Breve presentazione dei libri di Stanislav Grof tradotti in lingua italiana

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Breve presentazione dei libri di Stanislav Grof tradotti in lingua italiana

a cura di Katia Soliani – olotropica.it

*Psicologia del Futuro” – ed .RED- Como 2001 ( le nuove dimensioni della mente, individuale,
transpersonale, cosmica )

Prefazione:

Più di quarant’anni fa una profonda esperienza, durata soltanto alcune ore, ha cambiato totalmente
la mia vita personale e professionale. A quei tempi ero un giovane specializzando in Psichiatria,
essendomi laureato in Medicina da pochi mesi.

Mi ero offerto come volontario per un esperimento con l’LSD, una sostanza con straordinarie
proprietà psicoattive, sintetizzata dal chimico svizzero Albert Hofmann nei laboratori farmaceutici
della Sandoz a Basilea.

Quell’ esperienza ha risvegliato in me un profondo interesse per gli stati non ordinari di
coscienza, durato tutta la vita. Da allora, la maggior parte delle mie ricerche e della mia attività
clinica è stata rivolta all’esplorazione sistematica del potenziale di trasformazione, di evoluzione
e di guarigione di tali stati..

I quarant’ anni che ho dedicato alla ricerca sulla coscienza sono stati per me una straordinaria
avventura di scoperte e autoconoscenza

Ho trascorso circa la metà di questo tempo eseguendo terapie con sostanze psichedeliche, dapprima in
Cecoslovacchia presso l’Istituto di Ricerche Psichiatriche di Praga e in seguito negli Stati Uniti,
nel Centro di Ricerca Psichiatrica del Maryland a Baltimora, dove ho partecipato all’ultimo
programma americano di studi sulle sostanze psichedeliche.

Dal 1975 ho lavorato con la respirazione olotropica, un potente metodo terapeutico e
autoesplorativo, elaborato da me e da mia moglie Christina. Nel corso degli anni ho assistito anche
molte persone che stavano attraversando crisi psicospirituali, o emergenze spirituali, come le
abbiamo definite Christina ed io.

Il denominatore comune di questi tre tipi di esperienze è rappresentato dagli stati non ordinari di
coscienza o, più specificamente, da un’importante sottocategoria degli stessi, che io definisco
‘olotropica’.

Nella terapia psichedelica, gli stati in questione sono indotti dalla somministrazione di sostanze
che alterano la mente, come l’LSD, la psilocibina, la mescalina e i derivati della triptamina e
dell’airifetamina. Nella respirazione olotropica, la coscienza è modificata dal respiro accelerato,
unito a una musica evocativa e ad un lavoro sul corpo che permette la liberazione delle energie.

Durante le emergenze spirituali, gli stati olotropici si manifestano spontaneamente. nella vita di
tutti ì giorni; le loro cause sono, di norma, sconosciute.

Inoltre, mi sono interessato marginalmente a parecchie discipline connesse in modo più o meno
diretto con gli stati non ordinari di coscienza. Ho partecipato alle cerimonie sacre dì culture
native nelle diverse parti del mondo; ho incontrato sciamani dell’America settentrionale, dei
Messico e dell’America meridionale; ho avuto scambi di con numerosi antropologi.

Mi sono anche tenuto in stretto contatto con i rappresentanti di svariate discipline spirituali:
buddhismo vipassana, vajrayana, zen, siddho yoga, tantra e l’ordine cristiano dei Benedettini.

Un altro campo cui ho dedicato molta attenzione è quello relativamente nuovo della tanatologia, vale
a dire della disciplina che studia le esperienze di quasi morte e gli aspetti psicologici e
spirituali del morire e della morte.

Alla fine degli anni Sessanta, e all’inizio dei Settanta, ho partecipato a un vasto progetto di
ricerche che studiava gli effetti della terapia psichedelica sui malati terminali di cancro.

Ho poi avuto il privilegio di conoscere e di lavorare insieme con alcuni dei più grandi sensitivi e
parapsicologi dei nostri tempi, con pionieri nel campo delle ricerche sulla coscienza in laboratorio
e con terapeuti che hanno sviluppato e messo in pratica potenti forme di terapia esperienziale che
inducono stati non ordinari di coscienza.
Il mio primo incontro con gli stati non ordinari di coscienza è stato molto difficile: una sfida
intellettuale ed emotiva.

Negli anni ‘Iniziali delle mie ricerche cliniche e di laboratorio con le sostanze psichedeliche, ero
quotidianamente bombardato da esperienze e osservazioni per le quali gli studi di medicina e di
psichiatria non mi avevano preparato.

In effetti, ho sperimentato e ho visto cose che, nel contesto dell’opinione scientifica in cui sono
cresciuto
erano considerate impossibili : semplicemente non potevano accadere.

Eppure quelle cose evidentemente impossibili accadevano in continuazione.
Dopo aver superato l’iniziale trauma concettuale e aver vinto i dubbi sulla mia sanità mentale, ho
cominciato a capire che il problema non risiedeva nelle mie capacità di osservazione e di giudizio
critico, ma nei limiti che caratterizzano l’odierna teoria psicologica e psichiatrica e nel
paradigma monistico-materialistico della scienza occidentale.

