Affermazioni scientifiche di guarigione – di Paramahansa Yogananda – Parte seconda

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PARAMAHANSA YOGANANDA

AFFERMAZIONI SCIENTIFICHE DI GUARIGIONE

(parte seconda)

Casa editrice Astrolabio Roma

Dedicato al mio Gurudeva JNANAVATAR SWAMI SRI YUKTESWAR con amore, riverenza e devozione

LE LEGGI DI DIO APPLICATE ALLA MATERIA

Gli unguenti possono essere utili per curare pruriti, piaghe, ferite e così via. Se vi siete rotti
un braccio, o una gamba, non è necessario incomodare l’energia vitale perché riunisca delle ossa
fuori posto, quando un chirurgo (che è un figlio di Dio, capace quindi di servire come suo
strumento) può riaggiustarle con la sua abilità e la conoscenza delle leggi di Dio applicate alla
materia. Se siete capaci di guarire istantaneamente le vostre ossa rotte col potere mentale, fatelo;
ma sarebbe poco saggio aspettare di avere raggiunto tale potere per curarsi.

Con digiuni, massaggi, trattamenti osteopatici, assestamenti chiropratici delle vertebre, posizioni
yoga e così via, noi possiamo aiutare a eliminare, o a lenire le infiammazioni dei nervi, o delle
vertebre, permettendo così all’energia vitale di fluire liberamente nelle parti malate.

COME ACQUISTARE IL DOMINIO SULL’ENERGIA VITALE

La cura mentale, del resto, è superiore a ogni metodo di cura fisica, perché la volontà,
l’immaginazione, la fede e la ragione sono stati di coscienza che operano effettivamente e
direttamente dall’interno. Essi favoriscono la forza motrice che stimola l’energia vitale e la
spinge a compiere un determinato lavoro.

L’autosuggestione e le varie affermazioni servono a stimolare l’energia vitale stessa. Ma questi
metodi puramente mentali non sono sempre efficaci. Chi li pratica, infatti, li usa spesso senza
collaborare consciamente con l’energia vitale e ciò impedisce che si stabilisca qualunque rapporto
fisiologico. Il buon esito di una cura è garantito solo se le tecniche psicofisiche vengono abbinate
alla forza di volontà, alla fede e alla ragione per indirizzare la energia vitale e per raggiungere
la supercoscienza. In tale beata condizione di Realtà, si giunge a comprendere l’unità inseparabile
fra materia e Spirito e a risolvere tutti i problemi di disarmonia.

Le dottrine della Self-Realization Fellowship insegnano il modus operandi adatto a mettere la
volontà in grado di dirigere il flusso dell’energia vitale, effettivamente vibrante e reale, verso
qualsiasi parte del corpo. Applicando questo metodo si percepisce in modo ben preciso il flusso
interiore della forza vibratoria cosmica.

4. LA NATURA DELLA CREAZIONE

La materia non esiste nel modo in cui solitamente noi ce la raffiguriamo; essa esiste, tuttavia,
come illusione cosmica. Per liberarsi dell’illusione è necessario conoscere un metodo ben preciso.
Non si può curare un drogato in un batter d’occhio. La coscienza materiale si impadronisce dell’uomo
attraverso la legge dell’inganno, legge che l’uomo non può superare se non apprendendo e seguendo la
legge opposta, quella della verità

Lo Spirito è divenuto materia attraverso una serie di processi di materializzazione: la materia
dunque procede dallo Spirito e non può essere differente da esso che ne è la causa. La materia è una
espressione parziale dello Spirito; è l’Infinito che ha l’apparenza del finito, l’Illimitato che
appare limitato. Ma poiché la materia non è che Spirito in una sua ingannevole manifestazione, la
materia non esiste di per sé.

COSCIENZA E MATERIA

All’inizio della creazione lo Spirito, fino allora immanifestato, proiettò due nature: coscienza e
materia. Esse sono le sue due espressioni vibratorie. La coscienza è una vibrazione più sottile e la
materia è una vibrazione più densa dell’unico spirito trascendente.

