TERAPIE NATURALI 8

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TERAPIE NATURALI 8

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

MED.41.100 – Il bagno di fieno
Di Italo Bertolasi

Il bagno di fieno è una cura alpina “dolce” e rilassante, non stressante come i trattamenti con
fanghi e “bagni di torba”. Nel bagno di fieno antico ci si distende con l’intero corpo nudo nelle
buche scavate nel fieno dalle “bagnine”. Poi si è ricoperti con altro fieno in fermentazione,
lasciando emergere solo la testa, e si inizia a sudare. Nel bagno di fieno moderno ci si sdraia
invece su un lettino gonfiabile ad acqua calda ricoperti questa volta solo con “impacchi” di fieno
caldo e umido. L’effetto benefico del bagno è dato dal calore umido della fermentazione del fieno e
dall’azione degli olii essenziali e di altre sostanze – le cumarine del trifoglio e del meliloto –
contenute nelle erbe officinali dolomitiche.Poi si è avvolti in un telo monouso e impermeabile per
una “sauna verde” che dura una ventina di minuti ad una temperatura costante di 42°. Il trattamento
è piacevole, non affatica il sistema cardiocircolatorio ed è un ottimo antistress. Impacchettati in
quel “nido” di fieno caldo e profumato ci si distende e rilassa. Il ritmo cardiaco aumenta
leggermente mentre diminuisce la pressione e alla fine si può perdere dai 100 ai 400 grammi di peso.
Il bagno di fieno tradizionale è più caldo – fino a 60° – e ci fa perdere più peso.

Il bagno di fieno, rilassante e disintossicante, è un rimedio ideale per le malattie articolari e
per l’obesità. Un tonico per la vitalità e il benessere generale e una meravigliosa cura
dermatologica per la bellezza della donna. Ma il fieno dovrà essere di prima qualità: il migliore è
quello “grasso e d’alta montagna”, raccolto a duemila metri d’altezza sulle Dolomiti, ricco di fiori
e piante medicinali.Nella fienoterapia sono importanti i “fattori climatici”: la purezza
dell’atmosfera e del suolo delle località dove è raccolto il fieno da bagno.

Fattori terapeutici del bagno di fieno

Calore umido e uniforme – dai 40° ai 60° – che induce uno stato di relax e benessere, una
sudorazione profusa e un forte ricambio.

Azione transcutanea delle erbe: analgesica, diaforetica (che provoca sudorazione), rubefacente
(stimola la circolazione capillare).

Azione di sostanze volatili (anidride carbonica), con vasodilatazione periferica, ipotensione
(riduzione della pressione).

Ai benefici della “fienoterapia” si aggiunge inoltre quello del “microclima” salubre delle località
alpine dove si soggiorna: l’Alpe di Siusi e Fie’ allo Sciliar, Ortisei e la Val Gardena in Alto
Adige e le località termali del monte Bondone in Trentino.

Indicazioni per la salute: reumatismi acuti e cronici delle articolazioni – osteoartrosi. Torcicollo
e lombaggine, dolori muscolari come contrazioni, crampi. Nevriti, nevralgie, sciatiche e gotta.
Sinoviti, nefriti, obesità e disturbi epatici e digestivi.

Per il benessere: effetti rilassanti e tonificanti. Stimola il sistema nervoso neurovegetativo e
rilassa la muscolatura. Equilibria il sistema nervoso e allevia stress, stati d’ansia e malesseri
psicologici. Con la diminuzione dello stress migliora il funzionamento organico: si abbassa la
pressione, rallenta la circolazione,si regolarizza la digestione e la peristalsi intestinale.Il
bagno di fieno rivitalizza il sistema immunitario e fortifica l’organismo. Dopo un buon bagno di
fieno ci si sentirà più in forma e in salute. Più tonici, vibranti e pieni di vita. Nel “nido di
fieno” si può regredire e entrare in contatto con le nostre emozioni più nascoste per godere una
sensazione di armonia e di unità.

Per la bellezza: L’invecchiamento della pelle è provocato dal rallentamento della circolazione
periferica e dal ristagno delle tossine del metabolismo che sono il killer della bellezza e dello
splendore della pelle. Il bagno di fieno stimola le ghiandole sebacee – che forniscono alla pelle
una naturale “gel” idrolipidico di protezione – e le ghiandole sudorifere che espellono le tossine
dell’organismo. Il calore della fernmentazione favorisce l’eliminazione dei liquidi che ristagnano
nei tessuti, causa della cellulite. La pelle si nutre degli olii del fieno medico diventando morbida
ed elastica.Il bagno di fieno è una meravigliosa cura dermatologica.

Controindicazioni: malattie infettive, gravidanza e allattamento. Fase mestruale e meno-metrorragia.
Enfisema polmonare, T.B.C e neoplasie. Insufficienza renale, cardiopatie acute, turbe neurologiche
depressive, stati gravi di debilitazione, malattie della pelle, sensibilità allergica al fieno e al
polline. Sono consigliati bagni di fieno sotto controllo medico a chi soffre di ipertensione, varici
e tromboflebiti.

Il “Bagno di Fieno” dolomitico.

