PROJECT MONTAUK

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PROJECT MONTAUK

di Alessandro Provenzano
per Edicolaweb

Nel 1992 uscì negli Stati Uniti il libro “Project Mountak”, di Preston B. Nichols e Peter Moon, che
suscitò un certo scalpore negli USA.

Gli autori sostengono che il progetto di Montauk sia la continuazione dell’esperimento Filadelfia.
Esso comprendeva diversi sconcertanti sviluppi che rientrano sia nell’alta tecnologia che nel
paranormale: il teletrasporto, il viaggio nel tempo, lo studio della memoria umana, il
condizionamento a distanza, lo sviluppo di apparecchiature psicotroniche per potenziare
ulteriormente le capacità di sensitivi e psicocineti, la materializzazione di oggetti da parte di
sensitivi, la distruzione di oggetti e l’uccisione di persone a distanza.
Montauk è l’estremità orientale di Long Island e prende il nome da una tribù di nativi.
Di certo nella zona vi è un enorme consumo di energia elettrica, per ammissione della Lilco (Long
Island Lighting Company), l’azienda elettrica isolana.

Esiste un generatore attivo situato presso un garage frequentato da tecnici per le regolazioni e la
manutenzione. Questo garage è ufficialmente adibito ad alloggiare le attrezzature per la
manutenzione del verde pubblico, ma è sproporzionatamente grande per tale funzione.
Il generatore si trova a Camp Hero, nel parco che appartiene allo Stato di New York e può erogare
fino ad un massimo di 70 Megawatt, anche se di solito nel 1993-1995 ne produceva solo 20. Anche 20
Megawatt sono un’esagerazione per dei lavori di giardinaggio.
L’ipotesi di Preston B. Nichols è che il generatore venga adoperato per alimentare i consumi delle
strutture sotterranee.
Inoltre a Montauk, verso il 1994, è stata riattivata una centrale elettrica di emergenza, di alcuni
anni prima, di grande potenza. Secondo la Lilco si tratta di 100 Megawatt che è una quantità
sproporzionata per la popolazione dei paesini di Montauk, East Hampton, ecc., anche in caso di forte
afflusso turistico.
Un altro fatto, sicuramente provato ed inoppugnabile, è l’ingiustizia perpetrata ai danni della
popolazione indigena di Montauk.

Con un processo farsa, iniziato nel 1908, è stata fraudolentemente sottratta la terra ai nativi
americani della tribù Montauk. Essi sono stati dichiarati estinti il 9/12/1910, poiché si erano
incrociati con afroamericani ed avevano la pelle molto più scura dei “Pellirossa” puri. Non essendo
abbastanza ricchi per permettersi buoni avvocati, hanno dovuto accettare la sconfitta. In questo
modo fu possibile costruire la base Aeronautica di Montauk e probabilmente anche un vasto complesso
sotterraneo, sulla terra che apparteneva alla tribù di Montauk e che per loro era sacra.
Esiste il fondato sospetto che questo potenziale tecnico-scientifico e, all’occorrenza, bellico sia
stato utilizzato anche contro gli alieni in un’operazione di abbattimento di un UFO.
Questa volta non si tratterebbe di un incidente ma di un atto di ostilità deliberata. A raccontare
la vicenda è un personaggio molto controverso, Preston B. Nichols, il quale afferma di aver lavorato
per il “Montauk Project” e di esserne uscito negli anni ’80, riuscendo a vincere il condizionamento
psicologico cui era stato sottoposto.

Nella base di Montauk c’è anche un potente radar di grosso diametro non specificato dagli autori che
lo videro per la prima volta nell’estate 1993. Gli uccelli che si trovavano vicino al radar erano
fermi ed anche quando Nichols e Moon lanciarono dei sassi rimasero immobilizzati. Inoltre la
telecamera di Nichols non funzionò nei pressi del radar, nonostante che l’apparecchiatura fosse
adeguatamente schermata per le emissioni di microonde. Un sedicente addetto alle pubbliche
relazioni, della Ditta Cardion, disse a Moon che quello era un radar sperimentale mostrato a tecnici
di un paese straniero, da usare per scoprire gli yachts usati per il traffico della droga.
Nichols, esperto in elettronica, rivelò che non occorreva un radar così grande per rilevare tali
natanti; sarebbero bastati radar molto più economici, alla portata dei paesi del terzo mondo e che
erano in commercio da anni. Ad un amico di Moon fu detto poi che il radar serviva per rilevare le
persone che avevano mangiato cibi contenenti bario. Gli alimenti di alcuni paesi arabi, si presume
Iraq, Libano, Libia oltre a Sudan e Iran sarebbero stati contaminati con bario in modo che, se dei
terroristi avessero cercato di avvicinarsi alle coste degli USA sarebbero stati scoperti…
A parte il fatto che uno o più uomini, anche se allenati, non possono attraversare un tratto
dell’Atlantico a nuoto o su un pedalò, Nichols precisò che per rilevare una persona che avesse
l’intestino contaminato da bario bastava un radar molto più piccolo.