La coscienza è la vibrazione dell’aspetto soggettivo dello Spirito e la materia lo è del suo aspetto
oggettivo. Lo Spirito, quale Coscienza cosmica, è potenzialmente immanente nella materia vibratoria
oggettiva e si manifesta soggettivamente, come coscienza presente in tutte le forme create. Questa
coscienza raggiunge la sua più alta espressione nella mente umana, con le sue innumerevoli
ramificazioni di pensiero, sentimento, volontà e immaginazione.

La differenza fra materia e Spirito consiste nel diverso ritmo vibratorio: si tratta di una
differenza di grado, quindi, e non di sostanza. Questo punto potrà essere chiarito dall’esempio
seguente: Benché tutte le vibrazioni siano qualitativamente uguali, le vibrazioni che vanno dai 16
ai 20.000 cicli al secondo sono abbastanza dense da poter essere percepite dall’udito umano; le
vibrazioni al di sotto dei 16 e al di sopra dei 20.000 cicli sono invece generalmente inudibili. Tra
le vibrazioni udibili e quelle inudibili non c’è una differenza essenziale, sebbene esista una
differenza relativa.

Mediante il potere di maya, l’illusione cosmica, il Creatore fece apparire le manifestazioni della
materia talmente distinte e dettagliate, da spingere la mente umana a credere che esse non abbiano
alcun rapporto con lo Spirito.

LA VIBRAZIONE PIU’ SOTTILE. IL PENSIERO

L’energia vitale, la sottile vibrazione della corrente cosmica, è contenuta nella densa vibrazione
della materia corporea; sia quest’ultima che l’energia vitale sono permeate, a loro volta, dalla
vibrazione più sottile di tutte: quella della coscienza. Le vibrazioni di coscienza sono così
sottili da non poter essere captate da strumenti materiali. Solo la coscienza può comprendere la
coscienza. Gli esseri umani sono consapevoli delle vibrazioni di coscienza emanate, a miriadi, d
altri esseri umani; tali vibrazioni vengono espresse con parole, atti, sguardi, gesti, col silenzio,
con vari atteggiamenti e così via.

Ogni uomo è contraddistinto dal marchio vibratorio del proprio stato di coscienza ed esercita un
caratteristico influsso sulle persone e sulle cose. La stanza abitata da un individuo, ad esempio, è
tutta permeata dalle sue vibrazioni-pensiero. Queste potranno essere percepite distintamente da
chiunque possieda il grado di sensibilità necessario.

L’ego dell’uomo (il suo senso dell'”io”, il distorto riflesso mortale dell’anima immortale) conosce
la coscienza direttamente e conosce invece la materia (il corpo umano e gli altri oggetti nel
creato) indirettamente, attraverso processi mentali e percezioni sensorie. L’ego, cioè, è sempre
consapevole di possedere la coscienza, mentre non è consapevole della materia e nemmeno del corpo in
cui abita, finché non vi rivolge il pensiero. E’ per questo che un uomo concentrato profondamente su
un oggetto qualsiasi è conscio del suo pensiero ma non del suo corpo.

IL CORPO E LA COSCIENZA CREATI DALL’UOMO MENTRE SOGNA

Tutte le esperienze fatte dall’uomo allo stato di veglia possono essere da lui ripetute allo stato
di coscienza del sogno. In sogno l’uomo può trovarsi a passeggiare gioioso in un magnifico giardino
e poi scorgere il corpo morto di un amico. Egli allora si addolora, piange, ha mal di testa e sente
pulsare dolorosamente il cuore. Può darsi che all’improvviso si levi un temporale ed egli si trovi
allora bagnato e freddo. Alla fine si risveglia e ride delle sue illusorie esperienze di sogno.

Qual’é la differenza tra ciò che sperimenta un uomo che sogna (esperienze di cose materiali,
rappresentate dal corpo suo e dell’amico, dal giardino e così via, ed esperienze di stato di
coscienza, rappresentate dai sentimenti di gioia e di dolore) e ciò che sperimenta lo stesso uomo
allo stato di veglia? In entrambi i casi è presente la consapevolezza della materia e della
coscienza.

