“Psiche e Cosmo” (SECONDA PARTE) di Stanislav Grof

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“Psiche e Cosmo” (SECONDA PARTE) di Stanislav Grof

Capitolo omesso nella traduzione italiana del libro edito dalla RED ” Il Gioco Cosmico ”

e gentilmente messoci a disposizione dal Prof. Stanislav Grof

Stati Olotropici , Psicologia Archetipica e Astrologia dei Transiti

L’astrologia dei transiti sostiene che lo specifico sviluppo dei potenziali incastonati nel tema
natale è governato da transiti planetari, cioè dalla relazione tra le attuali posizioni dei pianeti
in qualsiasi particolare momento e la loro posizione nell’oroscopo natale. La complessità e la
natura dinamica delle relazioni risultanti sono notevoli e possono essere adottate come sistema
referenziale chiaramente definito. Diversamente da alcuni approcci tradizionali – quali i
tradizionali test psicologici – questo certo si adatta alla natura mercuriale della nostra
esperienza quotidiana, come anche alla ricchezza e variabilità dei contenuti degli stati olotropici.

La durata dei transiti dipende dalle orbite e dalla velocità dei pianeti interessati. E’ così
possibile fare predizioni di influenze archetipiche sulle faccende umane in base ai transiti per
periodi che vanno da ore (luna) e giorni (sole, Mercurio, Venere, Marte) fino a molti mesi o anche
anni (pianeti esterni, in particolare Plutone). Sono i transiti dai pianeti esterni – Saturno,
Urano, Nettuno e Plutone – ad avere il massimo significato come influssi che danno forma alla nostra
vita e in particolare alle dinamiche del nostro sviluppo psicospirituale e dell’evoluzione della
coscienza.

La qualità della mutua interazione di due o più archetipi planetari è descritta dalle loro relazioni
angolari (misurate in gradi di longitudine celeste lungo l’eclittica). Generalmente, quanto più
esatta è questa relazione, tanto più pronunciata sarà l’interazione archetipica. Il carattere di
queste relazioni si basa sui principi formulati da Pitagora nella sua teoria su numeri e musica. Si
ottengono gli aspetti più importanti dividendo il cerchio di 360° per i numeri interi 1, 2, 3, 4, e
6, rispettivamente. Si definisce poi la qualità degli aspetti in termini del significato pitagorico
dei numeri corrispondenti.

La congiunzione (approssimativamente da 0° a 10°) è caratterizzata dalla potente fusione dei due
archetipi planetari coinvolti, che comprende i loro potenziali positivi come pure quelli negativi.
L’ opposizione e la quadratura (180° e 90°) rappresentano un’interazione di sfida e conflittuale
(‘dura’) , mentre trigono (120 °) e sestile ( 60°) inducono un’interazione armoniosa e scorrevole
(‘morbida’). Un’altra importante situazione che riunisce influenze archetipiche è il medium coeli ;
questo termine indica un posto esattamente a metà tra altri due.

Nella pratica dell’astrologia si usano molte altre variabili, quali il posizionamento dei pianeti
nei segni dello zodiaco e le ‘case’, che dividono il tema in dodici segmenti variabili con
significato specifico. E’ pure possibile utilizzare varie altre tecniche di previsione e lettura
simbolica – progressioni, direzioni dell’arco solare, ritorni solari e lunari, armoniche,
cartografia astrale e altre. Comunque, il sistema cui ho prima brevemente accennato è in grado di
garantire da solo una lettura straordinariamente precisa e specifica relativamente a molti diversi
aspetti dell’esistenza. Come gli archetipi junghiani, può servire ad una comprensione più profonda
degli individui – la loro personalità, i modelli di comportamento e lo svolgimento delle loro vite –
come pure dei movimenti culturali e degli sviluppi storici che coinvolgono un gran numero di
persone.

E’ importante rendersi conto che ci si può servire dell’astrologia solo per letture in chiave
simbolica , archetipica , non per predizioni concrete .

