Mettere a dieta il cervello

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Mettere a dieta il cervello

di: Paolo Manzelli/University of Florence

“Mettere a dieta il Cervello” si basa sulla Dieta Mediterranea (DM) e sulla armonizzazione del
pensiero fondata sulla utilizzazione coerente del funzionamento cerebrale. In primo luogo
rammentiamo che la DM corrisponde ad un sistema alimentare articolato di composizione del cibo,
basato su una abbondante assunzione di cereali, frutta e verdura stagionali, condimenti con olio
extravergine di origine controllata, un buon bicchiere di vino doc, e modeste quantità di carni (
prevalentemente pesce), piccole quantità di latte, pochi grassi animali e scarse quantità di
latticini che non siano freschi come la mozzarella.

Questa varia composizione alimentare della DM genera una attivazione auto-catalitica del
metabolismo, che in prima istanza rende il cibo più digeribile e di conseguenza facilita la
rielaborazione degli alimenti nella ricostruzione genetica del nostro fisico e del nostro cervello.
Pertanto, il miglioramento del metabolismo, facilitato dalla DM influenza l’attività fisiologica dei
vari organi vitali, ed in particolare accelera la neurotrasmissione cerebrale, controllando al
meglio la armonizzazione di tutte le relazioni tra il corpo e la mente.

Purtroppo e necessario dire che, il “Mettere a dieta il Cervello”, necessita di superare la
concezione della Dieta basata sul concetto di CALORIA, come tradizionalmente viene fatto dalla
cultura scientifica di tipo meccanicista, che considera l’uomo in guisa di una stufa o di un motore,
limitandosi a controllare l’apporto calorico degli alimenti e non la loro qualità e composizione
alimentare ottimale, come è nella tradizione dell’utilizzazione di prodotti tipici locali basati
sulla DM.

La DM infatti rende il cervello più plastico e la neurotrasmissione più rapida e quindi capace di
controllare i segnali di fame e di sete che influenzano direttamente il nostro comportamento
nutritivo ottimale. Ma mentre nel bambino, una buona dieta, assicura di per se la necessaria
plasticità cerebrale, per l’adulto erronee concezioni di indole meccanica, confondono le idee invece
di favorite una dieta di alta qualità e valore nei riguardi della salute fisiologica e cerebrale.

Infatti la “caloria”, presa a misura del cibo dai dietologi, è un parametro quantitativo che è
equivalente sia che provenga dal bruciare zuccheri, proteine o grassi. Pertanto non distinguendo
sulla base del calore prodotto, la tipologia e la composizione del cibo, la dieta espressa in
calorie risulta essere un concetto fuorviante dalla necessita di valorizzare la essenziale qualità
delle combinazioni alimentari, come avviene nella tradizione della DM.

Le diete calcolate sull’apporto calorico finiscono infatti per non essere capaci di realizzare un
effettivo ed efficace rapporto tra alimentazione e salute, il quale dovrebbe essere fondato sulla
qualità degli alimenti e quindi sulla valorizzazione dei prodotti tipici dei cibi biologici, freschi
e stagionali, nonché della attenta considerazione della salute, prodotta dalla antica cultura
alimentare dell’area mediterranea.

E dimostrato infatti che le più gravi malattie quali il cancro ed in riferimento al cervello,
l’Alzheimer, sono principalmente conseguenza di una errata alimentazione, vista in termini di
qualità della composizione dei cibi; e pertanto non di quantità calorica; infatti la cattiva
alimentazione ha un maggior peso che non l’inquinamento dell’aria, nell’aumentare di malattie di
alterazione fisiologica quali il cancro e le degenerazioni mentali.

In conclusione sapendo che il nostro organismo non brucia un bel nulla, ma decompone metabolicamente
gli alimenti per ricostruire giornalmente noi stessi, è importante capire bene che il “Mettere a
dieta il Cervello” necessita di saper stimolare le capacita intuitive e creative, spostando
l’attenzione su conoscenze coerenti con mutare delle esigenze contemporanee, al fine di risolvere
problemi prioritari quali quelli della salute e la sicurezza alimentare.

Per mantenere un cervello plastico e flessibile è quindi fondamentale una buona DM, ma inoltre e
necessario capire che il segreto per valorizzare la intuizione creativa, (come stiamo insegnando nel
progetto di scuola elementare a Grumo Nevano denominato “CERVELLANDIA” ed in altre progettazioni
guidate dalla associazione telematica EGOCREANET), consiste nel saper armonizzare le potenzialità
della mente, sgombrandola da nozioni e pensieri antiquati e superflui, cosi da focalizzare ogni
problema in modo innovativo, accuendo contemporaneamente l’attenzione e la motivazione, capaci di
anticipare la tensione mentale verso l’obiettivo creativo da raggiungere e risolvere, evitando
cognizioni fuorvianti dalle finalità ed all’obiettivo di risoluzione dei problemi reali messi in
evidenza come prioritari.

In questo quadro cognitivo ed educativo dello sviluppo della Societa della Conoscenza, le
potenzialità di crescita ottimali del cervello, potranno avere una base fisiologica salutistica
derivante da una buona alimentazione mediterranea, potenzialità cerebrale che potrà essere
indirizzata da una ottima metodologia di costruzione di una mente innovativa e creativa, così come è
divenuto necessario in una epoca di grande competitività globale nelle quale viviamo.

Una politica adatta a tale scopo, dovrà evitare di basarsi su particolari interessi politici di
bandiera, ma finalizzarsi, anche da vari punti di vista, verso la risoluzione innovativa di problemi
orientati comunque alla crescita del nostro Paese.

Data articolo: maggio 2008

Per ulteriori informazioni:

Paolo Manzelli
Director of LRE/EGO-CreaNet-“VIA” – University of Florence
Via Della Lastruccia 3 (room: 334) – 50019 SESTO F.no FIRENZE – Italy
Phone: +39/055-4573135
Fax: +39/055-4573077
Mobil +39 335-6760004
E-mail: LRE@UNIFI.IT
E-mail: manzelli@invisibilmente.it

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