PRINCIPI OLISTICI NELLA SPIRITUALITA’ 3

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PRINCIPI OLISTICI NELLA SPIRITUALITA’ 3

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

Pan: il dio della terra
a cura del gruppo Damanhur

Pan non è morto, poiché un Dio non muore. Le divinità, per loro natura, non sono soggette alle leggi
del tempo e dello spazio proprie della dimensione umana dell’esistenza; pertanto non sono legate
dalla nascita e dalla morte, due condizioni che presuppongono una dimensione fisico-temporale. Il
piano di esistenza divino è, nella sua reale essenza, inconcepibile per I essere umano, in quanto si
pone su di un livello di comprensione troppo diverso dal nostro: può però essere descritto e
tradotto in una visione umana. Si definisce che esistono più livelli di esseri divini: alcuni di
inconcepibile coscienza, altri più vicini alla logica umana. Le operazioni di Risveglio di Pan sono
inziate… e stanno tuttora proseguendo. Si inviano sulle linee sincroniche segnali in lingua e
danza sacra, forme pensiero, energie vitali, rituali di presenza. L’uomo è per sua natura un essere
di confine, una creatura ponte, in grado cioè di comunicare sia con il mondo della materia che con
il mondo spirituale. Quello spirituale è un piano di esistenza successivo a quello materiale, cioè
più evoluto, abitato da esseri e intelligenze, non fisici, “sottili”, costituiti di energia-pensiero
e non di materia. E’ quel mondo che gli umani contattano spesso pur ricevendone solitamente una
visione parziale. Da questi contatti nascono le visioni dei mistici, dei paragnosti, degli artisti,
dei sensitivi (consci o inconsci), i contatti dei medium, dei sensibili; gli studi dei
parapsicologi. Piccoli e adulti, giovani ed anziani occidentali ed orientali, civilizzati o tribali:
tutti gli umani, esplicando la loro natura magica, prima o poi entrano in contatto con l’altra
dimensione, con il mondo sottile, con la realtà dello spirito.

Sono avvenimenti spesso non raccontati, inconcepibili per chi non li abbia vissuti, che stupiscono
profondamente. Di questa dimensione extrasensoriale il contatto più alto che un umano possa
raggiungere è quello con il “Primo Piano Divino”. A questo appartengono divinità che, pur
immensamente più grandi dell’uomo, sono da questo contattabili. Per contattare un Dio bisogna
parlare la lingua degli Dei, quella che gli Inviati/Illuminati di ogni epoca storica e latitudine
geografica hanno da sempre insegnato ai loro discepoli. La lingua degli Dei che gli umani possono
parlare è modulata attraverso i riti che le scuole di Magia studiano, trasmesse dagli illuminati. In
questo modo segnali vengono lanciati attraverso le sincrolinee alla Terra e verso le stelle. I
segnali raggiungono Esseri e Forze e da questi fino a Pan. Il Dio dapprima segna i riti di
Risveglio, coloro che li producono. Infine, da questi evocato entra in contatto con questa nostra
dimensione umana. Al culmine delle azioni rituali di Risveglio, la forza di Pan sarà desta e attiva
sul Pianeta. Le divinità, non condizionate da leggi fisiche, sono però soggette a “cicli cosmici”.
Sono i periodi di tempo (umanamente molto ampi) durante i quali le porte della nostra dimensione
possono essere aperte verso di loro. A questi si alternano periodi nei quali i canali di
comunicazione si oscurano. Si dice “Risveglio” il momento (può durare anche decenni o centinaia di
anni) nel quale i conoscitori della lingua divina possono aprire i canali di comunicazione.
Risveglio significa che la divinità apre i propri occhi sul mondo, poiché da questo riceve segnali e
può iniziare ad interagire con esso. Il tempo di oscuramento delle antenne di comunicazione si dice
“sonno”. Le antenne attraverso le quali si inviano i segnali di risveglio al Dio sono le linee
sincroniche, che sono un vero e proprio tessuto nervoso della Terra.

Attraverso le linee il Pianeta è in contatto con il sistema solare, con l’intero universo e con le
altre dimensioni dell’esistenza.

Piramidi, templi, cattedrali, dolmen e menhir, segni tracciati sul terreno per decine di chilometri
(come nel caso di Natzca) sono le centrali operative che il Mago utilizzava in passato per accedere
alle linee sincroniche. Attraverso di esse modulava i segnali da lanciare al pianeta alle stelle, a
dimensioni lontane. Modulando la “lingua degli Dei” attraverso le linee sincroniche, anche oggi il
Mago comunica con queste dimensioni. Uomini e Dei possono potenzialmente vivere un rapporto
simbiotico, pur nella grande differenza che li contraddistingue, anzi proprio grazie ad essa. Ogni
essere divino ha caratteristiche e funzioni proprie e può portare il proprio aiuto all’umanità. Ecco
dunque perché si sta risvegliando Pan in quest’epoca. Oggi l’umanità si trova avviata verso un punto
di non ritorno a causa degli enormi squilibri generati sull’ambiente. La conoscenza delle leggi di
natura è ancora troppo limitata rispetto alla portata dei problemi. Sono stati destabilizzati i
rapporti di equilibrio del Pianeta: l’ambiente, gli elementi che lo costituiscono e gli esseri che
lo abitano. Si cerca ora confusamente di intervenire, ma con una logica strettamente umana, non in
grado di contenere i motivi reconditi e le complesse dinamiche del mondo naturale.

Solo un essere più evoluto, capace di contenere le logiche e i comportamenti che caratterizzano un
pianeta intero, così grande e complesso come la Terra, è in grado di indicare la direzione e i passi
necessari per invertire questa tendenza. Queste sono le caratteristiche proprie di un essere divino
collegato alla Terra. Tutto ciò ci fa dire come solo un Dio possa salvare il Pianeta! Pan è il nome
che tradizionalmente si attribuisce al dio planetario che governa la Terra, signore della Natura e
delle forze che la generano. Come reagirà Pan risvegliandosi? Che cosa produrranno le sue forze di
fronte al disastro ambientale? Certi sogni e intuizioni stanno già giungendo agli uomini di scienza
visioni profetiche arrivano ai mistici e ad ogni umano sensibile forze sincroniche sopraggiungono a
sostegno di chi giustamente si batte per il verde: ma sarà tutto ciò sufficiente a fermare 1’onda
crescente del disastro ambientale?

Gli schemi psichici

Sono l’utilizzo di segni ancestrali, di simboli archetipici che fanno parte del patrimonio inconscio
di conoscenze che ognuno possiede. La loro scoperta rappresenta l’evoluzione recente della ricerca
esoterica e paranormale, come esistono i punti e i meridiani stimolati dall’agopuntura, così il
riflessologo con la pressione di punti dei piedi e delle mani stimola gli organi interni.
Percorrendo col dito lo schema psichico (tracciato in forma di disegno), si inviano, attraverso il
movimento fisico, dei segnali che si incidono sulla corteccia cerebrale e da qui giungono stimoli a
funzioni psichiche o paranormali. Lo “Schema di Pan”, come noi abbiamo chiamo quel particolare tipo
di spirale apre un canale energico e di sintonia con la Terra viva e intelligente che la presiede:
Pan. Lo schema, oltre a generare un impulso di coscienza indirizzato verso il Risveglio, apre
possibilità sincroniche, nuovi stati di coscienza da esplorare, è intrinsecamente terapeutico,
soprattutto è di semplice e personale utilizzo. Lo schema psichico agisce sull’aura viva di chi lo
percorre. L’aura vitale è quell’alone di energia a forma ovoidale che sta attorno al corpo dell’uomo
e di tutti gli esseri viventi. Agendo su questo campo di energia vitale viene emesso un segnale
sotto forma di pensiero, rivolto al pianeta Terra, per risvegliarne le capacità di reazione ai danni
contro l’ambiente.

Poniti di fronte allo schema in un momento di quiete. Rilassati, respira profondamente e concentra
la tua attenzione sul gesto che stai per compiere; richiama alla tua mente i significati che in esso
poni, riassumili brevemente: i rischi di distruzione che il Pianeta subisce, la dissennata politica
ambientale che l’umanità persegue, il due desiderio profondo di agire, di essere in prima persona
attore della salvezza del Pianeta. Ora poni un dito della sua mano su un punto a tua scelta dello
“schema psichico di Pan” e lentamente percorri la spirale in un senso e poi ripercorrilo nel senso
inverso, seguendo ogni punto del tracciato. In questo modo stai lanciando segnali di Risveglio a
Pan, stai pulendo il tuo pensiero dagli inquinamenti mentali: così come puoi mantenere pulito ed
ecologicamente equilibrato l’ambiente intorno a te. Percorri la spirale per almeno tre minuti di
seguito, ogni giorno e partecipa anche tu al Risveglio di Pan!