Non proviene dalle monocultura trattata con fertilizzanti chimici, ma è raccolto in montagna nei
prati non concimati. A Fiè lo si falcia ai piedi del Sassopiatto (Alpe di Siusi) a 2300 metri
d’altezza. E’ una miscela equilibrata di fiori e erbe officinali che quando fermenta rilascia olii
essenziali e altre sostanze benefiche. Il fieno d’alta montagna è ricco di sostanze grasse e di
zuccheri – glucosio, fruttosio e saccarosio – di funghi microscopici – “schizomiceti” – e di batteri
lattici che lo “addolciscono”.La stagione dei bagni una volta era ridotta al periodo estivo della
fienagione – da luglio a settembre. Ma nel centro benessere “Volser Heubad” di Fiè allo Sciliar una
parte del fieno da bagno è surgelato e i trattamenti si possono fare così per tutto l’anno. Il
metodo è il ” Soft-Pack System-Haslauer” ideato con il professor Hentschel dell’Università di Monaco
di Baviera.

– Fiori e piante officinali del fieno da bagno d’alta montagna.

Aconito (principio attivo “aconitina”): antinevralgico, sedativo e antipiretico. Anemone pulsatilla
(olio essenziale): sedativa, rubefacente. Arnica montana (olio essenziale): antinevralgica.Colchico
(olio essenziale): antinevralgico. Melissa officinale (olio essenziale) – analgesica. Origano (olio
essenziale): antisettico, analgesico, defaticante. Peonia (olio essenziale): antispastica e
sedativa. Ranuncolo: vescicante e analgesico. Saponaria officinale (saponina): depurativa,
analgesica, diaforetica. Timo (essenza): aromatica, analgesica e antisettica. Veratro
(protoveratrina): analgesica.

Come si fa il bagno di fieno

Un ciclo completo di cura dura da una a tre settimane. Si fa un bagno giornaliero – meglio a metà
mattina – con un giorno di riposo fra il 4° e il 5° bagno per evitare una “crisi termale”. Nei primi
giorni di cura si fà un’immersione di 10 – 15 minuti che poi si aumenta gradualmente fino a 20 – 30
minuti. Ma sempre rispettando la tolleranza individuale. Il ciclo si può ripetere per due o tre anni
– in questo caso diminuirà il numero dei bagni. Nel bagno di fieno moderno si usano gli “impacchi di
fieno ” e ci si può rilassare e riscaldare piacevolmente quanto si vuole. Ma si consiglia di non
superare i 20 – 30 minuti. Un’ora prima del trattamento 3 – 4 chili di fieno secco vengono
rigenerati e messi a macerare in acqua calda. Il corpo nudo sdraiato su un lettino termoregolato è
ricoperto completamento con gli impacchi di fieno, esclusa la testa che appoggia su un cuscino. Si
inizia a così a sudare e rilassarsi. Dopo 10 minuti aumenta il ritmo cardiaco ( 9 battiti in più ) e
la temperatura corporea (la “febbre termale” è sui 37,5°). Finito il bagno ci si distende mezz’ora
su un lettino per la “fase di riposo”. Scompare la “febbre termale”, la situazione ritorna alla
normalità, e si gode uno stato di relax e di benessere. Poi ci si dovrà reidratare con tisana e
succhi di frutta.

Diete e trattamenti abbinati alla fienoterapia.

Al bagno di fieno si possono aggiungere programmi dietetici, cure per la salute e trattamenti
estetici. A tavola si può scegliere un menù salutare e naturista o un “fitness menu” a basso
contenuto calorico – niente grassi e zuccheri, evitando i piatti che associano gli amidi alle
proteine o amidi o proteine a dolciumi, frutta, bevande acide e a grassi.

Coi bagni di fieno si curano disturbi epatici,digestivi e circolatori e nei centri dolomitici si
offrono programmi speciali “mind fitness” dedicati alle donne che si sentono esaurite e depresse. Il
bagno di fieno è anche un “bagno di calma” e un potente rimedio antistress: quando ci si immerge nel
fieno aumentano i livelli di endorfine, gli ormoni naturali che il corpo mette a disposizione per
sconfiggere il dolore. La fienoterapia è una cura fitoterapica e osmotica – i principi attivi delle
erbe mediche assorbiti dalla pelle, entrano in circolazione. Si armonizza così la pressione
sanguigna e la frequenza cardiaca.

Nei centri benessere c’è a disposizione un medico termale che ci può prescrivere creme, infusi e le
migliori compresse fitoterapiche. Chi soffre mal di schiena, emicranie o dolori articolari dopo il
bagno di fieno può richiedere trattamenti chiropratici: dolci manipolazioni del cranio,della zona
sacrale e della colonna vertebrale. O massaggi al piede – riflessologia plantare – o shiatsu e altre
terapie naturali.

Alla fienoterapia si può abbinare una cura di bellezza, i “Bagni di fiori di fieno”: ci si immerge
in una tisana rilassante e profumata di fiori di timo, salvia selvatica, malva, arnica e verbasco.
Si può scegliere di sottoporsi a massaggi del corpo, ad esempio quello “linfatico”, rassodante e
riattivante, che sollecita la rigenerazione cellulare e modella le forme. Chi vuole può richiedere
un check-up della pelle e una visita medica generale e un programma di bagni di fieno e cure
personalizzato.