Essa può dire quali qualità archetipiche o principi universali agiranno in un particolare momento,
indicare la natura della loro interazione e specificare la loro relazione rispetto al tema natale
dell’individuo. Per quanto eccezionali possano essere tali letture , il loro campo generale lascerà
abbastanza spazio alla creatività cosmica per esprimere tale potenziale archetipico nella forma di
eventi e comportamenti specifici concreti. Anche il migliore astrologo non sarà in grado di dedurre
con sicurezza dal tema che un certo giorno verremo assunti per un particolare lavoro, che perderemo
soldi in borsa, incontreremo la nostra anima gemella, vinceremo una lotteria o saremo tratti in
arresto.

Usando l’astrologia nel lavoro con stati olotropici, la complessità delle interpretazioni aumenta
col numero di transiti planetari che si verificano nello stesso tempo e col numero di pianeti
coinvolti. In molti casi, due o più transiti importanti possono agire contemporaneamente e le loro
energie essere in conflitto tra di loro. In questo contesto, io posso solo fornire pochi esempi
generali del potenziale sincronico dei transiti per gli stati olotropici. Per lettura esauriente
occorre che un esperto astrologo valuti una particolare situazione e guardi il tema natale e i
transiti come campo unificato e Gestalt integrale.

Nel momento di un transito duro con Saturno, si dovrebbe essere pronti nell’esperienza in stato
olotropico ad uno scontro pesante col lato oscuro dell’esistenza – morte, invecchiamento e
decrepitezza, malattia, disperazione, perdite dolorose e isolamento.

Dal momento che l’orbita di Saturno dura circa ventotto anni, il pianeta entra, ogni sette anni, in
transiti duri (quadratura, opposizione o congiunzione) con sé stesso. Tra questi, le congiunzioni o
ritorni di Saturno hanno un significato astrologico particolare. Analogamente, altri pianeti formano
regolarmente aspetti duri, oltre chè favorevoli, rispetto a sé stessi. Come nel caso di Saturno, gli
intervalli a cui ciò si verifica dipendono dalla durata delle sue orbite. Al momento di questi
transiti, l’energia archetipica di tali pianeti aumenta in modo significativo. Ciò avviene in
specifici periodi della vita umana e comporta sfide e opportunità caratteristiche che riflettono la
qualità archetipica del pianeta interessato.

Tutti gli astri formano anche transiti l’uno rispetto all’altro. Quando ciò si verifica, le energie
archetipiche dei pianeti interessati si combinano in modo armonioso o discorde a seconda dei loro
rapporti angolari

Ad esempio, un transito duro che coinvolge Saturno e Plutone tende a indurre immagini ed esperienze
del tipo della seconda e della terza matrice, che rappresentano i peggiori aspetti della natura
umana – violenza sfrenata che si manifesta in assassinii, rituali satanici, guerre e rivoluzioni
sanguinose, stupri, sessualità pornografica e aberrante, e scatologia. Saturno in relazione dura con
Nettuno è tipicamente collegato con immagini degli effetti letali di prodotti chimici tossici o
radiazioni, inquinamento e ‘utero cattivo’. Gli effetti di Saturno e Urano, sotto molti aspetti,
sono l’uno opposto all’altro; transiti duri che coinvolgono i due archetipi sono causa di un
conflitto sconvolgente tra costrizione implacabile e potenti energie in lotta per la liberazione.

Al contrario, stati profondi di unione mistica e di estasi oceanica si verificano con massima
probabilità sotto transiti morbidi che coinvolgono Nettuno, per esempio trigono tra Nettuno, Giove e
il sole. Simili relazioni triangolari tra Plutone, Giove e il sole rappresentano un allineamento
ideale per profonde esperienze di rinascita psicospirituale. I transiti morbidi di Urano sembrano
facilitare esperienze liberatorie, eccezionali intuizioni rivelatrici e sorprendenti risoluzioni
fortuite di situazioni difficili.

I transiti morbidi di Giove tendono a produrre espansione, benedizione, una visione ottimistica
della vita e joie de vivre sia nelle esperienze olotropiche che nella vita di tutti i giorni. Giove,
il ‘grande benefico’, rappresenta un’influenza archetipica talmente benigna che persino i suoi
transiti duri, in genere, non implicano serie difficoltà. Essi tendono a manifestarsi come
esagerazione ed eccesso di influenza archetipica degli altri archetipi planetari coinvolti nei
transiti.

