LA CIVILTA’ MODERNA SI BASA SU UN ERRORE

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LA CIVILTA’ MODERNA SI BASA SU UN ERRORE

di HRIDAYANANDA DASA GOSWAMI

Ieri sera sono stato invitato ad un programma radiofonico, I’ Alan Burke Show. Tutte le altre
persone che sono intervenute hanno solo presentato inutili teorie su Dio. Spero che voi mi scuserete
se parlerò molto francamente perché di questi tempi non solo in America, ma in tutto il mondo la
gente ha completamente dimenticato chi in effetti è Dio. E la ragione del caos in cui il mondo si
trova attualmente deriva dal fatto che la gente, nonostante il modo in cui si fa chiamare
(cristiani, induisti, musulmani, ebrei o qualsiasi altra cosa), è diventata materialista. priva di
una chiara comprensione di chi è Dio, di che cosa desidera e di come soddisfarLo. E’ un caos
politico, un caos psicologico, un caos sociale. La famiglia è nel caos…

Tutto è più o meno caotico, e stiamo solo lottando nel tentativo di mantenere la nostra società.
Criminalità, inflazione, malattie mentali, problemi politici: ci troviamo in una situazione
estremamente pericolosa. E in ogni momento tutto può essere distrutto da un’esplosione nucleare.

Noi sosteniamo che questi problemi siano causati dal fatto che è stato dimenticato Dio.

Facciamo un esempio. Se i bambini di una famiglia seguono i saggi consigli del padre. la famiglia
funziona nel migliore dei modi, ma se si disobbedisce al padre o ci si dimentica di lui, la famiglia
diventa caotica. E’ molto semplice. Allo stesso modo noi siamo in realtà destinati a seguire la
legge divina. Qualsiasi sia il denaro che abbiamo in banca, qualsiasi sia il tipo di macchina che
guidiamo, qualsiasi sia il titolo che segue il nostro nome, qualsiasi sia la nostra bellezza, la
nostra fama o la nostra forza, siamo in realtà dei criminali perché non seguiamo la legge divina.
Chiunque non segua la legge è un criminale.

Quindi, molto francamente, il movimento per la coscienza di Krishna sta cercando di formare un
gruppo di uomini e di donne, purificati e competenti, e in possesso dei requisiti necessari per dare
a questo paese qualcosa che gli è mancato per tanto tempo: una guida spirituale. Sono rimasto
colpito ieri sera nel vedere dei gentiluomini presumibilmente colti – delle guide spirituali – dire
simili sciocchezze.

Una persona ha telefonato nel corso della trasmissione e ha chiesto perché il tempo sta diventando
così pazzo (credo che ieri abbia nevicato nel Wyoming o da qualche altra parte mentre di solito non
nevica in primavera). Quindi chi chiamava voleva sapere perché il tempo sta diventando così cattivo.
E i vari membri del gruppo dei partecipanti hanno risposto che non lo sapevano e non erano in grado
di spiegarlo con sicurezza.

A questo punto sono intervenuto io dicendo: “So io il perché; Dio ci sta punendo”. Dio è
infinitamente potente. quindi possiede certo la capacità di cambiare il tempo. Perciò se stiamo
subendo condizioni atmosferiche così difficili (freddo e pioggia eccessivi o troppo scarsi e via
dicendo) la ragione è che Dio ci sta punendo.
E ciò nondimeno uno di questi pseudo capi religiosi ha stupidamente replicato: “No. Dio non
controlla queste cose”.
lo invece ho insistito: “Sì, le controlla e ci sta punendo”.

Lui ha replicato: “No. Dio non punisce.
Allora gli ho dovuto far notare: “La madre non punisce a volte il figlio per amore? Ella gli
dimostra forse il suo amore solo dandogli tutto ciò che vuole? “Vuoi andare a giocare per la strada?
Va bene, va a giocare per la strada. Vuoi mangiare solo caramelle? Fa tutto quello che vuoi. Questo
è il mio amore”. Questo non è amore. è stupidità. La madre può a volte punire il figlio e altre
volte abbracciarlo. Entrambe le cose sono comunque amore.

Cercavo in questo modo di introdurre anche il concetto di Dio come persona, ma questa gente sciocca
voleva solo dire che: “Dio non è una persona. Dio è privo di individualità. Può esprimere il Suo
amore solo attraverso noi stessi. Questo mondo è l’espressione dell’amore di Dio: Dio deve
esprimersi attraverso di noi”.

