Cosa c’entra la meditazione con la fisica quantistica?

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Cosa c’entra la meditazione con la fisica quantistica?

Scritto da: Carmen Di Muro | Psicologia Quantistica

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Cosa c’entra la meditazione con la fisica quantistica?

Vorrei chiedere un parere alla dott.ssa Di Muro in merito alla meditazione. Noi sappiamo che la
meditazione agisce internamente nella biologia del praticante, ma non si parla mai, o quasi mai,
degli effetti fuori di noi. Pratico discipline olistiche da più di 15 anni e gli effetti sono
modesti. Forse esistono interazioni diverse (ambientali). Forse esistono discipline più efficaci.
Sto cercando nelle culture antiche e non nelle scienze moderne una risposta efficace. Chiedo un parere sul tema, ossia: erano meglio le discipline degli antichi taoisti?

Grazie
M.

Gent.mo M.,

il termine meditazione può avere molteplici definizioni, non sempre coincidenti tra loro a causa
delle diverse connotazioni che essa assume in base alle tradizioni culturali a cui fa riferimento.
Ma pur essendole attribuite molteplici accezioni essa può essere sintetizzata come una serie di
pratiche volte a sviluppare una maggiore coscienza di se stessi, agendo beneficamente sul piano
mentale, fisico e spirituale della persona. La scienza non è in antitesi alla via meditativa, ma al
contrario diviene uno strumento indispensabile al fine di aumentare la consapevolezza.

Si può essere consapevoli di sé senza conoscere come siamo fatti e come funziona il nostro
organismo? Del perché la nostra esistenza sia scandita, il più delle volte, da uno spazio mentale dove non regna mai il silenzio e larmonia?

Moltissime evidenze scientifiche mostrano che attraverso lutilizzo della meditazione si assiste
alla liberazione degli automatismi mentali e allincremento di un maggior senso di equilibrio
emotivo, che oltre ad essere salutare per la biochimica del nostro organismo, si riversa nel
rapporto con lesterno, con ovvie conseguenze positive nella qualità delle relazioni. Meditare,
pregare e pensare positivamente entrano oggi a pieno diritto nella medicina, ufficializzando ciò che
una moltitudine di tradizioni sapienzali hanno sempre sostenuto. Ma ciò non è tutto. Ad allargare
questo scenario verso uno panorama di senso nuovo che possa guidarci concretamente a trarre benefici
riscontrabili, ma e soprattutto praticabili nella nostra vita quotidiana, ci aiuta la fisica
quantistica, i cui attuali sviluppi contribuiscono a rivedere luomo come un campo di energia
unificata che costantemente scambia informazioni a livello sottile con tutto ciò che lo circonda.
Ciò è importante, in quanto avere la consapevolezza dellunitarietà del nostro essere come sistema
energetico integrato, permette di trarre dati interessanti circa le vie che i nostri pensieri e le
emozioni seguono nellinfluenzare non solo i sistemi fisiologici, ma anche il contesto ambientale in cui siamo inseriti.

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Da oggi Carmen Di Muro, psicologa e psicoterapeuta, risponde alle domande dei lettori relative ai temi sopra illustrati.

Per inviare la tua domanda a Carmen Di Muro scrivi via mail a redazione-scienza@scienzaeconoscenza.it

Stando a questo, pensieri ripetitivi, rimuginazioni su accadimenti non digeriti, sofferenze
accumulate durante periodi di vita stressanti, creerebbero allinterno del nostro essere sedimenti
di energia tossica che andrebbero a distorcere il nostro campo elettromagnetico personale
(indispensabile per il mantenimento sano delle reazioni biochimiche presenti nellorganismo),
veicolando allambiente il tipo di informazione di cui siamo portatori. Per esempio, se in un
determinato arco esistenziale stiamo vivendo nella preoccupazione tenace per qualcosa o qualcuno,
questo dialogo interiore drenerà energia mentale e nervosa per essere continuamente attivo,
sfibrando tutte le nostre risorse che andrebbero investite in altro. Questa perdita di energia
costante, se lasciata a se stessa, innesca tutta una serie di attriti con la realtà impedendoci di
viverla al meglio e non consentendoci di creare situazioni vantaggiose. Ogni processo di
cambiamento, invece, passa attraverso lattenzione, ovvero losservazione pura e semplice di ciò che
accade dentro e fuori di noi, che ci permette di far leva sulla realtà, modificandola a nostro piacimento.

Se nella nostra sfera mentale si svolge un ininterrotto dialogo, come si fa ad essere partecipi
pienamente delle cose che viviamo ad ogni istante direzionandoci verso la strada giusta? Il qui ed
ora, è ciò che ci permette di scegliere se cambiare le cose, è quel punto di informazione immediata,
di entanglement quantistico tra particelle elementari. Scegliere, significa decidere cosa pensare e
in che tempo vivere, tenendo presente che i pensieri diventano realtà nel presente in quanto sono
energia non locale che si accorda allo stesso tipo di frequenza presente nellambiente.

Se dissociamo la pratica meditativa dal nostro vivere quotidiano, considerandola esclusivamente come
uno spazio a sé dove trovare quiete e tranquillità momentanea, nulla potrà cambiare. Lattenzione
sulle cose e sullambiente sarà altalenante, nella più piena incoerenza vibrazionale non capace di
mobilitare e trasformare il reale. Al contrario, portando stabilmente lascolto su se stessi in modo
da comprendere che ogni pensiero e ogni sensazione pur essendo un emergere e uno sparire che si
dissolve nel momento del suo accadere, al contempo intonano il sottofondo sonoro delle nostre
giornate su una frequenza dominate piuttosto che su unaltra, diventa il modo per iniziare a fare
esperienza di alcuni intervalli di consapevolezza duraturi nel nostro flusso mentale. Essi
rappresentano il nostro stato naturale di comunione con la vita, un flusso energetico informato
capace di trasformare tutto ciò che si muove intorno a noi (situazioni, eventi e persone). Questa
condizione non soltanto innalza la frequenza del nostro campo elettromagnetico, ma ci permette di
entrare in risonanza con eventi, situazioni e persone intonate dalla stessa carica e di riconoscere
e recidere il filo sottile con contesti che invece sono caratterizzati da un altro tipo di frequenza.

La vita stessa si trasforma in un perenne flusso di meditazione e, quando ciò accade, non siamo più
sotto il dominio dei pensieri o delle emozioni disturbanti, ma siamo sotto i dettami dellenergia
dellanima, della nostra più intima natura che ci spinge a vivere in uno stato di serenità duratura
capace di accogliere tutte le esperienze, anche le più dolorose, non come nemici da evitare, ma come scalini indispensabili per la nostra crescita.

La comprensione delle silenti dinamiche energetiche ci portano pian piano a scoprire quale sia il
nostro ruolo attivo, così da poterci instradare sempre più luminosamente verso la realizzazione
personale, quello che i Taoisti, per esempio, chiamano Ming: il mandato da portare a compimento.
Così come non esiste differenziazione tra noi e gli altri, in quanto espressione di un Campo di
Informazione Interconnesso al di là dei regni della materia, dello spazio e del tempo, così non
esiste tradizione o disciplina migliore delle altre, ma ognuna diventa funzionale, in base alle
caratteristiche e alle predisposizioni individuali, per la crescita e per il raggiungimento della gioia e della serenità interiore.

Approfondisci questi temi nel libro di Carmen Di Muro:

Anima Quantica – Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro
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