Gentilezza amorevole nella vita quotidiana

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Gentilezza amorevole nella vita quotidiana

(di Giancarlo Giovannini)

La meditazione di “Metta” o “Gentilezza amorevole” è stata insegnata dal
Buddha ai suoi discepoli per sviluppare un atteggiamento di premurosità,
benevolenza e affetto nei confronti di sé e degli altri.

Ecco la pratica.

Proviamo ad addentrarci nella pratica, a sperimentarla.

Assumiamo una posizione confortevole e facciamo qualche respiro profondo e
rilassiamoci mentre espiriamo.

All’inizio della pratica di Metta è assai utile compiere una breve
contemplazione sui benefici della stessa: possiamo riandare ad un episodio
della nostra vita in cui siamo stati preda della rabbia e, senza entrare nel
merito dello stesso, ricordare invece lo stato del nostro essere in quel
frangente, sia a livello fisico che mentale, ricordando lo stato di disagio
in cui eravamo immersi.

In seguito facciamo la stessa cosa rispetto ad un episodio dove era la
gentilezza amorevole ad essere presente, cercando di ricordare, anche in
questo caso, le sensazioni di quel momento: gratitudine, gioia, affetto.
Questo di solito pone la mente nella giusta predisposizione, vivificando,
grazie alla memoria, le qualità ricercate.

Poi rivolgiamo il pensiero a noi stessi, poiché volersi bene è un
prerequisito per amare il prossimo, consapevoli del nostro desiderio di
stare bene dentro e fuori di noi e, con questa attitudine, rivolgiamo a noi
stessi gli auspici (sono quelli che ci giungono dalla tradizione):

Che io possa essere al sicuro, libero dal pericolo e dal male
Che io possa vivere in pace, libero dalla sofferenza mentale
Che io possa essere sano, libero dalla sofferenza fisica
Che io possa aver cura di me stesso e vivere serenamente

Queste quattro linee che possono essere adattate a proprio piacimento
mantenendone validi i concetti, ripetute mentalmente un po’ come dei Mantra
per favorire la concentrazione, inducono il placarsi della mente discorsiva
e il sorgere del flusso di Metta.

Continuiamo per qualche minuto in questo modo poi, scegliamo una persona a
cui vogliamo bene, che ci è vicina, che ci ha aiutato e per la quale ci
risulti facile provare affetto e desiderio di inviarle Gentilezza amorevole:
essa sarà il nostro oggetto di meditazione, l’obiettivo del nostro flusso di
metta. Possiamo immaginarla vicina a noi o sentirci al suo fianco e poi
lasciamo che la mente/cuore sviluppi il suo flusso di Metta. Possiamo
utilizzare ancora i quattro auspici precedenti, ovviamente cambiandone il
soggetto, recitandoli mentalmente come se fossero il veicolo della
Gentilezza amorevole che si irradia verso la persona amata.

A questo punto non dobbiamo fare altro che sprofondare sempre più in uno
stato rilassato e beneaugurante, dimenticando noi stessi, dove siamo, chi
siamo, il tempo e lo spazio intorno a noi. Una volta che il fluire della
Metta è diventato stabile e continuo possiamo allargare il campo inviandola
alle persone più vicine, agli amici, ai parenti ed espandendola sempre di
più possiamo avvolgere il nostro paese o città e, rendendo il nostro flusso
di Metta universale, alla nazione intera, al pianeta, al cosmo. Non ci sono
limiti.

Una buona immagine per rappresentare la Metta, gentilezza amorevole, è
quella di una madre che culla il suo bambino. Qualcuno di noi, forse, può
ancora ricordare la sensazione piacevole di quando venivamo cullati prima di
addormentarci, o magari rammentare un momento in cui noi abbiamo cullato un
figlio.

La Metta si caratterizza come uno stato mentale che promuove aspetti del
benessere: premurosità, benevolenza, affetto, gentilezza amorevole. Si
tratta di uno stato mentale completamente disinteressato e puro che reca
profitto a noi stessi e agli altri e non c’è modo migliore per conoscerlo
che sperimentarlo così come si presenta nella nostra mente/cuore. Una volta
coltivato diventa potente e utile, recando con sé pace e felicità intense e
profonde.
Lo sviluppo di Metta comprende i seguenti aspetti:

La concentrazione di Metta: concentrata essa diventa forte e potente
La flessibilità di Metta: può essere data a tutti, è versatile, universale e
illimitata
L’utilizzo di Metta: quando essa è forte e vigorosa noi possiamo usarla per
produrre meraviglie e migliorare la vita di ognuno.

Per sviluppare questi tre aspetti ci vuole un metodo e pazienza
nell’applicarlo, poiché meditare significa agire con la mente, inclinandola
nella direzione desiderata.

Proviamo ad addentrarci nella pratica, a sperimentarla…

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