“Tecniche per la meditazione trascendentale:”Schemi”” – Parte seconda

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“Tecniche per la meditazione trascendentale:”Schemi””
– > – di Anonimo – Parte seconda

tratto da lista Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

< TECNICHE PER LA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE >

IL SENTIERO DEL SILENZIO
compendio sulla meditazione
edizioni fuori commercio

(di Anonimo)

– Parte seconda –

Sommario:

Introduzione alla meditazione
Suggerimenti
Elevare il fuoco della mente
Visualizzazione
Sensibilità spirituale
La meditazione occulta
La suprema scienza del contatto
La meditazione riflessiva e volontà
La meditazione ricettiva
La meditazione creativa
La meditazione del cuore
La meditazione in un gruppo esoterico
La purificazione
Esercizio di disidentificazione di sé
Il potere di trasmutazione della preghiera

– Concentrazione –

La concentrazione costituisce più di metà del procedimento della
meditazione; dalla capacità di raggruppare le forze dipende il successo:
appena l’allineamento è raggiunto, occorre concentrare la coscienza fra le
sopracciglia (glandola pituitaria), continuando a tenere gli occhi chiusi e
mantenendo la bocca appena aperta, senza forzare la mascella.

In questo stadio l’Ego assume il controllo della mente soggiogandone le
fluttuazioni ed eliminando qualsiasi pensiero fino ad ottenere il silenzio
interiore e di concentrare l’attenzione sopra un determinato soggetto sia
esso di natura occulta, devozionale, filosofico, religioso, scientifico,
letterario, oppure su un’immagine come un albero un fiore ecc. Nessun altro
pensiero deve essere accolto nella mente.

La mente concentrata si comporta come un riflettore, essa riesce a penetrare
nelle parti più occulte di un soggetto in esame e ad ottenere una profonda
coscienza dell’oggetto stesso.

Durante la concentrazione l’immagine viene formata nel corpo mentale, cioè
visualizzata e a mano a mano vengono ad aggiungersi i dettagli e così la
nostra coscienza viene a contatto a poco a poco con l’oggetto e le
persone.La concentrazione costituisce perciò un mezzo e non un fine: essa
forma l’organo per la meditazione.

– Meditazione –

E’ la concentrazione prolungata fissando gli occhi della mente sopra un
singolo oggetto, o pensiero, ampliandolo, approfondendolo. Appena la
concentrazione è al suo punto giusto con la focalizzazione del terzo occhio
situato fra le sopracciglia, elevare il pensiero verso il centro della
sommità della testa e aspirare, per poter ricevere una vibrazione di
ritorno.

Occorre far uso dell’immaginazione per visualizzare il pensiero, o
l’immagine in esame.

La pratica costante della meditazione, con il rivolgere tutta l’attenzione
al mondo interiore, costituisce una catarsi verso la sorgente divina,
sorretta dal desiderio di venire in contatto con l’Io superiore, con la
Presenza Magica in noi dimorante.

Però, le realizzazioni durante la meditazione dipendono da ciò che noi siamo
capaci di fare durante la vita ordinaria, per cui occorre molta rettitudine,
purificazione e dedizione.La manifestazione è l’alimento per la vita dello
spirito in quanto l’Io superiore istruisce la nostra personalità, imprimendo
nella coscienza cerebrale gli obbiettivi verso cui tendere, aprendoci a mano
a mano la via della percezione intuitiva e permettendoci di mantenere con
forza di volontà un’attitudine di profonda serenità di fronte ad ogni
evento, allo stesso modo che l’uccello, apparentemente passivo e immobile,
si appoggia sul vento per mezzo di un continuo sforzo d’ali.

– Contemplazione –

E’ la fase del procedimento nella quale colui che medita osserva senza
alcuna attività mentale ciò che egli stesso ha creato.

Ciò significa vedere come in uno specchio con calma e ferma visione il
frutto della precedente forza di pensiero meditativo.

Prima di poter passare dalla meditazione alla contemplazione bisogna aver
completamente abbandonato ogni desiderio in quanto il desiderio è un seme da
cui può nascere collera, falsità, impurità risentimento, ignoranza,
scontento.