D’estate si possono fare gite turistiche nelle località più belle, escursioni guidate lungo
percorsi-salute alla ricerca di erbe medicinali o trekking più impegnativi sui sentieri d’alta
montagna. In inverno invece si può fare sci, alpinismo, pattinaggio o romantiche escursioni sulle
antiche slitte a cavallo delle Dolomiti.

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Paura dell’acqua e i nuovi “Acquanauti”. Esperienza di Italo Bertolasi

Non so nuotare e ho sempre avuto paura dell’acqua; sono nato in montagna e nei miei viaggi in
Oriente ho scalato montagne e ho sempre ignorato il mare. Ma un’attrazione fatale mi spinge verso
l’acqua: le acque del mare, degli oceani, dei laghi, degli stagni, dei pozzi, dei ruscelli, delle
nuvole e delle piogge. So che la vita è nata miliardi d’anni fa dagli oceani e che l’acqua è un
simbolo materno. E’ bisogno di mistero: è fede, salute e eros. Artisti e poeti hanno cantato il
fascino degli abissi marini e delle sue creature: dee che nascono dalle schiume, delfini e sirene.
Nella società del benessere l’uso utilitaristico ha ridotto questo liquido magico in acqua per bere
e lavarsi. E solo tra i cultori delle nuove medicine “eso-getiche” – esoteriche per curare i mali
dell’anima e energetiche per curare quelli del corpo – all’acqua è stata restituita l’antica
dignità. Oggi “guru bagnini” ci riportano in acqua col Rebirthing: si respira in modo ritmato e
rilassante a filo d’acqua per “rinascere”, col Watsu”: massaggi shiatsu in acqua termale, con le
ginnastiche aerobiche in piscina, la biodanza acquatica, la musicoterapia e la psicanalisi
subacquea. C’è chi sostiene che gli esseri umani una volta erano creature acquatiche oggi pronte
finalmente a ritornare al loro ambiente acquatico e che nel duemila l’oceano sarà popolato da questi
“acquanauti” che vivranno in compagnia di delfini.

Turismo e salute al mare – Guida al benessere nel Mediterraneo.

Migliaia di chilometri di coste, promontori e spiagge dorate, una infinità di isole. Foreste di
mirti, oleandri e ginestre che profumano di piante aromatiche: lentisco, rosmarino selvatico, timo.
Ricche di mandorli, fichi, ulivi, carrubi. Che si affacciano su mari limpidi e pescosi con acque
color smeraldo. Città d’arte dove grandi civiltà hanno lasciato le “impronte” e villaggi sospesi tra
mare e cielo che puoi scoprire fuori dalle strade battute. Isole della salute dove l’acqua calda e
sulfurea che nasce dalla roccia si mischia a quella del mare e dove puoi nuotare tutto l’anno in un
cocktail “mineromarino”. Ma anche grandi alberghi e spiagge alla moda. Tutto questo è il
Mediterraneo, il mare più dolce e più bello del mondo che ogni estate è scelto da milioni di
turisti.

Dalle sue acque tiepide le leggende antiche hanno fatto nascere dei e creature straodinarie.
Afrodite, dea dell’amore, bionda e fragile, fatta di sale e di sabbia che nasce in una conchiglia
nella spuma del mare. Le sirene: creature marine con la testa di donna e il corpo di pesce che
frequentavano grotte marine e il fondo del mare. Mare esplorato la prima volta da eroi
civilizzatori: Giasone alla ricerca del vello d’oro e Ulisse nella sua odissea ai confini del mondo.
Culla della civiltà greca, cartaginese, romana, araba, normanna. Mare materno e guaritore. Origine
della vita e bene prezioso per le sue proprietà curative.

L’acqua marina è ricca di nutrimenti – oligoelementi – ed è un ottimo antibatterico. Ci si può
allora “curare” con bagni di mare e di aria, con sabbiature, con fanghi e con il clima marino. I
litorali mediterranei sono inoltre ricchi di sorgenti termali, di “stufe” per fare i bagni di
sudore, di grotte marine dove si venervano dee della fecondità e dove si praticava l’
“antroterapia”.

In Estate, finalmente in vacanza, si vuol viaggiare e ci si vuol divertire. Ma c’è anche il bisogno
di disintossicarsi dai “veleni” della città: lo smog, la vita troppo sedentaria, lo stress
lavorativo. E al mare ci si può rimettere in piena forma. Ma non basta sdraiarsi tutto il giorno su
una sedia a sdraio. Gli esperti del benessere incontrati in questo viaggio alla scoperta delle
medicine del mare ci hanno consigliato vacanze al mare “attive” e salutiste. E noi abbiamo visitato
le nuove mecche delle vacanze intelligenti con un occhio al benessere dell’anima e del corpo:
“beauty farm”, centri di “talassoterapia” e oasi naturiste sparse su coste e isole stupende di
Spagna, Francia e Italia.

