Quando la conoscenza è ignoranza

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Quando la conoscenza è ignoranza

Una persona cosciente di Krishna è in grado di dare il giusto valore
ad una cultura che altrimenti potrebbe rendere ciechi alla realtà spirituale.

di SDG A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore Acarya dell’ Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

La letteratura vedica ritiene che la conoscenza materiale sia pericolosa se ci allontana dallo scopo
della nostra vita — risvegliare il nostro innato amore per Dio.

sa paryagac chukram akayam avranam
asnaviram suddham apapa-viddham
kavir manisi paribhuh svayambhur
yathatathyato ‘rthan vyadadhac

chasvatibhyah samabhyah
andham tamah pravisanti
ye ‘vidyam upasate
tato bhuya iva te tamo
ya u vidyayam rata

“Tale persona conosce in tutta la Sua verità la Personalità di Dio, il più grande di tutti, il
non-incarnato, l’irreprensibile, il filosofo sufficiente in se stesso, l’onnisciente, Colui che
soddisfa tutti i desideri dall’origine dei tempi. Nessuna vena irriga il Suo corpo, niente contamina
la Sua purezza.”

“Coloro che coltivano le attività della nescienza sprofonderanno nelle più oscure tenebre
dell’ignoranza, ma ancora peggiore sarà il destino di coloro che sono impegnati a coltivare la falsa
conoscenza.”
Sri Isopanisad, Mantra 8-9

“Tale persona conosce in tutta la Sua verità il più grande di tutti… il non-incarnato,
l’onnisciente… ” Questa è la differenza tra Dio e noi. Noi siamo incarnati. Questo mio corpo è
diverso da me. Perciò quando io lascio questo corpo , esso diventa polvere. “Ricordati che sei
polvere e in polvere tornerai. ” Questo è vero per il corpo. lo non sono polvere, io sono un’anima
spirituale. Krishna non è incarnato. Non c’è differenza tra il Suo corpo e la Sua anima. Egli non
cambia corpo perché il Suo corpo non è materiale e poiché non cambia corpo, ricorda tutto. Noi
cambiamo corpo e perciò non ricordiamo che cosa è accaduto nella nostra vita precedente.

Anche nel sonno dimentichiamo il corpo e l’ambiente in cui viviamo. Mentre dormite e sognate, siete
in un paese di sogno. Non vi ricordate nemmeno di avere il corpo. Ogni notte facciamo
quest’esperienza. lo non sono il corpo. Il corpo è soggetto alla stanchezza, allora dorme, cioè è
inattivo. Ma – poi ché io esisto – agisco, sogno, vado in un posto qualsiasi, volo o creo un altro
regno, un altro corpo, un altro ambiente. Questo lo sperimentiamo ogni notte e non è difficile
capirlo.

Nello stesso modo, in ogni nostra vita ci creiamo una collocazione diversa. In questa vita posso
pensare di essere un indiano, voi potete pensare di essere americani oppure nella prossima vita
avere collocazioni diverse. Nella prossima vita posso non essere americano o non essere indiano. E
se nasco in America, potrei non essere un uomo. Potrei essere una mucca o un toro. In questo caso
sarò mandato al mattatoio, capite? Questo processo continua senza fine e questo è il problema.
Dobbiamo sempre cambiare corpo. È una situazione grave. Dovremmo prendere questa vita con grande
serietà. “Sono destinato a cambiare il corpo vita dopo vita. Non ho una collocazione fissa. Non so
in quale fra le 8.400.000 forme di vita sarò messo. Perciò devo trovare una soluzione.

Krishna ci dà la soluzione: yad gatva na nivartante tad dhama paramah mama . “Se qualcuno, in un
modo o nell’ altro, praticando la coscienza di Krishna, arriva a Me, non dovrà più tornare a
riprendere un corpo materiale. ” [Bhagavad-gita 15.6] Egli riceverà un corpo della stessa natura di
quello di Krishna, sac-cid-ananda vigrahah: un corpo spirituale fatto di eternità, conoscenza e
felicità.
Dovremmo praticare la coscienza di Krishna con grande serietà e senza deviare. Non dovremmo
prenderla con leggerezza, pensando che si tratti di una moda o di qualcosa d’imposto. No. Questa è
l’attività più importante. Il vero scopo della vita umana è sviluppare la coscienza di Krishna. Non
abbiamo altro dovere, ma sfortunatamente abbiamo creato tanti attaccamenti che ci fanno dimenticare
la coscienza di Krishna. Questo è detta maya, che ci fa dimenticare il nostro vero dovere.