E’ un’idea stupida. Perché mai Dio dovrebbe dipendere da noi? Perché non potrebbe esprimerSi?
Qualcuno potrà dire: “Io parlo – è Dio che Si sta esprimendo”. Ma Dio non può parlare da solo? E’
stupido? E’ così incapace? E’ così imbranato da non essere in grado di parlare per conto Proprio?

In questo modo, accettiamo tante idee di compromesso, annacquate, insulse e ambigue su Dio, tanto da
far sì che praticamente non esista più vita spirituale in questo paese così come in alcun’altra
parte del mondo. Esistono solo ipocrisia e inganno. Il movimento per la Coscienza di Krishna è stato
quindi istituito per dare a tutti la vera vita spirituale.

Non dovremmo essere orgogliosi di avere rapporti sessuali frequenti, o pensare che perché qualcuno è
molto esperto sessualmente, sia un grand’uomo. Persino gli animali comuni e di basso livello come i
maiali, i cani, i piccioni e gli asini hanno molti rapporti sessuali. Ma il maiale non è in grado di
capire di avere un’anima nel proprio corpo. Il maiale o il cane non possono leggere le Scritture;
non possono cantare il nome di Dio. Possono solo mangiare e dormire, accoppiarsi e combattere l’uno
contro l’altro. Ma noi non siamo destinati a vivere come i maiali e i cani e a restringere le nostre
attività mangiando molto bene in ristoranti di lusso, dormendo in splendidi palazzi o appartamenti,
difendendoci con un’infinità di armi nucleari e vivendo una vita sessuale vigorosa e attiva.

Al giorno d’oggi la gente pensa: “Se ho in abbondanza cibo, sonno, sesso e mezzi per difendermi, la
mia vita è perfetta…”. Non è vero, perché queste quattro attività che non possono peraltro essere
negate o represse, da sole costituiscono una vita animale e non una vita umana. Anche un devoto del
Signore mangia, dorme, si difende e può sposarsi e avere rapporti sessuali allo scopo di procreare.
ma non si limita a queste cose. No… Perché uno mangia in un bel ristorante, dorme in un attico o
ha molte relazioni sessuali, questo non significa che la sua vita sia un successo. Non fa che
supplire a necessità fisiche. La nostra vita è un successo quando siamo in grado di comprendere Dio
e l’anima presente nel nostro corpo.

Ed è importante puntualizzare che comprendere Dio non significa, come è diventato molto popolare
dire oggi: “Qualsiasi cosa tu pensi, va bene. Se ti rende felice, è giusta qualsiasi cosa in cui tu
creda”. Questa è anarchia spirituale. Se diamo a qualcuno la patente di guida, non gli diciamo:
“Devi solo guidare come più preferisci. Devi solo salire sulla macchina, accendere il motore e fare
tutto ciò che ti va di fare. Pensa solo a divertirti”. No. C’è il codice della strada. Ci sono norme
e regolamenti. Devi fermarti là… Allo stesso modo ci sono le leggi divine; noi dobbiamo seguirle e
studiare Dio: solo allora potremo essere liberi.

In America studiamo tutto in modo scientifico – studiamo tutto fuorché Dio. Nelle Università abbiamo
diversi settori che studiano l’oceanografia. Per studiare l’oceano mandiamo sul fondo batiscafi e
sottomarini. E abbiamo la geologia, l’archeologia e le scienze insieme che studiano la terra.
Analogamente abbiamo la scienza spaziale e le scienze che studiano l’anatomia, la biologia, la
psicologia. Abbiamo molte conoscenze scientifiche e siamo molto orgogliosi di essere così esperti in
campo scientifico. Ma quanto conosciamo ciò che riguarda l’anima? Quanto conosciamo Dio? Siamo
sempre così esperti dal punto di vista scientifico, ma quando arriviamo a Dio cambiamo
improvvisamente atteggiamento e diciamo: “Qualunque cosa pensi è giusta. Non ha importanza”. Perché
non ha importanza? Perché è tanto importante sapere se domani pioverà o meno, che tempo farà, o
quale aspetto ha con esattezza il pesce sul fondo dell’oceano o com’era la gente settemila anni fa?
E’ una disgrazia essere così esperti in tutto e quando si arriva a Dio essere così capricciosi e
disinteressati: “Qualunque cosa pensiate è giusta”. Questa mancanza di serietà sta rovinando questo
paese.

