Il Sentiero del Silenzio – 3

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IL SENTIERO DEL SILENZIO – 3

autore sconosciuto

compendio sulla meditazione

edizioni fuori commercio

La suprema scienza del contatto

Il Contatto implica un procedimento veramente scientifico ed è supremo, perché include tutti i più
importanti aspetti della vita e della azione interiore.

E’ utile dare una visione generale di questa scienza, enumerando le varie fasi che possono aiutare a
conseguire questa nota così alta. Ecco brevemente le necessarie condizioni, i metodi da usare, i
risultati da attendersi ed, infine, gli usi che possono venir fatti delle realizzazioni a cui si è
giunti e delle energie che si ricevono tramite il contatto.

La principale condizione può essere espressa con una sola parola: Silenzio. Il Maestro Djwhal Khul
lo ha posto in evidenza molte volte nei suoi libri. Egli dice: “L’umanità nel suo complesso ha oggi
bisogno di silenzio, come non mai prima”. Egli ha anche affermato: “Coltivare le tecniche del
silenzio è di incalcolabile valore. Nel silenzio viene generato il potere, i problemi vengono
risolti e sono registrati importanti riconoscimenti. Nel silenzio la sensibilità può essere
sviluppata, come pure la capacità di rispondere a quello che soggettivamente viene trasmesso. La
scienza della trasmissione, intesa in senso occulto, è basata sul silenzio”.Perciò la prima cosa che
dobbiamo fare è quella di suscitare in noi la volontà del silenzio. Al riguardo il Maestro D.K. in
una meditazione assegnata ad uno dei suoi discepoli indicò il seguente procedimento: “Visualizzando
un vivido giallo dorato, meditate sul significato, valore e compenso del silenzio” (D.I.N.A. 425).

Si potrebbe dire che le fasi della preparazione per il contatto siano basate sul silenzio. La prima
è l’allineamento della personalità con l’Anima, poi elevazione del centro della coscienza quanto più
in alto possiamo Questo è lo stadio dell’avvicinamento e, quindi, dovremmo tener presente e usare la
tecnica della Legge dell’Avvicinamento. L’azione interna mediante la quale possiamo compiere questo
avvicinamento è aspirazione e invocazione. E’ bene renderci conto che l’avvicinamento è reciproco.
Mentre noi facciamo il nostro avvicinamento dal basso, avviene un reciproco avvicinamento dall’alto.
Discendono energie, dall’anima e dai livelli della Triade, fino ad incontrare il centro di coscienza
che aspira ad ascendere, ed è allora che si attua un punto di contatto. Questo punto d’incontro è
soggettivamente sul piano mentale superiore e oggettivamente, dal lato della forma, si attua nel
corpo eterico e precisamente nei centri della testa. Il Maestro D. K. lo chiama il punto di silenzio
entro la testa, ove l’oro e il blu si incontrano e si fondono. L’Invocazione produce la evocazione,
la risposta, la discesa dall’alto delle energie evocate.Segue lo stadio dell’ascolto che è stato
definito,una radiante, tacita, calma attesa. (D.I.N.A.). Tale definizione indica che il silenzio
deve essere uno stato interiore positivo di chiara, piena consapevolezza, evitando ogni passività o
condizione simile al sogno o alla “trance”.Questo deve avvenire nella calma onde evitare ogni
attesa.ansiosa di una risposta immediata. Talvolta questa può giungere subito ed essere chiara, ma
spesso giunge soltanto più tardi ed anche in modi indiretti e simbolici. La nostra parte, in questa
fase, è di conservare l’atteggiamento dell’osservatore, nella fede che l’invocazione produca una
corrispondente evocazione. Il contatto così ottenuto può essere, e spesso è inconscio; non ne siamo
consapevoli al momento, ma prima o poi gli effetti del contatto si faranno sentire. Essi sono
chiamati impatto (Telepatia, pag. 59).

