La Via della Tranquillità 1

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La Via della Tranquillità 1

(Meditazioni per un anno) – Mese di Febbraio (Dalai Lama) – parte prima

(DALAI LAMA)

– LA VIA DELLA TRANQUILLITÀ –
(MEDITAZIONI PER UN ANNO)

(parte prima)

A cura di Renuka Singh
Rizzoli
Titolo originale dell’opera: The Path to Tranquillity
Traduzione di Genevienne Pecunia

Prefazione

In quanto esseri umani, noi tutti vogliamo essere felici ed evitare la
sofferenza. Secondo quanto mi suggerisce la mia limitata esperienza,
per conseguire questo scopo è immensamente prezioso coltivare e
mantenere uno stato mentale positivo. Nella tradizione buddhista, uno
dei mezzi più efficaci per raggiungere tale obiettivo consiste nella
meditazione: ciò può talvolta significare sedersi in una particolare
posizione e acquietare la mente, ma anche familiarizzarsi di continuo
con pensieri positivi. Questo è il motivo per cui leggiamo e recitiamo
regolarmente i testi delle scritture e delle preghiere.

Ho tratto grande ispirazione nel corso degli anni da una breve opera
chiamata ‘“Otto versi per l’addestramento della mente’“, che contiene
molti consigli utili e ci invita a considerare gli altri più
importanti di noi stessi, ad affrontare e a contrastare le emozioni
che turbano la nostra pace mentale, a donare agli altri ogni beneficio
mentre noi ci facciamo carico di tutte le difficoltà.

Questo libro raccoglie citazioni quotidiane tratte dai miei scritti.
Prego umilmente affinché i lettori possano trovare in queste parole
l’ispirazione per sviluppare quell’affettuosa pace mentale che è la
chiave della felicità.

Sua Santità il Dalai Lama
16 Febbraio 1998

Nota del curatore

Questo libro è una raccolta di pensieri quotidiani di Sua Santità il
Dalai Lama e rappresenta altresì un ulteriore suo contributo alla
conservazione dell’antica sapienza e della cultura indiane. Il mio
editore per primo propose l’idea sottesa al libro e Sua Santità diede
la sua approvazione e la sua benedizione. Incominciai a lavorare senza
indugio all’inizio dello scorso anno.

Sono profondamente consapevole della selezione qui operata. I passi
riportati rappresentano mie scelte estrapolate dagli scritti, dagli
insegnamenti e da occasionali interviste di Sua Santità. Queste,
spero, rifletteranno in modo significativo gli interessi spirituali e
secolari di Sua Santità e diffonderanno il suo messaggio di
responsabilità universale, di compassione e di pace. Inoltre,
attraverso queste citazioni, intendo condividere con il pubblico non
specializzato e gli studenti del Dharma non solo le differenti
prospettive e possibilità che si schiudevano dinanzi a me, ma anche il
cuore, apparentemente semplice ma in realtà complesso, del pensiero
fondamentale di Sua Santità. Tuttavia, bisogna imprimere nella mente
che termini come ‘“ascolto’“, ‘“dare’“, ‘“pensare’“, ‘“meditare’“ ecc.
sono tecnicismi e devono essere recepiti nel contesto della pratica
del bodhicitta, ovvero l’aspirazione a conseguire l’illuminazione per
il bene di tutti.

Nella Prefazione, molto a proposito Sua Santità fa riferimento agli
Otto versi per l’addestramento della mente. Basandomi sulla mia
personale esperienza, anch’io posso pormi come garante della loro
infallibile utilità e vorrei citare qui i seguenti versi:

Nei confronti di tutti gli esseri senzienti
superando perfino il gioiello appagatone
per realizzare lo scopo più alto
possa io sempre considerarli estremamente cari.

Quando sarò in compagnia d’altri
considererò me stesso l’infimo di tutti,
e dal profondo del mio cuore
li considererò cari e importantissimi.

Vigile, nel momento in cui appare la delusione,
che danneggia me e gli altri,
mi impegnerò ad affrontarla e a vincerla senza indugio.

Quando vedrò esseri dalla natura malvagia
sopraffatti da azioni negative violente e da sofferenza
considererò costoro come care persone, difficili a trovarsi,
come se avessi scoperto un tesoro prezioso.

Quando gli altri, per invidia, mi tratteranno male,
mi insulteranno o cose simili,
accetterò la sconfitta
e offrirò la vittoria agli altri.

Quando qualcuno a cui avevo recato beneficio e nel quale avevo riposto
grandi speranze mi ferirà in modo terribile,
imparerò a considerarlo il mio santo fratello spirituale.

