la propria scelta di colori. E’ sottolineata da più parti la filosofia Aura-Soma:
non intrusività.

Attraverso la scelta spontanea delle Bottiglie Equilibrium da parte dell’interessato/a, si è in
grado di fornire una vasta serie di informazioni, che vanno dallo stato di salute fisica alla
direzione da prendere per poter sviluppare al meglio le proprie qualità. Dalla Sessione emergono sia
le Bottiglie più appropriate da usare, che la Pomander e la Quintessenza di sostegno.

Da questo momento si può sviluppare un rapporto terapeutico, che consente alla persona di curarsi,
di crescere e di vedere le proprie tematiche di vita con una visione dinamica, volta all’equilibrio
e all’armonia e non più alla ristrettezza e alla staticità.

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Oli antichi, oli esogetici
di Italo Bertolasi

Gli antichi credevano che l’olio estratto dalle piante selvatiche fosse un’anima verde e profumata,
un’ormone vegetale. Un succo unto, fragrante, medicinale. Simile ai ferormoni umani prodotti dalle
ghiandole apocrine che stimolano l’olfatto, l’attrazione sessuale e altri oscuri e primitivi
comportamenti della scimmia umana. Nei papiri egizi si descrivono i viaggi ai confini del mondo dei
cacciatori di aromi per raccogliere orchidee azzurre e gigli sacri. Quattromila anni fa gli Egizi
distillavano olii profumati con cui si ungevano le statue di Iside, di Orus e Osiride. Si ungevano
anche i faraoni con l’olio di Kyphi, un miscela estratta da sedici essenze diverse. I maestri degli
oli egizi – profumieri, sacerdoti e imbalsamatori – scoprirono le proprietà curative dell’ olio di
cedro, di coriandolo, ginepro e mirra. Esculapio, figlio di Apollo e dio delle medicine era venerato
in più di trecento Asklepioi, templi e case di cura, dove gli archeologi hanno ritrovato ampolle di
unguenti e di oli medicinali. Nella Grecia antica l’olio fragrante era il dono divino di Afrodite,
dea dell’amore e della bellezza e Saffo dedica le sue più belle poesie alle fanciulle unte con “olio
odoroso” che brillavano al sole. Mosè consacrò con oli preziosi i re giudei e il termine ebraico
mashiac, messia, significa unto, puro e benedetto dall’olio. Avicenna distillò per primo l’olio
essenziale di rose e inventò la famosa “acqua di rose” che è il profumo più usato in Medio Oriente.

Ci dice Luigi Cristiano, erborista e autore di un saggio sulla profumeria: “Gli oli profumati
diffusi in tutto il Medio Oriente venivano esportati in piccoli flaconi d’alabastro dalla Siria,
dalla Fenicia e dall’ Egitto. Erano oli di vita, capaci di ringiovanire e addirittura di
resuscitare. Olio è una parola di origine indo-europea che contiene la radice “lei”, che ricorda lo
splendore e l’energia calda del sole: elios. Nella “Materia medica” di Dioscoride si descrivono
ventidue specie di oli medici, tra cui l’olio di sesamo, di mirto, di mirra, e altri oli profumati,
come l’olio di maggiorana, di basilico, di iris. A Roma dopo il bagno si praticava l’unctio, un
bagno e un massaggio d’olio tonificante. E nei gymnasium, le palestre, gli atleti venivano
massaggiati con una miscela di olio e sudore umano. Nel saggio “I segreti della bellezza romana” il
dottor Fabio Rinaldi ci spiega che una miscela idrolipidica che contiene acqua e NMF, ovvero Natural
Moisturizing Factors, acidi e lipidi contenuti nel sudore umano, può svolgere una buona azione
idratante, emolliente e ricostituente. Tra gli oli antichi più famosi va ricordato il “Sumbul”,
estratto dal nardo indiano “Nardostachys Jatamansi” dall’odore forte e persistente che ricorda un
po’ il muschio e ricordato nei Vangeli nell’episodio di Maria Maddalena e da Plinio e Discoride che
lo chiamano nardium.

Nel Medioevo tormentato dalle pestilenze, e quindi dai cattivi odori, i paradisi si immaginavano
come “isole olezzanti” dove i santi privi di bocca e unti di balsami si cibavano del profumo dei
fiori, dei frutti selvatici, dell’ odore delle piogge e degli effluvi trasportati dai venti. Si
credeva che dai corpi dei santi e delle vergini martiri uscisse un ‘”olio sagrato”. I sepolcri erano
fontane d’olio profumato e balsamico. I santi venivano cosparsi di mirra, cinnamomo, aloe, olio di
cedro e altre spezie preziose e “spianati i sepolcri” medici e devoti raccoglievano “la prodigiosa
manna, un licore a guisa di miele, denso, odoroso.” Nel XIII secolo gli alchimisti distillavano l’
olio di rosmarino e di lavanda, panacee contro ogni male.

