“Ho visto un Mondo al contrario”

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“Ho visto un Mondo al contrario”

di Mauro Fondacci

Cosa é la realtà? Come la percepiamo? Esiste anche senza di noi, o è un’immagine che abbiamo dentro
di noi, e che dipende dalle nostre qualità interiori? La risposta sembrerebbe scontata, perché
appare quasi ovvio che la realtà é tutto ciò che ci circonda: le case, la gente, l’intero universo…
La realtà è ciò che noi possiamo vedere, toccare, udire, gustare ed annusare. Questa è la realtà.
Oppure cos’è?

È mattina. Apri gli occhi e ti stiracchi un po’. È un giorno nuovo, il sole splende, e gli uccellini
cinguettano.
Ma dentro di te, nel profondo, senti che qualcosa non va. L’ultima cosa che vorresti fare è alzarti,
perché, anche se sei ancora a letto, ti senti già come se: “fossi sceso dal lato sbagliato”.

Però ti ricordi che ieri è stato un giorno perfetto; sapevi che sarebbe stato un giorno meraviglioso
dal momento in cui ti sei alzato, e sei stato allegro per tutto il giorno. Mentre oggi non vorresti
mai alzarti. Ma in effetti, cosa è cambiato? È cambiata la realtà? O sei cambiato tu? Secondo la
Kabbalah, l’immagine del mondo che noi abbiamo, in realtà, non esiste.

“Il Mondo” è un fenomeno percepito dagli esseri umani. Esso riflette la misura attraverso la quale
le qualità di una persona corrispondono alla forza astratta fuori di lei, la forza della Natura. Ma
in realtà cosa è questa forza della Natura che ci circonda? I Kabbalisti la descrivono come la
qualità dell’amore e dell’Ashpaà (la qualità del Dono assoluto).

Inoltre, essi spiegano che il degrado dell’equivalenza fra le qualità dell’uomo e quelle della
Natura, è ciò che l’uomo percepisce come “Il Mondo”. Ma questo che significa? Basta un apparecchio
radiofonico per dimostrarlo. Le stazioni radio trasmettono continuamente, ma noi sentiamo ciò che
loro diffondono solamente quando sintonizziamo la radio su una determinata frequenza.

Ma in che modo la radio “cattura” questa trasmissione? Essa genera una frequenza interna identica
alle onde sonore presenti nell’ambiente esterno. Così la radio “cattura” ciò che viene trasmesso,
solo dopo che sono cambiate le sue frequenze interne, ma le onde sonore erano già la tutte assieme.
I Kabbalisti spiegano che noi percepiamo la realtà che è al di fuori di noi nella stessa identica
maniera, ossia secondo la “frequenza” che generiamo dentro di noi.

In altre parole, la realtà che ci circonda è completamente dipendente dalle nostre qualità
interiori. Di conseguenza, solo noi possiamo cambiarla. Non ne siete ancora convinti?

C’è una sola vita dentro ognuno di noi

Per riuscire a capire in che modo percepiamo la realtà, disegnate un uomo chiuso in una scatola con
cinque “fessure”; gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca e le mani.
Questi organi rappresentano i nostri cinque sensi: la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto ed il
tatto.

Noi percepiamo la realtà per mezzo di questi cinque sensi. La gamma di suoni che possiamo ascoltare,
le novità che possiamo vedere, e così via, sono completamente dipendenti dalla percezione dei nostri
cinque sensi. Per esempio, proviamo a dare un’occhiata al modo in cui lavora il nostro apparato
uditivo.

Per prima cosa, le onde sonore sono assemblate vicino al tamburo dell’orecchio e ne provocano la
vibrazione. Le vibrazioni del tamburo dell’orecchio, spostano le ossa nell’orecchio medio, ed in
conseguenza di ciò i segnali vengono inviati al cervello.
Questo ci spiega in che modo noi sentiamo. In altre parole, l’intero processo uditivo avviene dentro
di noi.

Tutti gli altri sensi funzionano nella stessa maniera. I segnali che ci arrivano attraverso i nostri
cinque sensi, arrivano al centro di controllo del cervello, dove le nuove informazioni ricevute
vengono confrontate con quelle già esistenti nella nostra memoria. In base a questa comparazione, il
nostro cervello delinea l’immagine di un mondo che sembra esistere “davanti” a noi.

Questo procedimento crea in noi la convinzione che viviamo in un “luogo” ben preciso, sebbene questo
posto, in realtà, è dentro di noi. Ma allora cos’è che noi percepiamo in realtà? Solamente le nostre
reazioni interne agli stimoli esterni, non quello che realmente esiste all’esterno. Noi siamo
“rinchiusi dentro alla nostra scatola”, di conseguenza non possiamo realmente dire cosa ci sia la
fuori.

La nostra immagine della realtà, perciò, deriva dalla struttura dei nostri cinque sensi e dalle
informazioni che esistono nel nostro cervello. Anni fa, la scienza scoprì che gli impulsi elettrici,
stimolando il cervello umano, ci avrebbero fatto sentire come se noi fossimo in un determinato luogo
e situazione. In effetti, gli studiosi di scienze naturali hanno sempre saputo che differenti
creature percepiscono il mondo diversamente.

La capacità di un gatto di vedere al buio è sei volte superiore alla nostra. L’udito di un cane è
molto più acuto e sensibile rispetto al nostro, i cani possono udire suoni comuni, molto prima che
li sentano le persone.
L’occhio umano è sintonizzato su una lunghezza d’onda che va dal viola al rosso. Questo spiega
perché non possiamo vedere una lunghezza d’onda molto corta del viola, come l’ultravioletto.