In breve, imparerò a offrire, direttamente o indirettamente
tutto l’aiuto e la felicità a tutti gli esseri senzienti, mie madri;
possa segretamente prendere su di me tutte le loro azioni violente e
la sofferenza.

Possano restare incontaminati
dagli otto interessi mondani,
e consapevoli dell’illusorietà di tutte le cose
possano, senza avidità, essere liberati dall’attaccamento.

Sono profondamente debitore al mio maestro e amico Sua Santità Tenzin
Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, per il suo sostegno e la sua
benedizione a questo progetto. Per la collaborazione e pazienza,
merita un ringraziamento speciale Tenzin Geyche Tethong; così anche
Ihakdor; per la sollecitudine nel procurarmi il materiale inedito di
Sua Santità e per i suoi preziosi suggerimenti.

Estendo la mia gratitudine a Linda e Ashok Jhalani, Ani onella e
Naresh Mathur e Alison hamsey per aver confermato alcune delle mie
scelte in questo libro, a Prama e Ranj Bhandari per il loro sostegno
morale, a Sunita Kakaria per essersi presa cura di me, a McLeod Ganj,
a V.K. Karthika e Sudeshna Shome Ghosh di Penguin che hanno lavorato
con particolare scrupolosità a questo progetto insieme a me.
All’ultimo momento è giunto come una vera sorpresa il sostegno
economico di Derek Goh per il permesso di pubblicazione delle
citazioni scelte e gli sono grato per non aver lasciato naufragare
questo progetto.

Infine, ringrazio i membri della mia famiglia Pritam, Singh, Jyoti e
Paul, Ashma e Tsagaadai, e Sumeet e Supriti per il loro sostegno che
mi ha consentito di dedicare così tanto tempo al mio lavoro.

Quest’opera è dedicata a tutti gli esseri sensibili con l’augurio di
benessere e di felicità.

Renuka Singh
Aprile 1998

GENNAIO
1 GENNAIO
AMO GLI AMICI, voglio più amici. Amo i sorrisi, questo è un dato di
fatto. Come moltiplicarli, allora? Esiste una gran varietà di sorrisi:
alcuni sono sarcastici, altri sono artificiali, di circostanza. Questi
sorrisi non sono fonte di soddisfazione, ma piuttosto di timore o
sospetto, mentre quelli genuini infondono speranza, freschezza.
Se vogliamo davvero un sorriso genuino, dobbiamo prima creare i
presupposti perché possa sbocciare.

2 GENNAIO
SE SI TEMONO dolori o sofferenze, sarà necessario capire se si può
fare qualcosa al riguardo. Se esiste un rimedio, non c’è bisogno di
preoccuparsi; se non esiste, anche in questo caso non c’è bisogno di
preoccuparsi.

3 GENNAIO
ESSERE CONSAPEVOLI di un unico limite presente all’interno di sé è più
utile che esserlo di mille limiti di qualcun altro. Invece di
criticare le persone e causando attriti e inquietudini nella loro
vita, dovremmo praticare una percezione più pura di loro e, parlando
degli altri, dovremmo parlare delle loro qualità. Se ti sorprendi a
criticare qualcuno, immediatamente immagina che la tua bocca si
riempia di escrementi: ti libererai in fretta da questa abitudine.

4 GENNAIO
SE SEI CONSAPEVOLE della morte, essa non arriverà come una sorpresa,
non ne sarai preoccupato. Percepirai che la morte è esattamente come
cambiarsi d’abito e, di conseguenza, in quel momento riuscirai a
mantenere la tranquillità mentale.

5 GENNAIO
NUTRIRE la consapevolezza interiore, l’introspezione e il ragionamento
è più efficace che meditare e pregare.

6 GENNAIO
FIN DAL MOMENTO della nostra nascita, dipendiamo dalla cura e dalla
bontà dei nostri genitori; al termine della nostra vita, quando siamo
oppressi dalla malattia e dalla vecchiaia, di nuovo dipendiamo dalla
benevolenza altrui.
Dal momento che all’inizio e alla fine della nostra esistenza siamo
così dipendenti dalla benevolenza degli altri, come è possibile che
durante il suo corso trascuriamo di essere buoni verso di loro?

7 GENNAIO
LA RICERCA E IL PROGRESSO scientifici dovrebbero progredire insieme
con la ricerca e lo sviluppo della meditazione, dal momento che
entrambi tendono a obiettivi simili. Gli uni procedono tramite
esperimenti eseguiti per mezzo di strumenti, gli altri attraverso
l’esperienza interiore e la meditazione.
Si dovrebbe fare una chiara distinzione tra ciò che la scienza non
scopre e ciò che la scienza dimostra non esistere. Se non possiamo che
accettare questo secondo caso come tale, ciò che la scienza non scopre
è invece un fatto completamente diverso… È innegabile che esistono
molte, molte cose misteriose.

