SEMIOTICA BIOFISICA Quantistica

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SEMIOTICA BIOFISICA Quantistica

di Sergio Stagnaro

Alla luce delle novità “informazionali” che ci portano il Dr. Veret e il Dr. Biava, – quest’ultimo
con il suo bel libro: “il cancro e la ricerca del senso perduto”(Springer edizioni) sul nuovo numero
di Scienza e Conoscenza, il 26, in uscita breve – la trinità Materia-Energia-Informazione, da tempo
sollecitata anche dagli studi e ricerche del chimico Paolo Manzelli, sembra diventare via via il
vero nuovo paradigma in campo medico. Esso vede di nuovo intersecarsi fisica, biologia, medicina…
in un approccio interdisciplinare che lascia sempre più trapelare il ruolo fondamentale
dell’informazione, “informazione intelligente” la definisce il dr. Biava. Quale terzo elemento della
trinità, che dite, sarebbe troppo osè chiamarlo Spirito?

da www.scienzaeconoscenza.it

Introduzione
A partire dal Novembre del 2007, la Semeiotica Biofisica si è arricchita di un essenziale strumento
diagnostico e di ricerca offerto dalla fisica quantistica e rappresentato sostanzialmente dalle tre
forme di energia, Energia Materia (EM), Energia Vibratoria (EV), Energia Informazione (EI), secondo
Paolo Manzelli.
Nel primo lavoro, scritto con la sua preziosa collaborazione, ho illustrato i fondamenti teorici di
questo originale strumento clinico, affidabile nella diagnosi e nella ricerca, sottolineandone gli
aspetti teorici e pratici rivoluzionari.

I lavori, pubblicati nei mesi successivi, anche sul Lancet, sono la dimostrazione della fondazione
di una nuova disciplina medica, utile nella ricerca e nella quotidiana attività dei medici.
Lo scopo di questo articolo è quello di evidenziare nuovi orizzonti diagnostici aperti alla Medicina
dalla Semeiotica Biofisica Quantistica.

L’Informazione nella Realtà non locale in Biologia
Nella realtà locale, caratterizzata dalla matrice spazio/temporale quadrimensionale (3 D/S e 1 D/T),
l’informazione è notoriamente “trasmessa” con consumo di tempo e dispendio energetico.
Al contrario, la realtà non locale, presente nei sistemi biologici accanto alla precedente, è
caratterizzata invece dalla “simultaneità” di informazione, simultanea nello spazio e sincrona nel
tempo, conseguenza del fatto che la materia (particella) è localizzata, ma non l’onda, che ne
rappresenta il vettore e può dare origine, magari transitoriamente, al fenomeno dell’entanglement o
groviglio, con altre onde simili.

Nel libro La realtà quantistica Nick Herbert afferma che la non-localizzazione delle particelle
spiegherebbe questa loro “Simultanea” comunicazione non mediata né da campi né da nessun altro
fenomeno sperimentato in riferimento alla struttura spazio temporale Euclidea, proprio perché in un
mondo tri-dimensionale nello spazio e mono-dimensionale nel tempo, si ammette che l’Informazione,
così come l’Energia e la Materia, debba essere trasferita tra due posizioni localizzabili in termini
di coordinate Cartesiane. Pertanto la “Simultaneità” degli eventi è considerata del tutto fortuita e
fenomeni di simultaneità di informazione quali la telepatia o l’empatia sono considerati privi di
ogni possibile spiegazione scientifica. Ne consegue che i nostri concetti tradizionali di spazio e
tempo sono messi nuovamente in discussione, come d’altra parte era già accaduto rispettivamente con
la teoria della relatività e la meccanica quantistica.