Così, ad esempio, un transito duro Giove/Urano può associarsi ad un’autostima inflazionata,
comportamento stravagante ed eccentrico e, in forma estrema, a episodi maniacali. Analogamente, un
transito duro Giove/Plutone può associarsi alla sete di esperienze intense, ad eccessi di sesso e
cibo, a tendenze edonistiche generali e a un atteggiamento verso la vita basato sul carpe diem.
Giove e Nettuno, in transito duro, possono essere causa della perdita di limiti e base, di fuga
nella fantasia, idealizzazione ottimistica della vita e aspettative irrealistiche.

Benchè in generale meno potenti dei transiti e dei pianeti esterni, i transiti di Mercurio, Venere e
Marte possono influenzare notevolmente il contenuto di stati olotropici.

I transiti di Marte forniscono l’elemento dell’energia propulsiva e i motivi di lotta, conquista e
violenza. I transiti morbidi di Venere danno all’esperienza una qualità sensuale, estetica, gentile
e romantica. I transiti positivi di Mercurio facilitano intuizioni intellettuali e riuscita
concettualizzazione dell’esperienza. In genere, i transiti duri che coinvolgono Mercurio e Saturno
sono forieri di difficoltà nell’integrazione intellettuale della sessione, e di un atteggiamento
scettico verso l’esperienza.

Fatta questa introduzione generale, desidererei illustrare le eccezionali correlazioni tra natura e
contenuto di stati olotropici e transiti planetari mediante il riassunto di due casi. Il primo è un
episodio straordinariamente potente, verificatosi nel corso di una sessione con LSD in forte dose;
il secondo, una crisi psicospirituale spontanea (“emergenza spirituale”).

Flora

Quando lavoravo al Centro di Ricerca Psichiatrica del Maryland, fui invitato a una convegno del
personale all’Ospedale di Stato di Spring Grove. Uno degli psichiatri presentava il caso di Flora,
una paziente nubile di 28 anni che era stata ricoverata da più di otto mesi in un reparto di
sicurezza. Erano state provate tutte le terapie a disposizione, compresi tranquillanti,
antidepressivi, psicoterapia e terapia occupazionale, ma senza alcun successo, e la paziente era in
attesa di essere trasferita al reparto cronici.

Flora aveva una delle combinazioni più complicate di sintomi e problemi da me mai incontrata nel mio
lavoro di psichiatra. A sedici anni faceva parte di una gang che effettuò una rapina a mano armata
uccidendo una guardia notturna. Dato che era alla guida dell’auto che servì alla fuga, Flora passò
quattro anni in prigione e fu poi lasciata libera sulla parola per il resto della sua condanna. Nei
tempestosi anni che seguirono, ella divenne dipendente da droghe di vario tipo. Era alcol e
eroina-dipendente e usava frequentemente forti dosi di psicostimolanti e barbiturici. I suoi gravi
episodi di depressione erano associati a violente tendenze suicide; spesso era spinta a guidare
l’auto su burroni o a scontrarsi con un’altra auto. Soffriva di vomito isterico che si verificava
facilmente quando era emozionalmente agitata.

Probabilmente la sua lamentela più straziante era per un doloroso crampo facciale, “tic doloreux”,
per cui un neurochirurgo del John Hopkins aveva proposto un’operazione al cervello consistente nella
resezione dei nervi coinvolti. Flora era lesbica e soffriva di gravi conflitti e colpe a causa di
ciò; non aveva mai avuto nella sua vita un rapporto eterosessuale. A complicare la situazione, fu
citata in giudizio perché aveva gravemente ferito la sua amica e compagna di stanza mentre tentava
di pulire la pistola sotto l’influenza dell’eroina.

Alla fine del convegno di Spring Grove sui casi clinici, lo psichiatra che l’aveva in cura chiese al
Dr. Charles Savage e a me se avremmo preso in considerazione per Flora la psicoterapia con LSD.
Trovammo questa decisione estremamente difficile, specialmente perché ciò avveniva nel momento
dell’isteria nazionale a proposito dell’LSD. Flora aveva già una fedina penale sporca, poteva
accedere ad armi e aveva gravi tendenze suicide. Eravamo ben consapevoli che l’atmosfera era tale
per cui, se l’avessimo trattata con LSD, qualunque cosa fosse successa dopo, la colpa sarebbe
automaticamente ricaduta sulla droga e sulla nostra cura senza che i suoi trascorsi avessero alcuna
rilevanza. D’altronde, ogni alternativa era stata tentata senza successo e a Flora sarebbe toccata
una vita in un reparto cronici. Dopo aver discusso, decidemmo di correre il rischio e di provare su
di lei il programma con LSD, pensando che la sua disperata situazione giustificava il rischio.

