Shiatsu: tra corpo e mente

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Shiatsu: tra corpo e mente

di Liliana Atz

Se non t’aspetti l’inaspettato non conoscerai mai la verità.
(Eraclito)

Lo Shiatsu, una tecnica manuale giapponese, basata sulle pressioni portate sui meridiani energetici
e/o sui punti di agopuntura, con i pollici, i palmi delle mani, i gomiti e, in alcuni stili con le
nocche, le ginocchia e i piedi, appartiene alla tradizione delle discipline medicofilosofiche
orientali. Sebbene si pensi che derivi dall’agopuntura è probabile che sia antecedente persino
rispetto a quest’ultima.

In Giappone le antiche tecniche cinesi, da cui lo Shiatsu deriva, furono assimilate e adattate al
contesto culturale locale. I giapponesi si dedicarono alla medicina cinese con un atteggiamento
artistico; affinandone il vigore creativo portarono le tecniche alla massima ricercatezza formale.
La capacità di ridurre, analizzare e affinare, infatti, è prerogativa dell’approccio giapponese,
così come l’impeto creativo è proprio di quello cinese.

La storia recente dello Shiatsu si collega al nome di Shizuto Masunaga, docente di psicologia
all’università di Tokyo, il cui sincero interesse per la Medicina Tradizionale Cinese lo spinse a
studiare antiche scritture originali. Masunaga si diplomò alla scuola di Namikoshi, dove insegnò per
parecchi anni. Qui cominciò a integrare la psicologia con la pratica Shiatsu ortodossa, lo studio
dei testi antichi e la moderna interpretazione occidentale della fisiologia.

Nell’ultimo trentennio molti rappresentanti di varie correnti Shiatsu, hanno iniziato a insegnare,
ciascuno secondo il proprio orientamento, creando grande fermento nel settore, soprattutto in
occidente. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è un’antichissima disciplina di ricerca della
salute e dell’armonia attraverso il riequilibrio energetico del corpo-mente. E’ una medicina dei
Soffi (energia, Qi), l’arte di ristabilire l’equilibrio funzionale degli scambi fra i diversi Qi.
L’oggetto di questa medicina energetica è la regolazione dell’energia costitutiva e animatrice
dell’uomo, in seno ai Soffi costitutivi e animatori dell’universo. Ciò che è giunto fino a noi è il
risultato dell’integrazione e sistematizzazione, nel corso della sua evoluzione, delle diverse
filosofie con cui è entrata in contatto, in particolar modo il confucianesimo e il taoismo. Questa
tradizione considera l’universo come un campo di energia, risultato della perfetta interazione dei
due principi cosmici fondamentali: Yin/Yang. Vi è una visione olistica, analogica dell’essere umano,
secondo cui la salute ed il benessere sono la conseguenza dell’equilibrio psicologico, energetico,
fisiologico e spirituale dell’individuo.
L’osservazione e la catalogazione delle corrispondenze ha portato, nel corso dei millenni, ad
ipotizzare una conoscenza esaustiva della realtà, dove ciò che succede nel macrocosmo accade in
piccolo – per analogia – nel microcosmo uomo.

Attraverso la comprensione del cosmo, dell’universo e della natura si arriva, per il taoismo, alla
comprensione di se stessi, alla propria crescita individuale. Non esiste la dicotomia tra bene/male,
giusto/sbagliato, ecc.. Gli opposti diventano aspetti equivalenti della stessa realtà/fenomeno, che
li comprende al suo interno. La concentrazione dell’attenzione va indirizzata nei confronti
dell’osservazione della natura e delle sue manifestazioni, che sola permette di riconoscere le
caratteristiche del Tao. Ed è proprio la natura a suggerire l’idea dello Yin/Yang, le polarità
costitutive del simbolo del Tao, che rappresenta il concetto più importante e caratteristico del
taoismo. L’osservazione dell’alternanza ciclica del giorno e della notte viene simbolicamente
correlata al lato ombroso e a quello soleggiato di una collina, un’unica realtà che porta in sé sia
l’ombra che la luce, gli opposti universalmente congiunti, che eternamente si rincorrono ed
avvicendano l’un l’altro. Qualsiasi sintomo fisico o psichico non rappresenta, quindi, il segno di
un’affezione localizzata, ma è la spia di uno squilibrio dell’organismo nella sua totalità. La MTC
non segue la tendenza moderna di smembramento dei singoli componenti alla ricerca del sempre più
piccolo, perdendo di vista lo scopo, l’unità, cioè l’uomo ed il suo equilibrio psicofisico.

Inserito nel macrocosmo, anche l’uomo è alimentato dallo stesso flusso di energia vitale, il Qi
(Soffi), che scorre all’interno del corpo lungo la rete dei meridiani, gli invisibili canali che
costituiscono il sistema di collegamento fra gli organi e le funzioni vitali.
Il Qi è una sorta di fluido rarefatto che si può condensare fino a formare una sostanza; è il
prodotto dell’interazione di Yin/Yang e costituisce la base del mondo dei fenomeni. Nel corpo umano
è il principio che muove, riscalda e protegge dalle influenze esterne. A livello psicologico il suo
libero fluire ci consente di cambiare stato, di alternare diverse emozioni, passando dal lavoro al
piacere, dall’attività al riposo.
Per la MTC la salute ed il benessere fisico sono, quindi, la naturale conseguenza dell’armonica
circolazione del Qi, mentre i suoi squilibri favoriscono l’insorgere delle malattie.

