Mondi paralleli: viviamo in versioni multiple di noi stessi

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Mondi paralleli: viviamo in versioni multiple di noi stessi

Il modo in cui percepiamo la nostra realtà è cruciale. Ci potrebbe essere un Universo in cui esisti
o sei esistito attraverso la stessa cronologia storica.
Non siamo ancora in grado di dare una definizione significativa della realtà – sia la nostra o meno
– ma possiamo essere certi di alcuni modi in cui sperimentiamo la realtà o le realtà.
Uno degli aspetti più elementari, che in qualche modo può essere visto come un problema, è che ci
prendiamo la nostra esperienza della realtà come fondamentalmente vera e assoluta. Tranne nei casi
in cui pensiamo che stiamo perdendo la testa, non ci interroghiamo sulla nostra realtà e noi di
certo non la percepiamo come relativa – cioè, una sola realtà da un numero più o meno infinito di
alternative.

Questo è il modo in cui stiamo cognitivamente cablati e in un certo modo rende un senso funzionale
ed evolutivo.

Abbiamo bisogno di dare un senso al nostro ambiente esterno avendo più o meno stabili schemi di come
percepiamo la realtà. Anche se è giusto apprezzare questo fatto oggettivamente da un punto di vista
distaccato, il problema è che la maggior parte di noi sono soggettivamente portati a credere che ciò
che vedono è quello che ottengono senza fare mai domande.

LA TRAGEDIA DI ESSERE BLOCCATI IN UNA REALTÀ ASSOLUTA

Il modo in cui percepiamo la nostra realtà è cruciale e fondamentale per la nostra vita e la
sopravvivenza stessa sia individuale che collettiva. I conflitti, la guerra e i genocidi sono nati
al di fuori dell’interpretare la realtà attuale secondo le proprie ideologie, credenze e fatti
storici intrecciati, non importa quanto irrazionali o folli siano.

Le culture sono separate da diverse interpretazioni collettive della realtà e ognuno ritiene senza
dubbio che la propria ‘realtà’ sia vera e assoluta. Nel nostro mondo moderno, per esempio, non ci
rendiamo conto di quanto spesso viviamo una realtà consensuale di follia consumistica inconsapevole.
Abbiamo appena sentito che è abbastanza normale e il modo in cui è … ma chiaramente non è … è solo
una realtà costruita e distorta in cui noi siamo stati plasmati.

ANDANDO AVANTI: DA UN MONDO PIATTO AL MULTIVERSO

Da un punto di vista più positivo, vi è stata una sorta di lenta deriva storica o movimento nella
scienza, filosofia e cultura verso l’apprezzamento che la realtà sia pluralistica. Questo significa
che il nostro modo di percepire la realtà e l’esperienza può essere diverso per i diversi popoli,
culture e linee temporali. Al di là di questo, la scienza ha, fin dagli albori della fisica
quantistica, aperto le sue porte alla possibilità teorica di universi paralleli o quello che viene
spesso definito come il Multiverso. Tutti questi progressi concettuali stanno iniziando a
rimodellare il nostro modo di guardare la natura della realtà. Ciò che era non discutibile diventa
ora oggetto di esame e ciò che è stato preso come assoluto è ora considerato come una questione di
gradi. Questo per me è il progresso della conoscenza umana.

Ora si può parlare apertamente della possibilità di realtà parallele e linee temporali parallele
senza sentirsi in imbarazzo o minacciati da cinici e bigotti … beh, almeno in una certa misura.
Quindi parliamone chiaramente e apertamente – nuove discussioni hanno bisogno di aprirsi ed
evolversi. Vi è ora un po’ di consenso generale, anche nei circoli scientifici come ad esempio in
Cosmologia, Fisica Teorica e Quantistica, e Astronomia, sulla possibilità che siano molteplici
realtà – non solo interpretazioni diverse – ma realtà oggettive reali che si differenziano le une
dalle altre, sia parzialmente che completamente.

INFINITI MONDI E POSSIBILITÀ

L’idea di base dietro la cosiddetta teoria del multiverso, sostenuta, per dirne alcuni, da fautori
eminenti come Stephen Hawking, Brian Greene, Max Tegmark e Michio Kaku, è che ci sono altri Universi
al di fuori del nostro, che seguono le stesse leggi della fisica, ma hanno diverse configurazioni.

Questo significa che ci sono forse universi che si sono evoluti esattamente come il nostro sia pure
in minimi dettagli.

Questo significa che ci potrebbe essere un Universo in cui esisti o sei esistito attraverso la
stessa cronologia storica con alcune variazioni insignificanti minori – come ad esempio dove non hai
potuto avere il vaiolo quando eri un bambino o di quello in cui avevi scelto di non sederti per un
esame particolare.

Più interessante è l’ “interpretazione dei nuovi mondi” in fisica quantistica, che in breve dice che
alcune osservazioni non possono essere previste in termini assoluti, poiché non vi è una serie di
possibili osservazioni con una probabilità del diverso e ciascuna di queste osservazioni corrisponde
ad un diverso universo.

A livello macro, l’implicazione di questo significa che ogni scelta, azione o interazione che si
effettua presenta una gamma di possibili risultati che crollano in uno della tua linea temporale
corrente.

