I virus possono controllare la nostra condotta

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I virus possono controllare la nostra condotta

Può sembrare fantascienza, ma non lo è: i virus possono alterare il nostro comportamento per
facilitare la diffusione delle loro particelle allo scopo di raggiungere il maggior numero di
portatori. Lo fanno nei modi più svariati. Scopriamone di più!

I virus possono controllare la nostra condotta? Una domanda che probabilmente si sono posti molti di
noi e che, vista così, sembrerebbe tratta direttamente da un film di fantascienza o di paura. Eppure
è la scienza stessa, abituata a risolvere enigmi ben più complessi, a confermarlo: i virus possono
controllare il nostro comportamento.

Ebbene, non lo fanno in maniera diretta: non ci privano della nostra volontà né prendono le
decisioni per noi. Lo fanno in modo molto più sibillino, silenzioso e non a sproposito. Perché lo
scopo del virus è uno soltanto: sopravvivere, replicarsi e fare parte di ecosistemi complessi.

Uno dei modi per raggiungere il loro obiettivo vitale è quello di alterare il comportamento del
portatore in cui vivono affinché diffonda un numero sempre maggiore di particelle virali. Così, gran
parte dei sintomi che sperimentiamo durante un’influenza, una diarrea o persino un banale
raffreddore hanno lo scopo di essere trasmessi ad altri individui per propagare l’infezione.

Starnutire, per esempio, non è altro che un naturale meccanismo per espellere gli invasori dal
nostro organismo. È però anche uno strumento tramite cui il virus si propaga in giro, saltando da un
organismo all’altro. E come stiamo vedendo, funziona eccome. Scopriamo insieme tutti i dati
interessanti su come i virus controllano il nostro comportamento.

In che modo i virus possono controllare il nostro comportamento?

La parola “virus” di per sé non ci spaventa, anche se al momento attuale sentiamo parlare di
continuo del COVID-19. Come si dice, il peggior nemico è quello che non si vede, quello che appare
soltanto attraverso un microscopio e che ha però la capacità di indebolire la nostra salute.

Ma cosa sono esattamente i virus? Nient’altro che pacchetti di materiale genetico avvolti in un
contenitore di natura proteica. Il loro unico scopo è introdursi nelle cellule del nostro organismo
per poter sopravvivere e moltiplicarsi. Non infettano soltanto noi, ma anche organismi animali,
piante, funghi e persino batteri.

Per rispondere dunque alla domanda che ci siamo posti poc’anzi, è fondamentale innanzitutto
comprendere che ci troviamo di fronte a esseri più intelligenti di quello che pensiamo.

Naturalmente sono privi di cervello, eppure i virologi li definiscono esseri altamente intelligenti.
Sanno come entrare in una cellula, come disarmarla e trasformarla affinché replichi le loro
particelle. Ma c’è di più, riescono ad alterare persino il comportamento del portatore. Scopriamo
come.

I sintomi delle malattie: metodi di propagazione per i virus

Per capire in che modo i virus possono controllare il nostro comportamento, citiamo un recente
studio pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens e condotto dalle dottoresse Claudia Hagbon e Maria
Istrate, dell’università svedese di Linköping.

Lo studio era volto ad approfondire una malattia infettiva che ogni anno causa la morte di 600.000
bambini, una cifra molto alta, causata da un Rotavirus. I sintomi più evidenti sono sempre il vomito
e la diarrea.

Si credeva che il vomito fosse un meccanismo di difesa dell’organismo contro la malattia, che fosse
dovuto al tentativo da parte del cervello di espellere il pericolo dal corpo, tramite la sua stretta
connessione con l’intestino.

In questo senso, era la serotonina ad attivare il sistema nervoso affinché il cervello innescasse un
comportamento volto a liberare l’organismo degli agenti tossici presenti.

Ebbene, lo staff medico svedese ha scoperto che è in realtà lo stesso Rotavirus a controllare i
meccanismi di vomito e diarrea. Lo fa con uno scopo ben preciso: disseminare particelle virali per
infettare altre persone.

La scienza della “virologia comportamentale”

I virus possono controllare il nostro comportamento? La risposta, come abbiamo visto, è positiva. Il
loro scopo è quello di propagare l’infezione ad altre persone tramite i nostri sintomi. Per
sopravvivere e replicarsi, ci spingono a starnutire, vomitare e ad avere la diarrea.

Ebbene, la scienza che possiamo definire virologia comportamentale si spinge oltre. Studi come
quello portato a termine presso l’Istituto Karolinska, di Stoccolma, ci dicono qualcosa in più.

Alcuni virus possono alterare del tutto il nostro comportamento. Possono causare in noi
irascibilità, insonnia, iperattività e persino cambiare radicalmente la nostra condotta.

Un esempio di questo si ha nel morbo di Creutzfeldt-Jakob (mucca pazza), che causa nei pazienti
demenza progressiva, difficoltà a camminare, agitazione, sbalzi di umore. Così come la malattia di
Borna, individuata per la prima volta nei cavalli nel 1766 e che è arrivata a colpire alcune
persone, producendo quadri clinici simili alla schizofrenia. La rabbia, da parte sua, è un esempio
di come un virus può alterare completamente il comportamento di un animale.

Per finire, siamo lieti di sapere che la scienza è in grado di proteggerci dall’effetto di gran
parte di questi virus. Per tutti gli altri, quelli per cui ancora non si conosce un vaccino o un
meccanismo di difesa, dobbiamo attuare delle strategie semplici ed efficaci: lavarci spesso le mani
e alzare il nostro livello di igiene.

journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1002115

da lista mente

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