Siamo tutti drogati e nessuno lo dice

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Siamo tutti drogati e nessuno lo dice

di Marcello Pamio – disinformazione.it

2 agosto 2010

E’ risaputo che le droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante.
Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo si girano dall’altra parte
incuranti del problema, ma ci speculano sopra guadagnando cifre da capogiro.
Ma di cosa stiamo parlando?
Questo non è il classico articolo sulle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish, marijuana,
ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni giorno, tutti quanti, che ci piaccia o
non ci piaccia!
Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione!

Le droghe affascinano perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e sperimentare il
mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo stesso effetto: cantare, ballare, digiunare,
ridere, meditare, leggere, fantasticare, ecc.
Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita.

Dall’alba dei tempi l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più variegate,
eccone qualcuna:
– Espandere la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi;
– Pratiche di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono usate in India e
da altre popolazioni indigene;
– Per curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i pilastri della
medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla
fine dell’Ottocento la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino alla
coca fu il farmaco più prescritto in assoluto;
– Stimolare la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega Alexandre Dumas
si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di
oppiacei e parte della sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga. I
primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui stesso ne incoraggiò il consumo;

– Fuggire dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale;
– Fuggire dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente.
– …

DROGHE ENDOGENE

Il corpo umano, soprattutto nel cervello e in certe ghiandole, produce potenti sostanze chimiche che
hanno effetto sull’umore, pensieri e azioni: le endorfine.
Le endorfine sono sostanze stupefacenti che causano molti effetti tipici degli oppiacei, tra cui
euforia, stato di benessere e riduzione del dolore.
L’essere umano oltre a queste droghe oppiacee, genera anche i propri stimolanti (adrenalina o
noradrenalina) e i propri sedativi (serotonina e GABA), questi ultimi in grado di rallentare la
trasmissione nel sistema nervoso centrale (SNC).

Probabilmente siamo anche in grado di produrre i propri psichedelici, come per esempio la D.M.T.
(dimetiltriptamina), poiché è stato dimostrato che la ghiandola pineale, secerne ormoni con una
struttura molecolare molto simile.
In pratica, non ci facciamo mancare nulla: eccitanti, stimolanti, psichedelici e sedativi!
Adesso, dopo questa certamente incompleta introduzione, osserviamo da vicino le droghe che tutti noi
usiamo inconsapevolmente ogni giorno. Droghe che agendo nel cervello possono avere degli effetti
dirompenti sul comportamento e sul nostro modo di pensare.

STIMOLANTI

La famiglia degli stimolanti, lo dice il nome stesso: stimolano, fanno sentire più vigili ed
energici, eccitano in pratica il SNC.
I nervi comunicano tra loro mediante impulsi elettrochimici. Un impulso è una vera e propria scarica
elettrica che si muove velocissima lungo la fibra di un neurone. Tale fibra può terminare in un
muscolo, una ghiandola o in un altro neurone, ma c’è sempre un minuscolo spazio tra la fine della
fibra nervosa e la cellula seguente.
Per riempire questo spazio, la fibra rilascia piccole quantità di sostanze chimiche
(neurotrasmettitori) che influiscono nella cellula che segue.

Alcuni neurotrasmettitori sono forti stimolanti, che inducono le cellule muscolari a contrarsi, le
ghiandole a secernere e altri neuroni a rilasciare scariche elettriche.
Il più comune neurotrasmettitore stimolante è la noradrenalina o norepinefrina.
In pratica gli stimolanti agiscono così: fanno rilasciare alle fibre la noradrenalina oppure altri
neurotrasmettitori che eccitano il sistema.
Pertanto l’effetto stimolante che percepiamo nel corpo è il semplice risultato dell’energia chimica
del corpo che va ad agire nel sistema nervoso. Lo stimolante induce l’organismo a consumare questa
energia prima e in maggiore quantità rispetto alla norma. Questo è il motivo per cui dopo l’effetto
stimolante (illusorio e apparente), si è molto più stanchi e scarichi di prima e servono altri
stimolanti per tirarsi su, in un circolo vizioso perverso e deleterio!

