La legge del Karma, spiegata a fondo

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La legge del Karma, spiegata a fondo

Vari autori

LA LEGGE DEL KARMA (1)

… La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per
il passato. Fa comprendere agli uomini che le cose del mondo, le sue
sfortune ed i suoi insuccessi, non intaccano la dignità dell’anima. (Mario
Ingaramo)

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Tutti i disordini che affliggono l’uomo sono dovuti all’azione della “legge
di causa ed effetto” detta anche “legge del Karma”. Questa legge è la stessa
che noi conosciamo con il nome “legge di gravità” e supera il campo fisico
per applicarsi a quello del comportamento. “Così come tu semini
raccoglierai; così come tu misuri agli altri sarà misurato a te, disse Gesù
di Nazareth, e la tua misura sarà piena, scossa e traboccante”.

Quanto esposto chiarisce la famosa massima: “Le macine del Signore macinano
lente… ma fino all’ultimo granello”. La legge di causa ed effetto opera
infatti affinché ognuno di noi abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che
ha seminato. Dio è legge e non punirà mai coloro a cui ha donato la vita.
Sono le trasgressioni alla legge che hanno creato la situazione attuale, in
cui esistono la sofferenza, la miseria e malattie.

Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare
le cose brutte, come se fossero di “nostra competenza”, oppure imprecando
contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono
infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante
le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l’insieme di tali
azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato “karma individuale”.

Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita,
come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono
acquisiti per “diritto di coscienza” e non possono né perdersi e tantomeno
venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l’intelligenza, il
talento, le facoltà e le conoscenze.

Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono
segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che
tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un
tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e
perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch’esse registrate. Questa
registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.

Questi oggetti, o strumenti come li potremmo chiamare, appaiono nelle nostre
vite, sia che noi li desideriamo oppure no, ed è questo il motivo per cui
alcune persone nascono nell’opulenza e altre nella miseria. Ognuno, infatti,
nasce nella condizione in cui ha meritato di nascere per diritto di
coscienza. La legge di causa ed effetto si incarica di attrarre ad ognuno
ciò che gli compete ed il posto più opportuno. Non c’è ingiustizia nel piano
della Verità.

A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse: “Non accumulate
tesori sulla terra, dove la polvere li corrompe e dove i ladri minano e
rubano, ma accumulate tesori nel cielo dove né la polvere danneggia, né la
ruggine corrompe e neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove sarà il
vostro tesoro lì sarà pure il vostro cuore” (Mt. 6,19-21).

– Come funziona la legge del Karma (1) –

La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono
contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato “Mondo
degli archetipi” e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della
stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L’uomo, a sua
insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali
e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro
o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente
comprensibile in quanto “getta i semi” in modo inconsapevole, così come un
sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a
capacitarsi.

Si comprende allora l’avvertimento di san Giovanni Crisostomo quando dice:
“Il primo convincimento da suscitare in noi è il concetto che nessuno si
danneggia se non da se stesso” (“Quod nemo laeditur nisi a seipeo”, pag.
52/3).

Anche Giobbe, nella Bibbia, afferma: “Ciò di cui temo mi piomba addosso”
(Gb, 3,25); altra indicazione di come le emozioni negative (in questo caso
la paura) possono causare la realizzazione della situazione tanto temuta.

Troviamo in quanto esposto la legge di causa ed effetto in azione; essa è
tanto dura da essere stata definita “la legge del taglione” e, qualora male
interpretata, porta a concludere che Dio è tutt’altro che infinitamente
buono, anzi, lo si suppone crudele al punto di chiedere di tagliarsi una
mano a chi l’ha utilizzata per danneggiare il suo prossimo.

E’ infatti difficile, per l’uomo, comprendere che il supremo Creatore ha
utilizzato delle leggi ben determinate con cui ha creato l’Universo e che
Egli stesso ha estremo rispetto per le leggi che ha promulgate; l’ordine
millenario con cui si muovono gli astri e vengono amministrati gli eventi
della natura sono un chiaro esempio di tale immutabilità.