Le prime due sessioni di Flora con forti dosi di LSD non furono molto differenti dalle molte altre
che tenni in passato. Ella dovette affrontare molte situazioni, a partire dalla sua tempestosa
infanzia e da sequenze di lotta nel canale della nascita ripetutamente rivissute. Fu in grado di
collegare le sue violente tendenze e i suoi dolorosi crampi facciali a certi aspetti del trauma
della nascita, scaricando forti quantità di intensa emozione e tensione fisica. Ciononostante, il
progresso terapeutico sembrò minimo. Nella terza sessione con LSD, non avvenne nulla di
straordinario nelle prime due ore; ebbe esperienze simili a quelle delle prime due sessioni.
Improvvisamente, cominciò a lagnarsi che il dolore dei crampi facciali stava diventando
insopportabile. Davanti ai nostri occhi, gli spasmi facciali si accentuarono grottescamente e la sua
faccia si irrigidì in ciò che viene descritto al meglio come una maschera del Male.

Cominciò a parlare con una voce maschile profonda e tutto ciò che la riguardava era così diverso da
non permettermi di vedere alcuna connessione tra il suo aspetto attuale e quello precedente. I suoi
occhi avevano un’espressione di malizia indescrivibile e le mani erano spastiche e sembravano
artigli. L’energia aliena che aveva preso il controllo del suo corpo e della sua voce si presentò
come il demonio. “Lui” si rivolse direttamente a me, ordinandomi di stare lontano da Flora e di
abbandonare ogni tentativo di aiutarla. Lei gli apparteneva ed egli avrebbe punito chiunque osasse
invadere il suo territorio. Ciò che seguì fu un esplicito ricatto, una serie di truci descrizioni di
quel che sarebbe successo a me, ai miei colleghi e al programma, se non avessi obbedito. E’
difficile descrivere l’arcana atmosfera evocata da questa scena; si poteva quasi sentire la presenza
intangibile di qualcosa di alieno nella stanza. La forza del ricatto aumentò ulteriormente perché
coinvolgeva certe informazioni concrete alle quali la paziente non poteva avere accesso nella sua
vita di tutti i giorni.

Mi trovai sotto una considerevole tensione emotiva di dimensioni metafisiche. Benchè avessi visto
manifestazioni del genere in alcune sessioni con LSD, queste non erano mai state così realistiche né
così convincenti. Mi era difficile controllare la paura e la tendenza a entrare in quello che
sentivo sarebbe stata una lotta attiva con questa presenza. Mi ritrovai a pensare in modo veloce,
cercando di scegliere la strategia più adatta alla situazione. A un certo punto, mi sorpresi a
pensare seriamente che dovremmo tenere un crocefisso nell’armamentario terapeutico. La mia
razionalizzazione dell’idea era che si trattasse ovviamente di un archetipo junghiano in atto e che
la croce potesse, in queste circostanze, fungere da rimedio archetipico specifico.

Mi apparve presto chiaro che le mie emozioni, sia di paura che di aggressività, stavano rendendo
l’entità più reale. Non potevo fare a meno di pensare a scene di Star Trek, popolare programma
televisivo americano di fantascienza a cui partecipava un’entità aliena che si nutriva di emozioni.
Infine mi resi conto che era essenziale per me rimanere calmo e concentrato. Decisi di mettermi in
atteggiamento meditativo, mentre tenevo la mano contratta di Flora e tentavo di mettermi in
relazione con lei nella forma in cui l’avevo conosciuta prima. Al tempo stesso, cercai di
visualizzare un involucro di luce che ci avviluppava entrambi, cosa che intuitivamente mi sembrava
l’approccio migliore. La situazione durò più di due ore d’orologio; in termini di senso del tempo
soggettivo, queste furono le due ore più lunghe mai vissute da me al di fuori delle mie sessioni
psichedeliche.

