La potenza del pensiero 7f

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La potenza del pensiero 7f

di Swami Sivananda – Parte settima e fine

Edizioni Babaji

CAPITOLO XI
LA POTENZA DEL PENSIERO E LA REALIZZAZIONE DELL’ASSOLUTO

1. La vita. Influsso reciproco dei pensieri

Quel pensiero, dominante nella mente, si manifesterà nella vita. Se
siete coraggioso, allegro, misericordioso, tollerante, queste qualità
si affermano nella vostra vita fisica. L’unica impurità della mente è
costituita da pensieri volgari e da desideri privi di spiritualità.
Vigilate sui buoni pensieri; sono il vostro tesoro. Quando avrete
eliminato anche l’ultimo pensiero legato all’Ego inferiore, allora
conoscerete la pace. La vita è determinata dal flusso dei pensieri.
L’interruzione della dualità avviene proprio quando la mente
interrompe il suo funzionamento. Il pensare è legato al fattore
“tempo”. I pensieri devono cessare e solo allora conquisterete
l’assenza del tempo. Rimanete con un atteggiamento interiore immobile.
Fate che tutte le onde di pensiero diminuiscano una ad una fino a
scomparire. Nella quiete la mente si dissolve e l’Atman rifulge di
luce propria, di pura consapevolezza.

2. Come trasformare il pensiero in esperienza spirituale

L’oro, che viene fuso nel grogiuolo, ne prende la forma. Allo stesso
modo la parte mentale assume facilmente la forma dell’oggetto, al
quale ha lungamente pensato. Se pensa a un frutto ne assumerà le
sembianze e le qualità. Se vi soffermate a pensare intensamente al
Cristo, ne potrete imitare le virtù. E’ assolutamente necessario che
nutriate la mente con i giusti mezzi, affinché essa possa assimilare
l’adatto cibo sattvico. Gli stessi pensieri che durante il giorno
occupano la vostra mente, ricorreranno spesso nei vostri sogni. Se
siete puri, potete assumere il Bhava (comportamento mentale) che
ritenete più opportuno. Se la vostra attenzione è concentrata sulla
misericordia, tutto il vostro essere sarà permeato di questa virtù;
altrettanto vi accadrà con il sentimento di pace. Il Bhava infatti
determina la natura di un’azione, rendendola efficace. Abbracciate
chiunque volete: vostra madre, vostra sorella, vostra moglie; l’azione
è la stessa, ma il Bhava mentale è diverso. Fate attenzione al vostro
comportamento mentale, controllate sempre le vostre idee e le vostre
sensazioni, specialmente durante la meditazione perché è necessario
che i vostri Bhavana siano sempre sattvici, essendo il loro controllo
molto più importante di quello del respiro. I pensieri che create
nella vostra mente e le immagini che a mano a mano formate nella vita
quotidiana, vi aiuteranno a compiervi e a divenire quello che vorrete
essere. Se pensate costantemente a Krishna, vi identificherete in Lui
e sarete in Lui eternamente.

3. I pensieri dell’Assoluto

La vostra mente deve eliminare tutti i pensieri grossolani e volgari e
riempirsi esclusivamente di pensieri dell’Assoluto. Tenetela
costantemente impegnata con pensieri sublimi ed elevati in modo che
non vi sia spazio per quelli dispersivi. Non dite mai parole inutili e
non permettete che pensieri vani e puerili entrino nella vostra mente.

