L’occulta storia della Rivoluzione

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L’occulta storia della Rivoluzione

Tratto dal libro “L’occhio sopra la piramide”, 1979

Diffondendosi nell’Impero Romano e infiltrandosi nelle popolazioni barbare d’Europa, Asia e Africa,
il Cristianesimo aveva lentamente fermentato quella condensazione culturale cristiana che raggiunse
il suo massimo splendore nel secolo XIII. Quel clima di entusiasmo coagulò in un’unica vasta sintesi
teologica e filosofica l’eredità ebraica con la classicità greca, latina e araba; le grandi città
andarono a gara a costruire le maestose cattedrali romaniche e gotiche, slanciate verso il cielo; la
letteratura diede il capolavoro di Dante, la mistica toccò il suo vertice con Caterina da Siena e
Francesco d’Assisi, lo. pittura si fuse con la mistica nei capolavori di Giotto e del Beato
Angelico. Il secolo culturalmente più cristiano, fu anche il secolo più razionalista della storia,
con la sua metafisica unitaria incentrata nell’Essere; e religione, politica e cultura trovarono la
loro integrazione simbolica unitaria nel Sacro Romano Impero.

Ben presto però i fermenti pagani, antichi quanto l’uomo e mai sopiti, puntarono a riaffermarsi e ad
avere il sopravvento. Rinascimento e Riforma cominciarono a spostare l’asse degli interessi
culturali da Dio verso l’uomo, fino a sfociare, con la cultura attuale, nell’umanesimo ateo.
Quest’ampia curva di ripiegamento sull’uomo fu fomentata soprattutto dalla Rivoluzione, fenomeno che
si intensificò in questi ultimi due secoli per l’apporto determinante delle società segrete, focolai
attivi del naturismo neopagano.

Le società segrete si radicano nel terreno rinascimentale e riformistico, approfondendo la divisione
del mondo occidentale tra cattolici e protestanti. Già sotto FILIPPO IL BELLO il legista DUBOIS
vagheggiava un consiglio laico delle nazioni con esclusione del Papa, che era il perno del Sacro
Romano Impero; e il re della Boemia hussita PODIEBRAD propagava tra i principi del nord la medesima
idea. Verso il Settecento, società segrete di vario tipo (kabbalisti, occultisti, panteisti,
rosacroce, ecc.) pullulate in terreno protestante fomentarono una corrente mondialista anticristiana
con la complicità di pensatori quali BACONE, GROZIO, LOCKE, SPINOZA, ecc. Nel frattempo il rosacroce
JAN AMOS COMINSKY (1592-1670) teorizzava una pianificazione culturale-politico-religiosa basata
sulla fusione delle varie confessioni cristiane, ma tendente a superare il cristianesimo
nell’esoterismo.

2. Nel 1717 nasceva a Londra la Massoneria inglese, e a metà del Settecento si determinava la
corrente pangermanistica dei Templari. Nel loro alveo e appropriandosi il socialismo di ROUSSEAU,
sorsero gli Illuminati di Baviera, fondati WEISHAUPT nel 1776. Questi, dopo il congresso di
Wilhelmsbad (1782), si infiltrarono rapidamente nelle logge massoniche europee, determinando con
esse e con la complicità del l’alta finanza internazionale (ROTHSCHILD, ecc.) la rivoluzione
francese (1789), che nella mentalità dei rivoluzionari doveva essere il primo passo verso una
repubblica socialista mondiale. La politica coloniale nel frattempo spostava l’insieme geopolitica
dall’orbita delle potenze cattoliche a quella capitalistica protestante (insurrezione delle colonie
spagnole in America, nascita degli Stati Uniti indipendenti d’America ecc..).

3. A fermare l’avanzata rivoluzionaria non valse la Santa Alleanza (1814-15), e il disegno di
METTERNICH intento a ristabilire una forte coalizione cattolica fu neutralizzato dalle influenze
massoniche e degli agenti di Rothschild al congresso di Vienna.

Dopo la Santa Alleanza l’azione rivoluzionaria europea è dominata dall’Alta Vendita italiana,
retrologgia delle Carbonerie e delle massonerie, e strumento dell’alta finanza. Accanto ad essa si
sviluppa il movimento Panslavista d’oriente con intendimenti socialisti e la volontà di coalizzare
il mondo slavo sotto l’egida russa; e in Germania si rafforza il movimento pangermanista della
Tugendbund e sette affini, di ispirazione illuministica, che tendevano all’egemonia prussiana a
spese della cattolica Austria (HERZ, ROTHSCHILD, ecc.).