Naturalmente, non è stato facile per me arrivare a questa conclusione: ho dovuto lottare contro la
soggezione e il rispetto che uno studente di Medicina o uno psichiatra alle prime armi prova nei
confronti dell’establishment accademico, delle autorità scientifiche con i loro imponenti titoli e
credenziali.

Con il trascorrere degli anni, il mio iniziale sospetto dell’inadeguatezza delle teorie ufficiali
sulla coscienza e sulla psiche umana si è gradualmente trasformato in certezza, avvalorata e
consolidata da migliaia di osservazioni cliniche come pure da esperienze personali.

A questo punto, è incontrovertibile che le informazioni provenienti dalla ricerca sugli stati non
ordinari di coscienza rappresentano una sfida concettuale decisiva nei confronti del paradigma
scientifico che oggi è dominante in psicologia, psichiatria, psicoterapia e in molte altre
discipline.

Il presente volume vuole porre in rilievo, in modo sistematico ed esauriente, i settori che esigono
una drastica revisione; vuole inoltre suggerire la natura e la direzione dei necessari cambiamenti

Le sfide poste dalla ricerca sulla coscienza sono assolutamente fondamentali e non possono essere
risolte mettendo insieme teorie minori o qualche ipotesi ad hoc.

Secondo me, la natura e lo scopo della crisi concettuale che ha colpito la psicologia e la
psichiatria è paragonabile alla situazione venutasi a creare all’inizio del ventesimo secolo nel
campo della fisica, con gli importanti risultati dell’esperimento Michelson-Morley.

Il capitolo che apre il libro offre un discorso generale sugli stati non ordinari di coscienza, sul
ruolo che questi hanno sempre svolto nella vita rituale, spirituale e culturale dell’umanità e sulla
destabilizzazione che provocano nella visione monistico-materialistica della scienza occidentale.
Il capitolo termina con un profilo delle discipline che richiedono una maggiore trasformazione
concettuale e traccia brevemente alcune soluzioni. Queste ultime saranno esplorate in profondità
nelle sezioni successive.
Il secondo capitolo mette a fuoco la natura e l’origine della coscienza e le dimensioni della psiche
umana. Le osservazioni scaturite dagli studi più recenti cancellano il mito corrente della scienza
materialistica secondo cui la coscienza è un epifenomeno della materia, un prodotto dei processi
neurofisiologici del cervello. Mostrano invece che la coscienza è una prerogativa fondamentale
dell’esistenza, capace di molte attività che il cervello non è in grado dì svolgere. Secondo le
ultime scoperte, la coscienza umana fa parte di un immenso campo di coscienza cosmica con cui
collabora: una coscienza cosmica che permea tutta l’esistenza.
La psichiatria e la psicologia accademica tradizionale si servono di un modello della psiche
limitato alla biologia, alla biografia postnatale e all’inconscio individuale freudiano.

Per spiegare tutti i fenomeni che avvengono negli stati olotropici, la nostra comprensione delle
dimensioni della psiche umana dovrebbe essere drasticamente ampliata. La nuova cartografia della
psiche tracciata nel libro comprende due settori supplementari: il perinatale (connesso con il
trauma della nascita) e il transpersonale (che comprende la memoria ancestrale, razziale, collettiva
e filogenetica, le esperienze karmiche e le dinamiche archetipiche).
Nei capitoli successivi questa visione ampliata della psiche è applicata a vari disordini emotivi e
psicosomatici che non hanno una base organica (‘psicopatologia psicogena’). Per spiegare tali
condizioni, la psichiatria convenzionale si serve di un modello che si limita a prendere in
considerazione i traumi postnatali dell’infanzia, della fanciullezza e della vita in generale.
Il nuovo paradigma indica che le radici di simili disordini sono più profonde e includono contributi
rilevanti provenienti dal livello perinatale e dalle sfere transpersonali della psiche.

Una delle conseguenze più importanti di questa nuova impostazione è la constatazione che molti
stati, considerati dalla psichiatria moderna come patologici e curati con farmaci soppressivi, sono
in realtà ‘emergenze spirituali, crisi psico-spirituali che contengono un alto potenziale di
guarigione e di trasformazione.
Un capitolo speciale è dedicato alla discussione sulla natura delle condizioni e delle situazioni
che le innescano, sulle forme con cui si manifestano e sulle nuove strategie terapeutiche.
Il capitolo che segue esplora le implicazioni pratiche delle nuove osservazioni che concernono la
psiche umana. Esamina i principi della psicoterapia che usa gli stati olotropici e analizza i
meccanismi di guarigione che diventano accessibili quando il processo di autoesplorazione
esperienziale raggiunge il livello perinatale e quello transpersonale.
Una sezione particolare del capitolo mette a fuoco la teoria e la pratica della respirazione
olotropica, e mostra come i nuovi principi possano essere utilizzati in questa forma di terapia
esperienziale.
Le osservazioni sugli stati olotropici minano seriamente le fondamenta del pensiero materialistico,
la sua credenza nella supremazia della materia, nell’assenza di una dimensione spirituale nella
trama dell’esistenza. Esse forniscono l’evidenza diretta, sperimentata ed empirica che la
spiritualità è un attributo importante e legittimo della psiche umana e dello schema universale
delle cose.