Gli scrittori notarono anche la presenza di alcune strutture sotterranee al di sotto del radar e
nelle vicinanze. Tra di esse c’erano i chiari segni di un ambiente circolare. Un fisico nucleare
amico di Nichols espresse il parere che fosse un acceleratore di particelle. Quindi si potrebbe
trattare di un radar che emette raggi composti da particelle subatomiche (molto spesso neutroni).
Ciò significa che le emissioni di questo radar contengono molta più energia cinetica rispetto ai
radar ordinari. Gli impieghi più probabili di questo radar sono:

– L’abbattimento di oggetti volanti non identificati come amici, inclusi anche gli UFO e gli IAC.

– L’emissione di onde di potenza insufficiente a danneggiare le strutture metalliche di un aereo o
di una nave o il campo di forza di un UFO. Queste trasmissioni sarebbero dirette verso l’interno
degli Stati Uniti per far arrivare messaggi direttamente al cervello delle persone ed effettuare un
condizionamento della loro volontà.

Secondo Nichols ed il suo amico, presso i Laboratori Nazionali di Brookhaven a Long Island si trova
l’acceleratore di particelle più grosso, che accelera i neutroni fino al 50% della velocità della
luce; poi un condotto dirige le particelle verso un secondo anello più piccolo che si trova appena
sotto il livello del terreno nell’ex base USAF di Montauk.
Questo acceleratore è del diametro di 625 piedi (circa 190 metri) e in esso i neutroni vengono
portati a velocità prossime a quelle della luce. Poi vengono introdotti in un Klystron (o
amplificatore di particelle) che dà forma a dei “pacchetti” quantistici di particelle. Le particelle
in tutto questo percorso sono sempre estremamente ricche di energia. Infine i “pacchetti”
raggiungono uno specchio elettronico dotato di magneti di localizzazione che li trasmette contro
l’obiettivo. Queste particelle vengono convogliate in un raggio modulato sulla frequenza portante di
435 Mhz. La frequenza portante può essere paragonata, per intendersi, ad una specie di treno con
vagoni che guidano le particelle verso l’obiettivo.
In parole povere, se tutto ciò risulta vero, questi apparati danno l’equivalente elettromagnetico di
una mazzata contro il “target” nemico. Un tale raggio potrebbe penetrare all’interno del campo di
forze che circonda un UFO e che fa parte del suo sistema propulsivo, molto più efficacemente di un
laser.

Esiste il fondato sospetto che questo potenziale bellico sia stato utilizzato anche contro gli
alieni, in una o più operazioni di abbattimento di uno o più UFO. In questi casi non si tratterebbe
di incidenti, ma di atti di ostilità deliberata da parte terrestre.
A raccontare la vicenda è sempre Preston B. Nichols il quale afferma di aver lavorato per il
“Montauk Project” e di esserne uscito nel 1990 (licenziato), riuscendo a vincere il condizionamento
psicologico a cui era stato sottoposto ed a ricordare le incredibili vicende e le scoperte da lui
compiute, nel ruolo di Assistente al Direttore del Progetto. Nichols avrebbe usato tecniche simili a
quelle adoperate dall’USAC per recuperare la memoria e annullare i traumi parassitari e regressivi
di coloro che sono stati sottoposti a rapimento da parte degli alieni.

Nichols, che era stato incaricato di costruire uno speciale trasmettitore UHF sulla gamma di 435 Mhz
circa, di forte potenza, dopo che altri avevano fallito, capì che il problema era l’uso inadatto di
transistors. Egli prese un vecchio trasmettitore dell’USAF a valvole impolverato e lo rimise in
funzione. Racconta di aver avuto ordine di caricare l’apparecchio sulla sua Dodge Caravan e di
averlo portarlo a Fort Meade, nel Maryland, presso il Quartier Generale della NSA. Là fu condotto da
due uomini in un hangar dove c’era un piccolo disco volante telecomandato sospeso per aria. Fu dato
l’ordine di accendere il trasmettitore ed il piccolo velivolo cominciò a rullare, vibrare emettendo
strani rumori. Fu detto di spegnere il trasmettitore prima che il disco cadesse giù. Non appena
Nichols interruppe l’emissione, il disco non diede più alcun problema e rimase fermo.

