Leggere il carattere delle persone

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Leggere il carattere delle persone

di Yoganandaji

Tratto da:
Paramahansa Yogananda.
L’ETERNA RICERCA DELL’UOMO.

Centro internazionale della Self Realization Fellowship,
Los Angeles, California, 11 gennaio 1942.

Studiando con attenzione il carattere di altre persone, si può scoprire il
modo di migliorare la propria natura. Tuttavia, studiare i caratteri guar-
dandone il lato negativo, non è bene e produce un effetto deleterio. Tutti
sfuggono un “investigatore di caratteri” che rivela i difetti altrui. Molte
persone che godono nel criticare non sanno, a loro volta, sopportare le
critiche, eppure possono avere le stesse pecche che, così virtuosamente,
deplorano negli altri.

Lo studio del carattere è importante soprattutto sotto questo aspetto;
abbiamo un bisogno costante di osservare le virtù degli altri e cercare di
impiantare in noi stessi le loro buone qualità. Io studio il carattere,
quando scelgo le persone che dovranno collaborare con me. Ma, per le
mie scelte uso un criterio totalmente differente. Qualche volta prendo
con me una persona che so essere “cattiva”, nella speranza che cambi. Se
risponderà al mio pensiero spirituale per il suo bene, migliorerà; se non lo
farà, pazienza, me ne assumo il rischio. Sono simile a un medico che si
espone al contagio di una malattia per aiutare un paziente. Tutti i medici
devono correre questo rischio, perché il loro desiderio è quello di servire.

Così è per un medico spirituale; egli si impegna nel giudicare gli altri per
mostrar loro i loro difetti e aiutarli a correggerli.

Gesù ha detto: “Non giudicate, affinché non siate giudicati”. Matteo, 7,1.
Egli condannava il criticare gli altri solo per il desiderio di far male.

Tale comportamento è pessimo e rovina l’amicizia. La critica non ha alcuna
utilità se non è fatta con amore sincero, e solo quand’è richiesta. Dovrebbe
essere offerta con l’amorevole desiderio d’aiutare gli altri. Coloro
che hanno imparato l’autocontrollo hanno il diritto d’aiutare gli altri. Da
questo punto di vista lo studio del carattere è utile.

– L’aspetto fisico è un indice del carattere –

Un modo di studiare il carattere si basa sulla fisionomia. Si dice che le
caratteristiche salienti dell’uomo si rivelano nel suo corpo:
un’indiscriminata generalizzazione. Non tutti i tratti fisici raccontano la
vera storia della vita interiore.

Aristotele studiò la fisionomia come guida al carattere. I maestri indù
vanno più in profondità. Essi dicono che i pensieri predominanti di tutte
le incarnazioni di un uomo si riflettono nei suoi occhi. Ma, benché gli
occhi
rivelino l’intera storia dell’anima – e non solo di questa vita, ma anche
di quelle passate – ci vuole la mente di un Maestro per analizzare la
rivelazione delle vite passate che si riflettono in questa vita.

Ogni tanto, mentre camminate, scorgete improvvisamente qualcosa
negli occhi di un passante e pensate: “Questa persona non mi piace”,
oppure, secondo il caso, “mi piace”. Gli occhi raccontano l’intera storia.

Paura, rabbia, gelosia, avidità, generosità, amore, coraggio, spiritualità:
tutte queste qualità, buone e cattive, creano riflessi corrispondenti negli
occhi. Gli investigatori possono controllare i loro muscoli facciali per non
tradire con la loro espressione quello che pensano, ma non possono
nascondere il sospetto nei loro occhi. Uno yoghi ha occhi calmi, perché
pensa allo Spirito tranquillo.

I tratti facciali e corporei sono stati studiati; perfino le bozze del
cranio
sono state analizzate; ma l’aspetto fisico non sempre racconta la storia, e
culture diverse traggono conclusioni diverse dalle loro osservazioni. Alcuni
dicono che le persone grasse amano il lusso e non il lavoro, e che le
persone magre sono più spirituali. Ma, in India, l’obesità di una persona
spirituale è considerata in modo favorevole. Cesare era stanco dell’aspetto
“magro e affamato” di Cassio, in cui vedeva una minaccia al suo
potere. Alcuni scrittori hanno creato una teoria: chi è eccessivamente
magro pensa troppo e perciò la carne non può depositarsi su di lui. Uno
studio della storia dimostra che sono stati buoni governanti, sia gli uomini
magri, che quelli grassi.

Se ora siete grassi in modo persistente, siete stati grassi molte volte
prima; o, se in questa vita siete cronicamente magri, siete stati magri per
parecchie incarnazioni. Avete ereditato la tendenza dal passato, e qualunque
cosa mangiate, quel modello di pensiero tenderà a manifestarsi.

La fisionomia è un vero rivelatore del carattere, se si tiene conto del
fatto che tutti i pensieri, passati per una particolare mente durante molte
incarnazioni, si rivelano nel corpo. Ma ci vuole il potere intuitivo di un
Maestro per “leggere” la fisionomia completamente e correttamente.

Per esempio, Socrate era molto brutto. Egli incontrò un grande astrologo che
disse: “Socrate, tu sei la persona più malvagia ch’io conosca”. Gli
allievi di Socrate si adirarono molto contro l’astrologo, ma il maestro
rispose: “Hai ragione. Lo sono stato effettivamente nel passato. Ma
benché io l’abbia ora superato in virtù della saggezza, le cose che ho fatto
allora sono registrate in questo corpo e lo rendono brutto”.

Non due facce sono uguali. Ciascuna è differente dall’altra, a causa
delle caratteristiche che si sono manifestate in questa vita e in quelle
passate. Perciò non si tratta semplicemente di giudicare le persone come
cattive o buone perché il loro aspetto presente è repellente o piacevole.

San Francesco non era fisicamente attraente, mentre il suo discepolo
Masseo era un bell’uomo. Ma Masseo non possedeva la grande bellezza
spirituale di san Francesco.

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