Smettere di fumare – Tabagismo: fumo e sigarette, sigari e pipe… TABACCO!

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Smettere di fumare

Tabagismo: fumo e sigarette, sigari e pipe… TABACCO!

Le sostanze derivanti dalla combustione del tabacco, contenute nel fumo che
aspirate o NON aspirate, viene comunque assorbito dall’organismo; per vie
diverse, per motivi diversi, ma entra comunque in circolo.

– Danni del fumo –

Il fumo provoca gravi danni all’organismo. L’unico aspetto “confortante” che
possiamo ricavare riguarda lo smettere di fumare: chi smette diminuisce
costantemente i rischi legati a queste patologie, tanto che dopo 10 anni è
paragonabile a quello di chi non ha mai fumato.

Le sostanze generate dalla combustione della sigaretta provocano seri danni
agli apparati respiratorio e vascolare (con ripercussioni cardiache,
cerebrali, e circolazione arteriosa periferica), emoglobina, cavità orale e
laringe, primo tratto delle vie digestive, placenta e feto, apparato
urogenitale, pancreas.

– Apparato respiratorio –

Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare, con possibilità
di infiammazioni ed infezioni.

Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle
cellule linfocitarie e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo
sulle infezioni.

Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del
parenchima polmonare che si può concludere in enfisema.

Aumento dell’attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche.

Invecchiamento precoce del sistema polmonare.

Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie
tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.

– Apparato circolatorio –

Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito
all’immissione in circolo delle catecolamine causata dalla nicotina.

Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di
corbossiemoglobina; policitemia dovuta al monossido di carbonio.

Aumento dell’aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue
quale azione diretta della nicotina.

Aumento dell’immissione di noradrenalina con conseguenti scariche
adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di
vulnerabilità ventricolare,
possono portare a morte improvvisa.

– Cavità orale, prime vie digestive –

Gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte
agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull’esofago. Quindi,
il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche,
displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell’esofago e, non
ultimi, tumori maligni.

Il fumo diventa causa concatenante dell’eziologia dell’ulcera peptica, anche
se in concomitanza con altri fattori.

Il fumo facilita l’insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.

– Rischi per il feto ed il bambino –

I neonati nati in famigli di fumatori possono pesare 250-300 gr in meno
rispetto a quelli nati in famiglie di non fumatori.

I neonati di madri fumatrici hanno un rischio di mortalità perinatale più
elevato.

Esistono dati per associare fumo materno ed aumento di apnea di origine
centrale del bambino.

Aumento delle malattie ed infezioni a carico dell’apparato respiratorio
inferiore.

– Effetti endocrini e matabolici –

Aumento dei livelli ematici di catecolamine degli ormoni della crescita,
ACTH, cortisolo, prolattina e betaendorfine.

– Menopausa precoce nelle donne, con frequenza di osteoporosi più elevata –

Peso corporeo dei fumatori mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non
fumatori

Il monossido di carbonio contenuto nel fumo, legandosi con l’emoglobina,
forma la carbossiemoglobina; quindi, in presenza di anche bassi valori di
monossido di carbonio nell’aria, si determinano nell’organismo valori
misurabili di carbossiemoglobina (inutile ai fini del trasporto
dell’ossigeno).

Il midollo osseo può essere iperstimolato con conseguente policitemia.

La pelle assume un color grigiastro, perde di elasticità, è avvizzita ed
invecchiata.

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– Numeri e statistiche sul fumo –

Sono numeri da Olocausto … il fumo è la principale causa di mortalità!!!
Ogni anno nel mondo perdono la vita circa 3.000.000 di persona a causa del
fumo.
La metà di queste morti avviene tra i 35 ed i 69 anni, con una perdita di
20-25 anni di vita.

Nei prossimi anni si consoliderà il trend nella caduta del consumo di
tabacco nei paesi occidentali, cui farà riscontro un notevole aumento della
diffusione del fumo nei paesi in via di sviluppo che costituiranno per anni
un mercato di enormi proporzioni.