Il mare è un “grande medico”. I bagni di mare fanno bene a tutti e sono un rimedio contro ogni male.
Nelle località che abbiamo visitato si pratica la talassoterapia, dal greco Thalassa che significa
mare, un complesso di cure che sfruttano l’azione benefica del clima marino e dei bagni di mare. Le
cure marine ritemprano l’organismo stressato e esaurito e curano dolori reumatici, affezioni
respiratorie e ginecologiche,malattie della pelle e del ricambio (gotta e obesità). Oggi i centri
benessere marini attraggono turisti più giovani con programmi “salute e bellezza” che uniscono ai
bagni di sole e di mare anche i trattamenti estetici.

Il nostro viaggio inizia lungo le coste spagnole – la “costa del Sol”, la “Costa del Azahar” e la
“Costa Brava”. Vicino a Castellon De la Plana e sul bel golfo di Valencia c’è il ” Curhotel Termas
Marinas” di Benicasim un importante centro di balneoterapia dove si curano infiammazioni reumatiche
e stati di affaticamento fisico con idromassaggi in piscine termali a 36°, bagni di alghe e
trattamenti di elettroterapia.In Francia visiteremo “Biovimer” il più grande centro europeo di
Talassoterapia, in Costa Azzurra tra Nizza e Cannes.

Grado, un’isola nel cuore della laguna veneta con 1500 anni di storia offre ai suoi visitatori uno
dei più moderni complessi termali specializzati nella talassoterapia. Nelle Beauty Farm di Capri e
nei giardini termali di Ischia persi tra mare e pinete potremmo riunire i vantaggi della vacanza a
quelli di una cura “salute e bellezza”. Nelle Eolie ci isoleremo in una wilderness mediterranea di
grotte, colate di lava che si sono modellate nei secoli in mille forme.Potremmo scalare il vulcano
di Stromboli e goderci un bagno di fango termale a Vulcano.

Curarsi col mare – Talassoterapia.

Gli oceani sono sempre stati considerati il cuore del nostro pianeta e l’acqua di mare un
nutrimento, e una medicina che purifica e guarisce le malattie del corpo. Claude Bernard (1813 –
1878) e più tardi Renè Quinton (1912) con l’opera L’acqua di mare, ambiente organico, sono stati i
primi a studiare la composizione dell’acqua di mare che è una miscela perfetta di “oligoelementi” e
di sali minerali come zolfo, sodio, magnesio, iodio. L’acqua di mare ha prima di tutto un potere
battericida – molti germi non riescono a crescere nell’acqua di mare. E quando si fa il bagno in
mare si tonifica la circolazione sanguigna. L’acqua marina ha una temperatura tra i 15° e i 27° che
provoca una vasocostrizione periferica, poi il corpo si adatta e inizia una vasodilatazione. Tutto
cio’ è una salutare ginnastica capillare. Il sale marino ha proprietà antisettiche e cicatrizzanti.

La sabbia di spiaggia è ricca di sostanze marine e in alcuni casi è leggermente radioattiva e le sue
virtù erano consociute fin dall’antichità.Il bagno di sabbia è consigliato a chi soffre di artriti e
reumatismi. Un altro regalo del mare sono le alghe in cui sono contenuti preziosi “integratori
alimentari” – minerali, oligoelementi, vitamine, grassi e proteine vegetali. Negli istituti di
talassoterapia l’acqua marina è pescata al largo e a più di 20 metri di profondità. Poi è filtrata e
nebulizzata per inalazioni. L’acqua delle terme marine di Grado, per esempio, è molto efficace
perchè ha un alto livello di sale ( 3,9%). Per curare le affezioni respiratorie è polverizzata ad
alta pressione e immessa come una “nebbia” marina in stanze comuni per essere inspirata –
nebulizzazione a secco. O viene spruzzata come vapore tiepido attraverso speciali inalatori. Nelle
vasche termali si fanno bagni caldi d’acqua marina ozonizzata per curare reumatismi cronici e tutte
le malattie della sfera genitale femminile. Nei centri di talassoterapia più attrezzati funzionano
anche reparti per la rieducazione ortopedica e “beauty farm”. Oggi è di moda curarsi anche con le
medicine tradizionali d’oriente e alle terme marine di Grado c’è una nuovissima vasca di
idromassaggio Shiatsu. Questa volta con dei getti orientati che agiscono come “dita d’acqua” vengono
stimolati i punti “Shu” che nella teoria cinese regolano la circolazione del “Qi” – l’energia vitale
– lungo i meridiani canale che attraversano il nostro organismo. Alghe, sabbia e fanghi vengono
usati per cataplasmi e bagni depuranti. Mentre l’acqua di mare è usata anche per cure idropiniche –
cucchiaini da tè presi a digiuno per ovviare alle nostre carenze di minerali e per riequilibrare le
funzioni digestive. L’acqua di mare è uno stimolatore di tutte le funzioni dell’organismo. Con le
cure marine si rinforza il sistema immunitario prevenendo i disturbi metabolici – accumuli di grassi
e zuccheri – che sono all’origine delle ostruzioni arteriose e delle malattie cardiache.