4. Pensieri elevati per guarire le malattie

La migliore medicina per guarire tutte le malattie e per mantenersi in
ottima salute, consiste nell’impegnare la mente nei pensieri elevati.
Le onde emanate da questo tipo di pensieri, mercè il Kirtan, il Japa e
la meditazione, pervaderanno di una speciale energia tutto il vostro
corpo, ringiovanendolo e vivificandolo. Un altro mezzo estremamente
utile e molto economico è di mantenersi sempre allegri, sorridenti,
ottimisti. Studiate quotidianamente la Bhagavad Gita; fate anche pochi
capitoli, ma quelli più significativi. Siate continuamente occupati; è
un ottimo rimedio per tenere lontani i pensieri relativi a cose
mondane. Colmate la mente con sattva e godrete così ottima salute e
profonda pace. Cercate di mettervi in sintonia con pensieri e virtù
superiori, quali la saggezza, la serenità, la verità, il coraggio, la
misericordia, l’amore, la gioia, la fiducia. Lasciate che la mente
prenda una direzione spirituale e che percorra i sentieri dello Yoga:
essa beneficerà di pace e potrà generare armoniose vibrazioni. Tutto
sarà di enorme vantaggio per la vostra salute mentale, fisica ed
emotiva.

5. Coltivate il pensiero tramite la conoscenza e la devozione

Appartatevi e controllate attentamente i vostri pensieri. Solo per
poco tempo permetterete alla mente di saltare come una scimmia
nell’ombroso fogliame. A poco a poco dovrà acquietarsi e voi diverrete
uno Sakshi in grado di controllare i vari pensieri. Sarete lo
spettatore delle scene che si svolgeranno nella vostra mente. Non
identificatevi con i vostri pensieri, siate indifferenti. In questo
modo essi si esauriranno uno per volta inesorabilmente. Ripetete
mentalmente: “OM, io sono uno Sakshi. Io sono l’Universale Atman. Io
sono completamente distaccato da queste figure mentali e da questi
falsi pensieri. Vadano pure via; io non ho nessuna attrazione per
loro”. Allora i pensieri scompariranno e la mente sarà docile e
pronta. Concentrate la mente sulla forma di Hari, Siva, Krishna, del
vostro Guru o qualsiasi altro santo e maestro. L’immagine mentale deve
essere tenuta sempre viva e forte; in tal modo tutti i pensieri
scompariranno rapidamente. Questo secondo metodo è chiamato Bhaktas.

6. Pensieri e pratica dello Yoga per la quiete mentale

Sedetevi in un luogo tranquillo e iniziate a discernere i vostri
pensieri, dissociandovi da loro e dalla mente che ne è la sorgente.
Identificatevi con il vostro intimo profondo, il più segreto Io e
soffermatevici silenziosamente. A poco a poco tutti i pensieri
svaniranno e voi e l’Assoluto sarete una cosa sola, il Prabrahma
(Grande Brahma). Continuate la pratica della quiete mentale. E’
necessario un lavoro continuo, costante e paziente per riuscire ad
annullare la mente. Dovete procedere con ordine, annullando per primi
i Vasana. Solo allora sarete in grado di iniziare con efficacia il
Sadhana della calma mentale. Senza i Vasanas-Kshaya, non è possibile
il raggiungimento della quiete e l’annullamento della mente.

7. Come conquistarti gli amici, praticando lo Yoga

“Conquistate gli amici e influenzate le genti”, è una massima che Dale
Carnagie ha preso da un antichissimo libro indiano di scienze
esoteriche e metapsichiche. Se praticate lo Yoga il mondo intero vi
amerà. Inconsciamente attirerete a voi tutti gli esseri viventi;
persino le entità spirituali saranno sempre ai vostri ordini. Gli
animali feroci saranno mansueti con voi, che amate e servite tutti.
Scoprite e potenziate i vostri poteri interiori attraverso la pratica
del Raja Yoga, attraverso il controllo e la conquista della potenza
del pensiero. Se praticate lo Yoga, tutta l’umanità, tutti gli esseri
viventi, compresi gli animali, faranno parte della vostra famiglia. le
pratiche Yoga vi schiuderanno un mondo particolare, grazie al quale
riuscirete a superare tutte le difficoltà e tutte le debolezze.
Inoltre, sempre per mezzo dello Yoga, il dolore verrà annientato dalla
gioia, la morte dalla vita, la tristezza dall’ottimismo, la sconfitta
dalla vittoria, la malattia dalla salute. Praticate con continua
regolarità e voi stessi constaterete l’efficacia di queste pratiche.