Le fasi successive sono le seguenti: far penetrare idee nuove nella mente, comunicazione,
informazione, rivelazione. L’effetto prodotto sulla mente, può essere chiamato una comunicazione
dall’alto, una informazione sotto forma di rivelazione di qualche cosa prima ignota. Ma gli effetti
non sono soltanto una rivelazione di nuove verità (nuove per noi), di nuovi aspetti della realtà, le
energie discendenti producono rinnovamento, rigenerazioni vitali nella personalità, specificatamente
nel corpo eterico. Come è detto in telepatia, queste energie debbono essere fatte discendere
volutamente. Così la Scienza del Contatto è connessa col corpo eterico che è il punto di arrivo
degli effetti prodotti dal contatto.Rendiamoci gioiosamente conto che il rinnovamento, con le
conseguenti trasformazioni e rigenerazioni della personalità, avviene continuamente, poiché fa parte
dell’intero processo cosmico.

Come è detto in “AUM “(pag. 62), l’esistenza stessa afferma l’eterno rinnovamento, e in “Fiery
World” (II, pag. 54) “L’uomo è nuovo ad ogni momento… Ogni momento rinnova il mondo, da questa
sorgente nasce l’inesauribile vigore”. In D.I.N.A. (pag. 686) è detto: “Vi è sempre un nuovo mondo
in processo di formazione; la nota fondamentale di ogni discepolo può essere riassunta nelle parole:
guarda Io faccio nuove tutte le cose”.Questo rinnovamento avviene incessantemente, ma è
particolarmente connesso con le specifiche energie che affluiscono dall’Ariete che è il Segno del
Rinnovamento e da esse è alimentato.

Le energie con le quali veniamo in contatto e che riceviamo attraverso la meditazione ricettiva
possono essere usate principalmente per mezzo della meditazione creativa. Anche ciò è basato sul
silenzio e lo richiede.In Astrologia Esoterica è detto: Prima della Creazione, il silenzio e la
tranquillità di un punto focalizzato, in Magia Bianca: Tutte le forme nuove debbono essere costruite
nella silente soggettività.

Le forme-pensiero in tal modo create e tutte le energie che abbiamo ricevuto verranno poi
distribuite mediante l’irradiazione. Questa è, la fase del lavoro telepatico, con l’irradiazione
telepatica stabiliamo di intraprendere attivamente l’opera di agenti che operano sulla mente: cioè
dalla fase di riceventi passiamo a quella di agenti.

Infine, può e deve esservi anche l’espressione esterna mediante il servizio. Ma tale servizio sarà
vitale e di buona qualità solo se sarà ispirato ed attuato per mezzo delle energie ricevute
attraverso il precedente processo di contatto verticale.

Perciò tutte le fasi della nostra vita, interna ed esterna, ascendente e discendente, verticale e
orizzontale sono occasione per l’applicazione della Suprema Scienza del Contatto.

Pensieri seme sull’Anima

Pensieri Seme sui quali possiamo concentrare la nostra attenzione nel periodo di meditazione,
prendendone uno per ogni mese:

1° Il Potere dell’Anima fluisce come una corrente costante attraverso la mia vita. Io la sento nel
mio atteggiamento verso la vita e nella luce che essa apporta mentre scorre attraverso tutti gli
aspetti della mia natura. Possa questo potere rafforzare la mia volontà.

2° La Luce dell’Anima irradia come la luce di un faro sulla mia via; in questa luce io scorgo la
luce degli altri. So che non cammino solo.

3° l’amore dell’Anima scaturisce da dentro il mio cuore; sorgono comprensione, pietà, amore e oblio
di me. Io porto l’amore a tutti coloro che incontro. Rispondo all’amore degli uomini con l’amore e
non ricordo me stesso.

4° La Gioia dell’Anima irradia la mia vita e alleggerisce tutti i fardelli portati da coloro che
posso incontrare. La Gioia del Signore è la mia forza ed io sviluppo la forza in gioia per gli
altri.

