La Via della Tranquillità 9

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La Via della Tranquillità 9

(Meditazioni per un anno)

Mese di Settembre (Dalai Lama)

– parte nona

1 SETTEMBRE

IL COMPITO DELL’UOMO è aiutare gli altri: questo è il mio fermo insegnamento, questo è il mio
messaggio, questa è la mia personale convinzione. È fondamentale creare migliori relazioni tra gli esseri umani e dare il proprio personale contributo a questo scopo.

2 SETTEMBRE

UNA GRANDE questione soggiace alla nostra esperienza, sia che ne siamo consapevoli o meno: qual è lo
scopo della vita? Fin dal momento dellanascita, ogni essere umano desidera la felicità e non la
sofferenza. Né i condizionamenti sociali, né l’educazione, né l’ideologia possono intaccare questo
assunto. Dal profondo del nostro essere, noi desideriamo semplicemente la contentezza. Perciò, è importante scoprire che cosa genera il massimo grado di felicità.

3 SETTEMBRE

È AUSPICABILE PORRE Un limite alle dimensioni della famiglia. Dobbiamo prenderci a cuore il
controllo delle nascite. È davvero assolutamente indispensabile procreare meno bambini e prendersi
cura di essi in modo appropriato. Oltre a dar loro un’educazione, bisogna avviarli al rispetto per la vita e al valore dei sentimenti umani.

4 SETTEMBRE

PER SUPERARE l’attaccamento, dobbiamo meditare sulla bruttezza di ciò che ci attrae. L’antidoto
all’orgoglio è la meditazione sugli aggregati. Per contrastare l’ignoranza dobbiamo concentrarci sul movimento del respiro e sull’interdipendenza.

La radice dell’agitazione della mente è, infatti, l’ignoranza, a causa della quale non riusciamo a
capire la vera natura delle cose. Si porta la mente sotto controllo purificando la nostra erronea nozione della realtà.

5 SETTEMBRE

I TRE ATTI FISICI non virtuosi sono l’assassinio, il furto e il comportamento sessuale scorretto.

I quattro atti verbali non virtuosi sono la menzogna, le parole di discordia, le parole aspre e il pettegolezzo futile.

I tre atti mentali non virtuosi sono l’avidità, l’intenzione di nuocere e la visione errata.

6 SETTEMBRE

IN OCCIDENTE, forse solo nei monasteri si dispone ancora di tempo, ma fuori, specialmente nelle
città, l’esistenza pare correre apasso spedito, come un orologio, e non fermarsi neppure per un
istante! Se osservi la vita in una comunità urbana, sembra che ogni aspetto debba essere preciso, delineato, come una vite che deve infilarsi perfettamente nel foro.

In un certo senso, non hai il controllo della tua esistenza: per sopravvivere devi seguire questo programma e il ritmo che è stato stabilito per te.

7 SETTEMBRE

PROPRIO COME la Terra, possa io sostenere tanti esseri quanto è vasto il cielo. E finché essi non
abbiano raggiunto l’illuminazione, possa io dedicare interamente me stesso alla loro felicità.

8 SETTEMBRE

QUANDO LE PERSONE vanno in collera, perdono ogni sentimento di felicità. Perfino se sono attraenti e
normalmente tranquille, i loro volti diventano lividi e brutti. L’ira sconvolge il benessere fisico
e disturba il riposo, distrugge gli appetiti e li fa invecchiare prematuramente. La felicità, la
pace e il sonno li abbandonano ed essi non apprezzano più le persone che li hanno aiutati e che meritano la loro fiducia e gratitudine.

9 SETTEMBRE

TRALASCIANDO LA memoria, che ci permette di ricordare, per esempio, le esperienze della gioventù,
agiscono in noi tendenze latenti e inconsce che si manifestano in certe circostanze e influenzano le
reazioni della nostra mente. Tali tendenze sono il prodotto di esperienze potenti del passato,
recente o remoto, che ci inducono a reagire inconsciamente, senza che noi ricordiamo necessariamente tali vissuti.

È difficile spiegare queste tendenze e il modo in cui si manifestano se non dicendo che sono le impronte di esperienze passate sulla coscienza sottile.

10 SETTEMBRE

LA CRESCITA DELLA popolazione è strettamente correlata alla povertà, la quale, a sua volta,
depaupera la Terra. Quando stanno morendo di fame, gli uomini mangiano di tutto: erba, insetti,
qualsiasi cosa. Abbattono gli alberi e lasciano la terra arida e spoglia. Tutte le altre
preoccupazioni svaniscono. Questo è il motivo per cui nei prossimi trent’anni i problemi che chiamiamo “ambientali” saranno i più ardui che l’umanità dovrà affrontare.

11 SETTEMBRE

DAL MOMENTO che abbiamo un naturale senso di compassione dentro di noi e che la compassione deve
manifestarsi, sarebbe bene risvegliarla. La violenza perpetrata contro un innocente, per esempio,
può indignarci, scandalizzarci e, di conseguenza, aiutarci a scoprire la nostra compassione.
Attraverso la sua stessa violenza, la televisione può tenerci in uno stato di all’erta. Tuttavia, è
molto pericoloso il caso in cui la violenza ci conduce all’indifferenza. Un punto centrale del
nostro insegnamento consiste nel modo di raggiungere il non-attaccamento senza cadere nell’indifferenza.