Nell’illusorio mondo del sogno l’uomo è in grado di creare sia la materia che la coscienza. Non
dovrebbe quindi essergli difficile rendersi conto che lo Spirito, utilizzando il potere di maya, ha
creato per l’uomo un mondo-sogno di “vita” o esistenza cosciente, che nella sua essenza (essendo
effimero e sempre mutevole) è altrettanto falso delle esperienze che l’uomo fa nello stato di sogno.

MAYA, OVVERO L’ILLUSIONE COSMICA

Il mondo fenomenico opera al comando di maya, la legge della dualità e degli opposti. Esso è perciò
un mondo irreale, che nasconde sotto un velo la verità dell’unità e dell’immutabilità divine.
L’uomo, nel suo aspetto mortale, sogna dualità e contrasti, vita e morte, salute e malattia,
felicità e dolore; ma quando si risveglia nella coscienza dell’anima tutte le dualità scompaiono ed
egli conosce se stesso come Spirito, eterno e beato.

LE ESIGENZE DELL’UMANITA’ IN ERRORE

Per l’umanità che vaga nell’errore, l’assistenza medica e quella mentale sono ugualmente importanti.
La superiorità della mente rispetto agli aiuti materiali è innegabile ma è altrettanto innegabile
che gli alimenti, le erbe e le medicine posseggono anch’essi un potere risanante, sebbene più
limitato. La maggior parte delle persone che impiegano i metodi di cura mentale non dovrebbe
disprezzare i metodi che curano fisicamente, che provengono dalle ricerche compiute sulle leggi
divine nell’ambito della materia. Finché in un uomo persiste la coscienza materiale del corpo, egli
non deve rinunciare a priori alle medicine. Ma non appena cresce in lui la comprensione del fatto
che la carne ha un’origine immateriale, scompare la sua fiducia nel potere risanante delle medicine
ed egli scopre che ogni malattia ha origine nella mente.

LA SAGGEZZA E’ IL DEPURATIVO MIGLIORE

Il mio Maestro, Swami Yukteswarji, non ha mai accennato al fatto che le medicine possano essere
inutili. Egli però allenava la coscienza di molti suoi discepoli, aiutandola a espandersi in modo
tale che quando si ammalavano fossero in grado di usare solo il potere mentale per curarsi. Spesso
egli diceva: “La saggezza è il depurativo migliore”.

Alcune persone, sia in Oriente che in Occidente, negano fanaticamente l’esistenza della materia,
quando invece sono ancora così immedesimate nella coscienza della carne da sentirsi morire di fame
se saltano un pasto.

Lo stato di realizzazione che uno raggiunge quando si rende conto che corpo e mente, morte e vita,
malattia e salute, appaiono ugualmente illusori, è l’unico che ci permette di dire veramente di non
credere all’esistenza della materia.

COSCIENZA UMANA E COSCIENZA DIVINA

Per opera di Maya e della conseguente mancata conoscenza da parte dell’uomo della propria anima, la
coscienza umana è separata dalla Coscienza Cosmica. Mentre la mente dell’uomo è soggetta al
mutamento e alle limitazioni, la Coscienza Cosmica è libera da ogni restrizione e non è mai
coinvolta in esperienze di dualità (morte e vita, malattia e salute, gioie e tristezze transitorie e
così via.) Nella Mente Divina è sempre presente la percezione immutabile della beatitudine.

Per liberare la coscienza umana è necessario addestrarla, e ciò si ottiene per mezzo dello studio,
delle affermazioni, della concentrazione e della meditazione. L’attenzione della coscienza stessa
viene così distolta dalle vibrazioni della pesantezza corporea, dal fluttuare incessante del
pensiero e del sentimento, e comincerà a percepire le vibrazioni più sottili e stabili dell’energia
vitale e degli stati mentali superiori.

AFFIDARSI AL DIVINO POTERE INTERIORE

Ci sono persone la cui coscienza materiale è ben radicata: esse sono abituate a identificare l'”io”
col corpo fisico. Queste persone devono essere gradatamente guidate a non dipendere dalle medicine e
da altri aiuti esterni e si deve anche insegnar loro ad affidarsi sempre più al divino potere in
loro.