Le multinazionali del tabacco si stanno espandendo nei paesi in via di
sviluppo e tra le popolazioni più deboli; a dimostrazione di ciò, la
pubblicità del fumo, particolarmente attiva in Sud America, Paesi
dell’Europa dell’EST.

Attualmente in Italia il fumo causa 75.000/80.000 morti all’anno:
circa 39.000 per cancro.
circa 13.000 per malattie respiratorie croniche
22.000 per malattie cardiovascolari

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– Composizione del fumo –

Fumando 20 sigarette al giorno, in un anno introduciamo nel nostro organismo
70.000 carichi di nicotina. Una volta inalata, questa sostanza raggiunge il
cervello in 7 secondi (la metà del tempo impiegato dall’eroina iniettata),
provocando notevoli modificazioni nella sua attività.

Ma, purtroppo, il fumo di sigaretta non è composto da sola nicotina: sono
state rilevate oltre 2.000 sostanze, derivanti dalla simultanea combustione
del tabacco e dei conservanti. Le principali, per presenza ed effetti sono:
nicotina, monossido di carbonio, catrame e sostanze irritanti.

La nicotina è un liquido contenuto nelle foglie del tabacco, facilmente
solubile in acqua; il monossido di carbonio è un gas, contenuto anche negli
scarichi delle automobili e di alcuni impianti industriali (una delle cause
dell’inquinamento atmosferico).

Il catrame è un insieme di sostanze solide, la principale delle quali è il
benzopirene; le sostanze irritanti, quali formaldeide, acroleina, ammoniaca,
fenoli, acido cianidrico, polonio 210, cadmio, nichel, …

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– Motivi per smettere di fumare –

Miglioramento della respirazione e riscoperta di sapori e profumi.

Minore rischio di tumori, di infarto, di malattie respiratorie; meno tosse,
meno influenze e raffreddori. Meno bronchiti ed altri disturbi respiratori
per i tuoi figli; minore rischio di tumori, di infarto e di malattie
respiratorie per i tuoi familiari.

Miglioramento delle prestazioni e resistenza nelle attività fisiche e
sportive.

Miglioramento dell’aspetto personale: denti più bianchi, pelle più fresca ed
alito più gradevole.

Aumento dell’autostima e dell’altrui considerazione.

Scomparsa di sintomatologie varie (tosse, mal di testa, nervosismo, …).

Considerevole risparmio economico.

Spariscono i cattivi odori (dall’alito, dai vestiti, dagli ambienti).

Il tuo cuore ed i tuoi polmoni avranno un recupero completo in tempi
relativamente brevi.

Riduzione del rischio di impotenza negli uomini.

Riduzione della fertilità nelle fumatrici.

Diminuzione delle possibilità di avere nascituri sottopeso.

Aumento dell’età della menopausa.

La pelle non si imbruttisce, non perde di lucentezza e non aumentano le
rughe.

I non fumatori che vivono con voi vedranno ridotti del 25% circa il rischio
di cancro ai polmoni ed infarto.

Migliora la vostra immagine agli occhi dei figli, amici, colleghi.

Aumenterete la vostra possibilità di vita di 5/8 anni.

Eviterete di morire dopo lunga e dolorosa malattia.

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Il fumo è un pericoloso killer, particolarmente spietato nei confronti di
chi ha iniziato a fumare da giovane. Nei paesi industrializzati non esiste
un fattore di rischio per la salute più grave del fumo.

Smettere di fumare conviene! Coloro che smettono PRIMA di aver contratto una
seria malattia vascolare o tumorale indotta da fumo, possono evitare di
morire a causa del fumo.