12 SETTEMBRE

DAL PASSAGGIO difficile nella lunga storia del Tibet è nata una vera “tibetanità”. Secoli e secoli
di radicamento possono farti dimenticare questa sensazione, i legami con la terra sembrano sicuri,
intoccabili. Poi, accade qualcosa di inaspettato che mette in questione questi legami: scopri una cinica brutalità, l’uso schiacciante della forza, la tua debolezza.

Alla fine parti, non vedi più il tuo paese se non da lontano. Viene devastato, occupato e di nuovo
ti rendi conto che non è scomparso, che sopravvive dentro di te, che ti senti ancora tibetano. Allora incominci a chiederti che cosa significhi essere tibetano.

13 SETTEMBRE

ABBIAMO PAURA di morire perché non conosciamo il giorno e l’ora, dal momento che la morte ci può
sorprendere in ogni momento. Dato che temiamo ciò che viene dopo la morte, abbiamo paura di trovarci
in un luogo sconosciuto e spiacevole, pieno di angoscia. Se vogliamo morire bene, dobbiamo imparare a vivere bene.

L’esperienza della morte è estremamente importante, perché il nostro stato mentale in quell’istante
può decidere della qualità della nostra rinascita futura. Al momento della morte possiamo anche
compiere uno sforzo speciale durante il quale la meditazione può raggiungere una vetta ineguagliata, come è dimostrato dalla conservazione del corpo dopo la morte.

14 SETTEMBRE

PROPRIO COME la ruggine che nasce dal ferro stesso e lo consuma, ugualmente compiere un’azione senza esaminarla può distruggerci, proiettandoci in uno stato d’esistenza negativo.

15 SETTEMBRE

COME STUDENTE, in primo luogo devi osservare e indagare in modo esaustivo. Non considerare qualcuno
come un maestro o un guru finché non hai una fiducia certa nell’integrità di quella persona. Questo
è molto importante. Perfino in seguito, se accade qualcosa di immorale, hai libertà di respingere tali maestri. Gli studenti dovrebbero assicurarsi di non viziare il guru.

16 SETTEMBRE

ESISTONO TRE TIPI di sapienza, o tre stadi di comprensione. In primo luogo vi è lo stadio dell’udire
o dell’imparare, lo stadio iniziale in cui leggi o senti parlare di qualcosa.

Il secondo stadio si ha quando, dopo aver imparato, pensi costantemente alla questione o
all’argomento e, attraverso la familiarità e il pensiero costante, la tua comprensione diviene più chiara. Poi, a questo punto, inizi ad avere certe sensazioni ed esperienze.

Il terzo stadio è chiamato “sapienza acquisita meditativamente” e accade quando non solo comprendi
intellettualmente la questione in oggetto, ma, attraverso l’esperienza meditativa, sei anche in grado di percepirla.

17 SETTEMBRE

È VITALE PER UN LEADER restare in contatto con la gente comune. Io stesso ho appreso molto presto
che chi voglia diventare una guida deve restare in stretto contatto con la gente comune.

18 SETTEMBRE

I NOSTRI GIUDIZI, perfino quelli su argomenti ordinari, sono spesso offuscati dalle nostre emozioni.
Per esempio, spesso consideriamo meravigliose le azioni dei nostri cari, anche se violente, mentre
giudichiamo pretenziose e false persino le azioni positive di una persona che non ci piace.

Non possiamo fidarci delle nostre percezioni poiché è un dato di fatto che travisiamo molte
situazioni. Se questo è un elemento comune alivello universale, come possiamo ostinatamente
affermare che le nostre percezioni sui nostri maestri spirituali debbano essere vere?

19 SETTEMBRE

GLI ESSERI UMANI sono animali sociali la cui sopravvivenza dipende dalla mutua cooperazione e dalla
mutua assistenza. È meglio, quindi, non avere alcun compagno che averne uno molto aggressivo e
violento. Non ti puoi mai fidare di una persona simile, ma devi sempre essere sospettoso e apprensivo nei suoi confronti.

Viceversa, se il tuo carattere e la tua personalità sono tali che tutta la gente ti evita, il fatto
è molto triste. Un cuore buono e la compassione sono le autentiche fonti di pace e felicità.

20 SETTEMBRE

CHE L’INTERA VITA dei bambini abbia un buon esito o meno dipende molto dall’atmosfera che
percepiscono durante tutto il giorno. In una famiglia in cui ci sia amore e compassione, i bambini
diverranno esseri umani più felici e più realizzati. In assenza di amore, sorge il pericolo di
guastare o di rovinare la loro intera esistenza. Il sentimento umano esercita perciò una forte influenza sulla loro crescita.