8. Lo stato di spensieratezza procurato dallo Yoga

In genere la molla che spinge la maggior parte dei neofiti non è la
ricerca di un risveglio dello Spirito, ma piuttosto un senso di
curiosità inteso ad ottenere delle facoltà parapsicologiche. Questo
atteggiamento impedisce e frena il neofita nell’ascesa verso
l’Assoluto, in quanto egli cerca di sviluppare i Siddhi per scopi
personali ed egoistici, pertanto è essenziale attenersi rigorosamente
alle leggi etiche della dottrina. All’inizio occorre trasformare la
natura umana. Se diventate assolutamente privi di desideri e di
pensieri e se i Vritti mentali vengono distrutti interamente, allora
Kundalini (energia cosmica) avrà modo di ridestarsi senza sforzo
alcuno, solo per mezzo della forza derivante dalla purezza interiore.
Rimuovete tutte le scorie mentali e tutto quanto non è utile, perché
l’aiuto e la risposta che attendete vengono da voi stessi.

9. Lo Yogi che ha sviluppato la forza del pensiero

Se un individuo possiede una personalità affascinante e magnetica,
tutti coloro che lo avvicinano saranno profondamente influenzati dalla
sua voce dolce, dalla sua parola decisa e serena, dai suoi occhi
luminosi, dal suo corpo forte e vigoroso e dalle sue grandi virtù. Le
genti da lui ricevono gioia, pace e forza: tutti vengono ispirati
dalle sue parole e dal suo comportamento. Il pensiero è nobile, ma è
una grande forza. Uno Yogi è in grado di purificare il mondo intero
con la forza del suo pensiero, anche se vive in una solitaria grotta
dell’Himalaya. Per aiutare il prossimo non è necessario salire su un
podio e tenere conferenze o discorsi. Il Sattva è un’attività intensa
e appare simile a una ruota che, girando rapidamente, sembra ferma.
Opera così l’uomo sattvico.

10. Il pensiero è una forza che evolve

La vita è un viaggio attraverso l’impurità, l’odio, l’amore cosmico,
le tenebre, la luce, l’imperfezione, la schiavitù, la libertà, la
molteplice diversità e l’unica Unità, l’ignoranza e la saggezza, la
debolezza e la forza. Lasciate che ogni pensiero vi porti sempre più
vicino all’Assoluto e che perfezioni sempre di più la vostra
evoluzione interiore.

CAPITOLO XII
LA POTENZA DEL PENSIERO PER UNA NUOVA CIVILTA’

1. I pensieri puri e il loro rapporto con il mondo

Sia lo psicologo, sia lo studioso delle scienze esoteriche, confermano
l’importanza della purezza dei pensieri. Infatti la cultura del
pensiero è una scienza esatta. Per questo motivo si dovrebbe educare
il pensiero allontanando tutto quanto è vano e grossolano. Colui che
ha pensieri egoistici nuoce a se stesso e agli altri perché contamina
il mondo mentale. i suoi pensieri egoistici si insinuano nelle menti
altrui, anche di coloro che vivono lontani. I pensieri egoistici sono
la causa di tutte le malattie. Infatti l’origine del male scaturisce
sempre da un pensiero impuro. Colui che ha pensieri buoni e sublimi
può irradiare gioia, speranza, conforto, pace, anche a chi vive
lontano.