– PRIMO: vincere alcune preoccupazioni –

Se smetto ingrasserò …

In effetti il cibo risulterà più saporito, in quanto il gusto non sarà
alterato da quello della sigaretta; inoltre, ci sarà un aumento
dell’appetito. Normale!
L’eventuale aumento di peso sarà comunque momentaneo e riacquisterete il
peso iniziale nel giro di qualche mese.
Mangiare molta frutta evitando dolci e grassi, aumentare l’attività motoria,
fare più pasti leggeri al posto di due pesanti, consultare il medico per una
dieta appropriata … tutti elementi che vi aiuteranno a smettere di fumare
ed a contrastare l’eventuale, momentaneo aumento di peso.

Il fumo mi rilassa …

Solo apparenza! In realtà il fumo è uno stimolante che aumenta la frequenza
cardiaca; il nervosismo passerà nel giro di un paio di settimane.

Non ho abbastanza forza di volontà …

Smettere di fumare non è facile; l’impegno iniziale è notevole; ma,
normalmente, non occupa più di una paio di settimane. Ogni anno milioni di
persone smettono di fumare, magari dopo più tentativi; in ogni caso è un
successo.

Ho provato altre volte ma non ci sono mai riuscito …

La maggior parte degli ex fumatori ha fatto più di un tentativo prima di
riuscire a smettere.
E’ normale provare un forte desiderio di fumare, specialmente nei luoghi e
nelle situazioni in cui si aumentava il numero di sigarette. Per i primi
tempi – per quanto possibile – evita questi luoghi e queste situazioni.
Prendi atto che fumare una sigaretta non significa comunque aver fallito:
segui questi consigli.

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– Alcune regole base per smettere di fumare –

“Chi ben inizia è a metà dell’opera”. E’ necessario credere nelle proprie
forze, ma perchè non aiutarci in qualche modo?

Smettere di fumare non è facile, ma possibile per tutti! Lo sforzo maggiore
è relativo alle prime due settimane, concentrato in gran parte nella prima
settimana. Ecco alcuni suggerimenti per iniziare con il piede giusto.

Preparatevi a smettere …
Decidere in modo convinto e risoluto di smettere, definendo una data precisa
in cui iniziare.
Trovate e trascrivete i motivi che vi hanno portato a questa scelta (quelli
in cui credete metteteli per primi). Sarà utile averli sottomano e
rileggerli di tanto in tanto.
Nelle settimane che precedono la data che avete fissato, iniziate a fumare
una marca di sigarette poco gradita ed a basso contenuto di catrame e
nicotina.
Ridurre il numero di sigarette fumate e farlo solo quando se ne avverte un
forte desiderio; evitate di inalare a fondo per sopperire alla maggiore
leggerezza delle sigarette.

Informate le persone che frequentate (amici, parenti, colleghi) della vostra
scelta; non chiedete il loro aiuto, ma che facciano il possibile per non
mettervi i bastoni tra le ruote e vi rispettino. Per i primi tempi evitate
le situazioni che vi hanno sempre portato a fumare (cene con amici, pokerini
notturni, bar ….).

Rivolgetevi al vostro medico segnalandoli la vostra scelta; conoscendovi,
saprà indicarvi qualche metodo o farmaco su misura per il vostro fisico.

– Adesso siete pronti …-

Quando arriva la data che avete fissato, eliminate sigarette, accendini,
posacenere e qualsiasi altra cosa possa stimolarvi la voglia di fumare.
Liberate la vostra macchina, i vostri vestiti ed i vostri ambienti
dall’odore del fumo.
Fatevi un regalo importante (coerentemente con le vostre possibilità) nel
giorno in cui decidete di smettere.
Tenete mente e fisico impegnati: non dategli la possibilità di reclamare o
sentire il bisogno della sigaretta. Iniziate a praticare del movimento o
aumentatelo, frequentate ambienti dove è vietato fumare (cinema, biblioteche
…). Importantissimo il movimento: fatene tanto. Scaricate lo stress,
ossigenate i polmoni! Un solo consiglio su cosa e come muovervi: se non
avete mai fatto attività fisica o l’avete trascurata da tempo, fatevi
seguire da qualche istruttore che vi impedisca di esagerare (andate in
palestra, piscina …).