Zucchero à Mentre il nostro corredo genetico si è sviluppato in un contesto nutrizionale in cui si
consumava (nel Paleolitico) procapite solo 2 kg all’anno sottoforma di miele, siamo passati a 5 kg
di zucchero nel 1830 per giungere a 70 kg alla fine del secolo scorso!
Lo zucchero bianco è una sostanza innaturale tra le più tossiche in commercio. Basta sapere che
viene prodotto con latte di calce (che provoca la distruzione di tutte le sostanze organiche utili:
proteine, enzimi, sali, ecc.), poi trattato con acido solforoso per eliminare il colore scuro, poi
subisce altri processi, dove viene filtrato, decolorato, centrifugato, per venire alla fine colorato
con blu oltremare e blu idantrene (proveniente dal catrame, quindi cancerogeno).
La polvere bianca che si ottiene è sterile, completamente morta e dentro il nostro corpo per essere
assimilata e digerita, sottrae vitamine e minerali (calcio da ossa e denti: osteoporosi e carie) per
ricostruire almeno in parte quell’armonia di elementi distrutti dalla raffinazione. Questo processo
acidifica il terreno biologico.

Una recente ricerca condotta da Bart Hoebel del Princeton Neuroscience Institute, ha scoperto che lo
zucchero crea una vera e propria dipendenza e sintomi di astinenza simili a quelli provocati da
altre droghe.
Nel cervello, quando si assume zucchero, avvengono dei cambiamenti neurochimici che fanno aumentare
la dopamina, e questa è la ragione per cui quando si viene privati improvvisamente della dose
zuccherina giornaliera, si genera una vera e propria crisi di astinenza.
Prima crea una stimolazione e poi c’è la fase depressiva che crea stati di irritabilità.
Questo è causato dal rapidissimo assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la glicemia,
e costringe il pancreas a secernere insulina. Tale ormone fa scendere bruscamente la glicemia
(malessere, sudorazione, irritabilità, debolezza) con bisogno di mangiare ancora zuccheri per
sentirsi meglio.
Ma non finisce qua.

Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito il Premio Nobel per la medicina per aver
scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio
(forma che assume lo zucchero una volta digerito, metabolizzato).
Ingerendo infatti zucchero o farine raffinate (pasta, pane, biscotti, grissini, ecc.), si alza il
tasso di glucosio (aumenta la glicemia) nel sangue e l’organismo libera oltre all’insulina, come
abbiamo visto, l’I.G.F. una molecola con proprietà che stimolano la crescita cellulare.
In parole povere lo zucchero è la benzina dei tumori.

Caffè à La caffeina è lo stimolante naturale più diffuso e si trova in molte piante.
Il caffè sarebbe stato scoperto dai nomadi etiopi che avevano notato come i propri animali domestici
diventavano più vivaci dopo aver mangiato il frutto degli alberi del caffè. Quando provarono a
mangiarne i semi, diventarono tutti più briosi, ma alla fine, impararono a ricavare una bevanda dai
semi tostati.
All’epoca però il caffè veniva usato solo nelle cerimonie e riti religiosi. Si incontravano una
notte alla settimana, bevevano grandi quantità di caffè e rimanevano svegli a pregare e salmodiare.
Il caffè è un forte stimolante: irrita le mucose dello stomaco e vescica (che secernono poi muco per
difendersi), procura cattive digestioni gastrointestinali e impedisce una corretta assimilazione dei
principi nutrizionali. E’ uno dei principali distruttori di batteri acidofili nell’intestino, con
tutte le conseguenze del caso, e nemico numero uno per reni e fegato.

Negli Stati Uniti, dove se ne consumano grandi quantità non è un caso che le marche di antiacidi è
pari a quello delle marche del caffè.
Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: molti consumatori non riescono a pensare
con chiarezza al mattino e nemmeno andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri
sintomi di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia 24-36 ore dopo
l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea, irritabilità, apatia e vomito. Per fortuna i
sintomi durano da 36 a 72 ore, ma scompaiono rapidamente.
Johann Sebastian Bach ne era assuefatto, non a caso magnificò la bevanda con la “Cantata del caffè”.
Lo scrittore francese Honoré de Balzac, non riusciva a lavorare senza bere una specie di brodaglia
densa che gli procurava dolori e crampi allo stomaco.