Oggi la storia degli olii essenziali è legata alle scoperte del chimico francese Gattefossè e del
suo amico Godissart che fondò a Los Angeles nel 1938 la prima clinica di aromaterapia. E a Jean
Valnet che nel 1964 scrisse il suo “Aromatherapie”, una bibbia delle cure con gli oli. L’uso degli
oli essenziali ricavati dai fiori, dalle scorze e dalle radici, dalle resine delle piante è
consigliato dai medici olistici, dai naturopati e “heilpratiker”, i consiglieri della salute
tedeschi. L’olio essenziale è la forza vitale della pianta: è un potente concentrato di energia
verde che si può assorbire con bagni, massaggi, impacchi, inalazioni e risciacqui. Ci sono oli
analgesici, oli antinfiammatori, disintossicanti e antisettici, oli espettoranti, funghicidi, oli
nervini e oli tonici.

Il naturopata tedesco Peter Mandel, ideatore della “diagnosi dei punti energetici terminali” e della
Cromopuntura, ha anche creato un cocktail di oli d’erbe che ha chiamato “olio esogetico”. Esogetico
sta per esoterico e energetico. Con massaggi e unzioni d’olio esogetico si possono curare i
malesseri dell’anima e le malattie del corpo. Si può stimolare la “zona della gioia”, si mettono
ogni mattina 3 gocce d’olio sulla parte interna del polso e si massaggia per un minuto. Per la “zona
dello spirito”, si usano “4 gocce e massaggi circolari intorno al femore destro e sinistro”. O per
la “zona dei sentimenti, dell’immaginazione e dell’intelletto, gocce e massaggi al ginocchio, alla
caviglia e al piede intorno all’osso tarso”. La “zona della paura e dell’ansia” si trova tra i seni
e l’attaccature delle braccia e si può massaggiare prima di andare a letto. Quella della tristezza
si trova nella piegatura dei due gomiti. La “zona dell’avidità e dell’avarizia” è sui gomiti e un
buon massaggio può toglierci di dosso stress, irrequietezza e insonnia. La “zona delle contratture
del corpo” è intorno all’ombelico e la frizione è utile per sbloccare tensioni all’apparato
digerente e a quello sessuale. Poi c’è la “zona delle relazioni”, intorno ai reni, la “zona vitale”,
a metà spina dorsale, e la “zona della nuca” che è anche chiamata “zona della psiche”. Massaggiata
con olio esogetico può armonizzare e riequilibrare il sistema nervoso e indurre uno stato di
benessere generale.

Ma l’aspetto più curioso è che massaggiando con l’olio i punti “konverter” – caviglia destra,
polpaccio sinistro, pieghe interna delle ginocchia, dietro della coscia sinistra e gluteo destro –
si può condizionare il nostro modo di sognare. Il dottor Antonio Miclavez segue da più di vent’anni
Peter Mandel e ci spiega: “Gia nel 1935 il prof. Giuseppe Calligaris stimolava con una piuma alcune
zone della pelle facendo ricordare ai suoi pazienti fatti dimenticati dell’infanzia e immagazzinati
nell’inconscio. Mandel utilizza invece stimoli chimici, cioè il suo olio esogetico, potenziandone
l’efficacia con l’applicazione di luci colorate. L’attività onirogoga – stimolante dei sogni – degli
oli essenziali è conosciuta da migliaia di anni. Nella medicina ayurvedica indiana e nei libri degli
Esseni si elencano oli e erbe per sognare – dalla rucola al rafano alla belladonna”.

Con l’olio essenziale di Salvia Sclarea si provocano sogni psichedelici e in laboratori di ricerca
si è scoperto che “sniffate” di aromi di Salvia inducono una specialissima attività onirica in cui
si mantiene la consapevolezza di sognare. Basta versare alcune gocce di olio essenziale sul cuscino
o deodorare la stanza da letto 20 minuti prima di coricarsi. Provare per credere. Prosegue Miclavez:
“Il sogno è un momento di libertà incondizionata dell’individuo. Nel sogno si può fare quello che si
vuole. Il sogno a livello inconscio ha un effetto catartico che libera tensioni emotive relegate
nell’ inconscio. E’ il primo segnale di guarigione di squilibri psichici e di malattie
psicosomatiche.Se si sopprimono i sogni – si sono fatti esperimenti in laboratorio – si altera
l’equilibrio emotivo con gravi danni psichici. Chi sogna molto ha in genere un buon equilibrio
psichico. Per il medico è di vitale importanza scoprire i mezzi per stimolare l’attività onirica.”

