Gli errori grammaticali fanno male (anche) fisicamente?

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Gli errori grammaticali fanno male (anche) fisicamente?

Ascoltare un discorso con degli errori grammaticali, di solito, provoca un senso di fastidio. Ora è
provato che può anche far male alla salute.

3 maggio 2024 – Roberto Mammì

«Dalla finestra vedavamo il mare…». Oppure: «Gli ho detto che era bella». Vi è mai capitato di
parlare con qualcuno, cogliere errori grammaticali come questi e provare un certo fastidio? Ebbene,
uno studio ha dimostrato che ascoltare strafalcioni grammaticali – ma anche leggerli – qual’è invece
che qual è, un pò invece che un po’… – può risultare non solo fastidioso, ma addirittura dannoso
per la salute. Secondo i ricercatori dell’Università di Birmingham (Uk), infatti, sentire un errore
grammaticale in un discorso può influire sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV), una
misura dell’intervallo tra un battito cardiaco e il successivo, che quando ci troviamo in stato di
calma ha un andamento estremamente regolare.

UN PICCOLO COLPO AL CUORE. Gli studiosi hanno reclutato 41 persone di madrelingua inglese, di età
compresa tra 18 e 44 anni e con i più diversi bagagli scolastici e culturali. Ai partecipanti sono
stati fatti ascoltare 40 audio di discorsi su argomenti comuni, pronunciati da voci sia maschili sia
femminili e con accenti diversi, la metà dei quali conteneva errori grammaticali. Monitorando
l’attività cardiovascolare degli ascoltatori, gli studiosi hanno rilevato che i discorsi contenenti
errori erano collegati a una forte reazione del sistema autonomo nervoso, che regola il battito
cardiaco.

DUE SOLUZIONI. La variabilità della frequenza cardiaca, infatti, diminuiva notevolmente quando i
partecipanti ascoltavano discorsi contenenti svarioni grammaticali. E maggiore era il numero di
errori, più il battito cardiaco diventava irregolare, indicando così livelli più alti di stress. Che
fare, dunque, in certe situazioni? Ci sarebbero due strade. Far finta di nulla per non sembrare un
grammar nazi, oppure far notare – con gentilezza – la svista. Magari il vostro interlocutore si
risentirà un po’, ma è probabile che durante un’altra chiacchierata, non vi farà più “soffrire”.

da focus.it

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