2. La forza del pensiero al servizio del benessere umano

Con la parola Karma viene indicata la legge di causa ed effetto. ma il
Karma significa anche azione. E solo l’uomo nel cosmo è l’essere
pensante capace di discernere, comprendere e determinare il Karma. Per
tutti gli altri regni inferiori non esiste questa possibilità. I
pensieri sono veri e propri oggetti, consistenti e forti più di ogni
altra cosa fatta di materia. Hanno una forza enorme, incredibile.
Siate quindi molto cauti quando usate il potere del pensiero, che può
esservi di immensa utilità in moltissime occasioni; non sottovalutate
questo potere e non trattatelo a caso. Fatene sempre un uso giusto e a
totale beneficio di tutti.

3. La potenza del pensiero per educare i sentimenti di coraggio e di amore

Continuate a distruggere i pensieri di paura, di egoismo, di odio, di
debolezza, di male, di sconforto. Consolidate invece i pensieri di
misericordia, di coraggio, di amore, di purezza. E non dimenticate che
i pensieri di egoismo vi distruggono, mentre quelli elevati di purezza
vi infondono nuova esultante vita. Provate e comprenderete l’immensa
forza interiore di cui potete disporre. Meditare sull’Assoluto produce
un effetto incredibile, ineffabile, poiché allontana i pensieri
egoistici e trasforma la sostanza mentale.

4. La forza del pensiero al servizio di una vita ideale

Nei pensieri elevati esiste sempre una forza straordinaria, da cui
l’esistenza vostra trarrà sicuro beneficio. Tuttavia esistono livelli
diversi di ricezione in rapporto alle capacità mentali e intellettive,
alla forza fisica e psichica di ogni individuo. Per questo motivo
ognuno dovrebbe avere un ideale adatto al proprio temperamento e alle
proprie capacità e cercare di attuarlo ad ogni costo. Un ideale non
sentito e non adeguato alla vostra formazione individuale, oltre ad
essere irraggiungibile, vi procura illusioni. Allora non dovrete far
altro che rinunciare a divenire tamasici. Ciascuno conservi i propri
ideali che potrebbero essere sempre realizzati in futuro. E’
importante il fatto che ognuno metta, nel perseguire il proprio
ideale, tutta la tenacia e la costanza possibile. Tutta la vostra
energia, la vostra forza nervosa e la vostra volontà, devono essere
dirette verso questo scopo. La sostanza del vostro ideale può essere
definita da voi stessi, tenendo conto delle vostri naturali
inclinazioni. Se non siete capaci, fatevi consigliare da un Guru. Come
è triste constatare che moltissime persone vivono senza un preciso,
elevato ideale. Anche coloro che hanno avuto un’istruzione, spesso
conducono una vita che non ha senso e scopo, sconvolti dal vento delle
passioni. Gli epicuri, gli avidi, i ricchi non conoscono certo altro
modo di vivere. Questi sono l’ideale degli spiriti molto bassi, che
conducono l’uomo nelle tenebre. Benedetto sia l’uomo che lotta per
conseguire i propri ideali. Benedetto sia l’uomo che consapevole
sorride continuamente. Così trasformerà l’ambiente che lo circonda.

5. L’energia del pensiero al servizio del progresso spirituale

I discorsi vacui e le chiacchiere vane assorbono una notevole quantità
di energie vitali, come i pensieri inutili e vuoti. E’ necessario non
disperdere il pensiero e osservare l’economia più stretta della sua
energia per utilizzarla nella contemplazione di Brahma. Tutti i
pensieri nocivi e vani devono essere allontanati decisamente, poiché
impediscono la crescita dello Spirito. Un pensiero inutile vi
allontana dall’Assoluto; non dovete quindi permettere alla mente di
percorrere quei sentieri dove nascono abitudini e atteggiamenti
dannosi e inefficaci.

6. Aiutate il mondo tramite pensieri di forza

Vibrazioni di frequenza uguale armonizzano tra di loro, vibrazioni di
frequenza diversa si respingono. Secondo questo principio, tutti i
principi simili si attraggono e si trasmettono da persona a persona.
Infatti il pensiero è movimento costante, forza vivente e dinamica. Se
la vostra mente si sofferma su un pensiero sublime, si sintonizzerà
con altri pensieri sublimi. Naturalmente i pensieri dannosi e
dispersivi attireranno altri uguali pensieri.