Chi vuol scegliersi un bel sogno può provare a sfregare con una spazzola di saggina, per un minuto,
i punti Konverter di Mandel e poi massaggiarli con 5 – 8 goccie d’olio esogetico poco prima di
addormentarsi, ricordandosi di tenere vicino al letto carta e matita. Nel trattamento di Mandel non
è importante interpretare ciò che si sogna ma si deve semplicemente descrivere e comunicare il sogno
a chi è disposto ad ascoltarci. Il paziente imparerà col tempo a trovarne il senso, a sognare quello
di cui ha bisogno e così pian piano a curarsi modificando le abitudini malsane.

Ilaria Marcuzzi è un’ostetrica che ha usato l’olio esogetico per far sognare i suoi pazienti ma
anche per la preparazione al parto. Ci dice: “La mia esperienza con l’olio esogetico è incominciata
con un corso di cromopuntura del dottor Miclavez. Sono rimasta affascinata dall’olio. Cominciai a
sperimentarlo lavorando sulle donne che preparavo al parto. All’inizio provai col massaggio dei
polsi – la “zona della gioia” – scoprendo che le persone si rilassavano, diventavano più spigliate,
più aperte. Poi con una mia amica cominciai a lavorare sui sogni applicando questa volta l’olio sui
punti “Konverter” che conoscevo (sono anche dei punti importanti di agopuntura). La mia amica era
particolarmente rigida e allora provai a massaggiare le zone correlate al ” lasciarsi andare”. La
mia amica finalmente si sciolse e si rilassò. Poi provai con altre persone e il successo dei
trattamenti mi stimolarono ad approfondire lo studio dei meridiani, della riflesologia plantare,
della mano e dell’orecchio. Arrivai così ad intervenire con l’olio esogetico sulle donne in stato di
gravidanza. Ad esempio eseguivo le applicazioni sul piede quando non c’erano le contrazioni del
travaglio. Stimolavo con l’olio esogetico e il colore rosso le parti del tallone e l’area che
corrisponde alla linea perinatale per sbloccare le tensioni che impedivano il travaglio corretto.
Massaggiavo la linea della gestazione lungo tutta la colonna vertebrale abbinando la cromopuntura
con il colore rosso. Io lavoro specialmente sulla line prenatale perchè è collegata con tutto
l’aspetto psicologico della donna e con il delicato e misterioso momento del concepimento dell’
incarnazione dell’ anima del futuro essere che si sta formando nel corpo della mamma.”

I punti Konverter e le zone esogetiche dei sogni

I punti Konverter rappresentano importanti relais di sfogo psichico. Le zone da massaggiare sono
numerate e viene descritta la possibile associazione: zona esogetica e sogno corrispondente.

Zona 1. Facilita l’insorgere di sogni riguardanti il lasciarsi andare. E’ il punto konverter
fondamentale per la risoluzione di problemi anali: fissure, emorroidi, prolasso. Malesseri associati
al non lasciarsi andare.

Zona 2. Sogni sessuali – massaggi anche dei punti 4 e 8.

Zona 3 – 4. Sogni personali che riguardano la propria interiorità.

Zona 5. Corrisponde al punto delle tossine dell’anima. Spesso sono sogni molto belli ma anche sogni
che riguardano la vita vissuta dell’ individuo. Massaggi anche ai punti 2 e 7.

Zona 6. Nel mezzo del gluteo destro. I sogni evocati hanno a che fare con presa di coscienza e i
sentimenti. Indicazioni di come vivere la propria vita. Massaggi anche ai punti 2 e 4.

Zona 7. Appena sopra la rotula. La rotula riguarda la zona mentale e i pazienti riferiscono di sogni
con molte immagini che si alternano velocemente. Massaggi ai punti 3 e 5.

Zona 8. 4 dita sopra la rotula. Qui sono i sogni dei desideri irrealizzati che stimolano il paziente
sognatore a osare e fare finalmente un passo avanti. Massaggi anche ai punti 1 e 4.

I punti vanno stimolati prima un minuto con sfregamenti di una spazzola, e poi massaggiati con 5-8
gocce d’olio esogetico per qualche minuto prima di addormentarsi.

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