Attenzione a quando decidete di smettere. Ci sono particolari periodi nei
quali lo stress è più alto (pressione sul lavoro, lutto, ….); scegliete un
momento diverso.

– Inizia una nuova vita …-

Avete smesso! Questa è la vostra parola d’ordine! Per i primi tempi è bene:

Evitare ambienti dove è permesso fumare.
Aumentate l’attività fisica.
Bevete molti liquidi (compresa frutta e verdura), evitando comunque alcolici
e caffè.
Se avete bisogno della ritualità, usate delle gomme senza zucchero o tenete
tra le dita dei piccoli oggetti (penna, chiavi, …).
Ricordatevi continuamente dei benefici che avete ottenuto smettendo di
fumare.
Se vi capita di fumare una sigaretta, non succede niente! Uno strappo non
significa che avete fallito e non significa avere ricominciato. Ricominciate
da capo con convinzione!

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Ecco alcuni aiuti che potranno essere utili per smettere di fumare. Si
tratta di sceglierne uno (o più di uno), l’importante è credere che quello
che state facendo è giusto e seguirlo con cura ed attenzione.

Qualcuno potrà obiettare che questi prodotti non funzionano, sono troppo
costosi o che sia sufficiente la volontà: l’efficacia delle varie soluzioni
non è sempre scientificamente dimostrata e comunque il “grosso del lavoro” è
a vostro carico; è anche vero che sono particolarmente costosi, ma provate a
confrontarli con la cifra che spendete mensilmente per l’acquisto delle
sigarette … ma, soprattutto, cercate di non peccare di presunzione! fatevi
aiutare, aiutatevi, non è un gioco e sarà comunque più facile.

Buona parte dei metodi descritti si basano su medicinali o sostanze (anche
naturali); non è possibile dare delle giuste indicazioni valide per tutti:
fisici e dipendenze sono estremamente variabili quindi, prima di scegliere
uno dei metodi descritti chiedete un parere al vostro medico.

– Cerotti antifumo transdermici –

Si tratta dei famosi cerotti che, una volta applicati sulla pelle,
rilasciano le sostanze contenute nel gel del quale sono impregnati. Queste
sostanze vengono assorbite dalla pelle e raggiungono il sistema nervoso. In
questo modo viene ridotta l’astinenza ed è possibile ridurre il numero di
sigarette fumate.

Si trovano in farmacia e non è necessaria la ricetta medica; si tratta
comunque di un medicinale che può avere controindicazioni (gravidanza,
circolazione, cuore, pressione, …) ed effetti collaterali (insonnia,
taticardia …). Per questi motivi è consigliabile farsi aiutare dal proprio
medico.

– Gomme da masticare –

Si tratta di gomme da masticare a base di nicotina; è necessario tenerle in
bocca per tempi abbastanza lunghi (30/45 minuti) in modo che la nicotina
possa essere assorbita. Come per i cerotti, anche le gomme da masticare
vengono acquistate in farmacia senza ricetta e valgono le stesse avvertenze:
è un medicinale, consultate il vostro medico.

– Gruppi d’incontro –

Si tratta di gruppi di persone accomunate dalla voglia di smettere di
fumare che si incontrano sotto la guida di un esperto (medico, psicologo,
… dipende da come strutturati i corsi). Il confronto ed il rapporto con
gli altri creano un incitamento reciproco a smettere di fumare, aumentando
la fiducia nelle proprie possibilità. Oltre al confronto delle reciproche
esperienze di fumatori, vengono fornite varie altre informazioni: dagli
effetti del fumo a livello fisico e psicologico ad una dieta che vi aiuterà
nella disintossicazione.