8 GENNAIO
LE DIVERSE FEDI religiose, nonostante le differenze filosofiche,
perseguono tutte un obiettivo simile.
Ogni religione pone l’accento sul perfezionamento umano, l’amore, il
rispetto per il prossimo e la condivisione della sofferenza altrui. Su
tali questioni ogni religione presenta più o meno lo stesso punto di
vista e la stessa meta.

9 GENNAIO
SE FISICAMENTE sei un essere umano completo, mentalmente sei
incompleto. Una volta dotati di questa forma fisica, dobbiamo
salvaguardare la nostra capacità mentale di giudizio. Infatti, non
possiamo certo sottoscrivere un’assicurazione; la compagnia
assicurativa è dentro di noi: disciplina, autoconsapevolezza e una
chiara coscienza delle conseguenze negative dell’ira e degli effetti
positivi della benevolenza.

10 GENNAIO
NEL MIO CASO, la pratica della compassione coincide con la religione,
ma anche una persona senza religione può praticare la spiritualità.
Così, un laico può essere spirituale.
La pratica della compassione è obbligatoria per chiunque e, se fossi
un dittatore, imporrei a tutti di agire così.

11 GENNAIO
PENSO CHE LA RELIGIONE, l’ideologia, l’economia e i sistemi politici
siano tutti creazioni dell’uomo; di conseguenza, devono interagire con
il sentimento e lo spirito umano e, se sono praticati con sentimento,
soddisfano alcune fondamentali aspirazioni umane. Le varie religioni e
ideologie sono destinate all’umanità e non viceversa.

12 GENNAIO
IL PROGRESSO MATERIALE da solo non basta a costituire una società
ideale. Infatti, perfino in paesi in cui è stato raggiunto un avanzato
progresso esteriore, i problemi mentali sono aumentati. Nessuna
legislazione o coercizione è in grado di far conseguire il benessere
della società, poiché esso dipende dall’atteggiamento interiore delle
persone. Pertanto, lo sviluppo della mente, in armonia con lo sviluppo
materiale, è molto importante.

13 GENNAIO
LO SVILUPPO MENTALE umano non è completo e, nel nostro stato
interiore, vi sono ancora molte cose da esplorare. Questo non ha nulla
a che fare con la fede religiosa, ma è un fatto spirituale. Parte
delle facoltà del cervello può essere pienamente utilizzata solo
attraverso la meditazione profonda. Nel frattempo, però, le cose
possono essere indagate nel modo ordinario. Da questo punto di vista,
quindi, l’essere umano è incompleto.

14 GENNAIO
TALVOLTA si CREA una potente impressione dicendo qualcosa e talvolta
si crea un’impressione altrettanto significativa tacendo.

15 GENNAIO
GLI ESSERI viventi, a partire dagli insetti, desiderano essere felici
e non vogliono soffrire. Tuttavia, mentre ognuno di noi è un solo
individuo, gli altri sono infiniti in numero. Ne consegue chiaramente
che è più importante la felicità altrui della tua sola.

16 GENNAIO
SE DURANTE lo stato di sogno dirigi la tua consapevolezza sulla gola,
questo renderà i tuoi sogni più chiari. Se invece la dirigi sul cuore,
questo renderà il tuo sonno più profondo. Ecco un semplice sonnifero.

17 GENNAIO
SAREBBE MOLTO più costruttivo se ognuno cercasse di comprendere i suoi
presunti nemici. Imparare a perdonare è molto più utile che
raccogliere semplicemente una pietra e scagliarla contro l’oggetto
della propria collera, tanto più quando la provocazione è estrema. È
infatti in assenza dell’estrema avversità che esiste la massima
possibilità di fare il bene, sia per sé sia per gli altri.

18 GENNAIO
PER SVILUPPARE la virtù della pazienza, abbiamo bisogno di qualcuno
che ci offenda deliberatamente. Tali persone ci danno concrete
opportunità di praticare la tolleranza, mettono alla prova la nostra
forza interiore in un modo che neppure il nostro guru potrebbe fare.
Fondamentalmente, la pazienza ci preserva dallo scoraggiamento.

19 GENNAIO
VUOI IN LUOGHI desolati, vuoi in città popolose, noi lavoriamo e
combattiamo per lo stesso scopo fondamentale. Così facendo, però, non
riusciamo a comprendere l’importanza di seguire il metodo giusto nel
perseguire la nostra meta, perché il metodo è tutto ciò che conta.