Tra le leggi esistenti quella di gravità è di certo una delle più
importanti, ed è un vero peccato che l’uomo la consideri solo in relazione
ai fenomeni fisici. Se la considerasse attentamente potrebbe scoprire che
essa è legata alla sua esistenza più di quanto possa immaginare. La legge di
gravità, nella fisica, implica che un oggetto lanciato in alto ritorni verso
il basso; la stessa legge, nell’esoterismo, implica che ogni nostra azione o
pensiero crei delle condizione che torneranno a noi. In questo caso prende
il nome di “legge di causa ed effetto” o “legge del Karma”.

L’uomo difficilmente si rende conto di essere l’unico artefice del proprio
destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato
da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un
individuo a cercare l’origine dei suoi mali all’infuori di sé stesso, ed
alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l’unica
causa delle sue tribolazioni.

– Nessuno può farvi alcun male (3) –

Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri
pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è
un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei
nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali
l’equilibrio naturale, erroneamente chiamato “Giustizia di Dio”, ci chiede
di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e
nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto.

Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo
sarete anche se emanerete pensieri d’amore verso tutte le persone e tutte le
cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un’aura di luce che vi
difenderà da ogni attacco malevolo.

– Karma collettivo e Karma individuale (4) –

(Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda che è
diretta in bene o in male (Prentice Mulford)

L’umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i propri
sogni di carattere benefico ed altruistico, crea poco a poco, un’entità
bianca, mentre, con quelli di carattere egoistico e malevolo, crea un’entità
nera, un demone potenziale. Sarà proprio la qualità dell’energia a far
crescere una o l’altra di tali entità.

La creazione di queste due entità fa’ parte delle leggi che governano il
nostro Universo. Quando l’umanità compie certe azioni, oppure pensa in un
certo modo, contribuisce (nel Mondo astrale) alla formazione di una di
queste due grandiose entità: è inevitabile.

Ogni pensiero ed emozione dell’uomo prende vita e forma nel suo universo
individuale ma, nel momento in cui vi sono milioni di persone, che pensano e
percepiscono come lui, significa che vi sono milioni di persone all’opera
per creare nel Mondo astrale la medesima entità.

Quando l’entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo cerca di
scaricare l’energia accumulata, si creano allora i presupposti per l’inizio
di una guerra, un massacro, un gesto fanatico o un cataclisma naturale di
cui il terremoto è un classico esempio.

Non siamo puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati (4)

I Maestri ci osservano continuamente ma ciò non significa che Essi, vedendo
che l’umanità si comporta molto male, emettano un verdetto seguito da una
punizione. I Maestri non hanno bisogno di mettere in atto delle punizioni;
non esiste nel nostro Universo nessuna punizione se non quella che l’umanità
si crea da sola dando vita all’entità nera che abbiamo descritta.

Fintanto che le entità sviluppano la loro forma nel Mondo astrale, non vi è
alcun problema per l’umanità o per la vita del pianeta. Rappresentano una
situazione che assomiglia a quella del feto nel grembo materno, non crea
problemi né per se stesso e neppure per la madre. Il bimbo si trova là,
buono buono, non lo si sente piangere né gridare, non pretende nulla, si
trova appartato e cresce pian piano.

Dopo la nascita, invece, subito dopo la nascita, il bimbo, che ora esiste
nel mondo in modo tangibile, comincia a reclamare il suo diritto a mangiare,
respirare, essere amato e riconosciuto; da quel momento diventa esigente.
Allo stesso modo dopo un certo tempo la gestazione astrale dell’entità, nera
o bianca che sia, arriverà a termine e si manifesterà nel Mondo fisico. E’
in quel momento che essa pretenderà ciò che gli è dovuto, proprio come un
bambino appena nato e, se si trattasse di un’entità maligna, si produrranno
grandi catastrofi.

Per provocare questi catastrofi, l’entità nera cercherà chi le assomiglia,
esattamente così come fanno i bambini che, una volta grandicelli, cercano
tra i loro piccoli amici quelli che sono più portati a fare le birichinate
da loro ideate. L’idea distruttiva di questa entità sarà innanzitutto
recepita dalle persone che, a loro insaputa, le hanno dato vita e fornito
l’energia necessaria al suo sviluppo.