Passato questo periodo di tempo, le mani di Flora si rilassarono e il viso riprese l’aspetto solito;
questi cambiamenti furono tanto improvvisi quanto l’avvento di quello strano stato. Presto scoprii
che non ricordava nulla delle due ore precedenti. Più tardi, nella sua relazione, descrisse le prime
ore della sessione e continuò con il periodo seguente lo “stato di possessione”. Mi domandai
seriamente se avrei dovuto discutere con lei del periodo di tempo della sua amnesia, e decisi per il
no. Non mi parve che ci fosse alcuna ragione per introdurre un tema così macabro nella sua mente
conscia.

Con mia grande sorpresa, il risultato di questa sessione fu uno straordinario progresso terapeutico.
Flora perse le tendenze suicide e sviluppò un nuovo apprezzamento del valore della vita. Smise di
prendere alcol, eroina e barbiturici e cominciò a frequentare con zelo le riunioni di un piccolo
gruppo religioso di Catonsville. Per la maggior parte del tempo non ebbe
più crampi facciali. L’energia che li provocava sembrava essersi esaurita nella maschera del Male da
lei mantenuta per due ore. Il ritorno occasionale del dolore fu di intensità trascurabile e non
richiese nemmeno medicine. Cominciò a vivere delle relazioni eterosessuali e infine si sposò.

Comunque il suo adattamento sessuale non fu buono; riusciva ad avere rapporti, ma li trovava
dolorosi e non molto piacevoli. Il matrimonio finì dopo tre mesi e Flora tornò a rapporti lesbici,
questa volta comunque con molto meno senso di colpa. Il suo stato era tanto migliorato che le fu
concesso di fare la taxista. Benchè negli anni successivi avesse alti e bassi, non dovette ritornare
all’ospedale psichiatrico che avrebbe potuto diventare la sua definitiva dimora.

Anche solo un esame superficiale del tema natale di Flora e dei transiti nel periodo della sua
sessione, senza l’ora precisa della sua nascita, mostra una notevole corrispondenza con la natura e
il contenuto di questo episodio. La parte più cospicua del suo tema natale è uno
stellium che coinvolge quattro pianeti entro un campo di undici gradi (Nettuno, Mercurio, Sole e
Marte), con Nettuno a sei gradi e mezzo dal Sole.

Mentre l’archetipo del Sole è il principio dell’identità e dell’individualità personale, Nettuno
indebolisce le funzioni dell’ego e annulla i limiti. Li rende permeabili all’influsso degli elementi
provenienti da ambiti transpersonali, comprese altre entità. Quando Nettuno transita in esatto
sestile al Nettuno natale di Flora, intensifica ulteriormente questo indebolimento dei limiti. Gli
aspetti Sole/Nettuno sono caratteristici di mistici e maestri spirituali (per esempio Meher Baba,
C.G. Jung). La presenza di Marte nello stellium natale di Flora dà poi a questo collegamento una
caratteristica nettamente aggressiva.

La sessione di Flora ebbe luogo negli ultimi anni sessanta, e la tripla congiunzione di Plutone,
Urano e Giove, che si trovava nel cielo in tutto il mondo durante questo periodo (l’unica volta che
ciò avvenne in questo secolo) stava transitando sul suo stellium natale descritto sopra (con Plutone
che si congiungeva con i suoi Nettuno e Mercurio, e Giove che si congiungeva con il suo Sole). Nello
stesso tempo, Nettuno in transito era in opposizione al suo Urano natale.

Flora sperimentava così come potente transito personale la congiunzione di Plutone con Urano che,
come transito collettivo, era correlato con l’atmosfera generale di stimolante liberazione sessuale,
sociale e spirituale del 1960 e lo Zeitgeist dionisiaco del periodo. Giove transitando in
congiunzione col suo Sole poteva spiegare il successo nella liberazione di elementari energie
emancipatorie. Nettuno in opposizione a Urano è l’archetipo di inattesa rivelazione spirituale
(questo era il transito collettivo al tempo del ministero di Gesù e dell’inizio della cristianità);
ciò è molto interessante se si pensa che l’esperienza di Flora diede luogo a una conversione
religiosa che la condusse nella comunità cristiana di Catonsville.

