Cellule “bambine” per il cervello

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Cellule “bambine“ per il cervello

di: Donata Allegri

Ricercatori dell’università di Bologna diretti da Laura Calzà, in collaborazione con l’Istituto di
Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e con il centro di Patofisiologia del
sistema nervoso dell’Hesperia Hospital di Modena, hanno messo a punto un sistema per risvegliare le
cellule bambine del cervello.

Per ottenere questo hanno utilizzato un cocktail di sostanze fra cui il fattore di crescita delle
cellule nervose (Ngf) scoperto dal Nobel Rita Levi Montalcini. Laura Calzà ha affermato che il loro
intento è stato quello di proporre un’alternativa all’uso di cellule staminali, oggi la maggior
parte degli studi punta a isolare le staminali, farle differenziare e moltiplicare in laboratorio e
quindi a reimpiantarle; mentre queste nuove ricerche puntano a stimolare la crescita delle cellule
progenitrici dei neuroni direttamente nel cervello.

Calzà ritiene che sul comportamento del tessuto adulto del cervello ci sia ancora molto da imparare
ed è importante conoscere tutti i fattori che creano un ambiente favorevole all’attecchimento e allo
sviluppo delle cellule nervose. I ricercatori hanno scoperto che alcuni ormoni, citochine, acido
retinoico e lo stesso Ngf possono esercitare un’azione efficace sui neuroni che controllano la
memoria, quelli che degenerano nella malattia di Alzheimer. Fino a questo momento si sa che il
cervello ha una capacità ridotta di autoriparazione ma si è capito come sia possibile forzare la
mano alle staminali ed istruirle a diventare mature. Sicuramente dovranno essere fatti ancora molti
studi per ottenere i risultati sperati. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia
delle scienze degli Stati Uniti “Pnas”, è stato finanziato da Telethon ed è dedicato a Rita Levi
Montalcini.

Donata Allegri
E-mail: donata.allegri@ecplanet.com
Sito personale: Crocevia

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