E’ per questo motivo che si può vedere qualcuno arruolarsi nell’Esercito
mentre pensa tra sé: “Non ho più nulla da perdere, allora mi unirò a coloro
che cercano di salvare il mio Paese”, oppure “Non ho motivo per vivere, così
cercherò di esistere per la mia Patria, per una nobile causa”. In realtà
questa offerta di sé mostra come vi siano delle persone che nello stesso
tempo collaborano al piano guerrafondaio di un’entità nera e, con il loro
sacrificio, cercano di riscattare la parte di energie negative che hanno
offerto all’entità stessa per autogenerarsi.

Quindi, esiste un’attrazione tra questa entità e le persone che l’hanno
creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano esserne le povere
vittime. Ogni volta che vedete accadere delle cose nefaste, orrori dovuti
alla guerra o al fanatismo, oppure catastrofi ambientali (terremoti,
alluvioni, incendi, ecc.), sappiate che dietro ogni evento vi è stato un
accumulo di energia che, scaricandosi, lo l’ha generato.

– Come superare il Karma negativo (2) –

La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare il
destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli. Penserete che
questo è fatalismo. No, i fatalisti accettano gli avvenimenti perché “sta
scritto”, e così non reagiscono. Si lasciano coinvolgere da ciò che accade
come fanno gli animali, senza cercare di modificare la situazione con la
volontà e l’azione.

I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle
iniziative e dicono: “Ho com­messo degli errori nel passato, devo pagare, va
bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rima­nere inerte a soffrire?
Mi impegnerò piuttosto in una grande e nobile impresa, che non soltanto
cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla vera liberazione”. A che cosa
serve pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere?

– La felicità mediante la Legge di Causa ed Effetto (5) –

La felicità è nobile e nasce dalle cose costruttive. Il piacere, basato
sulla vanità e sul desiderio, non dura e si tramuta sem­pre in pena (Dal
“Nakulamata”)

I tipi materialisti ed intellettuali, dovrebbe­ro considerare la Legge di
causa e di effet­to, così come considerano la Legge di gravità, la Terra
attira tutto ciò che si allontana da lei, noi attiriamo tutto ciò che si è
allontanato da noi. Tutte le religioni confermano questa grande Legge, ma
citerò soltanto quanto ha detto Gesù di Nazareth: “Ciò che l’uomo semina,
quello raccoglierà”.

Possiamo aggiungere: “Qualsiasi cosa un uomo raccoglie, quello è ciò che ha
semi­nato nel suo passato”. In Cina questa legge è enunciata in questi
termini: “Semina un frutto per raccogliere quel frutto, semina semi di zucca
se vuoi raccogliere zucche”.

Lork Kilmur, primo ministro inglese, quando parlò alla Westminster Hall di
Londra ad una udienza di magistrati e di avvocati inglesi ed americani,
disse che per risolvere i mali che affliggono l’umanità non c’è che un
mezzo: insegnare agli uo­mini come funziona la Legge di causa e di effetto e
come creare buone cause al fine di raccogliere degli effetti benefici.

Tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni appartengono
ad una di queste due categorie:

1. ciò che determina armonia,
2. ciò che semina disarmonia.

Noi spargiamo i semi dell’armonia o della disarmonia in ogni momento della
nostra vita quotidiana e, nella stessa precisa misura, raccogliamo armonia
di disarmonia dalle persone che ci circondano e dalle situazioni che
incontriamo.

Quando i nostri pensieri, le nostre emozio­ni e le nostre azioni sono
incontrollate, ge­neralmente noi reagiamo in sintonia con gli stimoli che ci
arrivano. Perciò, se qualcuno ci parla in modo critico di cose o persone
noi, generalmente, ci uniamo a lui con il nostro risentimento e le nostre
critiche, senza renderci conto che così facendo attiriamo disarmonia su noi
stessi.

Poiché questa è la sola Legge che insegna a vivere, basterà controllare le
cause per es­sere sicuri di controllare gli effetti.