Thé à Il thé non è irritante quanto il caffè ma è sempre un potente stimolante.
Il suo principio attivo si chiama teofillina, e tra gli effetti nell’organismo, quando lo si beve in
quantità, vi è nervosismo, agitazione e insonnia.
Essendo un eccitante, vale la stessa cosa appena vista per il caffè.

Cola à La cola è un seme o noce dell’albero della cola che contiene caffeina. Il loro gusto è molto
amaro, ed è per questo che in commercio la cola viene addizionata di zucchero.
La deleteria combinazione zucchero/caffeina, nelle bibite analcoliche gassate, è particolarmente
capace di dare assuefazione e questo i produttori lo sanno molto bene.
I genitori per tanto dovrebbero sapere che tali bibite sono droghe velenose capaci di influire sulla
salute fisica e lo stato d’animo.

Guaranà à Il guaranà è ricavato dai semi di un arbusto della giungla brasiliana.
Contiene più caffeina del caffè e viene usata per produrre bevande gassate oppure integratori
stimolanti.

Mate à In Argentina la bibita alla caffeina più diffusa è il Mate, ricavato dalle foglie dell’ilice.

Cioccolato à Una delle più note fonti di caffeina è il cioccolato, anch’esso ricavato dai semi di un
albero. Il cioccolato contiene molto grasso ed è così amaro che deve essere mescolato con tanto
zucchero per renderlo gradevole al palato.
Oltre alla caffeina, contiene teobromina (alcaloide), sostanza affine e con effetti eccitanti
analoghi. Vale lo stesso discorso per il caffè con l’aggravante che il cioccolato ha un altro
alcaloide e viene zuccherato.

Tabacco à Il tabacco è una delle piante stimolanti più potenti che si conoscano e la nicotina, il
suo principio attivo, una delle droghe più tossiche in assoluto.
Un normale sigaro contiene una quantità di nicotina sufficiente a uccidere parecchie persone (il
tabacco che brucia ne distrugge gran parte).
La nicotina è talmente forte e pericolosa che l’organismo umano sviluppa rapidamente una certa
tolleranza per proteggersi.
Sotto forma di sigarette, il tabacco è una delle droghe che in assoluto provoca più assuefazione: è
pari al crack! Sembra incredibile, ma è più difficile liberarsi dell’abitudine di fumare sigarette
che smettere di assumere eroina o alcol.
Inalato a fondo, il fumo porta nicotina concentrata ai centri vitale cerebrali in pochi secondi, più
velocemente di quanto impieghi l’eroina iniettata. Questo spiega perché fumare provoca
un’assuefazione così rapida.
Per tutto il Novecento le autorità incoraggiavano l’uso di questa droga, con il pretesto che
favoriva la concentrazione e il rilassamento.
Negli anni Cinquanta non era strano vedere i medici pubblicizzare particolari marche capaci di dare
“sollievo alla gola”.
Verso la fine del secolo scorso, la posizione della società cambiò nei riguardi del tabacco.
Oggi, nonostante siano risaputi tutti i pericoli, i governi del mondo, dal commercio di questa droga
tremenda ci guadagnano moltissimi miliardi ogni anno, addirittura quello degli Stati Uniti sostiene
l’industria del tabacco con fondi pubblici!

