Stimolazione transcraniale

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Stimolazione transcraniale

di: Alessio Mannucci – ecplanet.net

Oggi, una startup della Pennsylvania chiamata Neuronetics, sta completando i primi test clinici
completi della TMS (Transcranial Magnetic Stimulation): Stimolazione Magnetica Transcraniale. La
procedura promette di trattare la depressione in modo veloce ed efficace senza danneggiare le
funzioni mentali. Se tutto andrà bene, potrebbe essere approvata nel giro di sei mesi. La TMS si
basa sullo stesso principio dell’elettro-shock: l’alterazione dell’attività elettrica nel cervello.

I campi magnetici usati nella TMS, invece, secondo i ricercatori, possono produrre le stesse
stimolazioni senza provocare alcun danno. Una corrente alternata prodotta da un grande condensatore
crea i campi che viaggiano nel cervello da un tubo di metallo attaccato allo scalpo. “Questo causa
una depolarizzazione dei neuroni”, dice Bruce Shook, capo esecutivo della Neuronetics, “stimolando i
circuiti umorali dei pazienti colpiti da depressione”.

La corrente magnetica può essere direzionata a particolari aree del cervello come la corteccia
prefrontale, un’area coinvolta nella moderazione delle emozioni negative. Il trattamento, tra le
altre cose, provoca un aumento dei livelli di serotonina – lo stesso neurotrasmettitore stimolato da
anti-depressivi come il Prozac e il Celexa.

Tuttavia, nessuno può ancora provare che la procedura non provochi effetti collaterali come la
perdita di memoria. Diversi pazienti, ad esempio, hanno accusato forti mal di testa e/o vertigini
dopo il trattamento. Inoltre, se per errore si sovra-stimola una certa regione del cervello, si
possono provocare danni accidentali.

Vi sono alcuni psichiatri, come Xingbao Li della Medical University of South Carolina e Peter Fox
della University of Texas, che hanno espresso forti preoccupazioni riguardo la TMS, poiché secondo
loro non si è ancora in grado di comprendere esattamente in che modo il trattamento possa agire sui
circuiti neurali. “I meccanismi di azione neurobiologica sono ancora un mistero”, hanno scritto Li e
colleghi nella rivista “Cognitive and Behavioral Neurology”.

Ci risiamo.

D’altronde, il sogno dello “psico-nazismo”, che è quello del controllo mentale, non è mai stato
abbandonato. Si ripresenta oggi, in forme nuove, tecnologicamente avanzate, al servizio di una
farmacrazia spregiudicata e irresponsabile che opera legalmente a livello globale.

BEWARE OF OUR APPETITE

Istituzione scientifica citata nell’articolo:

Repetitive Transcranial Magnetic Stimulation rTMS Neuronetics.com

Cognitive and Behavioral Neurology

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E-mail: Alessio Mannucci

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