– Aspirare o annusare –

Esistono dei particolari bocchini (da non usare con la sigaretta!!!) che
rilasciano nicotina; questa viene assorbita dalle mucose presenti nella
bocca alleviando la voglia di fumare. Bisogna evitarne l’uso dopo aver
fumato, in quanto verrebbe assorbita una dose di nicotina particolarmente
elevata nel giro di poco tempo. In alternativa esistono dei composti a base
d’erbe (si trovano in erboristeria); da annusare quando si avverte lo
stimolo di fumare, in quanto emanano un profumo (odore ?) simile al tabacco,
pur non contenendolo.

– Orecchino ed agopuntura –

L’orecchino viene inserito da un agopuntore e dovrebbe ridurre l’ansia
dell’astinenza e la voglia di fumare. Ci sono pareri contrastanti sulla sua
efficacia; tutto dipende dalla convinzione con la quale si cerca di smettere
di fumare. L’agopuntura prevede l’inserimento di sottilissimi aghi in
precisi punti del corpo; si tratta di rimedi che derivano dalla cultura
cinese. Sembra che sia un metodo efficace, relativamente costoso, anche se
alla base, ripetiamo, ci deve essere una forte convinzione di smettere.
Alternative: omeopatia e mesoterapia. Rivolgetevi con fiducia ad un valido
erborista; l’arte di curare con erbe e rimedi naturali, oltre di efficacia
riconosciuta anche dalla “medicina ufficiale”, permette una guarigione senza
la somministrazione di sostanze artificiali, stimolando le difese naturali
dell’organismo. Vedi anche “Approfondimenti”.

La mesoterapia prevede di iniettare delle sostanze antifumo in punti
predefiniti del corpo, liberandolo gradualmente dalla dipendenza.

– Ipnosi –

Tra i vari suggerimenti proposti, l’ipnosi è forse quella che può suscitare
perplessità. Vuoi perchè poco conosciuta, vuoi perchè distorta
dall’associazione a ciarlatani, l’ipnosi in realtà potrebbe essere una
valida ed indolore alternativa (portafoglio escluso!). Il bravo e vero
terapista dovrebbe riuscire ad annullare la dipendenza facendo apprezzare la
libertà dalla nicotina ed associando inconsciamente alla sigaretta delle
sensazioni sgradevoli. Anche in questo caso è comunque necessaria la ferma
volontà di smettere di fumare.

– Alimentazione –

L’alimentazione è un fattore di fondamentale importanza da curare con
attenzione. Da una parte è necessario un controllo per non esagerare con il
cibo (dal momento che cercherete inevitabilmente rifugio nel cibo) e,
dall’altra, se correttamente gestita vi fornisce una validissimo supporto.

In linea di massima, evitare dolci, grassi, alcool, fritture …, aumentare
considerevolmente frutta e verdura (ricche di liquidi e vitamine). Bere
moltissimo, sia acqua che tisane calmanti, dal momento che la nicotina è un
elemento idrosolubile e viene smaltito tramite l’urina ed il sudore.

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Qualcuno vi potrà consigliare dei metodi per farvi odiare il fumo: NON
ascoltateli! Ecco alcuni esempi di tecniche da non seguire:

Fumare rapidamente, aspirando dalla sigaretta ed espellendo il fumo a cicli
molto rapidi (5/6 secondi): NO!

Accendere una sigaretta dietro l’altra finchè avvertite un forte senso di
nausea e capogiri: NO!

Associare problemi fisici, disgrazie e quanto altro ad ogni boccata: NO!

Trattenere a lungo il fumo in bocca continuando a respirare con il naso fino
ad avvertire una sensazione di disagio e, in alcuni casi, di vomito: NO!

Violenze fisiche o psicologiche da infliggervi ogni qualvolta fumate una
sigaretta: NO!

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Se avete deciso di smettere di fumare, è inevitabile che vi scontriate con
delle crisi di astinenza più o meno forti; ecco alcuni consigli per vincere
queste fastidiose ed a volte intollerabili crisi.

Bevete subito e molto …

Quando avvertite la voglia di fumare, per prima cosa bevete acqua non
gasata, tanta quanta ne potete e non meno di una paio di bicchieri. Riempite
lo stomaco d’acqua in modo da rilassarne le pareti e per attenuare la fame
causata dall’astinenza.

In questo modo, tramite l’urina, favorite anche l’espulsione della nicotina
(sostanza idrosolubile) ed aiuterete il vostro organismo a disintossicarsi.

Respirate velocemente

Sedetevi e concentratevi sulla respirazione. Non serve che seguiate alla
lettere tempi e numeri dell’esempio descritto; è sufficiente capire il
concetto.

Prima parte della respirazione anti-voglia-di-fumo:

– Respirazioni a pieni polmoni, alte, a ritmo rapido.
– Inspirare ed aspirare con il naso.
– Sfogate ansia e nervosismo stringendo qualche cosa.
– Ritmate la respirazione contando: fino a 5 inspirando, fino a 10
espirando.

Seconda parte della respirazione anti-voglia-di-fumo:

– Respirazione addominale, bassa, a ritmo lento.
– Inspirare ed aspirare con il naso.
– Rilassatevi … mollando per esempio quello che stavate stringendo nella
prima parte :-)
– Ritmate la respirazione arrivando alla vostra capacità massima di
aspirazione ed espirazione.

Fare del movimento

Se vi è possibile, fate dell’attività fisica, intesa come del semplice
movimento.
– Flessioni o saltelli.
– Fate delle scale a ritmo deciso.
– Camminate a passo deciso.
– Fate voi …

———————–

(da www.noalfumo.rai.ti)

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Il 13 Ottobre del 2003 mi sono svegliata alla solita ora e mentre facevo
tutte le cose che ogni mattina faccio mi sono detta con una determinazione a
me sconosciuta “Da oggi non fumo piu'”. E così è stato.
Dopo trentadueanni di 30 sigarette al giorno ci sono riuscita.
Ora è un piacere alzarsi la mattina ed avere una bocca fresca e profumata,
assaporare un profumo sulla pelle, gustare non solo più con la bocca ma
anche con il palato il sapore del cibo.

E poi essere libera dalla dipendenza, non essere costretta ad andare tutti i
giorni dal tabaccaio, risparmiare soldi e correre per ritornare ad avere il
fiato.
Sentirsi giovani, freschi come quando ero giovane anche perchè la mia pelle
è tornata a vivere.

…e sapete che c’è? Non mi manca perchè nel momento in cui mi viene in
mente penso subito a quella ultima sigaretta della giornata il cui sapore
era cattivo e inutile o a quei momenti in cui consapevolmente fumavo pur non
avendone voglia causando solo accumulo di nicotina e tremore alle mani,
tosse continua ect. ect.

Mi auguro che chiunque legga questa mia esperienza per un momento desideri
di smettere, perché sono convinta che sono i piccoli momenti che creano il
grande momento del rifiuto.
Abbiate fede e pazienza.
Ciao Roberta

———————–

Ero una donna fumatrice, fumavo dall’età di circa 13 anni.

Inizialmente fumavo poco, poiché in casa mi era proibito, anche se mio padre
era un ex fumatore e mia madre fumava.
Sono cresciuta sempre fumando e dicendo che per me il fumo era un piacere e
non un vizio da togliere.
Mi sono sposata e durante la gravidanza della prima figlia ho smesso, ho
partorito e dopo nove mesi ho ripreso a fumare.

Non mi rendevo conto come fumatrice del danno che procuravo oltre che a me a
chi mi stava intorno e così a volte fumavo anche nella stanza dove era
presente mia figlia.

All’età di 34 anni sono rimasta incinta nuovamente, in un momento di crisi
tra me e mio marito e il nervosismo e la disperazione non mi ha dato scampo,
ho fumato anche in gravidanza.
Devo ringraziare Dio che la bambina è sana e felice, non posso ringraziare
me stessa, ora la mia prima figlia ha 14 anni e la seconda nove e sono
bellissime!
Ho continuato a fumare per altri nove anni, negli ultimi tempi sentivo che
il piacere era sempre meno anzi non c’era, era soltanto la paura di non
avere più le mani occupate, quel sapore amaro di fumo nella bocca e il
succhiare per nascondere il mio disagio.
Non valevano niente le prediche delle mie figlie, mi sentivo come
un’alcolizzata, senza via di scampo.