SEDATIVI

A differenza degli stimolanti, i sedativi sono sostanze che abbassano il livello di energia del
sistema nervoso, riducendo la sensibilità alla stimolazione esterna e a dosi elevate inducono il
sonno

Alcol à L’alcol è la sostanza psicotropa più diffusa al mondo e utilizzata ogni giorno da milioni di
persone. Forse è anche la più antica droga nota all’essere umano.
Una volta entrato nell’organismo, l’alcol viene assorbito con grande rapidità dall’apparato
digerente, entra nel flusso sanguigno e raggiunge il cervello, dove influenza stati d’animo e
comportamenti. L’organismo deve lavorare duramente per eliminare l’alcol: ne brucia una parte come
combustibile (fegato) e ne espelle una immutata sotto forma di respiro (polmoni) e urine (reni).
Quindi i principali organi emuntori del corpo vengono sfibrati per espellere l’alcol, ma quello che
ne risente di più è il fegato che a lungo andare diventa sempre più gonfio e pieno di grasso
(steatosi), perdendo molte delle sue funzioni metaboliche importantissime.
Il senso di calore prodotto dall’alcol è ingannevole: è dovuto all’aumento del flusso sanguigno
verso la pelle e questo permette al calore di disperdersi nell’aria, raffreddando pericolosamente il
corpo.
L’alcol, tra le altre cose, è un fortissimo diuretico: aumenta la quantità di urina, e questo è un
segnale inequivocabile che si stanno sforzando le reni per espellere il veleno, facendo perdere
acqua al corpo e sfibrando tali organi fondamentali. Grandi bevute possono provocare forti
disidratazioni dei tessuti.
Fuori da ogni discussione che l’alcol sia la più tossica delle droghe esaminate, pur tuttavia, è la
nostra stessa società ad aver fatto dell’alcol la propria droga di prima scelta, grazie anche al
fatto che i governi, come nel caso del tabacco, ci guadagnano cifre spropositate.
Nessuno ha interesse ad educare le persone del pericolo di questi veleni tossici e pericolosi.

DELIRANTI

Il delirio è uno stato di disturbo mentale caratterizzato da confusione e disorientamento. Dosi
eccessive della maggior parte delle sostanze psicotrope danno luogo a delirio in quanto tossiche per
il cervello.

Solanacee à La famiglia delle piante solanacee comprende alcuni prodotti naturali molto diffusi:
pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane e patate. Ne fanno parte anche piante tossiche come il
tabacco, e alcune piante magico-velenose come il giusquiamo, mandragola, stramonio e belladonna.
Le solanacee hanno un aspetto spaventoso: sono piante rigogliose, pelose con odori strani e fiori
molto singolari.
Tutte le parti di queste piante contengono scopolamina, una droga che provoca delirio e che è
fortemente velenosa. La concentrazione più alta è nei semi, mentre le radici ne hanno meno, per cui
sono le più sicure da consumare. Comunque sia, radici, semi, foglie e fiori possono essere mangiati,
fumati, messi in infusione per ricavarne delle tisane allucinogene.
Gli effetti mentali indotti sono: irrequietezza, disorientamento e delirio, comprese allucinazioni
anche intense e vivide.

La capacità della scopolamina di scollegare, chi le assume, dalla realtà ordinaria, spiega la loro
diffusione in alcuni ambienti poco raccomandabili…
La farmacologia utilizza ancora oggi la scopolamina come farmaco: è venduta come sonnifero da banco
o sottoforma di compresse per il raffreddore e allergie, per asciugare il naso che cola.
Attenzione con questo non si vuole affermare che è pericoloso mangiare patate o pomodori o
melanzane! Questi frutti della terra, se mangiati nelle corrette combinazioni e sequenze apportano
principi nutrizionali importanti. Le patate, in particolar modo (gli amidi più veloci da digerire),
andrebbero cotte al forno con la buccia e mangiate da sole assieme a verdure crude. Si sconsiglia il
loro abbinamento con cereali e/o proteine animali!

Noce moscata à La noce moscata è il seme, ricoperto da un involucro esterno detto macis, di una
pianta tropicale. Contiene una droga detta miristicina che nell’organismo può essere trasformata in
uno degli allucinogeni analoghi alle anfetamine.
Sia la noce moscata sia il macis, sono infatti utilizzati da tempo come sostanze psicotrope.