7. La potenza del pensiero e le condizioni per una nuova civiltà

Il pensiero plasma l’uomo che, a sua volta, forma la civiltà. Dietro
ogni avvenimento importante della vita e della storia del mondo,
esiste una forma di pensiero; dietro ogni scoperta ed invenzione,
dietro ogni religione e filosofia, ogni distruzione e creazione della
vita, esiste il pensiero. Il pensiero viene espresso con la parola che
lo trasforma in azione. Vero è il detto: “Tu diventerai quello che
pensi”. Ma come costruire una civiltà nuova? Risvegliando una nuova
forza di pensiero. Come costruire una civiltà che possa garantire
all’uomo la pace e la prosperità? Risvegliando nell’uomo la serenità,
la virtù, l’amore. La centesima parte delle energie usate per
rincorrere scopi vani sarebbe sufficiente per creare il PENSIERO che
genererebbe la civiltà nuova. Le armi nucleari e le altre invenzioni
esiziali portano inesorabilmente la più totale distruzione. La natura
diventa sterile e un senso di sgomento, di paura, di sospetto e di
odio scende nel cuore dell’uomo, si insinua nella sua mente già
vacillante, penetra nel suo fisico logoro, malato. Fermati, non
discendere più oltre. Allontanate tutto quanto turba la mente dei
giovani, e fate che essi abbiano solo pensieri e ideali nobili. I
ladri, gli assassini, i truffatori, vengono puniti dalla legge, che
purtroppo ignora chi perpetra il reato più grave, quello di introdurre
nella mente dei giovani idee turpi e ignobili. le leggi del futuro
esprimeranno la loro perfezione, comminando pene gravi per questo tipo
di reato. Fioriranno allora gli studi filosofici e religiosi come non
mai. Nella nuova Civiltà nascerà un albero, di cui tutti mangeranno i
suoi frutti. L’uomo sarà giusto, generoso, amorevole con tutti, perché
il benessere di tutti sarà la sua più grande felicità. In questa
società ognuno darà al suo prossimo tutto quello che ha e riceverà
tutto quello che ha donato. Non esisteranno più metodi tassazione o di
ripartizione degli utili. Non esisterà più la polizia né l’esercito.
Scompariranno le ideologie politiche e le ingiustizie sociali ed
economiche. La virtù sarà l’unica sentinella che veglierà nel mondo.
Risvegliamoci, l’ora è giunta ormai. Muoviamoci incontro alla vita.
l’alba già nasce tra i roseti. La benedizione di Dio discenda su di
Voi tutti.

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La “Divine life society” venne fondata nel 1936 dal Guru Sri Swami
Sivanandaji Maharaj con lo scopo di far conoscere a tutti la grande
saggezza dell’India segreta. Il Maestro ha svolto un’attività
incessante attraverso questo Ente e attraverso l’Ashram, diffondendo
le teorie dello Yoga, del Vedanta sulle virtù divine, su un giusto
comportamento, su un servizio disinteressato e sulla fratellanza
universale. La sede è a Sivanandanagar, sulle rive del Gange, vicino
Rishikesh. Quivi un gruppo di Sannyasin insegna lo yoga. L’Ashram
rappresenta un centro di antiche tradizioni e di pratiche di grande
valore spirituale-esoterico. La “Divine life society” dispone di un
centro omeopatico gratuito, di una farmacopea Ayurvedica, di un
ospedale olftalmico, di un laboratorio fotografico e di un laboratorio
scientififco dove vengono dimostrati i benefici delle tecniche yoga.