Un giorno il 25 aprile del 2002, improvvisamente ho avuto dei dolori
lancinanti ad un fianco, di corsa al pronto soccorso, flebo con calmanti, il
dolore non passava.
Poi ricoverata, continue flebo, ricerche, ma il dolore non passava: chi
diceva che erano calcoli renali, chi non capiva cosa potesse essere, alla
fine dopo parecchi giorni passati senza mangiare né fumare, mi hanno
dimesso, ma avevo ancora qualche dolore.
Finalmente dopo aver girato vari specialisti, uno dei tanti mi ha detto che
“forse” il mio non era un attacco di reni, ma un herpes zoster comunemente
chiamato sfogo di S. Antonio. Ebbene dal 25 aprile io non ho più fumato, il
fumo mi fa ribrezzo, mi dà il voltastomaco, non riesco a sopportarne la
puzza. Non ho desiderio di fumare e anzi mi dà fastidio l’odore di mio
marito che purtroppo fuma ancora (fuori casa e lontano da noi).

Capisco ora la mia maleducazione quando come fumatrice non mi rendevo conto
del fastidio che provocavo, non rispettando chi non fumava e fumando anche
nei posti in cui c’erano bambini. Mi odio per questo, ma spero di recuperare
tutto il tempo perduto facendo campagne contro il fumo, perché il fumo fa
male ve lo garantisco!

Marina 1960

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Fumavo da 19 anni e mi sembrava impossibile poter smettere anche perché c’è
una cosa che le varie campagne antifumo non hanno tenuto bene in
considerazione e cioè che fumare è comunque un piacere per i fumatori
incalliti e non…..come fare allora? Innanzitutto una considerazione,
pensare di dover smettere per sempre è già un’impresa.

Per fregare il vizio, vinto ormai da un anno, ho ragionato come Forrest
Gump, si il protagonista del film che ha segnato un’interpretazione superba
di Tom Hanks, quando per smaltire la delusione dell’abbandono dell’amata
inizia a correre, e prima correva fino alla fine della strada, poi fino alla
fine del paese, poi fino alla fine della contea, poi fino alla fine dello
stato, poi fino alla fine dell’oceano e poi così via fino a fare il giro
dell’America tre o quattro volte….bene, bene io ho fatto così: oggi non
fumo (mica ho detto di non fumare mai più, e chi ci riesce!!!!!!! shhhh,) e
se mi stufo domani posso fumare, il giorno dopo: beh, vediamo se anche oggi
non fumo, tanto se mi va ritorno a fumare domani (…io che non fumo?
sehhhh!!!!) e il giorno dopo di nuovo e dopo una settimana: cavolo una
settimana che non fumo, ma si proviamo anche domani e se non va rifumo!!! E
dopo un mese: cavolo, un mese che non fumo ma vuoi vedere che….?! E dopo
tre mesi: amici non fumo e sapete che il fumo ora mi infastidisce… e dopo
un anno, anche facendo lo sbruffone: ragazzi faccio palestra, gioco a
pallone mi sembro un ragazzino e non un trentottenne…

Vi saluto

MIMMO

PS: fumavo 30/40 sigarette al giorno……

_______________

Fumavo da 19 anni e mi sembrava impossibile poter smettere anche perché c’è
una cosa che le varie campagne antifumo non hanno tenuto bene in
considerazione e cioè che fumare è comunque un piacere per i fumatori
incalliti e non…..come fare allora? Innanzitutto una considerazione,
pensare di dover smettere per sempre è già un’impresa.