Il 28/09/1989 fu ordinato a Nichols di portare il trasmettitore nel parco di Smith Point, dove fu
collegato ad un oscillatore e ad un automezzo con un’antenna radar sopra.
Dopo alcune regolazioni, fu detto a tutti di tenersi ad una certa distanza dagli apparati. Il
trasmettitore fu acceso ed i presenti videro un bagliore azzurrognolo provenire dall’antenna radar e
dirigersi verso un punto nel cielo. In quel punto c’era un UFO triangolare di circa 90 metri di
lato. L’UFO fu investito dal bagliore azzurrognolo e cominciò ad ondeggiare, poi cadde giù
nell’acqua e sbatté contro il fondale.
Gli esponenti del “Long Island Ufo Network” affermarono che il 28/09/1989, giorno del disastro, una
astronave che misurava dai 170 ai 300 metri di diametro era sospesa in alto sulla stessa zona ed
emetteva potenti raggi di luce. Quattro elicotteri militari e due della polizia della Contea di
Suffolk girarono intorno alla presunta astronave madre, poi rivolsero la loro attenzione al relitto.
Un’intera famiglia di 3 persone, tutte adulte si trovò nella zona e scattò 48 fotografie. Le
operazioni di recupero iniziate alle 20,45 terminarono alle ore 23,30 e per tutto il tempo il
gigantesco UFO rimase fermo sulla Baia di Moriches.
Noi tutti ci domandiamo come mai Nichols non sia stato eliminato.

Nichols sostenne che vi sono alcune frequenze radio che possono provocare amnesie. Oltre a ciò, chi
comanda a Montauk conosce i comandi ipnotici o subliminali del dimenticare. Fin dal 1974 aveva
notato che i suoi colleghi tendevano a dimenticare quasi tutto del loro lavoro passato, che lui
invece ricordava. Ciò può essere dovuto sia a fattori genetici della memoria di Nichols, che
all’allenamento e a particolari discipline mentali. Quando costruì un’antenna Delta-Time a forma di
2 piramidi attaccate, sembra che la sua memoria sia istantaneamente migliorata di molto. Il fatto
eccezionale è che l’antenna Delta-Time era spenta e Nichols non aveva ancora finito di saldare tutti
i collegamenti. Ciò significherebbe che l’antenna di tale forma cattura la free energy o energy di
punto zero del vuoto, rendendola utilizzabile dai neuroni.
L’antenna Delta-Time è così chiamata perché, secondo Nichols, è una componente della macchina del
tempo.

Probabilmente i superiori di Nichols, quando lo licenziarono nel 1990, erano convinti che avesse già
dimenticato tutto. O forse anche i suoi superiori, visto il clima di paranoia galoppante, erano
sottoposti a questa forma di lavaggio del cervello per cui poco tempo dopo si dimenticarono anche di
averlo conosciuto. C’è un antico detto che i burattinai terrestri del cover-up non hanno mai preso
sul serio: “Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”.
Negli anni tra il 1990 ed il 1995, Nichols divenne membro del Liufon e consulente per le questioni
tecnico-scientifiche, oltre che amico personale di John Ford.
In seguito, il 23/6/1996 i mass-media diedero la notizia che John J. Ford, di 47 anni, presidente
del Liufon era stato arrestato. Anche Joseph Mazzucchelli, 42 anni e Edward Zabo, elettricista della
Nortrop Gunman Corp. furono catturati come suoi complici e poco dopo rilasciati.
L’accusa era di cospirazione per avvelenare, mediante presunto materiale radioattivo, alcuni
esponenti politici locali e incendiare la sede del Partito Repubblicano. Il piano quindi sarebbe
proseguito con una specie di grottesco mini golpe locale per prendere il potere nella contea di
Suffolk. Zabo avrebbe venduto a Ford quantità mortali di un radioisotopo rubato dalla installazione
Northrop.