A questo argomento di grande peso è dedicata una speciale attenzione.
Inoltre si dimostra che spiritualità e scienza, comprese in modo giusto, non possono essere in
conflitto: rappresentano invece due approcci complementari all’esistenza.
Un altro capitolo del libro è dedicato agli aspetti psicologici, filosofici e spirituali della morte
e del morire. Vi si esplora la problematica del significato della morte in psicologia; si analizzano
le esperienze di quasi morte, la possibilità di sopravvivenza della coscienza dopo il decesso, il
karma e la reincarnazione, gli antichi Libri dei morti e la preparazione e l’addestramento
esperienziale per il trapasso. Le osservazioni su cui si basa il capitolo sono tratte, tra l’altro,
da uno studio approfondito sulle terapie psichedeliche con malati terminali di cancro.
Le intuizioni metafisiche di portata più vasta, provenienti dalla ricerca sugli stati olotropici,
sono riunite nel capitolo sul ‘gioco cosmico’. Trattano di questioni come la natura della realtà, il
principio cosmico creativo e la nostra relazione con esso, le dinamiche della creazione, i tabù che
ci impediscono di conoscere la nostra vera identità e il problema del bene e del male.
E’ affascinante constatare come le risposte ai quesiti fondamentali dell’esistenza umana, che
emergono spontaneamente negli stati olotropici, siano sorprendentemente simili non solo a quelle
contenute nella letteratura sulla ‘ filosofia perenne ‘ descritta da Aldous Huxley, ma anche alle
rivoluzionarie scoperte del nuovo paradigma scientifico

Il capitolo conclusivo del saggio mette a fuoco le implicazioni di queste recenti scoperte che ci
permettono di capire l’attuale crisi globale e i metodi che la ricerca sulla coscienza e la
psicologia transpersonale possono fornire per contribuire ad alleviarla.
Vi si esplorano le radici psicospirituali dell’aggressività maligna e dell’avidità insaziabile, due
forze che hanno dominato la storia umana e che, a causa di un rapido progresso tecnologico, sono
diventate una seria minaccia per la sopravvivenza della vita sul nostro pianeta.

Il lavoro con gli stati olotropici di coscienza non fornisce soltanto una nuova comprensione di
questi pericolosi elementi della psiche umana, ma offre anche modalità efficaci per affrontarli e
per trasformarli.
Quarant’ anni di ricerca intensa e sistematica sugli stati olotropici di coscienza mi hanno portato
alla conclusione che una totale trasformazione interiore dell’umanità e un miglioramento del livello
di coscienza potrebbero essere l’unica speranza reale per il futuro. Mi piacerebbe credere che
coloro che si stanno per imbarcare nel viaggio interiore o che lo hanno già intrapreso troveranno
questo libro, con le informazioni che contiene, un utile compagno in questa stimolante avventura.

Sono profondamente in debito e molto grato a Jane Bunker, acquisitions editor presso la State
University of New York Press, senza la quale il presente testo non sarebbe stato scritto. è stata
Jane a suggerire che i miei lettori avrebbero apprezzato un’opera che comprendesse in un unico
volume le intuizioni più importanti scaturite dalle mie ricerche sugli stati non ordinari di
coscienza.

Seguendo i suoi consigli ho scritto il libro in modo che potesse fornire informazioni chiare sulle
grandi aree che ho esplorato nei miei studi.
I lettori che mostreranno interesse per un soggetto particolare esposto in uno dei vari capitoli
possono usare questa visione d’insieme generale come un’introduzione agli altri miei scritti, che
offrono una disamina più approfondita dei temi trattati. Qui di seguito è elencata una lista di
riferimenti ai miei libri (o a parti di essi) che può essere usata quale fonte di informazioni
aggiuntive sui temi esplorati nei singoli capitoli.

Capitolo 1. Informazioni più particolareggiate sul potenziale euristico e terapeutico delle sostanze
psichedeliche si trovano nel mio volume LSD Psychotherapy (Psicoterapia con l’LSD), un manuale
completamente dedicato a questo tema, e nell’appendice di The Adventure of Self-Discovery che si
concentra sull’uso rituale e terapeutico delle sostanze psichedeliche.

