Coltivare la pazienza: strategie e benefici

pubblicato in: AltroBlog 0
Coltivare la pazienza: strategie e benefici

Molti pensano che la pazienza sia quella virtù discutibile che porta alcuni a sopportare qualsiasi
avversità, senza dire quasi nulla. Ma questa interpretazione è imprecisa.

Coltivare la pazienza è un’arte, soprattutto ai tempi moderni caratterizzati dalla fretta e dallo
stress. Il termine “pazienza” deriva da un altro più universale: “pace”.

Se si scompone, potremmo dire che è la “scienza della pace”. Nel tempo si è verificata una certa
alterazione del significato originario della parola.

Molti pensano che la pazienza sia quella virtù discutibile che porta alcuni a sopportare qualsiasi
avversità, senza dire quasi nulla. Ma questa interpretazione è imprecisa.

È una prospettiva che intende la pazienza come virtù passiva, quando in realtà costituisce un
elemento che ci impone di ricorrere a molte delle nostre risorse emotive.

Sebbene la pazienza implichi mantenere la calma durante i momenti difficili o di fronte all’offesa,
non significa “stare fermi” e “tenere duro” fino allo sfinimento.

Impulsività e pazienza

Dentro ognuno di noi c’è ancora un mammifero, più o meno predatore. Quando il carattere non viene
domato, tendiamo a essere impulsivi.

Reagiamo rapidamente per attaccare o difenderci, senza essere chiari su ciò che intendiamo
raggiungere o sulla strategia che utilizzeremo per farlo.

A volte non riusciamo nemmeno a definire esattamente quale sia la minaccia che produce tali reazioni
in noi. La pazienza è l’estremo opposto dell’impulsività. Non è uno stato di passività, ma piuttosto
una risposta basata sulla saggezza e non su ciò che le nostre viscere ci gridano.

Il tipo di pace che porta alla pazienza è soprattutto interiore. Presuppone un sufficiente grado di
equilibrio per frenare gli impulsi primari e sostituirli con un lento percorso di analisi.

Questa pace interiore richiederà una grande coltivazione interiore di una mente comprensiva,
empatica e paziente. Una mente che, nonostante quello che succede là fuori, sa mantenere la calma.

Mentre la pazienza ci porta a essere assertivi (dicendo quello che volevamo dire, facendo quello che
volevamo fare e pensando quello che volevamo pensare), l’impulsività ci porta a sbagliare.

Finiamo per aggravare problemi non gravi, creare distanze dove dovrebbe esserci vicinanza, e dire
quello che ci comanda il nostro impulso di fare, invece di cosa può fare bene a tutti.

Ecco perché la pazienza è tra le grandi virtù universali che anche i guerrieri più audaci hanno
coltivato nel corso della storia.

Coltivare la pazienza

Nessuno nasce con la virtù della pazienza. Al contrario, il bambino vuole ciò di cui ha bisogno e
subito. Non ha il senso dell’attesa né gli strumenti intellettuali o emotivi che permettono di
rimandare un desiderio. Crescere, quindi, è strettamente correlato all’apprendimento del significato
della pazienza.

Per raggiungere questo obiettivo, in linea di principio si tratta di rifiutarsi di reagire
immediatamente. A volte pochi secondi fanno la differenza tra agire in modo irregolare o comportarsi
in modo intelligente.

Come afferma il saggio Shantideva: “quando vedo che un amico o un nemico fare qualcosa di sbagliato,
mi ricorderò che accade a causa delle circostanze e rimarrò calmo”.

Shantideva ci presenta in questo modo che la comprensione delle circostanze di una situazione ci
porterà a rafforzare la nostra pazienza.

È un allenamento. Più ci alleniamo, più saremo pazienti. Più si prende l’abitudine di aspettare un
momento prima di rispondere o agire, più facilmente inseriremo questo comando nel nostro cervello,
costringendolo a ragionare.

La respirazione profonda è sempre una risorsa facile, che abbiamo sempre a portata di mano. Per
coltivare la pazienza, aiuta anche convincersi nel cuore e nella mente che si è padroni di se
stessi.

Che tutto quello che facciamo e no è esclusivamente nostra responsabilità. Che tutto quello che
accadrà dipenderà dal nostro modo di agire.

Riflessioni finali

Tenendo quanto detto in mente e con un pizzico di speranza, possiamo coltivare la pazienza.
Ricordiamo che tutto nella vita ha un inizio e una fine.

Proprio come i momenti di felicità vengono e vanno, anche le avversità o i momenti tristi non sono
eterni. La pazienza aiuta a rendere ogni problema più gestibile, meno duraturo e ad avere
conseguenze più controllabili.

Se iniziamo a spostare l’attenzione sul controllo delle nostre emozioni, inizieremo a controllare la
pazienza. Invece di dare agli altri il potere di darci sui nervi, saremo noi a decidere di essere
calmi o adirati.

Quando saremo consapevoli di avere il potere di mantenere la calma nonostante gli eventi, avremo
fatto un passo molto importante. Un passo che ci porterà a godere di una vita molto più serena e
serena.

it.wikipedia.org/wiki/%C5%9A%C4%81ntideva

da lista mente gg

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *