Cos’e’ il Talento e perche’ ha a che fare con le frequenze e il DNA

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Cos’e’ il Talento e perche’ ha a che fare con le frequenze e il DNA

Psicologia Quantistica

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La scienza oggi ha scoperto come le sole indagini molecolari del DNA non siano in grado di svelare
la moltitudine di fenomeni biologici che avvengono nel nostro corpo.

Carmen Di Muro – 07/11/2023

Esiste un’informazione sovraordinata, molto più sottile, che controlla l’accensione e lo spegnimento
dei geni. Il nostro DNA non solo è depositario dell’informazione necessaria per il funzionamento
cellulare dell’organismo, ma in realtà è una struttura di risonanza elettromagnetica dinamica in
grado di immagazzinare, trasmettere e modificare informazioni essenziali che riguardano ogni
dimensione della nostra esistenza.

Esso, infatti, funge da internet biologico e può essere attivato dalle frequenze a cui,
quotidianamente, siamo sottoposti. Campi elettromagnetici di intensità e frequenza ultrabassa
possono modulare l’attività proliferativa cellulare, nonché l’azione di anticorpi e
neurotrasmettitori. Le cellule del corpo umano hanno codice genetico identico che fa di ciascuno di
noi un individuo unico e diverso da tutti gli altri, ma pur contenendo identico DNA, sono differenti
tra loro proprio grazie all’azione del codice epigenetico, ossia l’insieme di quei segnali mediati
dall’ambiente e, più significativamente, dalle nostre percezioni di quell’ambiente che veicolano e
modificano l’informazione all’interno dei nostri geni. Questi segnali non sono soltanto di natura
chimica, ma soprattutto elettromagnetica.

Che cos’è il talento?

Ciò è di fondamentale importanza nella comprensione che nella profondità della materia vivente, dove
alberga la sequenza prima che determina la nostra unicità genomica, non c’è trascritta soltanto
l’informazione che permette al nostro organismo di funzionare in modo perfetto. In essa sono
contenute delle tracce vibrazionali di individualissime capacità che ogni individuo di per sé
possiede.

Esse altro non sono che singolari e sconosciuti talenti, potenzialità racchiuse nel nostro essere,
che possono restare sommerse per tutta la vita senza manifestarsi se non vengono opportunamente
stimolate nel corso del tempo. Il talento è un’energia creativa che vive dentro ognuno di noi che,
lasciata libera, porta ogni persona alla sua piena e spontanea realizzazione. È l’attitudine a
seguire il proprio destino, al quale si può accedere in qualsiasi momento. Ognuno è portatore di
questa straordinarietà che ci rende individui unici e irripetibili.

Il saper fare una cosa in modo migliore rispetto ad altre persone, implica che tali sequenze si
siano attivate nel corso della nostra vita, perché sono state stimolate dalla giusta frequenza
informatizzata che ha permesso loro di esprimersi spontaneamente.

Siamo network biologici in grado di captare, immagazzinare e modificarci in virtù dell’incessante
flusso di informazioni a cui siamo esposti nel corso della nostra esperienza di vita.

Siamo come antenne che captano segnali

Nel momento in cui frequentiamo determinati contesti in modo continuativo, la nostra sfera profonda
si adatterà inscindibilmente alle frequenze maggiormente presenti intorno a noi. Il problema sorge
quando l’ambiente è carico di frequenze basse e disarmoniche. Per esempio, ambienti poco stimolanti,
trapuntati da sentimenti di bassa intensità causeranno sin dall’infanzia un addensamento energetico,
facendo sì che le vibrazioni personali si adattino radicalmente alla vibrazione dominante del
contesto di appartenenza.

La familiarità con vibrazioni di polo negativo, a lungo andare causerà inevitabilmente una
sofferenza dell’anima che non sarà più in grado di esprimere pienamente le sue potenzialità, e
questa disarmonia si riverserà sul corpo, alterando pian piano la struttura e le catene di
congiunzione del DNA.

Si attivano, così, sequenze genomiche disfunzionali, piuttosto che geni funzionali a mobilitare e
far emergere i nostri talenti sconosciuti. L’ambiente in cui cresciamo influenza il nostro destino
risvegliando geni “addormentati” o lascandoli per sempre “silenti”. Ai geni serve solo tempo per
sincronizzarsi l’uno con l’altro e con l’ambiente, e un talento può modificarsi in un altro, nel
momento in cui l’ambiente esterno fornisce le frequenze armoniche adatte al risveglio di geni fino a
quel momento addormentati.

Nulla impedisce quindi che un artista diventi uno scienziato, o viceversa, o che si possano scoprire
delle capacità anche in tarda età.

Scopri questo articolo completo su Scienza e Conoscenza n. 56

Scienza e Conoscenza – n. 56 >> goo.gl/HRC3XW
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-56.php?pn=1567

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