Il ruolo degli stati non ordinari di coscienza nello sciamanismo, nei riti di passaggio, negli
antichi misteri di morte e rinascita e nelle grandi tradizioni spirituali è trattato nel libro La
tempestosa ricerca di se stessi, di cui è coautrice mia moglie Christina.
Capitolo 2. La nuova cartografia della psiche umana è esplorata soprattutto in Realms of the Human
Unconscious (i regni dell’inconscio umano) e in The Adventure of SeT-Discovery. Questi libri
descrivono, con molti esempi, le dinamiche dei sistemi COEX, le matrici perinatali e varie forme di
esperienze transpersonali
“La mente olotropica” scritto insieme con Hal zinnet Bennett, è un’introduzione molto schematica
alla mappa ampliata della psiche (matrici, coex ) scritto per chi vuole conoscere la sfera
transpersonale.
Capitolo 3. Le implicazioni delle mie ricerche per la diagnosi e la cura dei disordini emotivi e
psicosomatici e per la psichiatria e la psicologia in generale si trovano in “Oltre il cervello”.
Questo testo contiene pure una trattazione dei vari sviluppi rivoluzionari della scienza moderna con
i quali tali nuove scoperte sono compatibili. Anche se è accessibile alla gente comune attratta
dall’argomento, il libro si rivolge soprattutto a un pubblico di professionisti.

Capitolo 4. Coloro che sono principalmente interessati al concetto di emergenza spirituale e alle
implicazioni delle ricerche sulla coscienza per la comprensione e la terapia delle psicosi
troveranno ulteriori informazioni in due volumi che ho scritto insieme con mia moglie Christina, La
tempestosa ricerca di se stessi ed Emergenza spirituale. Il primo espone la nostra visione,
circostanziata ed esauriente, degli approcci alternativi alle psicosi, mentre il secondo è un
compendio di articoli di diversi autori che si sono occupati del tema.

Capitolo 5. Il potenziale terapeutico degli stati non ordinari di coscienza è il soggetto di molti
libri che ho scritto. Particolarmente interessante può essere la seconda metà di The Adventure of
Self-Discovery, che descrive la pratica della respirazione olotropica e i meccanismi terapeutici che
entrano in azione negli stati non ordinari di coscienza. Importanti sono anche i brani contenuti in
“Oltre il cervello “che trattano il pro e il contro delle diverse scuole di psicoterapia e che
paragonano fra di loro vari metodi di cura.” LSD Psychotherapy” (Psicoterapia con LSD) è un manuale
che tratta in modo specifico l’uso delle sostanze psichedeliche in psicoterapia, mentre “La
tempestosa ricerca di se stessi” esplora le strategie terapeutiche alternative negli stati
psicotici.

Capitolo 6. La relazione tra spiritualità e religione è trattata in modo esauriente nel libro “Il
gioco cosmico della mente”. Informazioni riguardo allo stesso soggetto si trovano anche in “La
tempestosa ricerca di se stessi”.
Capitolo 7. Gli aspetti psicologici, filosofici e spirituali della morte e del morire sono trattati
in “L’incontro con la morte”, scritto insieme con Joan Halifax. Il testo descrive un progetto di
ricerca con la terapia psichedelica su oltre duecento pazienti malati di cancro, condotto presso il
Maryland Psychiatric Research Center di Baltimora. Sono miei anche due libri, riccamente illustrati,
che esplorano le ramificazioni culturali di questo lavoro: Books of the Dead (i Libri dei morti) e
Oltre la Soglia, quest’ ultimo scritto insieme con mia moglie Christina.
Capitolo 8. Gli aspetti filosofici, metafisici e spirituali della mia ricerca sono il soggetto di un
altro volume,” Il gioco cosmico della mente”. Il libro esplora la comprensione della natura umana e
della realtà basandosi su esperienze e intuizioni scaturite dagli stati olotropici di coscienza.
Evidenzia anche la sorprendente analogia tra questa visione e la ‘filosofia perenne’ di Aldous
Huxley, come pure i rivoluzionari sviluppi nella scienza moderna, conosciuti come paradigma nuovo o
emergente.
Capitolo 9. Informazioni supplementari sulle più ampie implicazioni del lavoro con gli stati
olotropici si trovano nell’epilogo di “Oltre il cervello” e nel volume” Il gioco cosmico della
mente”. Ho inoltre curato Human Survíval and Consciousness Evolution (Sopravvivenza umana e
l’evoluzione della coscienza), un compendio di articoli di vari autori su questo importante
soggetto.

Tutti i libri sopra citati sono dotati di una vasta bibliografia che aiuterà il lettore interessato
a trovare altra letteratura, di diversi autori, su detti soggetti.

Bibliograria

– Realins of the Human Unconscious: Observation,from LSD Researchn, Viking Press, New York, 1975.
– L’incontro con la morte (con Joan Halifax), SIAD Edizioni, Milano. 19118.

– LSD) Psychotherapy) Hunter House, Pornona, Ca., 1980.

– Oltre la soglia. L’inconscio proiettato nell’eternità, ed edizioni. Corno, 1988.

– Ancient lVisdom ond Modcrn Science, State University of Nem, York Press, Albany, 1984.

