Hai mai provato a smettere di fumare? – I primi dieci giorni…

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Hai mai provato a smettere di fumare? – I primi dieci giorni…

di Laura De Laurentis

Capitolo 5

COME AFFRONTARE I PRIMI DIECI GIORNI

Avete deciso: volete smettere di fumare. Magari, avete anche scelto il
metodo a cui ricorrere per farvi aiutare nell’impresa. Non vi rimane,
dunque, che fissare la data in cui mettere in atto il vostro proposito, che
rappresenta forse il piu’ saggio di tutti i proponimenti.

MEGLIO DIRE BASTA DI DOMENICA

Molti fumatori ritengono sia una buoa idea quella di iniziare a smettere di
domenica, giorno in cui in genere si è più rilassati, senz’altro più liberi
di attuare le piccole strategie che facilitano le cose, e anche meno
vincolati psicologicamente a tutta la serie di riti che di solito
caratterizza la giornata lavorativa.

Il sabato sera si può dunque fumare 1′”ultima” sigaretta e, poi, coricarsi
con l’intento di non accenderne più. Può essere utile, a questo punto,
conoscere quali sono le reazioni che comunemente caratterizzano i primi
dieci giorni di astinenza e cosa può essere d’aiuto fare, giorno dopo
giorno, per non mandare “in fumo”, è il caso di dirlo, i buoni
proponimenti..

• Il primo giorno senza sigarette può, molto probabilmente, essere scandito
da una sensazione di smarrimento, associata, o alternata, a nervosismo e
facile irritabilità.

Vi può essere utilissimo sapere che si tratta di una condizione
assolutamente transitoria, che interessa tutte le persone che smettono di
fumare. Il disagio psicologico tende ad attenuarsi già intorno al terzo
giorno, per poi sparire quasi del tutto nell’arco di una settimana.

FATE COSI’..

Iniziate la giornata concedendovi una colazione diversa da quella a cui
siete abituati. Per esempio, sostituite il caffè con una tazza di tè, in
quanto, in genere, per i fumatori è più difficile spezzare la piacevole
accoppiata caffè sigaretta, che rinunciare a entrambi contemporaneamente.

Uscite poi ad acquistare dei bastoncini di cannella, che vi aiuteranno nei
momenti in cui diventa forte il rimpianto verso la gestualità legata al fumo
(vedi il capitolo “I trucchi per resistere”, più avanti). .

Nei momenti in cui la tensione si fa forte, inspirate molto profondamente,
trattenete il respiro per circa cinque secondi, quindi lasciate uscire
l’aria dalla bocca il più lentamente possibile, impiegando un minimo di
dieci secondi.

Iniziate a imparare una tecnica di rilassamento e provate a effettuare
1’autoipnosi . Entrambi vi daranno un valido aiuto.

SECONDO GIORNO

Il giorno peggiore è stato superato. Vi sentirete sorpresi di essere
riusciti a trascorrere un giorno intero senza toccare sigaretta. Allo
stupore si può accompagnare una leggera sensazione di euforia, oppure un po’
di depressione. Non sempre, infatti, si riesce ad apprezzare la prima
vittoria. Entrambe le reazioni sono frequenti e, è bene saperlo, nascondono
un identico trabocchetto.

Chi reagisce nel primo modo potrebbe essere tentato di pensare: “Sono stato
capace di resistere un intero giorno senza fumare. Significa dunque che
posso smettere quando mi pare. Quindi, sono io che ho il comando sulle
sigarette; dunque, non mi capiterà nulla se, per oggi, me ne concederò
un’altra”.

Chi, invece, si sente giù di morale potrebbe dire a se stesso: “Ma chi me lo
fa fare? Ma vale davvero la pena di sacrificarmi così? E per che scopo poi?
Si vive una volta sola..”. In tutti e due i casi ci può essere il rischio di
ricadere subito nella trappola.

FATE COSI’..