E’ stata anche istituita la “Yoga-Vedanta Forest Academy” (Accademia
di Yoga Vedanta), che è frequentata da studenti indiani e stranieri
che si propone di insegnare, con metodi speciali, le tecniche Yoga per
praticare la meditazione avanzata. La salute fisica viene curata in
modo speciale perché è considerata essenziale nella pratica del
Sadhana spirituale e per questa ragione è obbligatoria la
partecipazione ai corsi regolari di Hata Yoga. Il centro rappresenta
una fonte ispiratrice sia per le idee che può proporre che per le
energie che può rafforzare. La società svolge questa funzione
vivificatrice di risveglio della spiritualità non limitandosi ad
alcuni continenti, ma spargendo la voce ovunque, attraverso la stampa
di libri, opuscoli e riviste, che trattano con metodo scientifico
tutti gli aspetti dello Yoga e del Vedanta, della religione, della
filosofia e dell’antica medicina, organizzando e svolgendo conferenze,
dibattiti di carattere religioso, istituendo centri di pratiche Yoga e
alimentando il risveglio della cultura in genere. Inoltre, di tanto in
tanto, quando viene ritenuto necessario, sono messe in atto tutte le
attività volte alla rigenerazione della moralità e della spiritualità
di tutta l’umanità. I fini essenziali di questo ente comprendono
l’insegnamento e la divulgazione delle dottrine filosofiche e della
conoscenza spirituale, l’abolizione di qualsiasi casta e il rispetto
di tutte le religioni.

La casa editrice dello “Yoga-Vedanta Forest Academy” pubblica
periodici e libri di grande importanza. Pubblica anche speciali lavori
che trattano la cura delle malattie e le pratiche per mantenere sano
il corpo. Possono essere soci dell’Ente tutti coloro che sono
interessati a praticare la non violenza (Ahimsa), la verità (Satya) e
l’autocontrollo (Brahmachara). Essi riceveranno la rivista mensile
intitolata “The Divine life society”. L’Ente non si limita ad elargire
la propria assistenza solo ai propri aderenti, ma a tutti
indistintamente. Il suo fine è ricercare la verità e diffonderla nel
mondo. Per questo scopo è sorto Il Parlamento Mondiale Delle
Religioni, che deriva da un congresso tenuto nell’aprile del 1953. Nel
1957 venne pubblicato un volume che trattava tutte le religioni, che,
secondo la procedura solita, è stato distribuito in tutte le
biblioteche universitarie indiane ed estere.

Di volta in volta sono stati pubblicati studi sulla religione
dell’Islam, sul Cristianesimo, sul Buddismo, ecc. Seguendo le
direttive della “Divine life society”, gli aspiranti dirigono scuole
di Yoga in diverse parti del mondo. I fini precipui e gli obiettivi
dell’Ente sono quindi di carattere puramente spirituale, decisamente
non settari, applicabili universalmente e di completa apertura. L’Ente
offre un posto sereno dove possono trovare ampie opportunità ed aiuto
effettivo per recuperare la pace, coloro che soffrono di afflizioni e
coloro che sono traumatizzati da conflitti psicologici. Il fine
dell’Ente si identifica con la vita dell’Universale Divino.

Aspirazioni ed obiettivi della “Divine life society”:

1. Promuovere la diffusione della Conoscenza Spirituale: – chiamare
gli uomini a Dio, organizzando frequenti Sankirtan ( riunioni
spirituali), pubblicando e distribuendo libri, opuscoli, periodici. –

2. Istituire dei centri per praticare lo Yoga, il Sadhana e la vera
cultura. – elevare l’uomo attraverso la pratica sistematica delle
Asana, del Pranayama, del Dharana, del Dhyana e del Samadhi.

3. Istituire dei centri per la diffusione della sapienza spirituale,
aiutando gli studenti più meritevoli ed assidui.

4. Fondare organizzazioni sanitarie e svolgere attività terapeutiche
con tecniche adatte. L’assistenza è rivolta particolarmente ai poveri.