FARMACI DA BANCO

Dopo aver elencato le sostanze chimiche naturali, contenute in alcuni alimenti e/o piante, che vanno
ad interagire con il SNC, è doveroso aggiungere un capitolo sui farmaci da banco.
Moltissimi prodotti in vendita, considerati innocui anche dagli stessi medici prescriventi, e usati
da milioni di persone ogni giorno per svariati problemi di salute, interagiscono pericolosamente con
il nostro SNC. Sono informazioni utili da sapere, per evitare gratuiti squilibri mentali,
soprattutto nel caso di bambini.

Antistaminici à Le allergie sono in costante aumento nella nostra società e non a caso gli
antistaminici sono tra i farmaci più consumati in assoluto.
Quello che però c’interessa è che stranamente il nostro SNC è molto sensibile a questi farmaci.
Alcune reazioni allergiche sono mediate da una sostanza endogena, cioè prodotta dal corpo, ce si
chiama istamina.
I farmaci, nel tentativo di eliminare i sintomi delle allergie, bloccano l’azione della istamina,
cioè bloccano il lavoro importante che sta compiendo la Natura. Ecco perché con gli antistaminici
non si curerà mai nessuna allergia!
In compenso, gli antistaminici provocano delle profonde alterazioni dello stato d’animo, rendono
depressi, acidi, apatici e incapaci di ragionare in modo chiaro. Offuscano il pensiero.
Sono sostanze psicotrope!

Questo è il motivo per cui alcuni antistaminici, come per esempio la Piribenzamina, vengono
utilizzati da tossicodipendenti per sballarsi.
Viene venduto anche il Nopron, detto “sciroppo della mamma manager”, e dato da pediatri
inconsapevoli per far dormire bambini piccolissimi.
L’uso di questa droga (ipnotico) è molto diffusa nei bambini piccoli che piangono di notte e/o che
piangono dopo, per esempio, la poppata di latte vaccino. Il latte vaccino è una delle sostanze più
intolleranti che esistano, e i piccini, spesso e volentieri, piangono proprio per l’azione tossica
che ha a livello intestinale.
Noi adulti cosa facciamo? Li droghiamo con un ipnotico, con tutti le conseguenze e i danni che
possiamo solo lontanamente immaginare.

Cortisonici, corticosteroidi à Le ghiandole surrenali, oltre all’adrenalina scernono dei
corticosteroidi (cortisone e affini).
Sono universalmente usati per ridurre le infiammazioni, le reazioni allergiche e le eruzioni
cutanee.
Come ogni farmaco, anche i cortisonici, anche a dosi modeste, possono sconvolgere in modo drastico
l’equilibrio chimico dell’organismo e dare luogo a tossicità, fino al decesso.
Arrestano la produzione da parte del corpo di steroidi naturali, e le conseguenze possono essere:
aumento di suscettibilità, stress e infezione.
Questi farmaci, inoltre, possono dar luogo a euforia estrema, simile alla psicosi
maniaco-depressiva, e un loro uso prolungato può trasformare tale euforia in profonda depressione.
Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui e fare venire manie suicide.

Sciroppi per la tosse à Alcuni sciroppi per la tosse non contengono alcuna sostanza psicotropa,
altri invece noti sedativi come alcol e cloroformio, stimolanti come pseudoefedrina, antistaminici o
derivati oppiacei.
Il principale sedativo da banco per la tosse contiene destrometorfano, un parente della codeina che
calma il nucleo della tosse, senza andare a curare l’origine della stessa.
I consumatori drogati, ne assumono grandi quantità per ottenere uno stato da zombie chiamato dexing
o robotripping.

Broncodilatatori à Sono farmaci che aprono le vie aeree nell’apparato respiratorio e agiscono
stimolando il sistema nervoso simpatico, che regola le pareti muscolari dei tubi bronchiali. La
conseguenza, oltre all’effetto voluto, è che provocano eccitazione, irrequietezza, ansia e insonnia.
Creano molta dipendenza, quando l’effetto di una dose svanisce, la costrizione bronchiale aumenta
rendendo necessarie altre dosi, e via così in un circolo deleterio.
Uno dei farmaci più ampiamente prescritto, la teofillina, viene tenuto sotto attento esame come
possibile causa di comportamenti violenti e singolari. La teofillina è il principio attivo del thé
ed è un parente stretto della caffeina.