Strumenti della talassoterapia

Cure inalatorie – aerosol e nebulizzazioni contro riniti, faringiti e laringiti croniche. Cure
ginecologiche per le infiammazioni degli organi pelvici e come stimolante ormonale contro
l’infertilità. Fangoterapia, balneoterapia, idromassaggi e massoterapia. Idrochinesi terapia –
terapia del movimento in acqua marina e in acqua termale per curare dolori muscolari e nevralgie.per
artriti e reumatismi articolari e in tutti i trattamenti riabilitativi postumi di traumi e
interventi ortopedici. Cure meteorologiche: il clima marino e la vacanza abbinati a cure antistress
sono un ottimo rimedio per il relax e il benessere. Trattamenti “Salute e bellezza” – ginnastiche
acquatiche, meditazione, massaggi, diete -contro obesità, cellulite, invecchiamento precoce.

Bagni di mare.

” I bagni di mare se presi a giuste dosi e con le dovute precauzioni sono eccellenti per sciogliere
le membra irrigidite. in caso di disturbi cardiaci, bisognerà tuttavia essere molto prudenti e il
più delle volte limitarsi a camminare lungo la riva. Se i bagni di mare, per la loro azione
stimolante, sono particolarmente indicati in tutte le forme di astenia fisica e psichica, e
sconsigliati per tutti gli stati di iperattività e le malattie acute in evoluzione – in particolare
quelle infettive. Nell’acqua è indispensabile muoversi per impedire il raffreddamento e per
galleggiare più facilmente.Il ritmo del mare ci incita a coordinare i movimenti e il nuoto è il modo
migliore per armonizzarsi con l’acqua. Esistono diverse tecniche natatorie e ognuno sceglierà quella
che gli è più congeniale. Il nuoto è un eccellente regolatore della respirazione. Rafforzando la
muscolatura dorsale esso permette di mantenere l’equilibrio della colonna vertebrale – cio’ vale
particolarmente per lo stile detto “dorso”. La durata del bagno varia da individuo a individuo.
Dovremmo imparare a riconoscere i segni che preannunciano un malessere: sensazioni di freddo,
crampi, nausee, ronzio alle orecchie, capogiri. In questi casi bisogna uscire immediatamente
dall’acqua, frizionarsi e rimanere coperti.”

da “Talassoterapia – curarsi col mare” di Sylvie Lalague.

Le nuove terapie marine.

Watsu – “Water Shiatsu”: é un nuovo massaggio californiano che abbina Shiatsu, danza acquatica,
tecniche di respirazione armonica e di rilassamento in ancque termali e marine. Inventato da Harold
Dull negli anni ’80.In Italia si pratica nelle terme di Montegrotto e nei “giardini” termali di
Ischia. Ottimo antistress e rimedio contro insonnia, mal di schiena,dolori reumatici e emicranie
croniche. E’ praticato da “Birth Edicators” sulle donne incinte e da “idropsicologi” per sbloccare
chi é depresso e non é capace di relazionarsi agli altri.

Camera di Galleggiamento – Inventata negli anni ’50 dal neurofisiologo americano John Lilly. E’ un
utero artificiale in fibra di vetro nel quale é riprodotto un ambiente marino primordiale – tiepido
e saturo di sale. Si galleggia in uno stato di deprivazione sensoriale – al buio e in assenza di
rumore – per raggiungere uno stato di profondo rilassamento.

Rebirthing – Si riscopre il proprio ritmo naturale di respirazione diventanto coscienti del proprio
schema respiratorio. Si galleggia tra le braccia di un “Rebirther” a pancia in sù e poi col viso
sott’acqua respirando questa volta con un boccaglio. Immersi nell’acqua del mare ci si può ricordare
della vita intrauterina e le sensazioni represse possono riemergere ed essere integrate.

Biodanza acquatica – Inventata dallo psicologo cileno Rolando Toro. Ci porta a galleggiare e fluire
nell’acqua per partecipare alla “vivencia oceanica”: un’esperienza primordiale di fusione con la
totalità. Gli esercizi inducono uno stato di regressione e una esperienza di “rinascita” che
dissolve le corazze repressive.Durante le sessioni si eseguono esercizi di carattere ludico, di
integrazione motoria, di piacere cinestetico, di fluidità. I sentimenti di rivitalizzazione e di
armonia che ne derivano predispongono le persone a vuoni comportamenti con gli altri.