Supponiamo che il Sig. X provochi disarmo­nia nel Sig. Y o che manchi ad un
dovere ver­so di lui. Agendo in questo modo X ha creato una causa. Y, con la
sua reazione genererà una nuova causa: se reagisce armonica­mente alla
provocazione di X egli cree­rà una causa armonica; se reagisce in malo modo,
irritato e offeso, anch’egli seminerà una causa negativa e disarmonica.

Dobbiamo comprendere che questa Legge è tanto perfetta che anche la criti­ca
del governo, del tempo atmosferico o dei cosiddetti oggetti ina­nimati,
produce per noi dei semi di disarmonia. Quantunque la causa e l’effetto
siano inse­parabili, così come il diritto e il rovescio di una moneta, ciò
non significa che si possa constatare un effetto a tempo breve; qualche
volta può accadere, ma in altri casi esso potrà realizzarsi molto più tardi,
magari in una vita successiva.

In questa Legge possiamo perciò vedere quella che ci viene proposta come
Giustizia di Dio. Questa Legge ci porta anche a comprendere che “noi non
siamo mai puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati”.

– Quello che conta è il momento presente (5) –

Un sorriso che non dai, è un sorriso che non avrai.

Noi dobbiamo CREARE ARMONIA ORA. Dobbiamo sempre cercare di rispondere in
modo positivo a qualsiasi situazione ci si presenti dinanzi. Con il
con­trollo dei nostri pensieri e dei nostri senti­menti siamo libe­ri di
attirarci cause armoniche o disarmonie in ogni istante della nostra vita.

Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben presto che
ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le nostre reazioni verso il
mondo esterno, noi diventiamo padroni completi della nostra vita. Vivendo in
armonia QUI e ORA, noi siamo in grado di equilibrare le energie negative che
abbiamo creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.

Quando comprendiamo cos’è che genera le cause e gli effetti, cambia
completamen­te la nostra attitudine verso coloro che provocano disarmonia in
noi. Comprendiamo che essi stanno seminando una causa, mentre noi stiamo
soltanto raccogliendo il frutto di ciò che abbiamo seminato nel pas­sato.
Dovremmo sempre ringraziare coloro che ci fanno del male perché in questo
modo ci permettono di chiudere un conto che abbiamo aperto tempo fa, magari
in una vita passata. Scrisse a tal proposito Richard Bach: “Quando hai
davanti un problema, guardagli nelle mani: vedrai che ha un regalo per te”.

Massime importanti

– Tutte le libertà scaturiscono dalla libertà mentale.
– Vivi nel presente, per il futuro, guidato dal passato.
– Nessuno è felice se non pensa di esserlo.
– Le responsabilità vengono attirate dalle spalle in grado di sopportarle.
– Il potere dell’amore, non l’amore del potere, può portare la pace.
– Per un uomo saggio, ogni giorno è una nuova vita.
– “Vai… e non peccare più.” – Gesù di Nazareth –

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Riferimenti bibliografici
1) Mario Rizzi, scritti vari non pubblicati.
2) Omraam Mickhael Aivanhov, Un pensiero al giorno (ed. 1997),
Edizioni Prosveta, F.B.U. Casella postale 12019 – 20120, Milano.
3) Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo, pag. 72,
Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
4) Ghislaine Gualdi, Individualità, desiderio e volontà, (Quaderno n. 21).
Gruppo Teosofico Sarmoung, via Dietro Castello, 140 – Cavaglià (BI) – Tel e
Fax: 0163/966613
5) Joseph Pang Wai, La felicità per voi ora,
Bresci Editore, Edizioni l’Età dell’Acquario.
Letture per approfondire
Annie Besant, Il Karma o l’enigma del destino,
Edizioni Adyar, Settimo Vittone (TO).
Rudolf Steiner, L’azione del Karma,
Edizioni BIS (Blu International Studio).
Mario Ingarano, Il KARMA; del seminare e del raccogliere,
Bresci Editore, Edizioni Età dell’Acquario.
Quest’ultimo volume rispecchia i concetti fondamentali sul Karma che si
trovano nel Brahmanesimo e nel Buddismo, chiarito dal pensiero di due grandi
filosofi indiani moderni: Radhakrishnan e Aurobindo.

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