20 GENNAIO
DOPO AVER commesso un atto riprovevole, avendo compreso il proprio
errore, ci si può impegnare a confessarlo (alla presenza di esseri
santi reali o immaginari) e concepire il proposito di non commettere
più quell’azione. Questo diminuisce la forza dell’atto malvagio.

21 GENNAIO
IN BASE ALLE apparenze, è difficile giudicare se un’azione è violenta
oppure non lo è. É fondamentale conoscere la motivazione che sta
dietro l’azione.
Quando la motivazione è negativa, sebbene l’apparenza possa essere
molto delicata e gentile, in profondità l’azione è molto violenta. Al
contrario, azioni e parole dure, motivate in modo sincero e positivo,
sono essenzialmente non violente.
In altre parole, la violenza è una forza distruttiva, mentre la non
violenza è costruttiva.

22 GENNAIO
DICO ALLA MIA generazione che siamo nati nel periodo più cupo della
nostra lunga storia. È in corso una grande sfida ed è questa un’epoca
molto infausta. Se vi è una sfida, allora vi è anche la possibilità di
affrontarla e l’opportunità di dimostrare la nostra volontà e la
nostra determinazione. Così, da questo punto di vista, ritengo la
nostra generazione fortunata.

23 GENNAIO
PER SVILUPPARE una devozione genuina, devi conoscere il significato
degli insegnamenti. Nel Buddhismo, viene posta in risalto soprattutto
la trasformazione della mente, che dipende dalla meditazione. Per
meditare correttamente, devi possedere la conoscenza; anche le
comunità devono elevarsi tramite la conoscenza.

24 GENNAIO
LA BENEVOLENZA è la chiave della pace e dell’armonia nella vita
familiare. Le famiglie in esilio devono educare i loro figli e
dovrebbero essere il loro primo lama.

25 GENNAIO
UN ALBERO in fiore diviene nudo e spoglio in autunno. La bellezza muta
nella bruttezza, la gioventù nella vecchiaia e l’errore nella virtù.
Le cose non rimangono mai le stesse e nulla esiste realmente; così, le
apparenze e la vacuità esistono allo stesso tempo.

26 GENNAIO
DETERMINAZIONE, coraggio e fiducia in se stessi sono la chiave del
successo. A dispetto di ostacoli e difficoltà, se abbiamo ferma
determinazione, possiamo superarli. Qualsivoglia siano le circostanze,
dobbiamo rimanere umili, modesti e privi di orgoglio.
27 GENNAIO
SARÀ DIFFICILE definire un mendicante un ostacolo alla generosità.

28 GENNAIO
ESSERE SEMPLICEMENTE lodati non e di nessun aiuto: non incrementa la
buona sorte e non fa vivere più a lungo. Se tutto ciò che si cerca è
il piacere di un attimo, tanto vale assumere delle droghe. Eppure
molta gente investe denaro e arriva persino a ingannare gli amici per
farsi una posizione. Ciò è piuttosto stupido: lo status e la fama non
aiutano davvero molto in questa vita e sono inutili per quelle future.
Non esiste alcun rapporto tra l’essere felici e l’essere famosi, né si
è infelici perché la gente parla male di noi.

29 GENNAIO
SI DICE CHE se vuoi sapere che cosa facevi nel passato, devi guardare
il tuo corpo ora; se vuoi conoscere il tuo futuro, guarda che cosa sta
facendo la tua mente adesso.

30 GENNAIO
LA RELIGIONE implica la pratica di metodi e di modi che tendono alla
realizzazione della serenità, della disciplina, del distacco gioioso e
dell’autocontrollo. Si dovrebbe notare che, di norma, è attraverso la
distrazione del corpo, della parola e della mente che vengono create
tutte le condizioni dannose e immorali. Pertanto, la pacificazione,
l’esercizio e la sottomissione delle attività fisiche, mentali e
verbali sono di fondamentale importanza. Per concludere, è essenziale
rettificare, annullare e interrompere in primo luogo ogni
comportamento fisico negativo, proseguendo poi con quelli legati alla
parola.

31 GENNAIO
I POLITICI HANNO bisogno della religione perfino più di un eremita nel
suo ritiro. Se un eremita agisce in conseguenza di una cattiva
motivazione, non danneggia nessuno al di fuori di se stesso. Ma se
qualcuno in grado di condizionare direttamente l’intera società agisce
mosso da una cattiva motivazione, allora un gran numero di persone
sarà influenzato in modo negativo.

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