5. Determinare la rigenerazione morale e spirituale nel mondo e in
particolare nel Bharatavarsha. Questo Ente è stato costituito e
registrato con carattere di Trust nel 1936 e da allora ha funzionato
ottimamente con il preciso scopo di raggiungere i fini e gli obiettivi
qui sopra esposti, in tutto il mondo.

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Glossario.

Adi = l’inizio, il primo
Advaita = monismo, non dualismo dello spirito universale con il relativo.
Ahmsa = non violenza, non nuocere con pensieri, opere o parole.
Akasa = Etere, materia sottile, di cui è composto l’Universo.
Akhmdaikarasa = La qiuntessenza dell’uno indiscibile.
Amalaka = Un piccolo frutto.
Ananda = Beatitudine, felicità cosmica.
Ashram = Eremitaggio, scuola o comunità Yoga.
Atma o Atman = Lo Spirito Supremo, l’Assoluto o Brahama.
Ayurveda = Uno dei quattro libri dei Veda, tratta in maniera specifica
la medicina.
Ayurvedico = Agg. di Ayurveda.
Brahmachara = Perfetto autocontrollo dei sensi. Il vedere Brahma in
tutto. Buddhi =
Ragione, discriminazione, stadio superiore dell’intelletto.
Bagavad Gita = Libro antichissimo, nel quale è riportato il dialogo
tra Krishna e Arjuna.
Bhava = Comportamento mentale, sentimento, sensazione.
Bhavana = Sensibile, sensitivo.
Curu = Sensibile,sensitivo.
Guru = Lett. Gu, dal buio e Ru, alla luce. Maestro spirituale.
Hari = Nome di Vishnù, il Dio Personale, nome molto usato dai canti
religiosi e nelle preghiere.
Hiranyagarbha = Letteralmente: “Colui che è nato dall’uovo d’oro”,
matrice d’oro, anima cosmica. Uno dei nomi di Brahma.
Indrya = Un organo sensoriale.
Japa = Invocazione continua di un nome sacro, di una preghiera, di un mantra.
Jiva = Essere vivente, creatura, il vero “Io” individuale.
Jnana = Vera conoscenza sacra, scaturita dalla profonda meditazione interiore.
Jnana Indriyas = Gli organi dell’udito, del tatto, della vista, del
gusto, dell’odorato.
Jnani = Colui che ottiene la conoscenza, seguendo la via dello Jnana Yoga.
Karma = Lett. azione; effetto dell’atto compiuto a causa delle conseguenze.
Krishna = L’eroe più famoso della mitologia indù, protagonista della
Bagavad-Gita.
Maharaj = Lett. “Grande re”.
Mahatma = Grande anima, nome dato ai grandi maestri realizzati.
Manas = mente individuale, con l’attitudine di applicazione, selezione
e rifiuto.
Manomantra Jagat = Il mondo che esiste solo come concetto, universo concettuale.
Mantra = Pensiero o preghiera sacra.
Maya = Illusione, apparenza irreale della realtà.
Moksha = La liberazione finale dello spirito dal ciclo delle rinascite.
Narayana = Lo spirito universale, anche nome di Vishnu.
Nirvikalpa Samadhi = Stato supremo di estasi nel quale si ha il vuoto
assoluto. Prana = Vitalità, forza, l’energia vitale cosmica, la cui
manifestazione più facile si ha con gli esercizi del pranayama.
Pranayama = Lett. controllo ritmico dell’energia vitale; sono regole
per la respirazione.
Pratipaksa = Metodo che consiste nell’opporre ai pensieri cattivi i
buoni pensieri.
Purushartha = Giusto esercizio, operazione del pensiero rivolto verso
il supremo.
Rahita = Immune.
Rajas = Uno dei tre Guna, quello che corrisponde alla attività.
Rama = Eroe dell’epico Ramayana. Settima incarnazione di Viushnu.
Sadhana = Pratica ricerca spirituale, ascesi.
Sadhu = uomo realizzato che ha rinunciato al mondo per darsi alla vita
dello spirito.