Ora, quando diciamo che non siamo questo corpo, che siamo l’anima all’interno del corpo, non stiamo
esprimendo la nostra opinione e possiamo dimostrarlo. Ciascuno di noi, donna o uomo che sia, si
rende conto, se riflette un attimo, di essere stato in precedenza un bimbo o una bimba. A
quell’epoca avevamo un corpo minuscolo con cui giocavamo. Dov’è adesso quel corpo? Dov’è quel corpo
di ragazzo o di ragazza che giocava? Se n’è andato.

In effetti, è provato scientificamente che ogni sette anni il nostro corpo cambia. 1 nostri capelli
e le nostre unghie crescono, la pelle si squama e viene sostituita. Allo stesso modo ogni parte del
corpo viene cambiata e nel giro di sette anni, abbiamo un corpo composto completamente da clementi
nuovi. Il vostro corpo quindi cambia, ma voi siete sempre la stessa persona.

Se un bambino abbandona la casa e ritorna dopo dieci anni, i suoi genitori saranno felici di
riabbracciarlo dicendo: “Nostro figlio è ritornato!”. Il corpo, però, non è tornato: è un corpo
diverso. Chi è allora la persona che amano?

Se diciamo: “Amo mio figlio”, oppure, “Amo mio padre”, o ancora “Amo mia moglie”, chi stiamo
veramente amando? Amiamo il loro corpo? O amiamo qualcosa di diverso che si trova al suo interno? E’
questo “qualcosa” che in realtà amiamo.

Ciascuno di noi capisce e sente: “Io sono sempre la stessa persona. Ora mi trovo in una posizione
diversa. Il mio corpo è diverso, sto facendo cose diverse, ma sono la sempre la stessa persona”. In
pratica, anche uno sciocco è in grado di capire di non essere questo corpo, ma purtroppo tutta la
società occidentale si fonda su questa idea. “Sono questo corpo”. “Sono americano”. “Sono un uomo”,
“Sono una donna”, “Sono così vecchio”, “Sono nero”, “Sono bianco”, “Sono cristiano”, “Sono
induista”. Questi attributi descrivono unicamente il corpo, cosa che noi non siamo. Quindi… tutta
la civiltà si basa su un errore, ragion per cui tutto è sbagliato in partenza. Abbiamo costruito
tutte queste grandi città per rendere la migliore vita, ma
purtroppo ci sono i delinquenti, i tossicomani, l’inquinamento, nuove malattie, i problemi che non
riusciamo a risolvere. E cercando di risolvere i nostri problemi ne creiamo sempre di più perché
alla base di tutto c’è un errore.

La prima parte di questo errore è pensare: “Sono questo corpo” (“uomo”, “donna”. “giovane”,
“vecchio”, “americano” o “cinese”), “Sono questo corpo materiale, questa carne, queste ossa..”
.
E la seconda parte dell’errore è pensare che lo scopo della vita sia la gratificazione dei sensi.
Così se siete determinati e sicuri nell’andare avanti a pensare di essere questo corpo e di volervi
gratificare i sensi, non parlate di vita spirituale. Non parliamo di religione. Perché in nessuna
religione si potranno trovare delle sciocchezze simili. Se vogliamo accettare l’idea di essere
questo corpo e che lo scopo della vita sia la gratificazione di questo corpo, non dovremmo essere
ipocriti e spacciarci per religiosi.

Allora il primo punto sulla vita spirituale è chiederci come si possa parlare di vita spirituale se
non si ammette che siamo spiriti.

E la domanda successiva da porsi è: se esiste questo spirito, che cos’è?

Nessuno lo conosce. Ma lo spirito è l’anima che risiede all’interno del corpo, e noi siamo
quest’anima. Questo corpo è come un abito. Quando alla sera andiamo a riposare, ci togliamo i
vestiti e ci infiliamo nel letto; dimentichiamo tutto. Poi il mattino seguente ci svegliamo,
indossiamo vestiti puliti e usciamo. Così, proprio nello stesso modo, un giorno moriremo.