L’uomo, l’albero e il divino
di Francesca Rabuffi

“Oh, come desidero ardentemente crescere
Guardo fuori
E l’albero dentro di me cresce”
Rainer Maria Rilke

E’ esistita un’epoca in cui le piante erano considerate la manifestazione più concreta e immediata
della divinità: alle piante gli uomini chiedevano protezione e conforto, illuminazione e consiglio,
e intorno ad esse fiorirono miti e leggende in cui si fondevano mirabilmente il Mistero della Vita e
il Mistero del Divino.

Albero della Vita, Albero della Conoscenza, Albero del Bene e del Male, Male, Albero della Cabala
… Albero che con la sua verticalità unisce il cielo alla terra, il sacro al profano, il visibile
all’invisibile… Albero che è espressione stessa della vita che si rigenera incessantemente. Albero
che come l’uomo ha il destino di dover realizzare pienamente la sua forma, di diventare un’entità
perfetta e compiuta.

Mistici e sciamani, saggi, filosofi, artisti e alchimisti hanno da sempre legato alla simbologia
dell’albero le eterne e inquietanti dornande dell’uomo: il Bene e il Male, la Vita e la Morte, la
Conoscenza, la Trasmutazione, I’Umano e il Divino. Oggi, a fronte di un equilibrio ecologico quasi
distrutto, l’uomo rinnova il suo interesse per l’albero per ragioni puramente utilitaristiche di
sopravvivenza, ma nel profondo del suo essere è incisa una simbologia millenaria che tornerà a
vibrare e a guardare gli alberi e la natura con amore.

Albero Cosmico

“Si sviluppa in maniera rotonda, dando pian piano al proprio essere, la forma che elimina la
volubilità del vento” Rainer Maria Rilke

Mircea Eliade, storico delle religioni, ha evidenziato come tutti gli aspetti del comportamento
umano legati al mito, riflettono il desiderio di cogliere la realtà essenziale del mondo e le
origini delle cose, il “centro”, il punto di inizio assoluto quando furono creati gli uornini e il
mondo. Nel linguaggio simbolico, questo punto è l’ombelico del mondo, l’uovo divino ecc. ma viene
spesso immaginato come un asse verticale o asse cosmico che, situato al centro dell’universo,
attraversa il cielo, la terra e il mondo sotterraneo. L’immagine di un asse cosmico è antichissima –
pare che risalga al IV o III millennio avanti Cristo – e diffusa in tutto il mondo sotto forma di
pilastro, o palo, di albero e di montagna.

L’albero cosmico – simbolo del mondo – mediatore tra le profondità della terra e le altezze dei
cieli, non appartiene solo alla nostra cultura Giudaico-ellenica: nell’India antica, l’universo è
rigorosamente ordinato attraverso gli alberi. Per la tradizione indiana infatti l’universo si divide
in 7 continenti concentrici, ognuno è circondato da un oceano e ognuno porta il nome dell’albero da
cui gli abitanti traggono benefici.

C’è però un altro rapporto tra il mondo e l’albero: il legno. Legno per fare il fuoco, per
riscaldare e quindi associato al fumo che sale verso il cielo, ma anche legno come rnateria prima
per l’artigiano, legato alla conoscenza teorica e pratica e quindi alla Saggezza.

Esiste infatti una omonimia completa tra il sostantivo “scienza” e il sostantivo “legno” in tutte le
lingue celtiche, mentre nella tradizione ebraica si trova un rapporto tra l’albero e la parola. Si
legge nello Zohar o “Libro dello splendore: “Nell’epoca messianica, la Colonna centrale assicurerà
il nutrimento per ciascuno… L’albero della vita sarà allora piantato nel centro del giardino e si
realizzerà La Parola; egli prenderà anche dell’albero della Vita, ne mangerà e vivrà in eterno.”

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