La congiunzione tra Plutone e Nettuno è una combinazione molto potente di per sé e da sola. Coincide
regolarmente con significative esperienze mistiche ed emergenze spirituali che sfociano in profonda
trasformazione psicospirituale. Plutone potenzia con una forza distruttiva e, infine, di
trasformazione gli effetti di qualsiasi archetipo con cui forma una significativa relazione
angolare. In tal caso amplifica l’impatto liberatorio di Urano, come pure intensifica l’influsso di
energie transpersonali nella coscienza e permeabilità dei limiti della personalità associati a
Nettuno.

La liberazione dal demoniaco e tramite il demoniaco, come pure la stimolante liberazione del sé, può
essere attribuita all’influenza dell’archetipo di Urano in combinazione con Giove. L’interesse per
la stregoneria e le attività sataniche apparteneva agli aspetti ombra degli anni 60, come
esemplificato da Charles Manson e dagli assassini di Sharon Tate. La piena manifestazione
dell’aspetto demoniaco dell’archetipo plutonico (strettamente collegato alla BPM III), nel caso di
Flora, potrebbe essere spiegato dall’indebolimento largamente aumentato del sè individuale.

La congiunzione Nettuno/Mercurio potrebbe spiegare l’abilità dell’entità introdottasi, nell’accedere
a informazioni psichiche (si veda il tema di Rudolf Steiner e Anne Armstrong) e la congiunzione
Plutone/Mercurio viene spesso collegata all’intensificazione di prestazioni orali, aggressione
verbale, coprolalia e trattamento di informazioni segrete (Robin Williams, Conan Doyle, Ian Flemming
e scienziati attivi nel progetto Manhattan).

Al tempo della sessione con lei, Flora aveva 27 anni e così era all’inizio del ritorno del suo
Saturno. Benché il suo transito di Saturno fosse ancora a venti gradi dalla sua posizione natale,
molti astrologi credono che tale significativo transito abbia un orbita molto più grande di altri
transiti e che il modo più adatto per definirlo sia l’età (l’intervallo di tempo tra i 28 e i 30).
Generalmente, il ritorno di Saturno segna la fine di un intero ciclo esistenziale caratterizzato da
contrazione ed anche un incontro con la morte, seguito da un allentamento ed un passaggio a maggior
maturità e a un altro ciclo di vita. Combinato coi potenti transiti sopra descritti, darebbe i
cambiamenti risultanti in una maggior profondità strutturale e in un carattere più resistente.

Ci sono alcuni ulteriori aspetti del tema natale di Flora e dei suoi transiti al tempo della
sessione con lei significativamente collegati alla storia della sua vita in generale ed al contenuto
della sua sessione in particolare. La congiunzione Plutone/Venere è tipicamente associata alla
sessualità del tabù e alla vergogna collegata ad essa. E’ l’archetipo dell’amante demoniaco (“essa
mi appartiene”) di Plutone che porta Persefone nell’oltretomba. Flora ha una congiunzione natale
Plutone/Sole che spiega, tra l’altro, la sua attrazione verso il sottobosco criminale.
Al tempo della sessione, il suo Plutone in transito formava una semiquadratura col suo Plutone
natale. Questo è un transito minore, ma è stretto (in questo caso 2 gradi) e può avere un effetto di
potenziamento.

Flora ha un altro stellium nel suo tema natale: una tripla congiunzione che comprende Urano, Giove e
Saturno. Urano, in combinazione con Giove, è l’archetipo del ribelle che contesta la cultura.
Urano/Saturno in congiunzione evidenziano una depressione agitata, impulsi violenti che possono
portare a danni materiali (tendenza a causare scontri frontali o guida su burroni) e predisposizione
a incidenti (sparare ad amici). La congiunzione Marte/Nettuno è tipica di grave dipendenza da
droghe.

Esaminando la storia del caso che segue e le sue correlazioni astrologiche, è possibile vedere le
analogie e le differenze fra i due casi. Così, appare che le manifestazioni degli stessi archetipi e
le loro combinazioni non sono rigidamente determinate. Gli archetipi astrologici possono trovare
varie espressioni, pur rimanendo fedeli alla loro natura. Ciò lascia spazio a un considerevole grado
di vivace creatività nell’ambito dei campi archetipici.

(con la concessione dell’autore) Stanislav Grof

Traduzione dall’inglese a cura di katia soliani e augusta uccelli

CONTINUA……..

Copyright per la traduzione in lingua Italiana Maggio 2000- www.olotropica.it/

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