5° La Purezza dell’Anima agisce come un flusso purificatore e bagna il mio sé inferiore nelle acque
della purificazione. Il corpo del desiderio è reso puro, terso, forte. Possa allora divenire una
forza purificatrice per tutti quelli che incontro.

6° La Volontà dell’Anima diviene la mia volontà. Non ne conosco altra. Questa volontà è amore, pace,
potere e forza di vivere. Essa mi sostiene, mi conduce alla Croce e alla resurrezione. Soltanto così
io posso risvegliare i miei simili.

7° La Presenza dell’Anima dimora in me. lo cammino con Dio notte e giorno. Sto con Dio sulle vie
degli uomini; l’ombra della Sua Presenza, che è la Presenza della mia Anima, rivela Dio in ogni
parte, in ogni uomo. lo scorgo là Divinità in ogni parte, in ogni forma.

La meditazione riflessiva e la volontà

Il rapporto fra meditazione e volontà è duplice o, più esattamente, esso esiste in due direzioni.
Prima: la meditazione richiede l’uso della volontà; seconda: la meditazione è necessaria al fine di
comprendere e sviluppare la volontà, e per il suo retto uso.

I. L’uso della volontà

Occorre anzitutto la volontà di meditare. Questa è una libera iniziativa della personalità la quale
avendo riconosciuto il valore e la necessità della meditazione decide di praticarla. Per porre in
atto tale decisione, è necessaria una costante applicazione della volontà. La sua prima funzione è
quella di eliminare gli ostacoli alla meditazione ciò può essere detto “far posto” alla meditazione
nel tempo e nella coscienza.

“Far posto nel tempo” significa consacrare regolarmente un certo tempo alla meditazione,
proteggendolo da tutte le attrazioni e le pretese che sempre cercano di volgerci verso le attività
esterne. “Far posto nella coscienza” significa espellere dal campo di essa, per così dire, tutto ciò
che normalmente la occupa, o che sempre tende ad invaderla: sensazioni, emozioni, immagini,
pensieri, ricordi, previsioni ecc.Inoltre l’uso della volontà è necessario per attuare efficacemente
le diverse fasi dell’attività meditativa. Molta volontà è necessaria per concentrarsi sul soggetto o
tema della meditazione. Nella meditazione riflessiva la volontà dirigente deve mantenere saldamente
la mente, impedendole di vagare o di sconfinare in altri campi. Ciò può essere compiuto perché
esiste un diretto rapporto fra il piano mentale e il piano atmico. il piano della volontàNella
meditazione ricettiva, funzione della volontà è di mantenere [a coscienza in uno stato di calma
positiva, di vigilanza. conservando la mente “in silenzio” ed al medesimo tempo evitando uno stato
sognante passivo.Lo stesso è vero riguardo alla contemplazione Qui entra in gioco funzione specifica
della volontà: “Il retto uso della volontà è lo sforzo costante di stare saldi nell’Essere
spirituale” (Yoga Sutra 1. 13 – vedi “La luce dell’anima”).

L’Invocazione per essere efficace, deve essere diretta verso l’alto da una forte, dinamica volontà.

L’Irradiazione richiede una combinazione delle energie del Secondo e del Primo Raggio, cioè Amore e
Volontà.Infine la manifestazione esterna, mediante lo scrivere od altre forme di espressione
creativa, richiede molto uso di volontà affinché possa venire prodotta un’adeguata “forma” sul piano
fisico.

II. Meditazione sulla Volontà

E’ difficile comprendere la natura della volontà, essa ha varie fasi, differenti mete ed obiettivi e
molte manifestazioni. La sua vera essenza è misteriosa, poiché, essa risiede in piani superiori che
trascendono la coscienza umana -normale”. Soltanto per mezzo della meditazione possiamo gradualmente
giungere a qualche comprensione della volontà e percepire in qualche misura la stia “qualità”.