Allora l’attenzione non essendo più distratta permette alla mente di muoversi
come un tutto omogeneo. A questo stadio i limiti della personalità sono
caduti e, come è detto nella Voce del Silenzio, “tu sei diventato la luce,
il suono,’ il Maestro, Tu sei l’oggetto stesso della tua ricerca”.

Per giungere alla contemplazione la strada è lunga, molto lunga, per ora
contentiamoci della concentrazione e della meditazione.

– Illuminazione –

L’aspirante che è arrivato alla contemplazione, ha anche raggiunto
l’illuminazione. Egli vedrà la realtà in ogni cosa.

Al principio e alla fine della meditazione, mentre la coscienza è
concentrata nella testa, è d’uso intonare la parola sacra: AUM.

La parola sacra nella sua vibrazione vivifica direttamente la sostanza
eterica e stimola il flusso dell’energia vitale attraverso il centro
splenico e influenza quindi i corpi fisico, astrale e mentale.

Essa dovrebbe essere pronunciata solo quando l’Io ha acquistato il dominio
sulla personalità, e deve avere quella determinata lunghezza d’onda e
frequenza per mettere in risonanza i piani ove dovrebbe giungere.

La durata della meditazione iniziale varia da 10 a 15 minuti (5-7 per la
concentrazione, 5 per la meditazione); le ore più propizie sono le prime del
mattino, poiché allora l’oceano di prana inonda la terra, ed anche perché
dopo il sonno le emozioni e i desideri ci lasciano tranquilli.

I giorni più efficaci sono quelli di luna crescente, mentre i maggiori
risultati si ottengono nei giorni di Plenilunio. Si raccomanda di
raccogliersi sempre nello stesso posto. Non è consigliabile meditare dopo i
pasti e quando il corpo è stanco, o ammalato. Il conclusione la meditazione
non deve essere soltanto la pratica di una tecnica per la nostra evoluzione,
ma un’arte della vita interiore, un rituale di consacrazione al servizio
disinteressato della vita soggettiva dell’Umanità.

– Uno Schema di Meditazione –

Impegno:

“Io, Ego immortale, principio manifesto di una scintilla monadica della Luce
onnipervadente, scelgo di percorrere il Sentiero che conduce a quegli Uomini
Divini, miei Fratelli Maggiori, che vivono eternamente per diffondere la
luce, amando e servendo coloro che brancolano nelle tenebre. A tale scopo
voglio purificare e dominare i miei corpi mentale, emotivo e fisico e fare
ciò che è necessario per renderli canali per l’afflusso della Divina Luce e
della Illuminazione. Mi impegno di entrare nel Silenzio ogni qualvolta mi
sia possibile per ascoltare gli ordini del Padre Celeste. Nel nome di Coloro
di cui cerco la guida e con l’aiuto della Luce interiore”.

Allineamento:

“Ogni muscolo si rilascia… si rilascia. . . ogni nervo si riposa. . . si
riposa. . . Ogni tensione fisica sparisce… un senso di sollievo, di pace
mi pervade … il corpo fisico è rilasciato”. Qualche respiro profondo…”
Le energie eteriche fluiscono liberamente…ogni emozione cessa, ogni
sentimento si acquieta”. Il corpo emotivo ora è completamente calmo. “Come
il corpo, così la mente si acquieta… ogni pensiero cessa… una gran
calma, una serenità è in me…i miei corpi fisico-eterico, emotivo e mentale
sono raccolti e allineati al centro della mia aura. Io resto Vigile e calmo
con la coscienza raccolta al centro del mio essere… AUM”.

Aspirazione:

“Dirigo la mia attenzione, l’interesse, l’aspirazione verso l’alto con
purezza e impersonalità”.

Concentrazione:

“Concentro la mia coscienza fra le sopracciglia, e la elevo verso il Piano
della Realtà, verso il mondo di Luce, di Pace, di Gioia, di Amore, dove
dimora la mia Anima. Meditazione: ” Io sono un’anima e non il mio corpo . . .
io sono una scintilla della Fiamma Divina, partecipo alla Divina
Potenzialità; … quale anima realizzo la mia intima comunione con le anime
di tutti i miei fratelli in umanità, particelle di una unica vita. In nome
di questa essenziale unità di vita invoco per tutti gli esseri: Luce, Pace e
Bene. AUM”.