Leader ciechi e mascalzoni stanno guidando i popoli verso l’inferno. Questi leader sono vincolati
dalle regole e dai principi della natura materiale, ma sono diventati leader. E le persone sono mal
guidate. Tutto questo si chiama maya. In un modo o nell’altro siete entrati in contatto con Krishna.
Perciò tenetevi molto stretti a Lui. Se vi tenete stretti ai piedi di loto di Krishna, allora maya
non vi potrà fare alcun male.

DUE TIPI DI EDUCAZIONE

Ci sono due tipi di educazione: l’educazione materialistica e quella spirituale, brahma-vidya e
jada-vidya. Jada-vidya significa educazione materialistica. Jada significa “ciò che non può
muoversi,” cioè la materia. Lo spirito può muoversi. Il nostro corpo è un insieme di spirito e
materia. Finché c’è lo spirito il corpo si muove, proprio come la giacca e i pantaloni di un uomo si
muovono, finché un uomo li indossa. Sembra che siano la giacca e i pantaloni che si muovono, ma in
realtà è l’essere vivente che si muove mentre ciò che lo ricopre, il vestito, sembra che stia
muovendosi. Allo stesso modo questo corpo si muove perché è l’anima spirituale che si muove. Se
un’automobile si muove, questo significa che l’autista la fa muovere. Gli sciocchi possono pensare
che la macchina si muova da sola, ma nonostante tutti i dispositivi meccanici, da sola non si muove.

A causa di un’educazione sbagliata, le persone pensano che la natura materiale, che si muove e
manifesta così tante cose meravigliose, funzioni indipendentemente. Le onde si muovono, ma non lo
fanno indipendentemente. È l’aria che le muove, ma anche l’aria non si muove indipendentemente. In
questo modo se si torna indietro, indietro e indietro, si troverà che Krishna è la causa di tutte le
cause. Questa è filosofia: ricercare la causa ultima.

Il verso afferma: andham tamah pravishanti ye avidyam upasate. Coloro la cui attenzione è catturata
dai movimenti esterni stanno adorando avidya, l’ignoranza. Ciò non li aiuterà. Ci sono grandi,
grandi istituzioni per lo studio della tecnologia — come far muovere una macchina, come far muovere
un aeroplano. Essi stanno producendo molti tipi di macchine, ma non c’è un’istituzione educativa per
lo studio di come “l’animatore”, l’anima spirituale, si muova. Questa mancanza d’educazione si
chiama avidya , ignoranza. Si studiano i movimenti esterni, ma non si studia ciò che in realtà è
all’origine del movimento.
Quando tenni una lezione al Massachussetts Institute of Tecnology, chiesi: “Dov’è la tecnologia che
studia l’animatore?” Ma essi non hanno niente di simile. Non furono in grado di rispondere in modo
soddisfacente. Questa è avidya.

UN’OSCURA DESTINAZIONE

Nella Isopanisad viene detto: andham tamah pravisanti ye avidyam upasate. Per coloro che s’impegnano
esclusivamente a sviluppare una cultura materialistica, il risultato sarà che scenderemo nelle più
oscure regioni dell’esistenza: andham tamah. È una realtà veramente pericolosa che al giorno d’oggi
in nessun stato del mondo non vi sia alcuna forma di organizzazione per l’educazione spirituale.
Questa situazione sta spingendo la società umana verso le più buie regioni dell’esistenza. Questo in
realtà è ciò che sta accadendo. Nel vostro paese, questo vostro ricco paese, disponete di un buon
sistema educativo con moltissime università, ma che tipo di uomini state producendo? I vostri
studenti diventano hippy. Perché? I leader dovrebbero riflettere su questo.” Nonostante così tante
istituzioni culturali, che cosa stiamo producendo?”