Per fregare il vizio, vinto ormai da un anno, ho ragionato come Forrest
Gump, si il protagonista del film che ha segnato un’interpretazione superba
di Tom Hanks, quando per smaltire la delusione dell’abbandono dell’amata
inizia a correre, e prima correva fino alla fine della strada, poi fino alla
fine del paese, poi fino alla fine della contea, poi fino alla fine dello
stato, poi fino alla fine dell’oceano e poi così via fino a fare il giro
dell’America tre o quattro volte….bene, bene io ho fatto così: oggi non
fumo (mica ho detto di non fumare mai più, e chi ci riesce!!!!!!! shhhh,) e
se mi stufo domani posso fumare, il giorno dopo: beh, vediamo se anche oggi
non fumo, tanto se mi va ritorno a fumare domani (…io che non fumo?
sehhhh!!!!) e il giorno dopo di nuovo e dopo una settimana: cavolo una
settimana che non fumo, ma si proviamo anche domani e se non va rifumo!!! E
dopo un mese: cavolo, un mese che non fumo ma vuoi vedere che….?! E dopo
tre mesi: amici non fumo e sapete che il fumo ora mi infastidisce… e dopo
un anno, anche facendo lo sbruffone: ragazzi faccio palestra, gioco a
pallone mi sembro un ragazzino e non un trentottenne…

Vi saluto

MIMMO

PS: fumavo 30/40 sigarette al giorno……

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1° gennaio 2002 alle 6.00 di mattina ho fumato la mia ultima […] rossa.
Fumavo da quando avevo 17 anni ed ho raggiunto il mio obiettivo a quasi 28.
Era da tempo che volevo smettere, ed avevo provato un po’ tutto; non ricordo
più quante volte ho buttato il pacchetto per poi andare a ricomprarlo 1/2
ora dopo, quante volte ho scritto “US” sulla carta di quella che doveva
essere l’ultima (come in un libro di SVEVO mi pare) e quante promesse ai
miei e a me stesso che non avrei più ricominciato, per poi farmi rivedere
dopo qualche giorno ancora schiavo del mio vizio.

Ho cambiato marca un sacco di volte cercando di convincermi che mi avrebbero
fatto meno male, e quante volte cercavo altrove la colpa della mancanza di
fiato durante il giorno o di notte quando da sdraiato mi mancava il respiro,
o del mal di schiena che si faceva più intenso con l’aumentare del numero di
sigarette.

Da un anno circa prima della data fatidica ho eliminato quelle al mattino,
riuscendo ugualmente a consumarne 20/25 al giorno. Durante la Quaresima mi
ero imposto di fumarne un massimo di 10, mi ricordo che i pochi giorni nei
quali mi addormentavo senza averle “bruciate” tutte, mi svegliavo durante la
notte e l’accendevo quasi senza voglia, pur di non doverla rimpiangere il
giorno dopo.

Poi un giorno mi sono deciso che avrei smesso con l’inizio del nuovo anno,
più la data si avvicinava e più ne fumavo temendo il giorno dell’abbandono
definitivo, che in realtà cominciavo a vedere come una delle tante date che
mi ero scelto in passato. Così mi sono comperato i cerotti (come consigliato
da un amico) ed il 1° Gennaio ho smesso; all’inizio non credevo che ce
l’avrei fatta, ma devo dire che dopo i primi 15 giorni (in cui pensi
solamente alle sigarette che avresti fumato e a come saresti stato felice
avendone una in quel momento) le cose migliorano.

Una sera a circa un mese di distanza ne ho messa in bocca una e con la
fiamma sono arrivato vicinissimo ad accenderla, ho pensato alla fatica che
avevo fatto per arrivare a quel punto e non l’ho accesa, in quell’istante ho
capito che non avrei più fumato. Dopo poco ho smesso anche con i cerotti. Da
questa esperienza ho capito l’importanza della volontà e mi sento migliorato
anche psicologicamente oltre che nel fisico, a parte qualche chilo di
troppo, ma questa è la mia nuova sfida…

Gianpietro FURLONI

da www.smettere-di-fumare.it

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