La meditazione può anche essere fatta su altro pensiero seme:

“Che l’uomo si renda deliberatamente conto che egli è un figlio di Dio sulla
via del ritorno alla Casa del Padre. Che egli stesso è un Dio che cerca di
ritrovare la coscienza di Dio che è la sua stessa coscienza. Che egli è un
creatore che cerca di creare. Che egli è l’aspetto inferiore della divinità
che cerca di allinearsi con l’aspetto superiore”.(da lettere sulla
Meditazione Occulta di A.A. Bailey)

Suggerimenti

Nell’intraprendere la pratica della meditazione occorre ricordare che c’è
una serie graduale di meditazioni, disposte in modo da produrre certi
effetti specifici, di cui i due più importanti sono:

1) Allineamento con l’Ego o Sé superiore.

2) Portare la conoscenza dell’Ego e dei suoi fini nella coscienza del
cervello fisico, durante la vita quotidiana.

Questo lavoro di soggiogamento della natura inferiore, di attingere energie
superiori per il tramite del filo, o Sutratma, dei centri e del cervello, è
un lungo e difficile processo. Per molto tempo non si vedono risultati;
tuttavia, il vero studioso di occultismo continua ad andare avanti con
costanza e perseveranza. Però egli vedrà svilupparsi in lui maggior
efficienza nel servire, nel giovare agli altri, vedrà la sua vita divenire
sempre più organica ed utile, acquisterà maggior dominio emotivo e mentale.

Seguendo tale pratica meditativa si aiuta il fiorire del loto egoico, si
stimolano i centri di energia nei corpi più sottili affinché possano
divenire migliori trasmettitori dell’energia egoica.

Fin quando non si sia salito un gradino, l’ulteriore rimane nascosto:
fintanto la teoria di uno stadio non sia divenuta pratica vissuta, lo stadio
seguente non viene rivelato; fino a che un suggerimento non sia pienamente
seguito, l’insegnamento più profondo viene tenuto nascosto, fintanto che la
luce che ci è stata concessa non sia utilizzata, non si ottiene una maggiore
illuminazione.

Se sentite una certa avversione a meditare su di uno schema prestabilito,
sappiate che la meditazione su quello schema ha per scopo precipuo di
condurvi al dominio della mente e di mettervi in grado di usarla come sesto
senso, come strumento per acquisire conoscenza.

Avreste forse preferito una meditazione che fosse più sulla linea
devozionale, poiché questa vi avrebbe dato maggior senso della vostra bontà
e quindi maggior soddisfazione, ma in questo momento della vostra evoluzione
dovete lavorare per divenire utili nel mondo; dovete prepararvi a divenire
un Conoscitore. Il metodo del misticismo ci mette in grado dì conoscere noi
stessi, il metodo dell’occultismo ci porta a conoscere anche il fratello e
aiutarlo. Ambedue i metodi sono necessari.

Dal Libro “Lettere sulla Meditazione Occulta” di A. Bailey rileviamo i
seguenti suggerimenti:

l. – Ricordatevi che una mente torpida, inerte ed un atteggiamento passivo
sono poco desiderabili. I poteri inibitori debbono rimanere attivi, la mente
deve essere quieta, ma vigile e ricettiva e completamente sotto controllo,
in modo che l’Ego possa usarla per trasmettere informazioni al cervello
fisico.

2. – Imparate a considerare il cervello fisico, durante la meditazione, come
il ricevitore delle informazioni provenienti dall’Ego, per il tramite della
mente. Molti usano il cervello pochi usano la mente. Imparate dunque a
differenziare fra il Pensatore, il Pensiero, e l’organo pensante che
registra le impressioni di pensiero (cervello fisico).

3. – Lo schema di meditazione che viene dato in questo allenamento deve
essere usato come aiuto per conservare il pensiero su di una determinata
linea e per abituarlo a non sbandare.