5. LA TECNICA DELL’AFFERMAZIONE

REGOLE PRELIMINARI

1. Sedete rivolti verso nord o verso est. Scegliete una sedia diritta, senza braccioli, sulla quale
sia stesa una coperta di lana, che isola dalle correnti magnetiche terrestri. Queste tendono a
tenere la mente incatenata alle percezioni materiali.

2. Chiudete gli occhi e concentratevi sul midollo allungato (che si trova nella nuca), a meno che
non riceviate una diversa indicazione. Tenete la spina dorsale ben diritta, il petto in fuori,
l’addome rientrato. Inspirate profondamente ed espirate, per tre volte.

3. Rilassate il corpo e tenetelo immobile. sgombrate la mente da tutti i pensieri irrequieti e
distogliete l’attenzione da tutte le sensazioni fisiche: caldo, freddo, suoni e così via.

4. Non pensate al particolare tipo di guarigione di cui avete bisogno.

5. Eliminate ogni ansietà, sfiducia e preoccupazione. Con calma e sicurezza rendetevi conto che la
legge divina è efficace e onnipotente. Non permettete che il dubbio o l’incredulità vi invadano la
mente. Fede e concentrazione permettono alla legge di operare senza ostacoli. Soffermatevi sul
pensiero che tutti gli stati fisici possono mutare e sono curabili e che l’idea di una malattia
cronica è un’illusione.

TEMPO DI ESECUZIONE – Le affermazioni vanno fatte al mattino, immediatamente dopo il risveglio,
oppure nel periodo di sonnolenza che precede il sonno notturno. Per fare affermazioni di guarigione
in gruppo ci si può riunire a qualunque ora comoda.

LUOGO DI ESECUZIONE – Scegliete un ambiente calmo, per quanto è possibile. Se la riunione va tenuta
in un luogo rumoroso, non badate ai rumori ed eseguite con devozione la vostra pratica.

METODO . Prima di iniziare le affermazioni sgombrate la mente da preoccupazioni e inquietudini.
Scegliete l’affermazione e ripetetela tutta quanta, prima a voce alta, poi sempre più piano fino a
sussurrarla. Passate quindi a ripetere l’affermazione solo mentalmente, senza muovere la lingua né
le labbra, finché sentirete di aver raggiunto una concentrazione profonda e continua: dev’esserci
un’intensa continuità di pensiero ininterrotto, non uno stato d’incoscienza.

Se persisterete nell’affermazione mentale, cercando di immergervi ancora più a fondo, proverete una
sensazione crescente di gioia e di pace. Durante lo stato di profonda concentrazione la vostra
affermazione raggiunge la corrente del subcosciente per riemergere in seguito rafforzata e capace di
influenzare la vostra mente cosciente grazie alla legge dell’abitudine.

Mentre state sperimentando una pace sempre più grande, la vostra affermazione continuerà ad andare
in profondità ed entrerà nel regno della supercoscienza, per ritornare in seguito carica di un
potere illimitato: quello di influenzare la mente cosciente e di soddisfare i vostri desideri. Non
dubitate e sarete testimoni dei miracoli che questa fede scientifica è capace di operare.

Durante le affermazioni fatte in gruppo per curare disturbi fisici o psichici in voi stessi o in
altri, il gruppo dovrà aver cura di pronunciare le affermazioni uniformando l’intonazione, la forza
mentale, la concentrazione e la generale sensazione di fede e di pace.

Le menti più deboli diminuiscono la forza unitaria che proviene dalle affermazioni e possono perfino
deviare questa corrente poderosa dalla sua destinazione supercosciente. Bisogna dunque evitare di
fare qualsiasi movimento col corpo o di cedere all’irrequietudine mentale. Per poter ottenere il
successo è necessaria la concentrazione di tutti quanti i membri del gruppo.

Nelle affermazioni di gruppo la persona che presiede deve leggere le affermazioni con una cadenza
regolare. Gli altri poi devono ripetere le medesime parole con la stessa cadenza e la stessa
intonazione.

da: lista_sadhana@yahoogroups.com

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