– Oltre il cervello. L’esplorazjone transpersonale delle possibilità della coscienza umana,
Cittadella Editrice, Assisi,1988.
– The Adventure of Self-DiscovenI, State Universitv of New York Press. Albany, 1,987.
– Human Survival and Conscioisness Evolution, State University of New York Press. Albany, 1988.
– Emergenza spirituale. Lo crisi personale come rinnovamento profondo (con Christina Grof), red
edizioni, Como, 1993.
– La tempestosa ricerca di se stessi. Crisi psicologiche e cambiamento (con Christina Grof), red
edizioni, Cormo, 1995.
– La mente olotropica. La respirazione olotropica per giungere ci livelli più profondi della psiche
(con Hal Zina Bennett), red edizioni, Corno, 1996.
– Books oFthe Dead: Manualsfior LiviHg and Dving, Thames and Htldson, Londra, 1994.
– Il gioco cosmico della mente. Le nuove frontiere della psicologia transpersonale, red edizioni,
Corno, 2000.
-The Transpersonal Vision: The Healing Potential of Nonordinary States of Consciousness, Sounds
True, Boulder. Colorado, 1998.

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* “La Tempestosa Ricerca di se stessi ” ed. Red Como 1995 ( crisi psicologiche e cambiamento )

Ogni crisi personale, per quanto profonda,turbolenta e traumatizzante possa essere, reca con se un
elemento positivo: indica la via a un possibile cambiamento interiore ,alla scoperta di nuove
potenzialità e nuovi valori.
Questo libro tenta di differenziare e descrive le diverse forme in cui si manifesta una emergenza
spirituale ( visioni , allucinazioni, stati di premorte, esperienze extra sensoriali ecc..) ,
Che cosa le differenzia da un disturbo mentale , come affrontarle per trarne il massimo dei benefici
?
E si rivolge in particolare a chi è coinvolto personalmente in una esperienza di questo tipo, ai
loro famigliari, ai loro amici ; ai medici e agli psicologi che si trovano spesso impreparati
davanti a manifestazioni cui è facile dare interpretazioni sbagliate e soluzioni dannose.

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* “La Mente Olotropica” – ed. Red Como 1996 ( Per giungere ai livelli profondi della psiche )

In questo libro nasce da trentacinque anni di ricerca medico-scientifica condotta dall’autore nel
campo della psichiatria ,psicologia, delle filosofie orientali, tecniche sciamaniche , nell’uso
terapeutico delle sostanze psichedeliche.
Attraverso questi studi ed esperienze l’autore ha messo appunto un metodo chiamato Respirazione
Olotropica
che permette l’accesso ai livelli profondi della psiche , senza assumere sostanze e senza mai
perdere coscienza.
In questo libro Grof descrive le Matrici Perinatali ( questo termine è comunemente usato in medicina
per descrivere i processi biologici che hanno luogo appena prima, durante, e immediatamente dopo
l’essere partoriti ) ( vedi Otto Rank ) l’Indagine degli stati non ordinari di coscienza ha fornito
prove convincenti che la nostra storia biografica comprende anche l’accumulo di memoria dell’
esperienza perinatale.( alla quale è possibile accedere e si ! , ha ragione MERE “la mente è nelle
cellule ” )
Un’altra scoperta importante e descritta in questo libro,mette in evidenza che i ricordi e le
esperienze emotive e fisiche si accumulano nella memoria ( psiche-corpo ) non come fenomeni isolati
ma sotto forma di costellazioni complesse che Grof ha chiamato COEX ( sistemi di esperienza
condensata). ( vedi C.G.Junh )

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* ” Emergenza Spirituale” – ed. RED Como 1993 ( la crisi personale come rinnovamento profondo )

A molte persone accade durante un periodo di cambiamenti di entrare in uno stato di crisi; perdono
identità ,certezze, valori….in molti casi esperienze mistiche entrano nell’esperienza delle loro
vita causando paura e sconcerto. La psichiatria ufficiale non distingue tra questi episodi e la
malattia mentale,per cui le crisi di trasformazione vengono sovente “risolte” con farmaci e ricoveri
in istituiti .
Un nuovo paradigma legge queste crisi in modo positivo; cioè come momenti carichi di un formidabile
potenziale curativo: vere e proprie emergenze spirituali, che, se affrontate in modo adeguato aprono
la via ad integrazioni più evolute e modi di vivere profondamente rinnovati.
Il tema esplorato in questo libro, sotto vari aspetti e da diversi autori è suggerito dall’idea che
alcune delle esperienze drammatiche e delle condizioni mentali insolite che la psichiatria
tradizionale diagnostica tratta come malattie mentali, in realtà siano crisi personali di
trasformazione o “emergenze spirituali”.
La letteratura religiosa di tutte le epoche descrive episodi di questo genere come conseguenza di
pratiche spirituali,di meditazione e/o come tappe del cammino mistico
Quando questi stati vengono intesi in modo appropriato e trattati con comprensione, sostegno anzichè
soppressi dalla tradizionale pratica psichiatrica possono essere curati e produrre effetti benefici
. L’espressione emergenza spirituale intende esprimere questo potenziale positivo.
Si tratta di un giuoco di parole che allude tanto a una situazione di crisi quanto all’opportunità
di elevarsi ad un nuovo e più ampio livello di consapevolezza.
Questo libro si offre come guida a coloro che attraversano tali crisi, ai loro amici e parenti, ai
religiosi cui essi possono rivolgersi e ai terapeuti che li curano . Speriamo che esso possa
contribuire a trasformare le crisi in opportunità per una crescita personale.