Il modello non-locale della realtà può addirittura condurre la fisica teorica ad includere molti
eventi osservati in Biologia con la Semeiotica Biofisica, finora rimasti senza spiegazione alcuna.
Nel 1964 il fisico irlandese >>>John Stewart Bell, dimostrò l’effettiva esistenza di un mondo non
localizzato. In realtà, il “Teorema di Bell” permette di confutare l’ipotesi secondo cui il mondo è
intrinsecamente localizzato, una teoria, quella esclusivamente “locale”, che risulta fortemente
limitativa e riduttiva della possibilità umana di conoscenza.

Fin dai tempi antichi, se non antichissimi, la teoria della NON Località è considerata complementare
a quella Locale, per lo meno in ambito esoterico, ai giorni nostri i fenomeni osservabili che
necessitano la ammissione di una teoria dello spazio-tempo non locale, sono veramente tanti, e
aumentano a vista d’occhio. Infatti, dalle teorie Quantistiche del Fisico David Bohm, si evince che
le energie elettromagnetiche e l’intera realtà fisica, sono create dalla prodigiosa e “magica”
natura delle particelle subatomiche, le quali, incredibilmente, si presentano sotto il duplice
aspetto di particelle e di onde.

In sostanza, secondo Bohm, contro ogni apparenza legata al “tradizionale” modo di conoscere la
realtà, riduttivamente considerata solo materia (Energia-Materia) ed energia (Energia Vibratoria,
cioè l’onda vettoriale), e non anche informazione (Energia-Informazione, pura, catalitica), come
insegna Paolo Manzelli con esemplare chiarezza ermeneutica, le particelle non sono entità
individuali, ma estensioni di uno stesso organismo, e il fatto che appaiano separate, deriva dalla
nostra incapacità di vedere la realtà nella sua interezza. L’Esperimento di Lory ha “dimostrato –
per la prima volta – il rapporto esistente tra il mondo macroscopico e la realtà locale, e il mondo
microscopico e la realtà non locale in Biologia, dal punto di vista della fisica quantistica. Tale
primo (e non ultimo) esperimento dimostra gli stretti legami tra l’IMPLICITO e l’ESPLICITO di D.
Bohm. I nuovi orizzonti diagnostici della Semeiotica Biofisica Quantistica sono stati realizzati
sulla base teorica della realtà non locale in Biologia.

Semeiotica Biofisica Quantistica: Casi clinici frequenti
Il Segno di Pollio rappresenta, in ordine di tempo, il primo esempio paradigmatico del mutamento
epocale introdotto nella diagnostica clinica dalla Semeiotica Biofisica Quantistica. Infatti, esso
permette in un secondo di riconoscere come sani i reni, gli ureteri, la vescica urinaria, l’uretra
e, nell’uomo, anche la prostata: il pizzicotto cutaneo “intenso”, prolungato oppure istantaneo, di
un singolo trigger point dell’apparato urinario (in pratica, la cute della regione laterale
dell’addome), provoca per risonanza la simultanea stimolazione (informazione) di tutta la trafila
urinaria.

Ne consegue che, simultaneamente all’inizio della manovra, l’assenza di modificazioni della forma e
del volume dello stomaco, cioè la mancanza del “riflesso” gastrico aspecifico, consente al medico di
escludere una patologia di questo sistema biologico.
Al contrario, in presenza di una patologia urinaria non neoplastica, simultaneamente all’inizio
della stimolazione compare il “riflesso” gastrico aspecifico, mai seguito dalla Contrazione Gastrica
aspecifica. Questo comportamento, infatti, è tipico del tumore in atto e del suo reale rischio
congenito, Segno di Pollio (nel secondo caso, l’intensità del “riflesso” è 0,5 cm. o inferiore,
mentre il tempo di latenza della Contrazione Gastrica tonica raggiunge o supera i 5 sec.,
espressione di un rimodellamento microcircolatorio meno grave) in un segmento dell’apparato
urinario. Successivamente, sulla base dei numerosi segni, manovre e test semeiotico-biofisici, il
medico è in grado di precisare prontamente la sede e la natura della lesione.