Decongestionali nasali à Uno degli effetti degli stimolanti è quello di contrarre i vasi sanguigni
nel naso e nei seni. Tale costrizione restringe i tessuti, consentendo all’aria di passare meglio.
Tale effetto è ovviamente momentaneo, e quando svanisce viene seguito da una reazione opposta detta
“rimbalzo”, nella quale i seni sono più chiusi di prima. Il meccanismo di forte dipendenza dipende
dalla natura temporanea del sollievo che danno, se si continua ad usarli per far fronte al “ribalzo”
che segue alla dose iniziale, in breve non si riuscirà più a respirare senza.
Nel mercato sono disponibili forme decongestionanti orali contenenti la pseudoefedrina, parente
stretto della efedrina stimolante.

LEGGI DELLA VITA

Esistono alcune leggi immutabili in Natura che scandiscono la nostra esistenza.
Nel nostro caso due sono le Leggi che interessano.
La “Legge della Forza”, afferma che tutta “la Forza usata, e quindi consumata, in ogni azione vitale
o medica, è la Forza Vitale, e cioè, quella che proviene dall’interno dell’organismo e non
dall’esterno”.
La “Legge del Doppio Effetto”, afferma invece che “l’effetto secondario sull’organismo vivente di
qualsiasi atto, abitudine, indulgenza o agente, è l’esatto contrario del primo effetto”.
Cosa significano queste fondamentali Leggi?
Da una parte si stabilisce che è la Forza Vitale organica ad agire e produrre l’Azione, dall’altra
che l’effetto secondario di ogni sostanza è contrario al primo.
Quindi quando assumiamo sostanze tossiche-velenose come caffè, thè, cioccolata, zucchero o altre
droghe come fumo o farmaci, l’effetto immediato è l’eccitazione del sistema.
Questa eccitazione però non è dovuta alla droga in sé (caffeina, nicotina, teofillina, teobromina,
ecc.), ma all’Energia o Forza Vitale che viene sequestrata dal corpo per espellere la tossina
velenosa.
Dopodiché si manifesta l’effetto secondario che è esattamente contrario: tutto il sistema prima
eccitato, energico, si svuota e scarica.
A lungo andare, questo assurdo modus vivendi antinaturale, debilita fisicamente e psichicamente
l’uomo di energia vitale.

Siamo drogati e non lo sappiamo

All’appello mancano moltissime altre sostanze con effetti diretti sul SNC, ma certamente il
materiale trattato è sufficiente per affermare che oggi una persona “normale”, con uno stile di vita
“normale”, è un drogato!
Ricordiamo che l’abuso di droga non è il consumo di una sostanza non accettata o illegale: drogarsi
significa assumere qualunque sostanza che danneggia la salute fisica e/o mentale.
Far crescere bambini con alimenti putrefattivi come le proteine animali, alimenti mortiferi come
bevande gassate e alcoliche (eccito-deprimenti), zuccheri e cereali raffinati (eccito-deprimenti),
caffè, thé (eccito-deprimenti), significa sviluppare adulti corrotti, drogati, dipendenti e
soprattutto privi di energia vitale. Quindi predisposti alle malattie e al controllo mentale!
Tutto questo ovviamente fa comodo al Sistema, a cui non dispiace aver a che fare con persone non
libere e manipolabili.
Quindi non dobbiamo scandalizzarci se oggi i giovani abusano di alcol o altre sostanze deleterie per
il corpo e la mente: noi adulti li abbiamo svezzati e fatti crescere con droghe non meno tossiche e
pericolose per la salute!

Tratto dai seguenti libri:
– “Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la
mente”, Andrew Weil e Winifred Rosen, ed. Arcana
– “Anti-cancro: prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali”, David
Servan-Schreiber, ed. Sperling & Kupfer
– “Il Sistema Igienistico”, Herbert Shelton, ed. Manca

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