Con la meditazione riflessiva su gli insegnamenti, sulla volontà contenuta nei vari libri
dell’Istruttore Tibetano, possiamo giungere a conoscere i vari aspetti della volontà Mediante
l’invocazione e la meditazione ricettiva possiamo sperare di attirare qualche “luce” sulla vera
natura ( 1 essenza della volontà. Mediante la preghiera e la consacrazione possiamo armonizzare la
nostra volontà personale con la volontà dell’anima e poi entrambe col, Volere di Dio.

Quando abbiamo sviluppato un certo grado di volontà, la stia retta applicazione richiede attenta
considerazione e discriminazione, al fine di poterla usare,con saggezza, innocuità ed in modo
costruttivo. Per far questo, è necessaria molta meditazione riflessiva. Ciò implica il problema
delle rette scelte. e decisioni che sono aspetti della volontà. Di solito è sufficiente il buon uso
della mente, ma quando ci troviamo di fronte a problemi difficili, o in caso di situazioni o
contingenze gravi, può essere, necessario invocare l’azione della volontà dell’anima.”Si può
veramente meditare quando si comincia a usare la niente, come riflesso dell’aspetto volontà,
impiegandola nei suoi tre aspetti per: iniziare l’ingresso nel mondo delle anime; condizionare la
vita personale; attuare il proposito dell’anima e infine realizzarne la piena manifestazione”
(Astrologia Esoterica)

La meditazione ricettiva

La Meditazione ricettiva è un’attività mentale cosciente e controllata molto importante, sia per la
penetrazione interiore che per le realizzazioni spirituali, nonché come guida nella vita
personale.La ricettività alla impressione è un risultato spontaneo del nostro allineamento
interiore, dei nostri rapporti e dei contatti con il Sé. Si richiede chiarezza di pensiero ed
abilità nell’azione. Vi sono tre stadi di attività interiore:

Consapevolezza

Dominio

Saggia utilizzazione

La qualità mentale permette di discriminare in modo corretto tra i vari tipi di impressioni ricevute
e di interpretarle nella maniera più giusta. Per eliminare ogni eventuale rischio nella meditazione
ricettiva e per mantenere ben salda la coscienza sul livello mentale, la meditazione dovrebbe essere
iniziata solo dopo aver portato a termine la necessaria preparazione mentale (concentrazione),
disidentificando il Sé dal corpo fisico e dalla vita emotiva ed elevando il centro di coscienza fino
a raggiungere l’atteggiamento interiore dell’osservatore. In tal modo si giunge alla condizione di
consapevolezza positiva e vigile.E’ opportuno considerare la nostra mente come un occhio interno
rivolto in senso orizzontale nella meditazione riflessiva e rivolto verso l’Alto in quella
ricettiva, per discernere ciò che sta su un livello superiore della nostra consapevolezza.

Nella Meditazione ricettiva cerchiamo di afferrare qualche messaggio proveniente dall’alto,
tenendoci ad un livello superiore a quello abituale.

Il successivo stadio è il silenzio, cioè mantenere una stabilità interiore positiva in cui si
elimina, per quanto possibile, ogni attività spontanea della mente per un periodo determinato.
Questa fase del silenzio è la condizione necessaria per ricevere le influenze superiori. Raggiungere
e mantenere il silenzio interiore non è sempre facile, poiché richiede persistenza e ferma
determinazione.Il silenzio oltre ad essere la condizione necessaria per la meditazione ricettiva ha
un suo proprio valore spirituale poiché porta ad una condizione di armonia, di pace, di calma
gioiosa e produce un senso di espansione di coscienza.Quando la condizione è raggiunta, possiamo
restar tranquillamente in un silenzio almeno relativo ed essere pronti per la fase successiva della
ricezione.