Su queste fondamenta filosofiche si innestarono gli studi giapponesi che affinarono le originarie
tecniche importate dalla Cina, creando uno stile autonomo, che impropriamente viene definito
“massaggio”. Lo Shiatsu, infatti si è caratterizzato sin dalla sua nascita, per la staticità della
pressione portata, che entra perpendicolarmente alla superficie del corpo. Le pressioni entrano in
profondità senza scivolare sulla pelle e producono uno stimolo a cui l’organismo della persona
risponde, recuperando e manifestando “dal profondo” le proprie risorse vitali. Ciò si traduce in una
rinnovata sensazione di benessere psico-fisico.
Questo è possibile perché la nostra cute, che ha la stessa origine embriologica del sistema nervoso,
è capace di ricevere gli stimoli dall’ambiente esterno, farli comunicare con l’interno, vagliare e
filtrare i messaggi ricevuti, trasmetterli attraverso la rete dei meridiani e del sistema nervoso
afferente e facilitare la ricostruzione dell’equilibrio dell’energia vitale, Qi, che “sprona” tutto
il supersistema psico-neuro-endocrinoimmunitario.

La diagnosi, tipicamente orientale, permette di estrarre informazioni sullo stato di energia del
corpo umano attraverso l’osservazione del fisico, delle abitudini, del modo di muoversi e di
parlare, nonché delle scelte che la persona compie.
Secondo le antiche teorie cinesi, l’universo è costituito da cinque elementi primordiali: legno,
fuoco, terra, metallo, acqua. Ogni elemento è collegato energeticamente ad un organo e ad un viscere
del corpo umano (ved. tabella). Quando l’energia circola nei meridiani senza impedimenti,
l’organismo è in salute in tutti i suoi aspetti; se però, per una causa esterna (freddo, virus,
ecc…), oppure interna (stress, forti emozioni, ecc…), o meglio la combinazione delle due, un tipo di
forza viene usato troppo o troppo poco, si produce uno squilibrio che si manifesta all’esterno con
sintomi sia psichici che fisici.

Il terapeuta deve sempre tenere presenti i rapporti di interdipendenza tra organi e funzioni del
corpo, emozioni, situazioni climatiche, ambientali e stagionali. Le ricerche sperimentali della
medicina occidentale moderna hanno evidenziato e confermato che i meridiani sono costituiti da
invisibili correnti di energia elettromagnetica, circolanti in profondità, tra i muscoli e le ossa,
ossia nell’ipoderma e nel connettivo lasso.
Essi sono regolati da precise condizioni biofisiche; il connettivo lasso si infiltra ovunque ed è il
tessuto più elettroconducente perché è il più ricco di acqua e sali. L’energia (Qi) è di natura
elettromagnetica. Oggi si pensa che essa promani dai tessuti interni ove è prodotta dalla
polarizzazione-depolarizzazione cellulare.
Negli ultimi vent’anni la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), frutto del lavoro interdisciplinare
di neurofisiologi, immunologi ed endocrinologi ha evidenziato i collegamenti esistenti fra il
cervello, il sistema endocrino e il sistema immunitario. La PNEI è la nuova scienza che racconta
come mente e corpo comunichino e regolino l’equilibrio del nostro organismo e il nostro benessere.
Secondo gli studi più recenti, il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, Yang/Yin per la cultura
orientale, lavorano in modo integrato, attraverso un dialogo ormonale a base di neuropeptidi,
citochine a altre sostanze attive, influenzando potentemente l’attività del sistema immunitario.

Ancora una volta l’antica medicina orientale trova un riscontro scientifico in occidente. Ed è
sempre più chiaro, come le terapie fisiche olistiche, tra cui spicca lo Shiatsu, assumano un ruolo
di rilievo nel mantenimento e nel recupero del benessere del corpo e
della mente.

Glossario
Tao: È la forza eterna, essenziale e fondamentale che scorre attraverso tutta la materia
dell’Universo.
Solitamente viene associata al Taoismo, ma anche il Confucianesimo fa riferimento ad essa.
Olismo: corrente di pensiero che afferma come la sommatoria funzionale delle parti sia sempre
maggiore
e diversa dalla somma delle capacità delle parti prese singolarmente.

Bibliografia
Elementi di Medicina Tradizionale Cinese – J.Schatz, C. Larre, E. Rochat De La Vallèe – Jaca Book
Shiatsu psicosomatico. Tra corpo ed emozioni – G. Zanella – Ed. Tecniche Nuove
Shiatsu Do. La via dello Shiatsu – C. Parolin e altri – Ed. Luni
Il Libro della Medicina Tradizionale Cinese- Carlo Moiraghi – Fabbri edizioni
Energia Vitale Qi e Tuina – Franco Caspani – Semizzi – A Oriente n. 2 – settembre 2003
Teoria e pratica Shiatsu – Carola Beresford Cook – ed. Utet

Scritto da Liliana Atz
Psicologa, istruttrice e terapista shiatsu, è insegnante di Tai Chi Chi Kung.
A Trento, città dove vive ed opera, ha fondato l’associazione San Bao (www.san-bao.it).
Appassionata studiosa di Enneagramma, ha approfondito le sue conoscenze con docenti del calibro di
Russ Hudson, Giovanni Maria Quinti, Lluis Serra Llansana e altri.
Per info su corsi e attività: info@san-bao.it

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