Alle dipendenze del massone, Lord PALMERSTON, ministro della regina Vittoria entrò in azione a
Londra Il Comitato Rivoluzionario Internazionale guidato dal MAZZINI, dall’ungherese KOSSUTH e da
LEDRU ROLLIN.
L’Alta Vendita, capeggiata da NUBIUS, persegue un programma liberal-socialista e decisamente
anticristiano, ma a causa dei contrasti tra Nubius che conduceva una strategia più lenta ma più
profonda, e il carbonaro MAZZINI che voleva un’azione più immediata e violenta, la setta si estinse
con la morte per avvelenamento di Nubius (1848). Ma i fermenti rivoluzionari erano già avviati, e
grazie all’appoggio dell’alto Massone PALMERSTON, in seguito al congresso massonico di Strasburgo
(1847) che mise a punto il piano generale delle insurrezioni, nel 1848 i moti rivoluzionari
scoppiarono nelle varie città d’Europa con l’intento di soppiantare le monarchie e istaurare
dappertutto la repubblica. Il piano non ebbe l’esito che si attendeva.

4. Ma in Germania nel 1848 entravano nell’area politica due formidabili strumenti rivoluzionari: il
Comunismo di MARX, teorizzato dal Manifesto (su mandato degli Illuminati che riproponevano il
programma socialista di Weishaupt), e il pangermanesimo di RITTER. Nella visione del ministro degli
esteri inglese PALMERSTON il rafforzamento della Germania protestante la la creazione dell’Italia
unita a spese dell’Austria e del Papato costituivano un’azione di sventramento dell’occidente
cristiano, aggravato anche dall’attacco alla Russia.
Marxismo e pangermanesimo, entrambi di derivazione iluminatica, ma diversi per il contenuto – l’uno
socialista, l’altro razzista – confluirono rispettiva mente nella rivoluzione russa e nel nazismo
tedesco. Ma l’internazionale massonica creava nel frattempo altre correnti mondialiste: il
Palladismo americano e il sinarchismo francese.

La politica americana prendeva le mosse verso la supremazia mondiale in seguito a vari avvenimenti
di influsso internazionale, quali la creazione a New York della società segreta ebraica B’nai Brith
(1843), l’insediamento a New York della Alleanza Democratica Internazionale di Mazzini (1867), il
trasferimento a New York della sede del consiglio generale dell’Internazionale di Marx (1872), e
l’ascesa vertiginosa del gruppo bancario «Jacob Schiff, Kuhn e Loeb» che finanziò la rivoluzione
russa.
Fu il MAZZINI a trasmettere al generale americano ALBERT PIKE (1809-1891) l’ideale della repubblica
universale di attuarsi mediante una organizzazione più segreta e autoritaria all’interno, della
massoneria. Con il Pike, teurgista luciferino, il Mazzini puntò a una centralizzazione dell’azione
massonica internazionale per mezzo di una società segreta alle stesse sfere massoniche inferiori: il
«Nuovo Palladismo». Il Direttorio supremo del Palladismo, cervello dell’alta massoneria
internazionale con sede a Charlestown, esercitava un controllo segreto sulle massonerie americane e
sullo scozzesismo mondiale. Dal Palladismo ebbero origine le conferenze periodiche di Charlestown,
decisamente orientate verso un governo mondiale.

Con la fondazione del Rito Palladiano il Pike diffondeva l’idea mondialista in America, prevedendo
successive guerre mondiali orientate al rovesciamento delle frontiere nazionali sotto l’alta
dominazione degli Stati Uniti d’America.
A questa ambizione americana si oppose, in Francia, il Sinarchismo del kabbalista SAINT YVES
D’ALVEYDRE che mirava a un sincretismo religioso e politico universale sotto l’alta ispirazione
esoterica massonica. Palladismo e Sinarcchsimo avrebbero proceduto verso l’identico fine
mondialista, ma per vie diverse. Le lotte interne tra massonerie di varia obbedienza del secondo
ottocento frenarono la marcia verso la unità mondiale.