Qui c’è la risposta alla domanda: “Che cos’è la morte?” Morte significa abbandonare un corpo e
prenderne un altro. C’è un grande interesse per tutto ciò che riguarda la morte e il morire, ma gli
“esperti” dicono solo delle sciocchezze. La vera spiegazione è questa: morire vuol dire togliersi i
vestiti e andare a dormire. Il corpo è esattamente come un vestito che si toglie al momento della
morte. Poi si va a dormire nel grembo di un’altra madre e si rinasce in un nuovo vestiti, un nuovo
corpo. E’ così.

Questa si chiama trasmigrazione dell’anima. In realtà siamo eterni. Così, dato che siamo eterni,
bisogna andare da qualche parte. Per esempio ora siamo a Miami, qualche giorno fa ero da un’altra
parte, e fra qualche giorno ancora, sarò di nuovo altrove. Forse non mi vedrete, ma io continuerò a
esistere. Così proprio come ci si può muovere da una città a un’altra, o anche solo da una stanza
all’altra nella stessa casa, l’anima si sposta da un corpo a un altro corpo.

E’ la realtà, si chiama karma o trasmigrazione dell’anima.

Una domanda logica dovrebbe essere: “perché succede proprio a me? Come sono caduto in questa
situazione? Perché vago da un corpo all’altro?” E la risposta è molto semplice… buon senso. Alla
gente piace il buon senso, e qui c’è una risposta di buon senso: in questo mondo materiale prendiamo
un corpo dopo l’altro perché lo vogliamo. lo desideriamo. A esempio, perché siete venuti qui? Perché
lo volevate. E perché ve ne andrete? Perché lo volete. Quindi perché avete questo corpo? Perché lo
volete. E perché avete voluto questo corpo? Per godere della vita materiale.

Non è forse vero che tutti, con il proprio corpo, cercano di godere? Se avete un corpo di donna
cercherete di godere della compagnia di un uomo, e se invece avete un corpo di uomo vorrete godere
della compagnia di una donna. Se avete un corpo di bambino vorrete giocare. Così si vuole godere in
base al particolare tipo di corpo che si possiede. Ecco perché abbiamo questo corpo. Perciò, se al
momento della morte vorremo continuare a godere della vita materiale, Dio che è molto liberale e
molto gentile, ce ne darà un altro. “Eccoti un altro corpo. Ora riprovaci”. E in seguito: “Eccotene
un altro”. E noi continueremo, fin ché lo vorremo, a cercare di godere di questo mondo materiale.

Purtroppo però è impossibile. Perché? Perché in questa vita ci sono nascita, morte, vecchiaia e
malattia.

E la gente è talmente sciocca da non riuscire ad ammettere l’evidenza. L’altra sera al programma
radiofonico ho detto che in questa vita ci sono molte miserie, la nascita, la vecchiaia, la malattia
e la morte, e uno pseudo religioso ha subito replicato: “Lei non può dire che la vecchiaia sia
miserabile che la malattia sia miserabile, che la morte sia miserabile”.

A questo punto stava diventando così offensivo che persino il conduttore del programma, il sig.
Burke, fu costretto ad intervenire dicendo: “Scusatemi, ma in effetti son davvero miserabili, queste
cose. Non perdiamo il controllo”.

La vita è come una macchina che non funziona bene. ma che non si può dare indietro, ci appartiene.
Così, dopo averla acquistata e aver scoperto che avreste potuto comprarne una migliore, ora dovete
difenderla. “Ma no, è una buona macchina… ha un sacco di buone qualità…”

Ad ogni modo. visto che abbiamo scelto di vivere la vita materiale, stiamo cercando di difenderla.
“La morte non è poi così cattiva. Bisogna solo capirla. E la malattia? E’ semplicemente
un’esperienza in più. E la vecchiaia – è il periodo migliore della vita”. In questo modo la gente
diventa sciocca al punto di non riuscire a capire la cosa più semplice: sta subendo una punizione.