Il procuratore James M. Catterson, per dimostrare che i tre componenti del Liufon erano
completamente ed irrimediabilmente psicopatici, affermò che Ford aveva scritto e spedito ai soci un
bollettino in cui si affermava che nel 1995 le foreste di Pine Barrens erano state incendiate a
causa della caduta di un enorme Ufo. Nella circolare si affermava anche che agenti della polizia
della contea e del FBI avevano appiccato altri incendi per distrarre l’attenzione della gente ed
attuare il cover-up. Nel bollettino si affermava anche che Mazzucchelli era stato avvertito di un
complotto di agenti governativi per ucciderlo con il benestare della polizia locale.
Anche la Northrop ed il Ministero della Difesa avevano aperto due inchieste. Tutti e tre gli
indiziati si sono proclamati innocenti. L’unica prova a carico presentata dal procuratore era una
raccolta di intercettazioni telefoniche molto confuse, in cui sarebbe stato delineato il complotto.
Nel novembre 1997 è stata emessa la sentenza: internamento in manicomio a tempo indeterminato non
inferiore ad un anno per John Ford e pene minori per gli altri due.
Un argomento che gli scettici accampano per demolire tutte queste indagini è che gli apparati
militari del mondo non perdono tempo per balordaggini. In realtà i ministeri della difesa di tutto
il mondo si occupano dei fenomeni extraterrestri fino alla paranoia.

Sulla rivista “Lobster” n° 32 pag. 30-32, vengono esposte da Armen Victorian, di origine armena,
alcune vicende da lui vissute in prima persona. Egli è un polemico ufologo, politologo e teorico
delle cospirazioni britanniche, che litiga spesso con gli altri ufologi e lavora in modo
indipendente.
Victorian riporta varie informazioni che afferma di aver ricevuto dal NORAD (North American Air
Defense, con sede in un bunker a Colorado Springs, proprio dove Tesla fece esperimenti).
Dopo il 17/12/1969, con la chiusura del “Blue Book”, grazie alla Commissione “Condon”, gli UFO sono
stati rinominati e riclassificati come:

– UCT “Uncorrelated Target” o UTR “Uncorrelated Target Report” (“Obiettivo Non Correlato” ad
un’origine conosciuta) se si trova all’interno dell’atmosfera terrestre.

– UCE “Uncorrelated Event” o UER “Uncorrelated Event Report” (“Evento Non Correlato” ad un’origine
conosciuta) se si trova nello spazio esterno.

Il termine “Target” ovviamente non fa pensare ad una campagna pubblicitaria, ma bensì ad una
potenziale pericolosità e quindi ad un possibile tentativo di distruzione dell’intruso da parte
americana. Ciò sembrerebbe smentire le affermazioni di Condon secondo cui gli UFO non costituivano e
non costituiranno mai motivo di interesse per la difesa (lettere del “Norad” allo scrittore del
13/11/1995 e 19/12/1995 e dell’U.S. Space Command del 28/4/1993 e 7/4/1994).
Inoltre Armen Victorian si recò a Washington nel 1996 e l’ONI (Office of Naval Intelligence) lo
indirizzò presso un piccolo edificio non lontano dal Pentagono, la Pentagon House, anch’essa
appartenente al Dipartimento della Difesa USA.

I funzionari che svolsero il colloquio con Victorian dissero che ufficialmente non si occupavano di
quelle cose, ma che ufficiosamente erano immensamente interessati a qualunque rapporto o
informazione grezza che lui fosse stato in grado di fornire, nonostante fosse un civile e privo di
una rete informativa stabile ed affidabile.
Appare ancora una volta evidente la condotta menzognera di Condon e risulta molto ridicolo il
cover-up, se gli apparati della difesa nordamericana conversano esplicitamente su corrispondenza non
classificata, e per di più con un giornalista, riguardo dell’argomento Ufo e visite extraterrestri.

Note: Articolo scritto in collaborazione con Matteo Tenan, autore del testo “UFOS E GUERRE
STELLARI”, presentato al Convegno dell’USAC di S. Maria Maddalena (RO) del 1997.

FONTI BIBLIOGRAFICHE
– Salvador Freixedo: “Storia del fenomeno Ufo” (Ignoto n° 5) – Hobby & Work 1993
– Col. Wendelle C. Stevens & William S. Steinman: “Ufo crash at Aztec” – Stevens 1987
– Preston B. Nichols & Peter Moon: “Project Montauk” – Sky Books 1992
– Preston B. Nichols & Peter Moon: “Montauk revisited” – Sky Books 1994
– Preston B. Nichols & Peter Moon: “Pyramids of Montauk” – Sky Books 1995
– Preston B. Nichols & Peter Moon: “Encounters in the Pleiades” – Sky Books 1996
– “The New York Times” 23/06/1996
– “Lobster” n° 32 – 1997

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