Provenza e Costa Azzurra (Francia)

Mondanità e divertimento ma anche storia e cultura. In un ambiente marino di grande bellezza con
possibilità di escursionismo sui litorali della Costa Azzurra e sulle Alpi della Provenza. La fascia
costiera presenta fondali profondi con le ultime roccie prealpine che si tuffano in mare, spiagge
sabbiose, scogliere e insenature di roccia – calanques – a strapiombo sul mare che al tramonto
disegnano un paesaggio romantico di “silhouettes” d’orate. Il turista può visitare importanti
località storiche, commerciali e turistiche: Avignone con il maestoso Palazzo dei Papi, Marsiglia
con il porto più grande dell’intero Mediterraneo, Saint Tropez con le spiagge esclusive dei divi.
Terra antica come testimoniano i reperti archeologici di duemila anni fa. Aiex en Provence – la
regina della Provenza – conserva i monumenti romani dell’antica Aquae Sextiae, un’antica università
e oggi é un elegante cittadina termale. Poi ci sono i borghi arroccati sul mare – Les Hauts de
Cagnes, Théoule, La Tourbie – circondati da merletti di roccie a strapiombo sul mare. Presepi
viventi che conservano viuzze e piazzette mignon piene sulle quali si affacciano botteghe artigiane.
Tra i prodotti dell’artigianato locale ci sono le famose ceramiche di Vallauris, i vasi di Biot, i
tessuti a mano di Tourrettes sur Loup. Per gli amanti della natura é d’obbligo la visita della “
zone umida” più famosa d’Europa: la piana alluvionale della Camargue formata dal Rodano. Cuore
selvaggio della Provenza e terra di uomini “liberi” – gli zingari. Un intrico di acquitrini e di
praterie dove si possono fotografare stormi di fenicotteri e mandrie di cavalli selvaggi. Assieme a
schiere di tori neri da combattimento sorvegliati da pittoreschi “gardians” a cavallo.

In Provenza il mare incontra le Alpi. Chi dopo un bel bagno vuol fare un trekking a duemila metri
d’altezza può raggiungere la Valle delle Meraviglie dove si conservano centomila incisioni rupestri
dell’età del bronzo. Il tesoro della Provenza é la Costa Azzurra con i suoi duecento chilometri di
lungomare che nascondono giardini segreti con la vista sul mare, dove ci si può isolare in perfetto
relax. E dove chi vuol curarsi può visitare decine di centri per la “remise en forme” che utilizzano
le proprietà curative del mare e del clima marino. Ricordiamoci che la talassoterapia é stata
“inventata” in Francia dal biologo René Quinton e che il primo centro di cure marina é stato aperto
a Roscoff nel 1898. Le cure erano pero’ riservate a una clientela ricca e borghese e solo negli anni
’60, con l’apertura dei nuovi centri di Quiberon e Saint Malo, i trattamenti si sono economizzati.
Negli ultimi dieci anni anche in Francia é esplosa la moda del fitness e del corpo e alle cure
marine si sono abbinati programmi salute e bellezza. Oggi in Francia ci sono 50 centri di
talassoterapia – molti sulle coste atlantiche basche e bretoni – visitati ogni anno da più di
duecentomila ospiti. negli ultimi anni sono in aumento gli uomini – che oggi sono il 30% – e i
“giovanissimi” sotto i 40 anni – che sono il 10%. La Francia é diventata negli ultimi anni un leader
mondiale in materia. Antibes é una celebre stazione balneare tra Cannes e Nizza alla base della
penisoletta di Cap d’Antibes – si può visitare il Centro di Talassoterapia Thalazur. O lungo la
bellissima baia des Anges il centro “Biovimer”, uno tra i più grandi e attrezzati d’Europa. L’acqua
marina é “pescata” a 500 metri dalla costa e a 35 metri di profondità per esser poi riscaldata e
vaporizzata per le cure. Si possono fare doccie a pioggia, massaggi acquatici, pediluvi, bagni
bollenti, aerosol e doccie gengivali, applicazioni di fanghi e alghe marine, più tutta una serie di
ginnastiche acquatiche nelle piscine riempite d’acqua marina. Un’altro centro é il “Thalacap
Camargue” sulle spiagge di Saintes-Maries de la Mer e l’istituto di talassoterapia di La Grande
Motte a nord ovest dell’antico porto di pescatori di Le Grau du Roi.

Costa Brava, Costa del “Azahar”, Costa del Sol

La Costa Brava racchiusa tra il Mediterraneo e i Pirenei si estende per 200 chilometri da Portbou –
al confine francese – fino alle foreste della Catalogna. Terre che per la mitezza del clima sono
state abitate sin dai tempi preistorici. Resti dell’Uomo di Neanderthel sono stati ritrovati a
Banyoles e Girona. Altre memorie le lasciarono le antiche popolazioni iberiche – le rovine di
Ullastret – e greche a Paleopoli e Neopoli in uno dei giacimenti archeologici più importanti
d’Europa. In Costa Brava si può fare del turismo alla scoperta dell’arte romanica – l’abbazia di
Vilabertran, San Miguel de Fluvia, la vecchia canonica di Llado.

Un percorso ecologico per visitare la “zona umida” dell’Emporda. E un percorso salutista visitando
le terme di “Vichy Catalan” a 20 chilometri da Gerona e le “Termes Orion” tra la costa e i Pirenei
con acque ricche di bicarbonato e di sodio.

La costa del “Azahar” – dell’Arancio – appartiene alla provincia autonoma di Valencia. La costa é
ricoperta da aranceti che si spingono fino al mare. Il litorale é lungo un centinaio di chilometri e
si allunga da Vinaroz che confina con la Catalogna e Almenara che confina con la Valencia. Di fronte
a Castellon de la Plana, capoluogo della Costa dell’Arancio, si trova l’arcipelago delle Columbretes
che é anche un’oasi faunistica dove nidifica il gabbiano cenerino e il raro falcone Eleonor. Vicino
a Castellon c’é la spiaggia di Benicasim e il “Desierto de las Palmas” scelto dai carmelitani come
luogo di ritiro e di preghiera. Al “Curhotel Termas Marinas” di Benicasim ci si può ristabilire con
trattamenti d’acqua di mare riscaldata a 36° e con bagni di alghe.