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* “Il Gioco Cosmico della mente “- ed. RED Como 2000 ( le nuove frontiere della psicologia
transpersonale)

Dopo quarant’anni di sperimentazione e ricerca nel campo delle sostanze psichedeliche , della
psicologia transpersonale e dei reami della coscienza , Stanislav Grof traccia qui un’ avvincente
compendio delle sue esplorazioni e delle sue scoperte.

Partendo dalla pratica clinica ,dall’esperienza personale e dalla visione complessiva della realtà
che scaturisce dai suoi studi e ricerche in psicologia.

L’autore cerca di dare risposte nuove a interrogativi antichi. Chi siamo noi e cosa è la realtà ?

Che posto occupano l’intelligenza e la coscienza dell’uomo in questo gioco cosmico !

Come si può collocare , in una visione olistica, il problema del bene e del male ?

Le anguste frontiere imposte dalla scienza ufficiale del paradigma Cartesiano-Newtoniano vengono
letteralmente squarciate e ci aiuta a capire che l’uomo è molto di più di un “ego incapsulato nella
pelle” la biografia dell’individuo non è confinata solo nell’ordinario di un quotidiano
convenzionale ,ma spazia nei domini antichi del mito,nei regni di altre specie. Traccia una mappa
più ampia della psiche umana e propone un nuovo paradigma della realtà; in cui il concretismo
materialistico non è il solo metro per misurare l’uomo , il mondo, l’universo.(vedi F.Capra ,D.Bhom,
K.Pribram ,ecc..)

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” Oltre il cervello” ( 1985 ) ed. Cittadella ( l’esplorazione transpersonale delle possibilità
della coscienza Umana)

INTRODUZIONE

Le pagine che seguono sono il tentativo di condensare in un unico volume i dati derivanti da quasi
trent’anni di ricerca sugli stati non ordinari della coscienza indotti da farmaci psichedelici e da
varie metodiche non farmacologiche. Si tratta dì un documento che rispecchia i miei sforzi di
organizzare e integrare in modo esauriente un gran numero di osservazioni che per anni hanno sfidato
il mio sistema di credenze scientifiche e il mio senso comune. Come risposta a questa valanga di
dati inquietanti, ho eseguito più volte una regolazione delle mie strutture concettuali,
rappezzandole con varie ipotesi per farli combinare, solo per trovarmi a doverle cambiare di nuovo.

Tenendo conto delle difficoltà che io stesso ho incontrato nel corso degli anni ad accettare i dati
presentati in questo libro, non mi aspetto che i lettori trovino facile credere a buona parte
dell’informazione che presento, a meno che non abbiano avuto essi stessi delle esperienze analoghe,
sia personalmente che lavorando con altri. Spero che coloro che appartengono a questa categoria
accetteranno questi dati come una conferma autonoma di molti dei temi che essi stessi hanno dovuto
affrontare. Per me è stato incoraggiante ed entusiasmante incontrare nel corso degli anni resoconti
di altri autori indicanti che la mia ricerca non era solitaria, come mi appariva a volte.

Per quanto riguarda i lettori che non hanno avuto esperienze simili, mi interessa in particolare
raggiungere quelli che hanno un’apertura mentale sufficiente per impiegare i dati che presento come
incentivo a condurre il proprio lavoro in modo da confermarli o respingerli. Non mi aspetto che
qualcuno accetti il materiale di questo libro a occhi chiusi; le tecniche con cui sono state
ottenute le esperienze e le osservazioni sono descritte abbastanza dettagliatamente da consentirne
la ripetizione. Naturalmente l’impiego degli psichedelici, strumento più potente di queste tecniche,
è associato oggi a notevoli difficoltà politiche,legali e amministrative. Comunque le metodiche non
farmacologiche descritte sono accessibili facilmente a chiunque sia interessato seriamente a
perseguire la ricerca per questa strada.

I dati potrebbero anche interessare quei ricercatori che stanno studiando fenomeni simili o
collegati, nel contesto di altre discipline e con l’impiego di altre tecniche e metodologie. Ad
esempio, gli antropologi che eseguono ricerche sulle culture aborigene e studiano le pratiche
sciamaniche, i riti di passaggio, le cerimonie dì guarigione; i tanatologi che esplorano le
esperienze di morte e di quasi-morte; i terapeuti che impiegano varie tecniche psicoterapiche
esperienziali, il lavoro con il corpo, o forme di ipnosi non autoritarie; gli scienziati che
sperimentano in laboratorio le tecniche di alterazione mentale, come l’isolamento sensoriale o il
sovraccarico sensoriale, le tecniche di biofèedback, il suono olofonico o altre tecnologie
acustiche; gli psichiatri che lavorano con pazienti che sperimentano stati acuti non ordinari della
coscienza; i parapsicologi che fanno ricerca nella percezione extrasensoriale; i fisici interessati
alla natura dello spazio e del tempo e alle implicazioni della fisica quantistica-relativistica per
la comprensione del rapporto tra materia e coscienza.