Non dovete accendere alcuna sigaretta. Convincetevi di questo, pensando che
il farlo significherebbe buttare alle ortiche il sacrificio, notevole, del
giorno prima.

Per non cedere alla tentazione, ripetetevi, spesso, anche in modo meccanico:
“Ce la farò a non accendere nessuna sigaretta. Ieri ci sono riuscito/a,
riuscirò anche oggi di sicuro”.

TERZO GIORNO

È il terzo giorno: oggi svilupperete la profonda consapevolezza di essere
vicinissimi alla vittoria, anche perché, a questo punto, non c’è quasi più
nicotina nel vostro organismo. Di sicuro state psicologicamente meglio del
primo e del secondo giorno di astinenza.

È probabile che vi sentiate anche più energici fisicamente. La tentazione di
accendere la sigaretta potrebbe affacciarsi solo poche volte: dopo pranzo,
dopo cena, o dopo la prima colazione. Ma sarà un attimo. Garantito.

FATE COSI’…

Ragionate sul motivo per cui la tentazione di fumare si ripresenta sempre in
determinati momenti della giornata. Al riguardo leggete il riquadro:
“Individuare i momenti di debolezza”, riportato piùavanti. Vi aiuterà molto
a fronteggiare al meglio la situazione.

Fate gli esercizi di ginnastica: vi piacerà scoprire che avete già molta più
resistenza fisica rispetto a quando fumavate. Se potete, fate anche una
passeggiata di almeno 20 minuti, a passo sostenuto. Vi sentirete bene e
molto rilassati.

QUARTO GIORNO

Oggi, nel vostro organismo non c’è più traccia, né di nicotina, né di
monossido di carbonio: entrambe le sostanze vengono, infatti, eliminate
completamente in circa settantadue ore di totale astinenza dalla sigaretta.

– compiacetevi di questo traguardo, complimentandovi con voi stessi. Il
peggio è passato, dunque: siete liberi dalla schiavitù fisica. Siete stati
molto bravi.

FATE COSI’..

Festeggiate la disintossicazione, concedendovi una cenetta in un bel
ristorante, o regalandovi una cosa che desideravate da tempo.

Pensate che i soldi che investirete provengono dalle economie che
realizzerete non acquistando più sigarette.

QUINTO GIORNO

Anche se le sigarette non possono essere ancora considerate parte del
passato, senza dubbio la strada adesso è veramente scorrevole e priva di
ostacoli. Non si può certo dire che il fumo sia un ricordo lontano, però il
percorso è, già, senz’altro, meno ripido.

Non abbassate, comunque, la guardia: possono arrivare ancora momenti di
sconforto e crisi d’ansia; così come è possibile che veniate colti a
tradimento da un desiderio irresistibile di accendere una sigaretta e di
mandare all’aria tutto quello che avete realizzato fino. a oggi. Non fatelo:
ve ne pentireste.

FATE COSI’…

Continuate ad appoggiarvi ai bastoncini di cannella, se vi avete fatto
ricorso. Bevete acqua fresca, non gassata, a volontà, e ricordatevi di fare
il più possibile movimento.

SESTO GIORNO

È proprio verso il sesto giorno che si comincia a realizzare fino in fondo
quanto sia bello vivere senza sigarette. Niente bocca impastata al mattino e
niente tosse. Fare le scale non costa più sforzo. Non è più necessario dover
controllare in continuazione di avere in tasca, o in borsa, tutto
l’occorrente per fumare. Non c’è più bisogno di ricordarsi di comprare le
sigarette, né si corre il rischio di avere un attacco di panico, se ci si
scorda di farlo.

FATE COSI’

Dedicate il sesto giorno alla riscoperta del sapore dei cibi. Concentratevi
sulle sensazioni che vi trasmette il palato mentre fate colazione, pranzate,
cenate. Vi esalterà scoprire quale sapore acquistano anche gli alimenti più
semplici, senza l’interferenza del fumo.