Quello che sto sto dicendo, quindi, è che vita spirituale (o di religione) vuol dire insegnare alla
gente che: “Lo scopo dell’esistenza è di uscire da questa condizione miserabile”. La gente talvolta
dice che i devoti Hare Krishna cercano solo di fuggire dalla realtà. E’ ovvio che è così. Ciascuno
di noi. dentro di sé, vorrebbe farlo. Supponiamo che vi troviate in mezzo a un incendio di una
foresta e che all’improvviso un pompiere riesca ad aprire un passaggio tra il muro di fuoco e urli:
“Uscite! Correte!”. Se voi rispondeste: “Perché dovrei scappare?”, questo sarebbe scappare: scappare
dalla sicurezza. Se vogliamo liberarci dalla vecchiaia e dalla morte ovviamente dobbiamo scappare.
Chi non vuole fuggire è un pazzo.

D’altra parte non è che in questo mondo non si possa agire. possiamo al contrario farlo molto bene e
allo stesso tempo, se siamo intelligenti, possiamo fare anche piani per uscire fuori. Se riceveste
un avviso di sfratto entro una settimana, vi cerchereste un’altra casa. Non fareste come un hippy o
un pazzo aspettando che l’ultimo giorno vi caccino via e vi costringano a vivere in mezzo alla
strada. Cerchereste un altro posto. Così, allo stesso modo, sappiamo già che saremo sfrattati da
questo corpo. Non importa se siete il Presidente degli Stati Uniti o un mendicante nella strada. Non
ha importanza chi siate o che cosa abbiate o non abbiate – state per essere sfrattati da questo
corpo e occorre per questo fare dei piani. Questo è buonsenso.

Vita spirituale significa capire Dio, capire il mondo spirituale, di modo che al momento della morte
possiamo trasferirci nel mondo spirituale per vivere una vita eterna colma di gioia e di conoscenza.

E noi devoti stiamo veramente facendo questo; diversamente non canteremmo Hare Krishna. Non siamo
pazzi; sappiamo quello che stiamo facendo. Stiamo trasferendoci, stiamo ottenendo la vita eterna. E
questo non è un metodo stravagante; va seguito in modo molto scientifico.

Supponiamo che vogliate prendere un aereo per andare a Porto Rico. E’ chiaro che l’aereo debba
essere stato costruito in modo perfetto. Pensate a quanti anni di progettazione ci sono voluti,
quanti anni di preparazione del pilota, quanti anni ha richiesto la costruzione di tutti i sistemi
radar. E allo stesso modo, se ci vogliono anni e anni di lavoro, di studio e di ricerca solo per
andare in aereo da Miami a Porto Rico, quanto lavoro richiederà, quanto studio richiederà,
trasferirei fino ad uscire da questo universo ed entrare nel mondo spirituale? Quanta ricerca e
quanto lavoro saranno necessari? Ma la gente è così strana che dice: “Religione vuol dire che si può
fare tutto ciò che si vuole e che va bene tutto”. Sareste contenti di sentire il pilota dell’aereo
ragionare in questo modo? Salireste sull’aereo dicendo al pilota: “Fà tutto quello che ti sembra
giusto. Se premere quel bottone ti fà stare meglio, premilo pure”.

Poi, come potrete facilmente osservare, noi devoti Hare Krishna non siamo sacerdoti di professione
che dicono solo le cose che la gente vuole sentirsi dire o che inventano qualche nuova filosofia o
qualche nuovo metodo semireligioso, oppure qualche teoria psicologica per migliorare la vostra vita
sessuale. Se questo è quello che volete, basta fare una visita al porcile più vicino; i maiali vi
mostreranno tutto sul sesso…

La gente vuole abbracciare questo corpo materiale e amarlo, ma cerchiamo di essere un po’ realisti,
un po’ scientifici. Che cos’è questo corpo? Cosa troverete guardando al suo interno? Bile, muco,
aria, sangue, ossa, intestini, feci, urina… Queste sono cose da amare? Vi piacerebbe avere un bel
pacchetto pieno di queste cose? Lo abbraccereste e lo bacereste? Perché allora stiamo dedicando la
nostra vita a questo corpo? Perché non dedicarla all’anima, alla coscienza che sì trova all’interno
del corpo? Questa è la Coscienza di Krishna.

Anche se provenite da ambienti diversi, religioni diverse, culture diverse, ci appelliamo comunque a
tutti voi: cercate di comprendere questo movimento con serietà. Non è un movimento indiano, né un
movimento americano. Non è niente del genere. E’ un puro movimento spirituale che offre la
conoscenza migliore di Dio e dell’anima.

E non lo diciamo con spirito settario. E’ semplicemente la verità.

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