Le difficoltà che io stesso ho incontrato nell’accettare queste nuove osservazioni senza
dimostrazioni ripetute e schiaccianti, e soprattutto senza l’esperienza personale diretta, mi hanno
dimostrato la futilità di valutare i dati derivanti dalla ricerca sulla coscienza restando nella
torre d’avorio dei propri sistemi di credenza. La storia della scienza dimostra chiaramente quanto
sia miope l’atteggiamento di rifiutare osservazioni e dati nuovi soltanto perché sono incompatibili
con la visione esistente del mondo e con il paradigma scientifico corrente. Un esempio lampante
delle limitazioni dì questo approccio è il rifiuto dei contemporanei di Galileo di guardare nel suo
microscopio, perché essi sapevano già che sulla luna non potevano esserci i crateri.

Credo che molti dei problemi discussi nelle pagine seguenti abbiano un’importanza fondamentale e
siano di interesse generale, per cui questo libro potrebbe essere utile anche a molte persone
intelligenti che sono specificamente coinvolte nella ricerca nei campi menzionati. I temi
particolarmente rilevanti per lettori non specializzati dovrebbero essere la nuova immagine della
realtà e della natura umana; una visione scientifica del mondo che inglobi le dimensioni mistiche
dell’esistenza; una concezione alternativa dei problemi emotivi e psicosomatici, compresi alcuni
stati psicotici; una nuova strategia per la terapia e l’autoesplorazione; una comprensione più
profonda delle crisi mondiali attuali.

Quando era ancora sotto forma di manoscritto, questo libro è già stato utile a molte persone con
esperienze di stati non ordinari della coscienza, dando loro una nuova struttura concettuale e una
nuova strategia.

Agli inizi della mia ricerca psichedelica avvicinavo gli amici e i colleghi più prossimi per
informarli delle nuove entusiasmanti osservazioni, ma dovetti rendermi conto di un fatto importante.
Mi divenne dolorosamente chiaro che una presentazione onesta e obiettiva di quanto avevo osservato
avrebbe incontrato incredulità e sospetti, e comportato un grave rischio di svalutazione
professionale e derisione. Da quel momento, il mio compito non è stato quello di trovare il modo
migliore per articolare e comunicare le nuove realtà nel loro insieme, ma decidere secondo la
situazione quanto fosse possibile e ragionevole riferire, quali metafore e linguaggio usare, come
collegare i fatti riportati alle conoscenze accettate dalla comunità scientifica.

Nei primi dieci anni di ricerca psichedelica in Cecoslovacchia soltanto pochi amici e colleghi erano
abbastanza aperti da accettare l’intera gamma delle nuove scoperte, prendendo seriamente in
considerazione le loro implicazioni scientifiche e filosofiche. Anche se nel 1967, nel momento in
cui stavo per lasciare la Cecoslovacchia, c’erano oltre quaranta progetti di ricerca sull’impiego
dei farmaci psichedelici, molti ricercatori cercavano di limitare il proprio lavoro clinico e
strutture concettuali al livello biografico; evitavano le osservazioni nuove o cercavano dì
spiegarle secondo i modi tradizionali.

Quando cominciai a parlare della mia ricerca europea negli Stati Uniti la cerchia dei colleghi con
le mie stesse idee cominciò ad allargarsi rapidamente. Tra questi nuovi amici non c’erano soltanto
ricercatori nel campo psichedelico, ma anche antropologi, parapsicologi, neurofisiologi e
tanatalogi, che partecipavano insieme a me a una decisa battaglia culturale per integrare i
risultati della ricerca e indagine personale, non convenzionale e professionale, alla filosofia
della scienza contemporanea.

Inoltre molti di essi avevano in archivio dati e osservazioni non pubblicati e non pubblicabili,
articoli e manoscritti che non osavano presentare ai colleghi di stampo newtoniano-cartesiano, né al
grande pubblico. Dopo molti anni di isolamento professionale, questa era una situazione di progresso
eccitante e incoraggiante.

Alla fine degli anni 60 venni in contatto con un piccolo gruppo di professionisti, che comprendeva
Abraham Maslow, Anthony Sutich e James Fadiman, i quali condividevano la mia opinione che i tempi
fossero maturi per lanciare un nuovo movimento in psicologia, focalizzato sullo studio della
coscienza e sul riconoscimento del significato delle dimensioni spirituali della psiche. Dopo
svariati incontri per chiarire questi nuovi concetti, decidemmo di chiamare questo nuovo
orientamento «psicologia transpersonale». Subito dopo fondammo il Journal of Transpersonal
Psychology e la Association for Transpersonal Psychology.

Sebbene fosse molto incoraggiante provare una sensazione di identità professionale, con un gruppo in
rapido aumento di colleghi aventi lo stesso indirizzo e la stessa concezione della psicologia e
della psichiatria, questo non risolveva del tutto il mio vecchio problema di identità come
scienziato. Nonostante il fatto che la psicologia transpersonale avesse in sé una certa coerenza
interna e fosse in certo senso onnicomprensiva, essa era quasi del tutto isolata dalla scienza
ortodossa. Come la mia visione del mondo e il mio sistema di credenze, essa era vulnerabile alle
accuse di essere irrazionale e non scientifica. Vale a dire incompatibile con il buon senso e il
pensiero scientifico corrente.