Tuttavia, le api sono in grado di percepire i raggi ultravioletti ed utilizzarli per localizzare i
vari tipi di fiori. Questi semplici esempi dimostrano che se gli uomini avessero altri sensi,
potrebbero percepire un’immagine diversa della realtà.

E’ tutto un sogno

I Kabbalisti spiegano che l’uomo può percepire la realtà su due livelli, ed entrambi sono
completamente influenzati dalle sue caratteristiche interiori. Nel primo livello, una qualità
interiore dell’essere umano è “l’egoismo”, che è in opposizione alla caratteristica della Natura.
Questo egoismo, che noi attualmente possediamo, ci fa sentire distanti dagli altri e ci incoraggia
anche ad approfittare di loro. L’egoismo è anche la ragione per la quale la nostra immagine della
realtà è un mondo di guerre, lotte, povertà e corruzione.

Tuttavia, le esperienze che facciamo nella nostra vita ci fanno realizzare che la percezione
egoistica non ci conduce alla vera soddisfazione, dal momento che non ci può far sperimentare un
piacere duraturo. Nel secondo livello, il livello più alto, la nostra caratteristica interna è
quella dell’amore e dell’Ashpaà (la qualità del Dono assoluto), semplicemente la caratteristica
della forza della Natura.

Le persone che percepiscono il mondo in questa maniera, possono vedere tutte le funzioni umane come
le parti di un sistema che lavorano in reciprocità, creando un cerchio di piacere senza fine.
Secondo la Kabbalah, la nostra esistenza sul primo livello è solo una fase che attraversiamo, ed il
suo unico scopo è quello di lasciarci, in totale indipendenza, la possibilità di cambiare la nostra
percezione della realtà.

I Kabbalisti, che hanno imparato come cambiare la loro percezione, definiscono la nostra esistenza
presente, come “la vita immaginaria” o “la realtà immaginaria”. Al contrario, essi chiamano l’intera
esistenza corretta e perfetta “la vita vera” o anche “la vera realtà”. Guardando indietro alle loro
precedenti ed egoistiche percezioni, le descrivono come un sogno e dicono, «eravamo in loro come in
un sogno» (Psalms 126:1)

Questo significa che attualmente la realtà vera ci è nascosta. Noi non la sentiamo perché percepiamo
noi stessi ed il mondo in base alle nostre caratteristiche interiori, che sono al momento,
egoistiche.
Nel presente, non sentiamo che tutte le persone sono connesse come un’unica persona, perché
rifiutiamo questo genere di rapporto.

Il desiderio egoistico impresso dentro di noi non ha interesse per queste connessioni, e questo
perché esso non ci lascia vedere la vera immagine della realtà. Se convertiremo il nostro egoismo
nella qualità della Natura, amare e dare, sentiremo e percepiremo cose differenti attorno a noi, che
non avevamo notato prima. Inoltre, ogni cosa che vedevamo prima ci apparirà completamente diversa,
integra, eterna e piena di propositi.

Questo è quello che i Kabbalisti vogliono dire nel verso, «Io vedo un mondo al contrario» (Talmud
Babilonese, Tratto Pesachim).

Assaggiate e vedete

La saggezza della Kabbalah ci insegna che lo scopo della nostra vita è quello di elevare la nostra
esistenza limitata, indipendentemente dal nostro presente, verso la vera, eterna esistenza. Come
possiamo farlo? L’unica via per liberarsi dalle percezioni egoistiche è prendere contatto con la
realtà che esiste dentro di noi. Per fare questo, abbiamo bisogno dei testi autentici di Kabbalah,
perché essi furono scritti da chi scoprì la vera immagine della realtà.

Nei loro libri, i Kabbalisti ci raccontano della realtà perfetta che è, in effetti, proprio vicina a
noi. Abbiamo solo bisogno di cambiare le nostre frequenze interne in modo da ricevere la
trasmissione. Come ognuno può leggere a proposito della realtà, la nebbia sopra ai sensi pian piano
scompare, e si può iniziare a percepire la realtà. In effetti, i Kabbalisti spiegano che non è
comprendendo il testo che cambiamo le nostre qualità.

Anche se una persona non capisce quello che legge, il suo desiderio di capire sensibilizza le sue
percezioni.
«…nonostante il fatto che non capiscano cosa studiano, per merito del desiderio e dell’intensa
voglia di capire quello che leggono, risvegliano su di loro le Luci che circondano la loro anima…
Perciò anche quando gli mancano ancora i vasi e la persona si occupa di questa saggezza, rammentando
i nomi delle luci e dei vasi che gli appartengono riguardo la sua anima, subito le Luci circostanti
si diffondono su di lui in una certa misura…»

Baal ha-Sulam “Introduzione al Talmud delle Dieci Sfiròt”.

La differenza fra la nostra attuale percezione della vita e quella che noi potremmo conseguire è
enorme. In base a come la descrive un po’, “Il Libro de Lo Zohar” la paragona alla differenza fra la
flebile luce di una candela ed una luce infinita, o come un granello di sabbia rispetto al mondo
intero. Tuttavia, se vuoi veramente conoscere cosa questo significa, i Kabbalisti suggeriscono di
guardare te stesso. «Assaggiate e vedete che il Signore è buono» Psalms 34:8.

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