José Silva e i poteri della mente

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José Silva

di Giampiero Cara – 22 aprile 2001

“E’ possibile migliorare la capacità di apprendimento di una persona, ossia il suo quoziente
intellettivo, tramite l’ipnosi o qualche altro metodo?”

E’ questa la domanda che, nel 1944, diede inizio alla ricerca di un uomo che avrebbe rivoluzionato
gli studi nel campo della parapsicologia e la vita di molte persone, divenendo uno dei grandi
precursore della New Age.

Si tratta di José Silva, nato l’11 agosto del 1914 a Laredo, Texas, da una famiglia di origine
messicana e recentemente scomparso. La storia della sua vita dimostra come nessuna circostanza
esterna, per quanto sfavorevole, possa fermare chi persegue un obiettivo importante.

ALLA SCOPERTA DEI POTERI DELLA MENTE

Rimasto orfano del padre all’età di quattro anni, il piccolo José si assunse ben presto la
responsabilità di mantenere la famiglia, facendo lavori umili come il lustrascarpe e lo strillone.
Poi la sera tornava a casa e aiutava la sorella ed il fratellino a fare i compiti. José,
completamente autodidatta, a scuola non sarebbe mai andato, se non per insegnare.

Per emergere dalla miseria, imparò a riparare apparecchi radio. Divenne in poco tempo il
radiotecnico più richiesto della zona e fu in grado di sposarsi e di mantenere la sua famiglia in
condizioni agiate. Ma il suo interesse principale era l’apparecchio elettrico più sofisticato di
tutti: il cervello umano.

All’epoca, negli anni Quaranta, si riteneva che il quoziente intellettivo di una persona fosse una
dote innata. Ma José non ne era affatto convinto, e voleva dimostrarlo, cercando di rispondere alla
domanda citata all’inizio per mezzo di esperimenti finalizzati a migliorare le capacità di memoria e
di apprendimento della sua numerosa prole (ben 11 figli).

Dapprincipio, si servì dell’ipnosi, ma ben presto l’abbandonò perché non permetteva un’attività di
pensiero indipendente da parte del soggetto dell’esperimento.

Mise a punto allora degli esercizi mentali di rilassamento, attraverso i quali i suoi figli
cominciarono non solo ad andar meglio a scuola, com’era nei piani di loro padre, ma anche,
inaspettatamente, a sviluppare la facoltà intuitiva e addirittura ad attivare percezioni
extrasensoriali (ESP) come la chiaroveggenza e la telepatia, fino ad allora considerate doti rare ed
innate.

Per dimostrare la validità dei suoi esperimenti, nei dieci anni successivi, fino al 1963, Silva
lavorò con altri 39 ragazzi di Laredo, e tutti divennero chiaroveggenti. Aveva dunque creato il
primo metodo della storia con cui chiunque poteva essere portato a sviluppare percezioni
extrasensoriali.

IL METODO SILVA PER IL CONTROLLO DELLA MENTE

Nei tre anni successivi addestrò, con risultati analoghi, vari gruppi di venti persone alla volta,
uomini e donne. Continuò a perfezionare da solo il suo metodo fino al 1966, quando un gruppo di
persone di Amarillo, sempre nel Texas, gli chiese d’insegnarlo anche a loro. Fu il primo corso del
Metodo Silva per il Controllo della Mente rivolto al pubblico.

Per due anni, José Silva fu l’unico istruttore, ma dal ’69 cominciò a formare altri istruttori ed il
Metodo cominciò a diffondersi nei vari Stati americani ed in altre nazioni. Fino ad oggi, è stato
tradotto in 18 lingue, viene insegnato in 103 nazioni (Italia compresa) e praticato da più di 7
milioni di persone.

Esistono anche studi documentati sull’efficace applicazione del Metodo Silva da parte di eminenti
psicologi e psichiatri. I principi su cui si fonda sono effettivamente di carattere scientifico,
prima ancora che filosofico e spirituale.

Si sa che il cervello emette onde elettriche misurabili con l’elettroencefalogramma, correlate agli
stati mentali ed alle attività di ciascun individuo. Quando ci troviamo nello stato di veglia ed i
nostri sensi sono attivati, il cervello produce in prevalenza onde Beta. Le onde Alfa, Theta e
Delta, invece, sono perlopiù collegate a stati di sonno sempre più profondi, corrispondenti a
frequenze progressivamente più basse (si va da circa 20 cicli al secondo del livello Beta ad un
minimo di 0,5 cicli al secondo del livello Delta).

Il Metodo Silva insegna a controllare con il rilassamento e la meditazione l’attività elettrica del
cervello, in modo da rimanere coscienti e mentalmente attivi quando predominano le onde Alfa
(comunemente associate alla semi-incoscienza del dormiveglia), che favoriscono il superamento delle
malattie ed il recupero dell’energia, oltre che il potenziamento di facoltà come la memoria, la
creatività, l’intuizione e l’immaginazione e, come accennato, lo sviluppo di percezioni
extrasensoriali (tra cui anche la capacità di guarire altre persone a distanza).

A tale livello, infatti, si è in bilico tra il mondo oggettivo, fisico, controllato dall’emisfero
sinistro, logico e razionale, del nostro cervello, e quello soggettivo, causale e creativo,
corrispondente all’emisfero cerebrale destro, ovvero alla nostra parte creativa, perlopiù inconscia
perché fin da piccoli ci è stato insegnato a reprimerla.

Controllando lo stato Alfa e praticando in esso tecniche di visualizzazione creativa, si possono
dunque utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali, allo scopo di portare alla coscienza, e quindi di
controllare, un potere che di solito possediamo solo a livello inconscio. Con il metodo Silva,
insomma, è possibile imparare ad usare coscientemente l’inconscio.

Sappiamo tutti che la maggior parte dei condizionamenti inconsci che influiscono moltissimo sul
nostro attuale comportamento si sono impressi nell’infanzia, ossia in un periodo di cui spesso
abbiamo rimosso il ricordo.

La cosa fondamentale da sapere riguardo a questo, in relazione al Metodo Silva, è che, fino ai sette
anni, il cervello di un bambino funziona prevalentemente ai livelli Delta e Theta, per poi
mantenersi al livello Alfa fino ai 14 anni. Quindi, se riusciamo a “funzionare” coscientemente a
livelli più profondi del Beta, possiamo cambiare i vecchi condizionamenti ed inserire nuove
istruzioni allo stesso livello in cui erano registrate quelle vecchie.

Sarebbe così possibile non solo riscoprire il nostro “bambino interiore”, ma anche rassicurarlo e
aiutarlo a divenire consapevole di un potere a lungo negatogli.

Copyright © 2001 Giampiero Cara

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