Sakshi = testimonio.
Sama = Serenità della mente, equanimità, assenza di agitazione.
Samadi = Stato trascendentale dell’unione dell’Io relativo con l’Assoluto.
Samsara = Ciclo continuo di rinascite e morti che si può troncare
solamente praticando le tecniche Yoga.
Samskara = Impressione, ricordo buono o cattivo del passato provocato
dal Karma, atto di purificazione.
Sankalpa = Volontà, pensiero.
Sankaracharya = Famoso maestro della dottrina di Advaita.
Sannysin = Vero monaco, colui che ha abbracciato la vita monastica.
Satchidananda = Esistenza, conoscenza e felicità assolute. Altro nome di Brahma.
Satsanga = La giusta compagnia degli uomini santi e praticanti lo Yoga.
Sattva = L’illuminante e buona qualità di tutte le cose della natura.
Esprime l’equilibrio, l’armonia, la luce e le purezza.
Sattvico = Agg. di Sattva.
Shakti = La Madre Divina, la forza efficente dell’Assoluto che
simbolizza la capacità d’esecuzione
Siva = Divinità; terzo aspetto della Trimurti indiana. Il disintegratore.
Siddhi = Poteri e facoltà superfisici che vengono ottenuti tramite una
costante pratica dello Yoga.
Sri = La conoscenza di Brahma.
Sri Sri = Prosperità, fortuna.
Suddha = Puro.
Swaroopa = Natura.
Tamas = Tenebra, ignoranza, inerzia, una caratteristica della natura.
Tapas = Pratica di dura disciplina; penitenza, ascesi, sforzo aderente
di purificazione ed austerità.
Turiya = il sommo stato di coscienza e di percezione.
Tyaga = Le rinuncie.
Trikuty = centro supersottile tra le arcate sopraccigliari.
Upanishad = Lett. upa – vicino; ni – in basso e sad sedere. Significa
sedere ai piedi del maestro per riceverne l’insegnamento spirituale.
Sono 108.
Vasana = Desiderio sottile latente, tendenza o brama, ricordo subcosciente.
Vasihta = Famoso saggio, autore di numerosi inni vedici.
Vedanta = tratto dai Veda, una delle sei scuole filosofiche indù.
Vedanti = Uno studioso dei Veda.
Vedantico = Agg. di vedanti.
Viveka = Discernimento. Facoltà di distinguere la realtà dall’irrealtà.
Vichara = Discriminazione, giusta domanda.
Vritti = modificazione della mente, modo di essere o stato mentale.
Vyvashara = Attività.
Yogi = Asceta, colui che cerca l’unione con l’Assoluto.

La potenza del pensiero

Il giusto metodo per utilizzare e controllare il pensiero a migliore
beneficio dell’uomo. La potenza del pensiero muta il destino. L’uomo
semina un pensiero e raccoglie un’azione; semina un’azione e raccoglie
un’abitudine; semina un’abitudine e raccoglie un carattere; semina un
carattere e raccoglie un destino. L’uomo costruisce il suo avvenire
con il proprio pensare ad agire. Egli può cambiarlo, perché ne è il
vero padrone.
Gli ignoranti credono che il Karma agisca in ogni evento umano. Essi
credono che tutto sia destino. Ma pensare ed agire in questa maniera
afferma l’Autore, porta all’inerzia, alla rassegnazione e alla
miseria. Tutto questo significa ignorare completamente le leggi che
regolano il Karma. Voi potete costruire il vostro destino con i vostri
pensieri e con le vostre azioni. Voi avete ottenuto una libera volontà
di scelta. Voi avete ottenuto la libertà nell’agire. Grazie a queste
verità Dacoit Ratnakare, Jagat e Madai riuscirono a cambiare
completamente la loro vita diventando grandi saggi. Possiate divenire
tutti saggi e Yogi attraverso un giusto pensare, desiderare e agire.

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