In base a quanto sopra riferito, l’assenza del Segno di Pollio consente in un secondo di escludere
qualsiasi patologia, presente o futura, nelle vie urinarie, indirizzando l’esame obiettivo verso
l’apparato sede della patologia.
Analogamente si ottengono identici risultati nella patologia di una ghiandola, ad esempio, il
pancreas esocrino. E’ ben nota la difficoltà di diagnosticare clinicamente la pancreatite acuta,
dove la stimolazione “intensa” di un trigger-point del pancreas (VI dermatomero toracico; in
pratica, la cute dell’epigastrio, scegliendo per motivi pratici l’area sotto l’emiarcata costale di
destra o sinistra) appare simultanea alla comparsa del “riflesso” gastrico aspecifico, come sopra
descritto.

In presenza di tumore pancreatico o del suo reale rischio congenito, la caratteristica Contrazione
Gastrica tonica rapidamente, dopo circa 3 sec., sostituisce il riflesso gastrico aspecifico.
Naturalmente la diagnosi differenziale tra reale rischio e neoplasia in atto è facilitata dai
differenti valori parametrici, come già riferito.
Nel sano, la pressione digitale intensa, applicata sopra “uno” dei centri diencefalo-ipofisari per i
realising hormones di SST, TSH , GH, oppure sulla proiezione cutanea dell’epifisi, non è associata
ad alcuna modificazione gastrica.
Al contrario, utile dal punto di vista diagnostico, nel soggetto con Terreno Oncologico, ancorché
“latente” o “residuo” dopo efficace terapia (Dieta Mediterranea, Melatonina e NIR-LED) colpito da
una patologia cerebrale, il riflesso gastrico aspecifico compare simultaneamente all’inizio della
“intensa” stimolazione di un singolo trigger-point cerebrale.

Come riferito sopra, si tratta di un segno diagnostico non specifico di una definita patologia,
tuttavia affidabile nell’attirare l’attenzione del medico sulla presenza nel cervello – in questa
condizione particolare – di una lesione la cui natura è poi rapidamente accertata.
In presenza di un tumore cerebrale o del suo reale rischio congentito, simultaneamente all’inizio
della pressione digitale “intensa”, applicata sopra una singola area del capo, compare il “riflesso”
gastrico aspecifico, seguito dalla Contrazione Gastrica tonica dopo un tempo variabile nelle due
situazioni, come ormai noto: Segno di Dellepiane

Interessante l’esclusione clinica in un secondo del melanoma e del suo reale rischio congenito, come
altrove riferito in modo dettagliato. In realtà, l’assenza del riflesso gastrico aspecifico,
simultaneamente alla applicazione di un pizzicotto cutaneo “intenso” a livello di un arto
dell’esaminando, consente di riconoscere sana la cute e di escludere quindi un reale rischio
congenito di tumore cutaneo.
Per quanto riguarda l’apparato digerente è interessante sottolineare, a modo di esempio, che
fisiologicamente la stimolazione esofagea “intensa” di un singolo trigger-point cutaneo, non è
simultanea al riflesso gastrico aspecifico, presente invece in caso di qualsivoglia patologia
gastro-intestinale, in modo analogo a quanto sopra riferito.

Appendicite, Diverticolite e Morbo di Chron rappresentano le patologie singolari, in cui il riflesso
gastrico aspecifico è seguito dopo 3-4 sec. o più dalla Contrazione Gastrica aspecifica.
Naturalmente la diagnosi clinica corretta è posta successivamente, sulla base dei segni
semeiotico-biofisici specifici per queste malattie (Stagnaro S., Il Ruolo della Percussione
Ascoltata nella “difficile Diagnosi” di Appendicite. Biol. Med. 8, 71, 1986).

Per approfondire: www.semeioticabiofisica.it

Biblio essenziale
Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. Introduzione alla Semeiotica Biofisica. Il Terreno Oncologico. Ed.
Travel Factory, Roma, 2004

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