Tuttavia tutte le altre possibili gamme di scelte o azioni sarebbero state effettuate in una linea
del tempo parallela – in un universo parallelo dove in parallelo sperimenteresti un diverso insieme
di circostanze e effettueresti scelte diverse.

COLLEGAMENTO CON LE LINEE PARALLELE ATTRAVERSO LA COSCIENZA DIMENSIONALE SUPERIORE

La grande domanda ora è se queste realtà e le linee temporali, sperimentate da diverse versioni di
te stesso, sono le sole possibili realtà là fuori o sono realtà con cui ci si può collegare, con cui
si può scambiare informazioni e possibilmente passare da una linea temporale ad un’altra.

Stranamente come può sembrare, ci sono persone che teorizzano che a volte “le realtà cambiano” senza
saperlo perché avviene in un istante e la variazione è così piccola che passa inosservata.

Non si può essere sicuri di questo punto di vista, ma quello di cui si può essere molto fiduciosi è
l’idea che la nostra coscienza potrebbe sperimentare più linee temporali in qualche dimensione
superiore.

Nonostante ciascuno possa essere distratto dalle proprie idee sulla coscienza, si può essere
comunque concordi che la nostra coscienza è stratificata su più dimensioni della realtà, allo stesso
tempo, sebbene ciascuno di noi sperimenti maggiormente questa realtà tridimensionale.

Secondo alcune culture sciamaniche alcuni stati non ordinari della coscienza, come quelli
sperimentati attraverso alcuni enteogeni, possono offrire la possibilità di sperimentare la propria
coscienza multidimensionale. È possibile accedere a stati di dimensione superiore del proprio io che
trascendono il tempo, le proprie vedute limitate della realtà e non solo il proprio senso ordinario
dell’ego. Sempre secondo queste culture sciamaniche, è possibile accedere alle informazioni sul
proprio futuro perché anche ad una dimensione superiore di quella nostra, non c’è una direzione non
lineare del tempo. Si può letteralmente ‘camminare’ attraverso il tempo nello stesso modo in cui si
cammina attraverso lo spazio. A dimensioni ancora più elevate, è persino molto possibile
‘passeggiare’ attraverso tutte le possibili linee temporali in una volta sola. E ‘come saltare da
una versione di te stesso ad un’altra.

INCONTRARE GLI ALTRI VOSTRI VOI STESSI

Credo che questo è il motivo per cui a volte possiamo avere sogni premonitori o Deja-vu perché le
informazioni dalla nostra coscienza ad una dimensione superiore filtra attraverso la nostra normale
coscienza di veglia o nei sogni.
Quindi la domanda è se siamo in grado di accedere alle informazioni da un livello dimensionale
superiore della nostra coscienza che sta vivendo diverse linee temporali di noi stessi.

In altre parole, possiamo ‘soddisfare’ le altre versioni di noi stessi e di esperienze o imparare
possibilità alternative? Si pensi ad esempio alla possibilità di vedere una versione più
imprenditoriale o creativa di se stesso. Come fa lei o lui a pensare, a parlare, a camminare, come
si comporta in determinate situazioni? Quali abitudini avrebbe lui o lei ? Eccetera.

FARE IL SALTO QUANTICO

È interessante notare che ci sono persone come Burt Goldman che hanno trascorso tutta la sua vita
esplorando e insegnando agli altri questa possibilità attraverso un programma chiamato ‘Quantum
Jumping’ (‘Salto quantico’).
Egli ritiene che ci sono alcuni metodi che possiamo usare per ‘entrare in contatto’ con versioni
alternative di noi stessi, per lasciarsi ispirare a cambiare e per acquisire quei tratti che il
nostro sé parallelo possiede.
Immaginate per esempio di incontrare la versione “esploratore” di se stessi o l’autore di un libro
best-seller. Cosa vorreste imparare? Quali aspetti della sua personalità vorresti dipingere su di
voi?

Fantasiosa come può sembrare, io ho una convinzione interiore che c’è così tanto potenziale per
scoprire come spostare la nostra coscienza e realtà e di cui sappiamo ancora poco o nulla. Basta
guardare il modo in cui a volte ci si blocca in una realtà piatta con poche possibilità
all’orizzonte.

Abbiamo la possibilità di operare un cambiamento nella coscienza – di cambiare completamente la
nostra realtà e il nostro modo di vivere. I nostri orizzonti si espandono e si comincia a vedere
un’opportunità che non avremmo visto prima. Ricarichiamo la nostra energia e iniziamo veramente a
fare le cose che non avremmo mai pensato possibili. Questo mi sembra letteralmente un salto quantico
verso un’altra versione del nostro sé.

Cosa provocherebbe e determinerebbe questo cambiamento?

Cosa ci farebbe operare il salto?

Come possiamo fare a piegare la nostra realtà?

Queste domande sono sicuramente importanti e quelle che dovremmo continuare a porci. Continuiamo a
parlare di questo possibilità e come si suol dire DIAMOCI LA POSSIBILITÀ DI ESSERE NOI STESSI… O
FORSE ALTRE VERSIONI DI NOI STESSI.

Fonte: thedayafter2012.blogspot.com

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