Fatevi un altro regalo: acquistate in un negozio di articoli sportivi una
brandina per saltare. Vi aiuterà a trascorrere momenti divertenti e
rilassanti che vi serviranno a rinforzare ulteriormente la vostra volontà e
a distrarvi negli eventuali momenti .di crisi.

SETTIMO GIORNO

Forse non avete ancora comunicato a tutti che siete diventati degli ex
fumatori. Il momento di farlo è giunto. Se è già passata un’intera settimana
avete, infatti, la vittoria in tasca.

Vale la pena di dirlo a tutti quelli che vi vogliono bene e che ricambiate.

FATE COSI’..

Organizzate una cena tra amici, oppure andate a trovare i parenti che non
vedete da tanto tempo, o, ancora, invitate i colleghi più cari per un
allegro dopo cena. Create insomma l’occasione per parlare del traguardo che
avete raggiunto. Non abbiate paura di vantarvene: siete stati bravi ed è
giusto sottolinearlo.

OTTAVO GIORNO

È possibile che sul lavoro vi torni spesso in mente la sigaretta, perché,
probabilmente, come tutti i fumatori, avete sviluppato l’idea (sbagliata)
che fumare aiuti a concentrarsi.

In realtà, la situazione è esattamente all’opposto. Il fumo è un falso
tranquillante e non aiuta la mente: priva, infatti, il cervello di ossigeno
e rallenta i riflessi; quindi, alla lunga, si pone come un ostacolo al
rendimento sul lavoro.

fate cosi’..

Prendete atto in tutta onestà che la sigaretta costituiva un punto
d’appoggio su cui ora non potete più contare. Assolutamente più. Convincersi
che è assolutamente normale vivere ancora qualche momento di disagio emotivo
è il sistema più efficace per prendere ancora di più le distanze dal fumo.

Acquistate al supermercato un sacchetto di semi di zucca tostati e
sgranocchiateli anche al lavoro, nei momenti d’intervallo, oltre che davanti
alla televisione; o, comunque, quando la sigaretta vi manca particolarmente.
Sono gradevolissimi per il palato e tengono impegnate le mani.

NONO GIORNO

A questo punto dovreste essere in grado di affermare, senza mentire, che
potete farcela benissimo a vivere senza sigarette. Il rimpianto per il
dannoso rotolino di carta e tabacco ci potrà forse essere ancora, a tratti;
ma, padroneggiare la situazione dovrebbe esservi molto più facile.

FATE COSI’…

Pensate a com’è cambiato negli ultimi giorni il vostro approccio con le
persone e con le situazioni. Vi accorgerete che quando fumavate, i vari
momenti della giornata erano vissuti, assurdamente, in funzione della
sigaretta.

Riflettete su questo punto: vi renderete conto che bere il caffè, uscire con
gli amici, pranzare; cenare, guidare, lavorare, perfino fare l’amore erano
tutte azioni che acquistavano pienezza di significato in parte, o solo
perché accompagnate, scandite, precedute, o concluse da una “bella”
sigaretta.

Analizzate ancora la vostra nuova condizione: ogni momento della giornata,
ogni situazione, ogni relazione, ogni pietanza, ogni occasione ha un suo
valore per quello che è. Un valore che solo ora che non vi è più l’invadente
mediazione della sigaretta è possibile apprezzare fino in fondo.

Se siete arrivati fino a questo punto, potete senz’altro considerarvi
vittoriosi. .

Attenzione a un ennesimo tranello, però: essere consci di avere vinto la
battaglia contro la dipendenza da fumo potrebbe suggerivi, proprio adesso
che il peggio è passato, di accendere una sigaretta, tanto per dimostrare a
voi stessi che ormai siete refrattari al suo fascino.

Fate cosi’

Guardatevi bene da quest’idea rischiosissima e memorizzate le frasi che
seguono:

-“L’unico modo per provare davvero che la propria schiavitù è finita è
quello di non fumare mai più nemmeno una sigaretta;

-“Accendere una sigaretta adesso significa invece avere perso”.

Insomma, sarebbe come vanificare ogni sforzo compiuto fin qui.

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