21 SETTEMBRE

I CERVELLI OCCIDENTALI lavorano, lavorano moltissimo, ma sempre nella direzione dell’efficienza. In
questo modo la mente pone se stessa al servizio del risultato e, come tutti i servi, rinuncia alla
propria indipendenza. Io sto parlando di un’altra forma di vita spirituale, più disinteressata e
profonda, libera dall’ossessione di una meta da conseguire. In un certo modo, l’invasione globale della tecnologia, ovunque vada, diminuisce la vita della mente.

22 SETTEMBRE

SE SEI IL TIPO di persona che dice sempre cose gentili in faccia agli altri ma cose sgradevoli alle loro spalle, naturalmente non piacerai a nessuno.

23 SETTEMBRE

NON C’È MODO di sfuggire alla morte: è esattamente come cercare di fuggire quando si è circondati da
quattro grandi montagne che arrivano fino al cielo. Non esiste via di fuga dalle quattro montagne
della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte. La vecchiaia distrugge la gioventù, la
malattia distrugge la salute, la degenerazione della vita distrugge tutte le qualità eccellenti e la morte distrugge la vita.

Anche se sei un gran maratoneta, non puoi sfuggire alla morte: non puoi fermarla con la tua
ricchezza, con i tuoi incantesimi, recitando mantra e neppure con la tua medicina. Perciò, è saggio prepararsi alla morte.

24 SETTEMBRE

VI É UN VERO e proprio movimento femminista nel buddhismo che fa capo alla dea Tara. Seguendo la sua
pratica del bodhicitta, la motivazione del bodhisattva, lei prese in considerazione coloro che si
sforzavano di conseguire la piena illuminazione e sentì che c’erano troppo poche persone che
conseguivano la buddhità come donne. Perciò fece il seguente voto: “Ho sviluppato il bodhicitta da
donna. Per tutta la mia vita lungo la via faccio voto di nascere donna e nella mia ultima vita, quando otterrò la buddhità, anche allora sarò una donna”.

25 SETTEMBRE

BISOGNA ABBANDONARE tutto ciò che contraddice l’esperienza e la logica.

26 SETTEMBRE

LA METAFORA DELLA luce è un’immagine comune in tutte le maggiori tradizioni religiose. Nell’ambito
del buddhismo, la luce è strettamente associata alla saggezza e alla conoscenza, mentre le tenebre all’ignoranza e allo stato di fraintendimento.

Questo corrisponde ai due aspetti della via: l’aspetto metodico, che include pratiche come la
compassione e la tolleranza, e l’aspetto della saggezza, ovvero della conoscenza, l’intuito che penetra la natura della realtà.

La conoscenza o la saggezza sono il vero antidoto per dissipare l’ignoranza.

27 SETTEMBRE

NON CONSIDERIAMO una persona come un’autorità semplicemente sulla base della sua fama, posizione,
potere, bell’aspetto, ricchezza e così via, ma piuttosto perché troviamo convincente e attendibile ciò che dice su argomenti relativi al suo campo di competenza.

In breve, generalmente non presumiamo che una persona sia un’autorità in un certo campo
semplicemente per rispetto e ammirazione. Allo stesso modo, quando assumiamo il Buddha come
autorità, come maestro degno di fiducia, lo facciamo dopo aver investigato ed esaminato il suo insegnamento principale, le Quattro Nobili Verità.

28 SETTEMBRE

IO VI STO PARLANDO e voi mi state ascoltando. Noi abbiamo generalmente l’impressione che ci sia un
oratore e un uditorio e che ci sia il suono delle parole pronunciate, ma, in ultima analisi, se
cerco dentro di me non troverò le parole e se voi indagate voi stessi non le troverete: sono
inconsistenti come uno spazio vuoto, anche se non sono del tutto inesistenti; devono esistere, dato che siamo in grado di percepirle.

Ciò che io sto dicendo viene udito da voi e voi a vostra volta state riflettendo sull’argomento. Il
mio discorso sta producendo degli effetti, sebbene non li possiamo trovare qualora li cercassimo. Questo mistero è correlato alla duplice natura della verità.

29 SETTEMBRE

TROVO CHE pronunciare un discorso basato su testi religiosi sia una buona maniera di mostrare che la
religione ha molto da dirci, non importa in quale situazione ci troviamo. Tuttavia, lo faccio meglio
ora che ai miei esordi. A quel tempo mancavo di fiducia, anche se la situazione migliorava ogni
volta che parlavo in pubblico. Inoltre, ho scoperto, come fa ogni maestro, che non vi è nulla come insegnare che aiuti se stessi ad apprendere.

30 SETTEMBRE

LA NOSTRA ESPERIENZA Si basa sui cinque elementi interni e sui cinque elementi esterni. Quando la
tua esperienza meditativa diviene abbastanza profonda da controllare i cinque elementi interni, allora esiste la possibilità di controllare anche i cinque elementi esterni.

Perfino se lo spazio sembra vuoto, una volta che tu abbia sviluppato le energie, puoi controllarlo.
Quando accade questo, sei in grado dì vedere attraverso oggetti solidi e di camminare nello spazio vuoto come se fosse consistente.

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