L’inquinamento acustico colpisce un europeo su quattro

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L’inquinamento acustico colpisce un europeo su quattro

18/09/2016 – 18:44

Un nemico invisibile che può portare problemi di salute, ma con piccoli accorgimenti quotidiani si
può combattere

Un europeo su quattro è esposto a inquinamento acustico, con possibili conseguenze per la salute. Si
va dai disturbi del sonno ai problemi cardiaci. A riaccendere i riflettori su questo nemico
invisibile è il report dell’Agenzia europea per l’ambiente che sottolinea come questo tipo di
inquinamento coinvolga oltre 125 milioni di persone solo nel Vecchio Continente.

Le zone più rumorose individuate dal monitoraggio dell’Agenzia sono in Belgio, Lussemburgo e Paesi
Bassi, ovvero quelle regioni con una più alta densità di popolazione, mentre al contrario, le zone
più “silenziose” si trovano in Nord Europa, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.

E in Italia? Alcune città sono più a rischio di altre: molto dipende dalla quantità di traffico
stradale, ferroviario e aereo che coinvolge la zona osservata, ma anche dalla presenza di siti
industriali e di tutto ciò che contribuisce a creare rumore.

I danni per la salute non sono da sottovalutare, si va infatti da problemi legati strettamente
all’udito fino a conseguenze che apparentemente non hanno un nesso diretto con l’esposizione al
rumore come stress, disturbi del sonno, ipertensione, problemi gastrici, cardiaci, malumore e
malessere generale.

Particolare attenzione meritano i bambini, il cui apprendimento, specie nei primi anni di vita, può
essere compromesso proprio dal rumore, come evidenzia un recente studio condotto dall’Università del
Wisconsin-Madison e pubblicato su Child Development. Dall’esperimento che ha coinvolto 100 bambini
di età compresa tra i 22 e i 30 mesi è risultato che un ambiente tranquillo e silenzioso rende il
processo di apprendimento di parole nuove più immediato. Via libera solo alla musica classica che,
al contrario, ha un effetto positivo sul cervello umano. Ascoltata, ovviamente, a volume adeguato.

Le leggi in materia ci sono, ma raggiungere livelli di decibel ottimali ovunque richiede tanto tempo
e impegno. E se su larga scala sono necessari interventi massicci da parte delle istituzioni e della
collettività, nel nostro piccolo qualcosa per migliorare l’ambiente che ci circonda possiamo farlo
subito. In casa, ad esempio, si possono montare infissi con sistemi di isolamento acustico ad hoc,
rivestire pareti, pavimenti e soffitti con materiali fonoassorbenti o, molto più semplicemente,
limitare i rumori di fondo dati da tv, elettrodomestici e radio. Fondamentale anche togliere la
suoneria dal telefonino e azzerare il volume delle notifiche delle varie app che “bombardano” i
nostri smartphone a tutte le ore.

Per quanto riguarda il traffico stradale, chi trascorre molto tempo al volante, specie in città,
probabilmente non nota più il rumore che lo circonda, tanta è l’assuefazione. Eppure sirene, motori
accesi, rotolamento degli pneumatici, sgasate di camion e strombazzate di clacson minano
quotidianamente il nostro benessere psicofisico senza che ce ne rendiamo conto. Basterebbe fare un
giro sulla nuova Ford Edge per accorgersi di quanto le nostre orecchie sono costantemente
sollecitate dai rumori della strada. Il SUV americano, infatti, è dotato non solo di cristalli
acustici ma anche di un sofisticato sistema di insonorizzazione dell’abitacolo che lo trasforma in
una specie di paradiso per l’udito.

In pratica, l’Active Noise Control – questo il nome del sistema messo a punto dalla casa dell’Ovale
Blu – assorbe i rumori attraverso degli appositi microfoni e li annulla generando frequenze opposte
diffuse attraverso l’impianto audio della vettura, anche se è spento. Il principio è lo stesso che
sfruttano le cuffie attive, applicato in maniera più ampia e tarato appositamente per eliminare solo
i suoni sgradevoli, lasciando inalterata la percezione delle conversazioni tra gli occupanti o
l’ascolto di musica. A bordo della nuova Ford Edge, infatti, l’orecchio umano non si accorge di
nulla, se non della piacevole atmosfera che avvolge l’abitacolo. E se a questo aggiungiamo le
rifiniture premium degli interni, la ricercatezza dei dettagli e il sistema di infotainment avanzato
con cui è equipaggiata, viene voglia di rimanerci anche a dormire.

Fonte: repubblica.it

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