I pensieri che possono sorgere durante il processo della meditazione sono
liberi: ognuno di noi ha una sua propria maniera di accostarsi alla Verità,
qualche suo particolare metodo di pensiero, e ha idee che lo interessano più
di altre. Ognuno può seguire queste sue particolari ten(lenze entro i limiti
dello schema di meditazione dato.

4. – Sia, all’inizio, la vostra meditazione breve e concisa, dedicando un
determinato numero di minuti ad ogni parte. Non vi abbandonate a nebulose e
oziose fantasticherie. Seguite il Vostro schema con la mente ben sveglia
senza divagare per sentieri secondari, anche se interessanti.

5. – Non cercate per ora di contemplare: la contemplazione è uno stadio
molto avanzato. Per molti, la meditazione si limita alla concentrazione; per
ora, se non potete raggiungere altro che questa, non ve ne crucciate, questo
è il primo passo e l’ulteriore non tarderà a verificarsi anche per voi, se
persevererete.

6. – Siate regolari nella vostra meditazione, dedicando ad essa 15 minuti
ogni mattina. Questo è un impegno che si può sempre mantenere, a meno che
non si sia pigri e ammalati.

7. – Meditate in posizione comoda, e con la spina dorsale eretta, evitando,
però, ogni tensione. Rilasciate ogni muscolo, nulla di contratto deve
esservi in tutto il corpo.
Sedendo su di una seggiola, tenete però le gambe incrociate. Se però fate la
meditazione in gruppo, sedete, e tenete le mani appoggiate alle ginocchia e,
poi, incrociate i piedi, teneteli invece posati sul pavimento in posizione
parallela. In tal modo l’energia si trasmette per l’uso collettivo del
gruppo; mentre quando meditate da soli, le gambe incrociate impediscono la
dispersione dell’energia.

8. – Cercate di meditare sempre nel medesimo posto. L’atmosfera di quel
particolare luogo s’impregna delle forme-pensiero della meditazione sì da
costruire automaticamente un piccolo tempio di natura mentale, nel quale vi
potrete ritirare con facilità sempre crescente. Naturalmente il vostro vero
Tempio è dentro di voi ed è lì che dovete imparare a ritirarvi e ad entrare
il più sovente possibile, esso ha un grande vantaggio, ed è che potete
averlo sempre a vostra disposizione, ovunque andiate e ovunque vi troviate.

9. – Badate, al principio della meditazione, che la vostra respirazione sia
ampia e profonda; poi, quando avete stabilito un ritmo costante ed
equilibrato, non ci pensate più per tutto il tempo della meditazione.

Pensieri Seme (uno per ogni mese)

l. L’anima è luce, è impulso che muove all’azione, è il centro che trovasi
entro tutte le forme manifestate.

2. Impara che la forma non è che il velo che nasconde lo splendore della
Divinità.

3. L’uomo costruisce i suoi propri mondi col potere dei suoi processi
mentali.

4. Rinunciando al non Sé, troviamo il sé.

5. La conoscenza intuitiva si sviluppa mediante la facoltà della
discriminazione, o del discernimento.

6. Che la parola della mia Anima sia emessa con forza verso gli altri, tale
parola è: “Comprensione”.

7. Una mente che può essere tenuta salda nella luce, può riflettere il puro
Amore.

8. L’aspetto si forma gradatamente e si adegua ad essere un esponente o una
impressione dell’energia dell’Anima.

9. Per l’Anima, il corpo è soltanto un apparecchio ricevente e reagente sul
piano fisico, è un mezzo di espressione.

10. L’uomo è unità complessa e completa, una copia in miniatura del mondo
esterno.

11. Quando l’innocuità e la buona volontà determinano e regolano
l’avvicinamento mentale, non può derivare altro che bene.

12, L’Amore dell’Unico Sé fluisce in tutti i Sé, e per il tramite di Essi
fluisce in tutto ciò che esiste. Tale Amore conferisce anche il potere di
guarire.

– Elevare il fuoco della mente –

Esperti di meditazione hanno spesso assimilato la mente umana ad una lente,
e la sostanza mentale ad una specie di energia luminosa. Usata in tal senso,
la mente non solo rivela il campo di conoscenza, ma introduce anche la luce
dell’Anima e comunica con altre menti per via telepatica…

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