5. Nel 1914 scoppiava la prima guerra allo scopo di frantumare l’ultima resistenza Cattolica
nell’Impero Austro-Ungarico e rovesciare L’Impero Zarista per insediare il comunismo in Russia. La
rivoluzione russa fu attuata dalla azione convergente delle società segrete russe con l’appoggio di
quelle internazionali, dello stato maggiore tedesco che inviò Lenin nel famoso treno piombato, e
della finanza internazionale, che intendeva aprire in Russia i suoi affari, impediti fino allora dal
controllo rigoroso esercitato dallo Zar sulla finanza russa.

I trattati del 1919 furono preceduti da una serie di riunioni delle società segrete per discutere
il riassetto dell’Europa e la creazione della Società delle Nazioni, con particolare attenzione al
Sionismo. Grazie all’influsso di P.S. Rothschild si poté dare inizio a un focolare ebraico in
Palestina come preludio al futuro stato d’Israele.
Un ruolo di primo piano nella politica di allora ebbe il gruppo di pressione British-Israel che
promosse l’unione tra il Palladismo americano e il Rosacrocismo inglese in vista di una preminenza
mondialista anglosassone di ispirazione israelitica a scapito del cattolicesimo, che nelle loro
intenzioni sarebbe stato spazzato via dal comunismo.

6. In opposizione a questo blocco israelitico-occidentale, insorse il pangermanesimo tedesco,
prendendo corpo nel Nazismo, che riassumeva in sé la duplice corrente illuminatica e razzista (MARX
e RITTER). Il Nazismo e il Fascismo, che si sviluppò in Italia, però, non intendevano sopprimere la
proprietà privata, ma solo sottoporla a severo controllo. La competizione tra Nazismo e coalizione
anglosassone-israelitica scatenò la seconda guerra mondiale, che coinvolse anche l’America.
L’immediato dopoguerra portava un nuovo equilibrio mondiale incentrato nel bipolarismo Stati Uniti –
Unione Sovietica, che toccò il suo apogeo con KENNEDY e CRUSCEV. Ma la ribellione di DE GAULLE al
predominio americano e della Cina popolare al predominio russo avviarono un nuovo equilibrio
mondiale basato sul multipolarismo sinarchico. Questo stesso multipolarismo politico, tuttavia,
sembra ormai superato dal delinearsi dell’assoluta superiorità tecnologica e militare del
«condominium» russo-americano, proteso verso la conquista dello spazio. E’ in questo contesto che
va inserita la politica internazionale dei nostri giorni.

L’attività mondialista, hi questi ultimi anni, si è fatta frenetica. Si ritiene che entro qualche
decennio il mondo sarà dominato da un numero ristretto di multinazionali che regoleranno il mercato
dei prodotti dì consumo; a questa concentrazione corrisponderà la concentrazione bancaria; e gli
insiemi economici, al di sopra delle divisioni dei blocchi premeranno verso l’unità mondiale
agevolata dagli scambi culturali.
Attualmente però esistono gravi fratture, tra occidente e oriente. Gli Stati Uniti pensano di
dominate il comunismo mediante la strategia della contaminazione ideologica (appoggiando la
dissidenza, entrando nell’area comunista con accordi commerciali, crediti, investimenti, scambi
culturali, in una parola costringendoli al dialogo); i dirigenti della Russia pensano invece che
«non può esservi coesistenza pacifica a lungo termine tra socialismo e capitalismo». Tra questi due
blocchi l’Europa è terreno di competizione: gli « atlantisti» mirano a mantenerla nell’orbita
americana, i «continentalisti» la vogliono integrata col mondo comunista (eurocomunismo) sperandone
maggiori profitti economici. L’asse dei conflitti si va inoltre spostando tra paesi industrializzati
e paesi in via di sviluppo.

7. Marxismo dell’est e sinarchismo dell’ovest, entrambi di origine massonica e di ispirazione
anticristiana, si accordano nella comune volontà di schiacciare il cattolicesimo, non tanto con le
azioni Militari, quanto piuttosto con la contaminazione culturale intesa a corromperlo dall’interno.
In questo intento si inquadrano le pressioni per la liberalizzazione del divorzio, dell’aborto,
della pornografia, ecc.…

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