Sintesi della filosofia indiana

pubblicato in: AltroBlog 0
Sintesi della filosofia indiana

Piccola sintesi della filosofia indiana – La visione del mondo, dell’uomo, di Dio

di Ezio Jayan Walter Vantaggiato

L’Essere Infinito (Dio – Brahman) è l’unica realtà. Non c’è niente oltre
Lui. L’Infinito può solo essere uno senza secondo.
Gli universi sono contenuti nell’Essere Infinito. Essi nascono e muoiono in
continuazione, in varie dimensioni di esistenza.
Gli universi sono soltanto illusori. Essi sono il sogno dell’Essere Infinito
in cui Egli finge di essere finito e mortale.

Negli universi finiti l’Infinito manifesta il divenire, la trasformazione,
il movimento,… tutto ciò che è opposto alla sua natura.

In realtà l’Infinito ha due volti: illimitato e limitato, eterno e mortale,
beato e sofferente, immobile e in movimento. Egli è infinito, e quindi deve
contenere tutte le possibili realtà, sia quella propria di infinito che
quella di finito.

Ogni parte dell’universo contiene l’Infinito.

L’uomo contiene l’Infinito.

L’uomo è l’Infinito.

L’uomo crede di essere mortale e finito, per questo soffre. Si lascia
ingannare dal miraggio delle apparenze. Quando “si risveglia” allora conosce
la vera realtà, che lui è sempre stato infinito.

Soltanto un Maestro o Guru, che è già risvegliato, che vive la sua vera
realtà di Infinito, può aiutarci a raggiungere l’Illuminazione, lo stato in
cui diventiamo consapevoli di essere Infinito.

Quando “diventiamo” Infinito, in realtà ci rendiamo conto che lo siamo
sempre stati.

Quando la nostra consapevolezza diviene infinita e ci fondiamo in Dio,
diveniamo noi stessi Dio, l’Essere Infinito.

Allora cessa ogni sofferenza e viviamo eternamente nella beatitudine
illimitata, nell’appagamento infinito.

La nostra vita dovrebbe essere totalmente protesa alla realizzazione
dell’Infinito dentro di noi.

Con la pratica della meditazione, dei canti, con il servizio disinteressato
e seguendo la volontà del nostro Guru, potremo un giorno uscire
dall’illusione del divenire e vivere nello splendore del nostro stesso Sé,
della nostra natura infinita.

Di tutte le vie che ci portano a realizzare Dio (jnana yoga – della
conoscenza, hatha yoga – del corpo fisico, karma yoga – della giusta
azione…) quella del bhakti yoga, lo yoga dell’amore e della devozione, è
la più eccelsa e veloce, quella che è sempre dolce e piacevole anche mentre
la percorriamo. Quando si apre il cuore, la mente si scioglie e si rompe
ogni barriera tra noi e l’Infinito.

La realtà della vita è suprema delizia e amore.

L’uomo è Dio.

Dio è l’uomo.

Non c’è mai stata alcuna separazione tra i due,… anzi, non ci sono due
realtà ma una sola.

La conoscenza e la salvezza non è prerogativa di nessuna religione o Chiesa.

Nessuno sarà mai condannato a soffrire in eterno all’inferno.

Tutti un giorno torneremo a Dio, da cui proveniamo.

L’infinito si manifesta in infiniti universi e infinite individualità.

Ogni individualità attraversa varie vite, con cui fa tanti tipi diversi di
esperienze e manifesta la natura dinamica dell’Infinito.

Un giorno, dopo tante vite, ci ricongiungeremo a Dio.

La reincarnazione solo può spiegare le diseguaglianze che ci sono nella
vita, sin dalla nascita: chi nasce povero, chi ricco, chi sano, chi
malato…

Quando diveniamo Infinito non nasciamo più. Allora non ci sarà più né
passato né futuro, né gioia né dolore, ma soltanto estasi senza fine.

Cerchiamo il nostro Guru, il nostro Maestro. Egli (o Ella) soltanto potrà
condurci all’Infinito.

In noi c’è un oceano di gioia e amore.

Il vero piacere è dentro di noi, ed è infinitamente superiore al più grande
piacere che possiamo provare nel mondo dei sensi.

Tat twam asi – Tu sei quello (l’Infinito).

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *