La mente può controllare la guarigione

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La mente può controllare la guarigione

26 gennaio 2010

“Dove è il nostro pensiero, noi siamo”, diceva Peter Deunov, dunque nel mondo dei demoni o in quello
della luce a seconda di dove portiamo il nostro pensiero. Ora la epigenetica, la nuova biologia (il
cui esponente di spicco è il dr Bruce Lipton ci ricorda che “la nostra mente controlla la nostra
guarigione”.

Da questa nuova scienza sappiamo che il destino non è sigillato nelle spirali dell’elica del DNA e
che ci sono cose che possiamo fare per cambiare la nostra genetica e quindi la nostra salute. Anche
nell’insegnamento spirituale conosciamo il valore del libero arbitrio. Dall’insegnamento di Peter
Deunov, tuttavia, conosco che questo libero arbitrio non è cosi totale come l’entusiasmo (legittimo)
della comunicazione della nuova scienza (e marketing) stanno diffondendo o forse, come penso, come
il collettivo vuole interpretarla.

Certamente da un lato è più sollevante e “caricante” l’idea (vaga rispetto alla pratica poi
applicata) che siamo onnipotenti, dall’altro onestamente questa onnipotenza non pare abbia dato
grandi risposte né soluzioni di qualità di vita umana; mi pare, invece, che questo “equivoco di
onnipotenza” abbia dato molte risposte in termini di quantità – tanta- gestita da una minima parte
della umanità.

Ma tornando alla nota della scienza dello spirito di Peter Deunov, come già riportato in un articolo
sul sito: “possiamo controllare il nostro destino per il 50%, ma ci sono anche altri fattori che
regolano le nostre vite e che costituiscono il restante 50%. Dico che il 50% delle nostre vite
dipende dal destino e dalla Natura, il 25% da noi stessi e il 25% dalla società”.

Non trovo che questo sia invalidante la tesi epigenetica moderna (o altrettanto, invalidante Peter
Deunov), semplicemente mette ordine sul “range di azione” del libero arbitrio personale.
Matematicamente ci può anche sembrar poco il 25%, ma è rarissimo usare anche quello, dunque gradi
passi faremmo se applicassimo tutta la porzione che ci spetta. Nel 50 per cento posto da Deunov, c’è
la visione di Leggi cosmiche, di qualcosa oltre l’umano, che ordina, regola, crea la vita tutta.

Il dr Mercola, dal cui articolo (originale nella versione inglese di questo sito) traggo spunto per
la parte di epigenetica di queste note, mette in guardia sul fatto che i cambiamenti che possiamo
apportare ai nostri geni, grazie al nostro pensiero-mente, possono essere sia buoni che cattivi,
ovvero possiamo farci del bene o del danno: a seconda del cibo che mangiamo, dall’aria che
respiriamo e persino dal pensiero che produciamo.

Insomma dobbiamo assumerci in primis responsabilità di noi e della nostra salute, come molti di noi
dicono da anni.

“Per molti anni siamo stati certi della filosofia che, indipendentemente da ciò che facessimo per
danneggiarci con cattive scelte nello stile di vita, ciò influenzasse solo noi: i nostri figli
sarebbero nati con una lavagnetta genetica pulita.

Ora sappiamo che questo non è vero, che cambiamenti epigenetici possono essere trasmessi ad intere
generazioni. Ognuno di noi ha una responsabilità maggiore di quanto immaginato”.

Beh… fa piacere ci arrivi la “scienza” anche se di avanguardia, perchè nella scienza dello spirito
tutto questo cosi nuovo non è.

Secondo Dawson Church (epigenetista), apprendo da Mercola, che “non ci ferisce ciò che non
sappiamo,ma ciò che pensiamo di sapere e che non è vero”

La malleabilità della epigenetica aiuta a chiarire perché 2 gemelli identici invecchiando possono
distinguersi. Perché uno dei due gemelli identici sviluppa un cancro e l’altro rimane sano, dato che
hanno un identico DNA? Perché uno diventa obeso e l’altro resta smilzo?

“Invecchiando il nostro genoma non cambia, ma lo fa moltissimo il nostro epigenoma, specialmente
durante periodi molto critici della vita, per esempio come l’adolescenza. Esso è influenzato da
stress emozionali e fisici, dal cambiamento climatico e da abusi durante l’infanzia.

Il segreto è nei gruppi metilici (metile=radicale monovalente derivabile dal metano per sottrazione
di un atomo di idrogeno ndr) che ricoprono la molecola di DNA, che è il regno dell’epigenoma. Quando
un gene è epigeneticamente spento, il DNA solitamente è stato “metilato”. Quando gruppi di metile
aderiscono ad un segmento di DNA, inibiscono la risposta del gene.