I leader stanno adorando avidya, l’ignoranza. Questa non è conoscenza. Bhaktivinoda Thakura ha
composto un canto molto bello: jada-vidya jato, mayara vaibhava. Ada-vidya significa educazione
materialistica. Bhaktivinoda Thakura afferma che essa è un’espansione di maya. Tomara bhajane badha:
“Quanto più è avanzata la nostra cultura materialistica, tanto più ci sarà difficile comprendere
Dio.” E alla fine affermeremo: “Dio è morto. lo sono Dio. Tu sei Dio.” — E avanti con queste
sciocchezze.

Questa è l’idea che qui viene suggerita: andham tamah. Andham significa oscurità. Ci sono due tipi
di oscurità: l’ignoranza e l’assenza della luce del sole o di un’altra sorgente di luce. I
materialisti certamente vengono spinti verso l’oscurità. Ma c’è un’altra categoria — i cosiddetti
filosofi, gli speculatori mentali, gli studiosi di religione e gli yogi — che sprofondano ancora di
più nell’oscurità, perché stanno sfidando Krishna. Si atteggiano a cultori della conoscenza
spirituale, ma poiché non sanno niente di Krishna, di Dio, lo sviluppo della loro cultura è ancora
piùpericoloso perché stanno ingannando le persone. Per esempio, con i loro cosiddetti metodi yoga
ingannano le persone predicando: “Con la meditazione capirete che voi siete Dio.” Meditando si
diventa Dio. [Risate.] Capite?

Krishna non ha mai meditato. Non ha mai avuto l’occasione di meditare, perché fin dall’inizio Kamsa
si era preparato ad ucciderLo. Allora suo padre Lo trasferì nella casa di Nanda­Yasoda. Qui, quando
era un bambino di appena tre mesi e stava dormendo, il demone Putana lo attaccò. Così Krishna non
ebbe nessuna opportunità di meditare per diventare Dio. Egli è Dio fin dall’inizio. Questo è Dio.
Dio è Dio e il cane è il cane. Questo è il principio dell’identità. “Restate immobili, rimanete in
silenzio e diventerete Dio. ” Questa è una sciocchezza. Come posso restare in silenzio? Esiste la
possibilità di restare sempre in silenzio? No. Non c’è questa possibilità. “Diventa privo di
desideri.” Come posso non avere desideri?

ATTIVITÀ PURIFICATRICI

Questi sono tutti inganni, non possiamo essere privi di desideri, non possiamo rimanere in silenzio.
I nostri desideri, le nostre attività, però, devono essere purificati. Questa è la vera conoscenza.
Il nostro desiderio dovrebbe essere solo quello di servire Krishna. Questo è il modo di purificare i
desideri. Non si può essere senza desideri — non è possibile. Come posso essere senza desideri? Come
posso restare in silenzio? Non è possibile. Non posso stare in silenzio neanche per poco. Allora le
nostre attività devono essere impegnate e connesse al servizio di Krishna. Questa è vera conoscenza.
Come essere vivente ho tutte queste cose — attività, desideri, tendenza ad amare. C’è tutto, ma non
è ben indirizzato. Non sappiamo dove collocare tutte queste cose. Questa è avidya, ignoranza.

Questa Isopanishad c’insegna che dobbiamo stare molto attenti. Non affermiamo che non dovete
sviluppare la conoscenza materiale. Potete farlo, ma nello stesso tempo dovete diventare coscienti
di Krishna. Questo è il nostro invito. Noi non affermiamo che non dovete costruire automobili o
altre macchine. Diciamo invece: “Va bene, avete costruito questa macchina. Usatela per servire
Krishna.” Questa è la nostra proposta. Non vi diciamo di smettere. Non affermiamo che non dovete
avere una vita sessuale, ma diciamo: “Sì, abbiate una vita sessuale —per Krishna. Generate figli
coscienti di Krishna. Per questa finalità potete fare sesso centinaia di volte.” Ma non mettete al
mondo cani e gatti. Questa è la nostra proposta. La cultura è necessaria, ma se indirizzata in modo
sbagliato, essa è molto, molto pericolosa. Questa è la spiegazione del verso. La cosiddetta cultura
non vale niente.

Vi ringrazio moltissimo.

(da Ritorno a Krishna di Luglio-Agosto 2005)

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