La costa del Sol comprende un litorale lungo 300 chilometri che attraversa le provincie di Granada,
Malaga e Cadice. Il clima é temperato e la scarsezza di piogge e il gran caldo hanno fatto crescere
una vegetazione semitropicale di palme, oleandri, ibiscus e buganville. Nelle baie della costa del
Sol sono approdati nei secoli fenici, greci, cartaginesi, romani e arabi che hanno edificato
fortezze, moschee e altri bei capolavori d’architettura islamica in terra cristiana. Malaga é una
cittadina turistica che conserva una fortezza mussulmana – La Alcazaba – un teatro romano, una
cattedrale rinascimentale e barocca. E a pochi chilometri c’é Marbella con le sue ville, i
residences di lusso e le sue spiagge turistiche. A 40 chilometri da Marbella e a 50 da Malaga ci
sono le terme di Tolox con acque radioattive ricche di calcio e di zolfo.

Grado – l’isola del sole

Alla fine dell’ottocento l’isoletta di Grado era una località alla moda, frequentata da turisti
austriaci, polacchi, ungheresi, italiani e slavi e da altri “ricconi” provenienti da ogni angolo
dell’Impero Austro Ungarico. I medici della Mitteleuropa avevano elogiato le proprietà del mare di
Grado che aveva un elevato tasso salsoiodico – la concentrazione di sale é del 3,9% – e delle sabbie
delle sue spiagge. E nel 1873 avevano fondato il primo stabilimento di cure marine.

La storia di Grado inizia con le invasioni longobarde che costringono la popolazione di Aquileia a
rifugiarsi nelle isole della laguna veneta. Grado ben presto diventa il baluardo della chiesa di
Roma contro gli “ariani”. A ricordo di questo periodo d’oro rimangono le tre splendide chiese del
borgo medioevale: S.Maria delle Grazie, S.Eufemia e il Battistero costruite nel 580. Il centro
storico perfettamente conservato é un museo all’aperto e i dintorni sono celebri per le rovine di
Aquileia che Giustiniano definì “la più grande città dell’Occidente”. Si possono visitare i resti
archeologici del porto fluviale, dei colonnati del foro, delle lussuose case patrizie e delle terme
pubbliche.

Le terme marine di Grado nei periodi di alta stagione occupano oltre 100 addetti – bagnini,
fisioterapisti, infermieri – e 27 medici. Con l’acqua di mare e con le sabbie si curano le malattie
dell’apparato respiratorio e muscolare – scheletrico. Le malattie reumatiche, le malattie
ginecologiche e i disturbi del ricambio – gotta.

Il centro delle sabbiature una volta era frequentato dalla borghesia asburgica e oggi da atleti
famosi per rimettersi in forma: Gigi Riva, Donadoni, Baresi e Roberto Baggio. La cura é eseguita
all’aperto – da giugno a metà settembre – seppellendosi sotto la sabbia riscaldata dal sole. Nello
stabilimento “psammato terapico” (dal greco psamma, sabbia) si pratica anche l’antroterapia in
grotte artificiali o “vaporari”. Le stanze sono riscaldate a 40° e nell’aria viene vaporizzata acqua
di mare.

La sabbiatura.

Prima d’essere ammessi alla cura si é sottoposti ad una accurata visita medica. Poi, in appositi
recinti, viene preparata la “buca” che sarà vostra per dodici sabbiature successive. Si fa una
sabbiatura al giorno, sole permettendo. Durante la sabbiatura che dura quindici minuti si suda e si
può bere a volontà. Nonostante i 60° raggiunti dalla sabbia, seppelliti da uno strato alto 5
centimetri non si sente l’oppressione del calore.Poi si é avvolti da lenzuoli per una ventina di
minuti per la fase di “reazione” nella quale si eliminano le tossine. Le sabbiature sono efficaci
per tutte le forme artritiche, per reumatismi articolari, tenosinoviti. L’antroterapia per nevriti,
iperglicemia e per l’obesità associata ad artropatie.

Ischia – l’isola verde.