Gli scienziati hanno scoperto che è più facile fare dei cambiamenti epigenetici che aggiustare geni
danneggiati.

La terapia epigenetica, che è essenzialmente la cura della malattia attraverso la manipolazione
epigenetica, implica il cambio delle istruzioni alle cellule – riattivare geni desiderabili e
disattivare quelli non desiderabili. Questo campo emergente, ora alla sua infanzia, rappresenta il
future nella medicina”.

Resta solo da augurarsi che questa “manipolazione” non venga deviata da “umana onnipotenza” ed i
soliti, irrefrenabili interessi di parte e di moneta. Quando la scienza si allontana dal sacro e si
autodivinizza, le nostre sorti umane sono in estremo pericolo.

La mente al di sopra della materia

“Cosi come l’epigenoma controlla l’espressione della malattia, la mente controlla l’epigenoma.
Quindi: la mente controlla la guarigione.

La scienza della epigenetica sta ora iniziando a spiegare le cose come l’effetto placebo e la
guarigione spontanea, di cui mancano attualmente spiegazioni scientifiche.

Epigenetica letteralmente significa: “al di sopra dei geni”. E cosa c’è al di sopra di loro? La
mente!

La mente ha il potere di creare la malattia o di curarla, poiché I nostri pensieri influenzano
l’espressione dei geni. L’attuale “nuova biologia” si sta sovrapponendo alla scienza della coscienza
e alla fisica quantistica e ci sta dimostrando che abbiamo un abile controllo delle nostre vite.”

La medicina energetica e l’epigenetica convergono

Siamo esseri di energia e come tali, abbiamo una componente elettromagnetica per ogni processo
biologico. Ogni pensiero e sentimento ed emozione, producono uno spostamento complesso nella
struttura biochimica degli organi.

Secondo Blair Justice, PhD, autore di Who Gets Sick (chi si ammala, ndr), i geni sono responsabili
solo per il 35 percento della longevità, mentre la dieta, l’esercizio fisico, lo stress ed altri
fattori ambientali sono le ragioni principali che la consentono.

Dawson Church cita queste statistiche:

“- pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca, che abbiano una forte rete di sostegno sociale ed una
pratica spirituale hanno un tasso di mortalità di 1/7 rispetto a quelli che non hanno queste
caratteristiche.

– Delle ricerche hanno mostrato ce la meditazione per 30 minuti al giorno può attivare l’umore tanto
quanto gli antidepressivi.

– Le persone anziane con atteggiamenti positivi hanno il 23 percento in meno di rischio di morte da
malattie cardiovascolari ed il 55 percento in meno per tutte le altre cause.

E’ evidente che le vostre credenze, pensieri, intenzioni hanno un effetto molto maggiore sulla
vostra vita che i vostri geni”.

Fare attenzione ai pensieri!

Abbiamo visto che la genetica è molto connessa alla mente e alla coscienza e che la chiave per la
guarigione in ultima istanza è nel controllo dei pensieri e delle emozioni.

Ora, inevitabile osservare che costumi di vita “moderni” senza limiti soprattutto per l’eccitazione
adrenalinica, anche da questo punto di vista “scientifico” non indicano che siano buon affare,
ovvero sono una pessima premessa per la salute del singolo e di quelli che stanno intorno: la
società intera.

Sarà bellissimo e importantissimo che lo comprendano bene i genitori per primi, soprattutto che
pratichino queste direttive, dato che i genitori sono la fonte primaria della trasmissione di
pensieri, tendenze, credenze ai loro figli.

“Abbiamo sempre insegnato ai nostri figli (gli americani saranno stati diversi, ndr…) quanto è
importante controllare il loro comportamento; ora forse è il tempo di concentrarci di più
sull’insegnare loro come controllare ciò che pensano e sentono, poiché i loro pensiero e le loro
emozioni sono ciò che scatenano l’espressione di un DNA specifico – dice nel suo commento il dr
Mercola- e il comportamento seguirà come conseguenza naturale.

Non potrei dirlo meglio di Dawson Church:

“Il codice inscritto nel nostro DNA, la cosa che credevamo fosse certa, è solo in attesa di ricevere
la nostra indicazione per cambiare, per creare una civiltà che porti salute, felicità e vibrante
pienezza in un modo che l’attuale establishment medico scientifico non può immaginarsi.”

Leggi qui l’articolo originale in inglese
articles.mercola.com/sites/articles/archive/2010/01/23/Why-Your-DNA-Isnt-Your-Destiny.aspx
Autrice e traduzione: Cristina Bassi / Fonte: thelivingspirits.net

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