La situazione cambiò rapidamente durante i primi dieci anni di vita dell’Association for
Transpersonal Psychology. Divenne ovvio che l’orientamento e la prospettiva transpersonale
trascendevano di gran lunga i confini ristretti della psichiatria, psicologia e psicoterapia. In
questo periodo vennero fatte connessioni importanti con i progressi rivoluzionari di altre
discipline scientifiche: fisica quantistica-relativistica, teoria dei sistemi e dell’informazione,
studio delle strutture dissipative, ricerca sul cervello, parapsicologia, olografia e pensiero
olonomico. Ultimamente ci sono stati altri legami con i più recenti sviluppi della biologia,
embriologia, genetica, studio del comportamento e sviluppo della tecnologia olofonica.

Molti pionieri di questi nuovi modi di pensiero scientifico parteciparono nel corso degli anni come
ospiti-insegnanti ai programmi educativi sperimentali di quattro settimane che mia moglie Christina
e io abbiamo tenuto all’Esalen Institute di Big Sur in California. In questo contesto ho potuto
avere scambi di vedute affascinanti, sia formali che informali, con Frank Barr, Gregory Bateson,
Josepli Campbell, Fritjof Capra, Duane Elgin, David Finkelstein, Elmer e Alyce Green, Michael
Harner, Stanley Krippner, Rupert Sheldrake, Saul-Paul Siraq, Russell Targ, Charles Tart, Arthur
Young e molti altri.

Ho avuto inoltre la possibilità di incontrare privatamente e scambiare informazioni con i pionieri
della psicologia transpersonale: Angeles Arrien, Arthur Hastints, Jack Kornfield, Ralph Metzner,
John Perry, June Singer, Richard Tarnas, Frances Vaughan, Roger Walsh e Ken Wilber.

I contatti e gli scambi di una vasta gamma di persone originali e creative consentiti dai nostri
seminari di quattro settimane all’Istituto, furono la principale fonte di ispirazione per la
creazione della International Transpersonal Association (ITA), che fondai nel 1978 insieme a Michael
Murphy e Richard Price, fondatori dell’Esalen Institute. La ITA differiva dalla Association for
Transpersonal Psychology per il suo esplicito carattere internazionale e interdisciplinare. Quando
ne ero il primo presidente, organizzai congressi internazionali di Psicoterapia transpersonale a
Boston, Melbourne e Bombay. Questi incontri annuali dell’ ITA hanno attratto gruppi di oratori
eminenti e un pubblico ricettivo, aiutando a cristallizzare le formulazioni teoriche e a consolidare
il movimento transpersonale.

Attualmente i nuovi orientamenti teorici nell’ambito della scienza sembrano guadagnare rapidamente
in importanza. Anche se gli affascinanti sviluppi individuali non sono stati ancora integrati in un
paradigma scientifico coerente e globale che sostituisca il modello meccanicistico dell’universo, a
questo impressionante puzzle vengono aggiunte nuove parti ad una velocità senza precedenti. Ritengo
personalmente che sia estremamente importante per il futuro della scienza, e forse del nostro
pianeta, che questi nuovi sviluppi riescano a guadagnarsi l’accettazione da parte della comunità
scientifica.

Per questa ragione non ho presentato questo materiale in versione semplificata e divulgativa, come
avrebbero preferito molti editori con i quali sono stato in trattative. Ho sentito la necessità di
presentare i dati derivanti dalla mia ricerca sulla coscienza nel contesto delle scoperte
rivoluzionarie fatte nelle altre discipline prima menzionate, che hanno avuto tanta importanza per
il mio stesso sviluppo professionale e personale. La presentazione dei miei dati è quindi preceduta
da un capitolo sul paradigma emergente, che riassume il lavoro di molti altri ricercatori e
pensatori e definisce il contesto per la restante parte del libro.

Una delle influenze più profonde sul mio pensiero è stata la scoperta dei principi olonomici,
illustrati dal lavoro di Cottfried Wilhelm von Leibnitz, Jean Baptiste Fourier, Dennis Gabor, David
Bohm, Karl Pribram e Hugo Zucarelli. Il titolo di questo libro, Oltre il cervello, è stato appunto
ispirato dal riconoscimento delle alternative rivoluzionarie al concetto meccanicistico della «mente
contenuta nel cervello» che ci sono offerte dal pensiero olonomico.

Capitolo Primo : La natura della realtà: la nascita di un nuovo paradigma.

Capitolo Secondo:Dimensione della psiche umana: cartografia dello spazio interiore.

Capitolo Terzo : Il mondo della psicoterapia: verso una integrazione delle metodiche.

Capitolo Quarto: Architettura dei disturbi emotivi.

Capitolo Quinto: Dilemmi e controversie della psichiatria tradizionale.

Capitolo Sesto: Una nuova concezione del processo psicoterapeutico.

Capitolo Settimo: Nuove prospettive in psicoterapia e nell’autoesplorazione.

Capitolo Ottavo: Epilogo , l’attuale crisi mondiale e la futura evoluzione della coscienza.

a cura di Katia Soliani

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