E’ l’isola più grande del Golfo di Napoli. Per la bellezza del suo paesaggio e per la ricchezza di
pinete, vigneti, castagneti e agrumeti é stata soprannominata l’ “isola verde”. I primi
colonizzatori greci dell’Italia meridionale sbarcarono proprio a Ischia sulle spiagge di Lacco Ameno
– l’antica Pithecusa – nell’ottocento a.C. stabilendosi sul monte Vico. Ischia é un’isola vulcanica
e dall’alto del monte Epomeo oltre al bel panorama che spazia fino al golfo di Napoli si possono
vedere i vecchi crateri e le strade scavate dai vecchi fiumi di lava. L’isola ha un patrimonio
d’acque termali tra i più ricchi del mondo con 29 bacini idrotermali e 42 gruppi di ” fumarole “.
Alle terme di Ischia si curavano i Greci e i Romani come ci hanno ricordato Omero, Virgilio, Plinio
e Strabone. Tra le più belle il “giardino termale” del “Castiglione” che si trova in una conca
verdissima con 10 piscine termali degradanti verso il mare. La temperatura dell’acqua varia dai 30°
ai 40° e una piccola funicolare collega le aree termali ai parcheggi. I “Giardini Poseidon”
utilizzano invece le sorgenti di Citara dove gli antichi romani veneravano le ninfe delle acque
calde con steli votive. Le acque sono ricche di sali di iodio, bromo, calcio, magnesio, manganese
con tracce di radon. Alla sorgente raggiungono una temperatura di 80° che é poi temperata – dai 28°
ai 40° gradi – prima di essere immessa nelle piscine termali. Le acque che sgorgano da Lacco Ameno
sono radioattive, ipertermali – a temperatura variabile tra i 55° e i 72° – e fortemente
mineralizzate. Le “Terme della Regina Isabella” le utilizzano assieme ai famosi fanghi termali per
tutta una serie di cure di bellezza: idromassaggi, maschere, peeling.

L’ “Ischia termal Center” é a pochi metri dal porto e nel cuore commerciale dell’isola – l’antica
“Villa dei Bagni” – dove ci si può curare in un ambiente gradevole e rilassante. Chi é più curioso
può visitare il borgo di pescatori di S.Angelo che è il punto di partenza per una escursione alle
spiagge calde delle “fumarole” e ai caratteristici “bagni collettivi” dove ci si può rilassare nelle
acque calde di vasconi naturali scavati nel tufo.

Capri

L’isola più famosa del Mediterraneo scelta fin dai tempi antichi dagli imperatori Augusto e Tiberio.
Poi rifugio di intellettuali e rivoluzionari russi – tra cui Massimo Gorkij, di ricchi magnati – il
“boss” dell’acciaio tedesco Krupp – di attrici, di miliardari, di dandy e principesse. Celebre in
tutto il mondo per la famosa “grotta blu” nota già agli antichi e riscoperta per caso nell’ottocento
da un pescatore caprese. L’effetto che tinge d’azzurro la grotta é prodotto dai raggi del sole che
filtrano attraverso l’acqua. Anacapri é a trecento metri d’altezza e alle pendici del monte Solaro.
E’ il punto più alto e panoramico dell’isola. Qui c’é l’Europa Palace Hotel, di prima categoria con
100 camere che hanno una stupenda vista sul mare – 4 di queste hanno un giardino privato con piscina
riscaldata. L’hotel é collegato con giardini di cactus e bougainvilla alla “Capri Beauty Farm”. Un
centro benessere di concezione modernissima dove si può sottoporsi ad un check-up generale, fare una
cura di bellezza e trascorrere una vacanza salute.

Isole Eolie

Sette isole vulcaniche dove il fuoco dei vulcani si incontra con l’azzurro dei cieli e il blu
profondo di un mare che é il sogno di tutti i subacquei del mondo. Abitate fin dalla preistoria come
testimoniano i reperti raccolti nelle splendide sale del Museo Eoliano di Lipari. Nelle baie delle
Eolie sono sbarcati cartaginesi, romani, arabi e normanni che ogni volta distruggevano e
saccheggiavano quello che le popolazioni locali prontamente ricostruivano con sacrifici e tenacia.
Isole di agricoltori e pastori che oggi si sono trasformati in albergatori e commercianti dediti al
business del turismo. Dove si produce ancor oggi olio di qualità straodinaria, il prelibato vino
Malvasia e i capperi salati che condiscono i menù mediterranei nei ristoranti del mondo.

Vulcano é separata da Lipari da un braccio di mare. E’ ricca di una vegetazione lussureggiante che
cresce sulle ceneri depositate dall’ultima eruzione che squasso’ l’isola nel 1890. La spiaggia del
porto di Levante é piena di fumarole sulfuree e ai piedi di una montagnola di zolfo e allume si può
fare un bagno curativo in un laghetto naturale di fanghi termali. E poi tuffarsi in un cocktail di
acque calde che ribollono e si mischiano con quelle del mare.

Stromboli invece é famosa per la perenne attività eruttiva del suo vulcano che si può ammirare
navigando di fronte alla “Sciara del fuoco” o direttamente in cima ai crateri. L’isola ha due centri
urbani: Stromboli, trafficata e turistica e Ginostra. Quest’ultimo é un villaggetto di cento case
sotto i crateri dello Stromboli perse tra boschi di olivo, cactus, ginestre. Senza strade e luce
elettrica. Ma ci sono sentieri e pannelli solari. Un “paradiso perduto” scampato al turismo di massa
dove si può meditare nelle notti stellate rischiarate dai bagliori del vulcano. Dove si può vivere
nudi e curarsi con bagni di vento, di sole e di mare. Una località scelta da giovani e da gruppi di
naturisti e amanti della natura per una vacanza speciale tutto natura e benessere.

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