Esiste davvero il sesto senso? Sì, ma non e’ un fenomeno paranormale

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Esiste davvero il sesto senso? Sì, ma non e’ un fenomeno paranormale

Vista, tatto, gusto, olfatto e udito ma non solo. Abbiamo un sesto senso che ci fa avere la
percezione del nostro corpo: si chiama propriocezione.

15 maggio 2023 – Elena Meli

Il sesto senso lo abbiamo tutti ma non ha nulla a che fare con il paranormale. Oltre alla vista, al
tatto, all’udito, all’olfatto e al gusto, abbiamo un sesto senso che si chiama propriocezione (o
cinestesia): si tratta della capacità di sentire il proprio corpo nello spazio per cui, per esempio,
riusciamo a toccarci la punta del naso anche al buio perché sappiamo perfettamente dov’è la nostra
mano e dove abbiamo il naso sulla faccia.

COME UN RADAR. Il sistema propriocettivo non ha occhi né orecchie, ma tanti recettori diversi sparsi
nel corpo per raccogliere informazioni e farci capire, pure a occhi chiusi, dove siamo e in che
posizione ci troviamo: ci sono per esempio i fornite dal sistema vestibolare, nell’orecchio interno,
che ci fa capire dove siamo nello spazio: attraverso tre canalicoli semicircolari orientati in tre
direzioni e gli otoliti, sassolini liberi di muoversi, possiamo accorgerci se stiamo andando in
avanti o indietro, verso l’alto o il basso, se stiamo girando su noi stessi o accelerando,
mantenendo perciò sempre il controllo del corpo e l’equilibrio.

SILENTE. Del sesto senso però non siamo consapevoli perché il cervello elimina alla coscienza gli
stimoli sensoriali continuamente presenti per potersi occupare di altro: se fossimo sempre in
allerta nel percepire i vestiti addosso, la pressione del pavimento sotto i piedi o l’angolazione
del gomito non potremmo porre l’attenzione su compiti più complicati, come guidare l’auto, scrivere
o altro.

La propriocezione tuttavia, come la vista, l’udito e gli altri sensi, può avere qualche difetto e
non funzionare al meglio: può succedere temporaneamente in chi è sottoposto a terapie con sostanze
citotossiche, come le chemioterapie per i tumori, o in momenti di crescita rapida dell’organismo,
per esempio in adolescenza; pure un dimagrimento da liposuzione o l’accumulo di muscoli in poco
tempo dei body-builders può cambiare la capacità di sentire il corpo, così come un trauma muscolare
o ai legamenti. La propriocezione in questi casi può essere recuperata: la fisioterapia
riabilitativa prevede esercizi per la propriocezione, come i cuscinetti oscillanti su cui stare in
piedi e trovare la stabilità.

CHE COS’È L’ENTEROCEZIONE? I sensi però non finiscono qua, ne esiste uno altrettanto importante e
negletto, l’enterocezione: è il senso che ci avverte delle condizioni dell’organismo da dentro e va
a braccetto con la propriocezione per farci percepire il corpo nella sua interezza.

Raccoglie dati di ogni genere da organi, circolazione sanguigna e così via dandoci informazioni che
possono arrivare alla consapevolezza (come fame, sete, dolore, il bisogno di andare in bagno) o di
cui non ci accorgiamo a meno di farci caso, come il ritmo del respiro o del cuore. Senza i sensi
nascosti saremmo più simili a un’ameba che a un essere umano.

da focus.it

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