Un breve consiglio di meditazione

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Un breve consiglio di meditazione

di Ghesce Tenzin Tenphel

(tratto da SIDDHI, periodico di Buddhismo Mahayana)

La pratica della meditazione non è solo ascoltare musica, immaginare
paesaggi e inebriarsi d’incenso. Al limite, questi accessori rischiano dei
distrarre dall’obbiettivo primario, quello di sviluppare la vigilanza
interna, la consapevolezza.

Molte persone pensano di meditare ascoltando musiche rilassanti, immaginando
paesaggi meravigliosi, come montagne, prati fioriti, oceani… Musica buona
e buone immagini: a loro piace così. Non c’è niente di male in questo, ma
certamente questo tipo di meditazione aiuta soltanto a trovare una calma
temporanea, non porta a una pace durevole.

Non è detto che ogni tanto non faccia bene meditare così, ma se vuoi essere
colmo di una pace stabile e durevole devi fare un’unica cosa: conoscere
veramente te stesso.

Il problema più grave della nostra vita, dei nostri affanni quotidiani, è
che non siamo consapevoli delle nostre azioni e quindi non riconosciamo i
nostri errori.

Se comprendessimo i nostri errori, dove entrano in gioco le nostre emozioni
afflittive, allora potremmo imparare a correggerci, e piano piano arrivare a
conquistare una felicità indistruttibile e senza fine.
Nel buddhismo esistono molti tipi e molti livelli di meditazione, ma ciò che
è davvero fondamentale è imparare a conoscere se stessi.

Per questo motivo la mattina siedi un po’ di tempo in posizione di
meditazione e pensa intensamente a una buona motivazione con la quale
affronterai tutto ciò che accadrà o tutto ciò che farai durante la giornata.

È importante determinarsi ad affrontare la giornata con una buona
motivazione, ricordarsi di tale motivazione tutto il giorno ed essere
coerenti con quanto abbiamo deciso la mattina.

Poi la sera, prima di dormire, siedi in posizione di meditazione ed esplora
come ti sei comportato durante il giorno, le azioni che hai compiuto, gli
errori che hai fatto e le azioni positive che hai fatto. Per ciò che hai
sbagliato, decidi fermamente di non cadere più in quell’errore. Per le
azioni buone compiute, rallegrati, gioisci.

Prova a fare questa pratica tutte le sere e tutte le mattine, ricordando la
motivazione durante il giorno, e vedrai che la tua mente e la tua vita
cambieranno.

Meditare non è altro che lavorare con la propria mente per renderla più
calma, più pacifica, più felice. Non bisogna aspettarsi di cambiare subito,
perché le nostre impronte mentali, e quindi le nostre abitudini di
comportamento, sono molto resistenti.

Questo tipo di meditazione quotidiana porta a una mente più pacifica, porta
a cambiare le abitudini, e allora, con questo tipo di mente più pacifica,
potrai dedicarti alla meditazione concentrativa. Se nella vita quotidiana
sei preso da abitudini basate sulle emozioni afflittive, la tua mente sarà
sempre disturbata da queste negatività e la meditazione concentrativa
risulterà difficile.

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