La fonte da cui dobbiamo attendere di ricevere è l’Anima, perciò la nostra attenzione deve essere
rivolta verso di essa. La ricezione può consistere di una impressione spirituale che si rivela alla
nostra consapevolezza in vari modi, come visione, udito, contatto, spinta all’azione, ecc.Poiché la
mente è, simbolicamente un occhio interiore, il simbolismo più frequente è quello della visione. Si
tratta di visione interiore, di illuminazione. di rendersi conto del significato di fatti ed eventi,
del vedere la soluzione di un problema, di avere un’idea luminosa.

Una forma superiore di visione spirituale è l’intuizione.

Un secondo modo di ricevere impressioni è quello dell’udito interiore. Qualche volta ha luogo un
dialogo tra la personalità cosciente e il sé, cioè la mente in meditazione rivolge domande e riceve
risposte interiori, rapide, chiare che sembra si formino nella coscienza.

La terza forma di ricettività può essere chiamata contatto, cioè un rapporto, un collegamento, un
allineamento con il Sé, che ci consente di essere ricettivi della sua influenza e di identificarci
gradualmente coli quella Realtà Spirituale. Quando questo contatto diviene un certo senso
permanente, si ha la Personalità infusa d’Anima.Il quarto modo è la spinta ad agire, cioè sentire un
vago bisogno di fare una cosa, di intraprendere qualche attività, di compiere un servizio.Un altro
aspetto è la ricezione delle impressioni in ritardo, e che hanno riferimento alla meditazione dei
giorni precedenti. Questi può avvenire tanto durante la meditazione che in momenti di silenzio; può
avvenire anche in modo diverso, come il prendere per caso un libro ed aprirlo proprio alla pagina in
cui c’è la risposta attesa.

Dopo la meditazione dovremmo mantenere ancora un atteggiamento interiore di vigile attesa, di
attenzione che potremmo chiamare atteggiamento meditativo in cui le idee possono affiorare. Si
richiama la particolare attenzione su due pericoli, onde poterli controbilanciare: la passività e la
negatività, da un lato, e l’eccesso di stimolazione dall’altro.La passività fa si che nel campo
della consapevolezza possa introdursi qualche elemento proveniente dall’inconscio, anche se
apparentemente allettante o innocuo, oppure la consapevolezza può essere invasa da influenze che
hanno origine all’infuori dell’inconscio individuale, ma nell’inconscio collettivo.

La principale salvaguardia è una costante sorveglianza positiva. Per quanto riguarda una eccessiva
stimolazione, dovuta anche a influenze spirituali di notevole elevatezza, a cui il nostro apparato
noli può resistere, si consiglia di sospendere la meditazione.La meditazione, fatta con costante
sorveglianza e seguita da discriminazione e saggia interpretazione dei risultati, può proteggere
efficacemente da influenze e suggestioni provenienti dal mondo esterno e da quello interiore.

La coscienza accentrata sul livello mentale può esercitare un controllo intelligente sul mondo delle
emozioni e sui fenomeni psichici e, al tempo stesso, può ricevere luce, ispirazione e potere
dall’Alto.

Benedizione

“Possano i Santi Esseri, di cui aspiriamo a divenire i discepoli, mostrarci la Luce che cerchiamo,
darci il potente aiuto della Loro Saggezza e della Loro Compassione. Vi è una pace che sorpassa ogni
intendimento, essa dimora nel Cuore di Coloro che vivono nell’eternità. Vi è un Potere che rende
nuove tutte le cose, esso vive e si muove in coloro che riconoscono che il Sé è Uno. Possa questa
Pace aleggiare su di noi e questo Potere sostenerci fino a che non saremo dove il Grande Iniziatore
viene invocato, finché non vedremo brillare su di noi la Stia Stella. Possa la Pace e la Benedizione
dei Grandi Esseri fluire abbondantemente sul Mondo. Pace, Pace, Pace”.

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