Energia per guarire il corpo 1

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Energia per guarire il corpo 1

di Paola Dianetti

(parte prima)

LA MALATTIA

Secondo gli Sciamani hawaiani viviamo in una condizione di salute
quando il nostro corpo e la nostra mente sono in armonia, mentre
insorge la malattia quando tra corpo e mente, oppure tra individuo e
ambiente, si crea un conflitto.

In molte tradizioni spirituali l’idea della malattia è associata ad
una punizione che dobbiamo sopportare per qualcosa di negativo che
abbiamo commesso; tanto è vero che il malato viene chiamato
paziente. Questo risulta maggiormente evidente in caso di malattie
croniche o congenite.
Si crede che per espiare i peccati bisogna soffrire, oppure che quello
che succede oggi è la conseguenza del Karma negativo accumulato nel
passato.
Ci sono delle situazioni in cui questo tipo di approccio è utile per
comprendere l’instaurarsi e il perdurare di un determinato sintomo,
che sembra sfuggire a qualsiasi trattamento.

Gli Sciamani hawaiani si rivolgono alla malattia considerandola sotto
il profilo puramente mentale. Ogni tipo di malattia, dall’influenza
all’insufficienza cardiaca, deriva da un conflitto interiore e dal
conseguente stress che si crea nel corpo per la resistenza a tale
conflitto. Il punto in cui si manifesta il sintomo è il punto in cui
si è localizzato lo stress.

In questa visione delle cose i virus e i batteri esistono, ma non sono
la causa delle malattie, più che altro approfittano del calo
energetico del corpo.

LO STRESS

I muscoli del corpo si contraggono per prepararsi all’azione ogni
volta che si prospetta ciò che riteniamo una situazione sgradevole, in
base alle nostre esperienze.
Quando ci sentiamo infastiditi, in pericolo, messi in discussione, ci
prepariamo a interagire mettendoci sulla difensiva. Così facendo
creiamo uno schermo che blocca il nostro campo energetico.

L’energia affluisce nei muscoli, pronta a far fronte alle evenienze,
il grado di tensione aumenta, come pure l’adrenalina e gli zuccheri
nel sangue: ci si prepara ad un ipotetico combattimento.

Questa è la naturale reazione del corpo, finalizzata alla protezione
dell’integrità personale, che dovrebbe spingere l’individuo ad agire
in modo appropriato alle circostanze; smaltita la tensione nell’azione
si perviene alla distensione e al rilassamento.

Quando il ciclo naturale: tensione-azione-distensione-rilassamento
non viene completato, ma ci si ferma allo stato di tensione, la
contrazione muscolare diviene continua e con l’andar del tempo si
trasforma in un blocco energetico permanente, quello che viene
definito Stress.

Quando siamo sotto stress l’energia non più disponibile per l’intero
organismo, ma rimane intrappolata nei muscoli tesi, provocando dolore
e debolezza. Di fronte ad un elevato stato di tensione le funzioni del
corpo cominciano progressivamente ad alterarsi a seconda della soglia
di tolleranza, che è variabile da persona a persona.

Lo stress è originato dalla resistenza interiore alle situazioni
esterne. Un moderato grado di resistenza è funzionale all’esperienza
della vita, poichè il corpo agisce in base agli schemi contenuti nella
memoria ed alcuni di essi sono indispensabili ad assicurare la sua
conservazione (ad esempio rifiutarsi di gettarsi nel vuoto). Invece
una resistenza che impedisce qualsiasi adattamento nei confronti
dell’ambiente conduce a gravi limitazioni comportamentali (ad esempio
rifiutare ogni comunicazione come nell’autismo).

Le resistenze più comuni sono dovute alla paura e alla rabbia.

La paura è un’emozione che ci avverte di uno stato di pericolo, ma
prese le dovute cautele, dovrebbe naturalmente sciogliersi. Il
perdurare della paura, attraverso ricordi negativi o aspettative di
sofferenza costantemente richiamati alla coscienza, porta alla
manifestazione di: ansia, nausea, giramenti di testa, paralisi,
debolezza.

Anche provare rabbia per lunghi periodi è estremamente dannoso, ed
probabilmente la causa scatenante di malattie come infezioni,
infiammazioni, gonfiori, ferite, tumori.

Si prova rabbia quando ci si attacca caparbiamente ad aspettative e
regole che a nostro giudizio tutti dovrebbero rispettare, noi
compresi. Questo è fonte di grande delusione, perchè non abbiamo alcun
potere sulle azioni degli altri e spesso, anche al nostro interno, la
mente cosciente si trova in discordia con il corpo.
Perdonare, ovvero decidere che qualsiasi cosa sia accaduta in passato
oggi non ha più alcun valore, è di grande giovamento per il rilascio
della tensione.
Un’altra fonte di stress è subire critiche negative: sentirsi
sbagliati logora la nostra autostima e la salute del corpo.

Ogni volta che nella vita abbiamo imparato qualcosa di nuovo,
accaduto quando abbiamo creduto nelle nostre capacità e ci siamo
sentiti nel giusto; infatti si tende a ripetere solo quello che
funziona.

Sono causati dall’eccesso di critica (o autocritica): l’asma, le
allergie, il raffreddore, il mal di testa, le malattie immunitarie.

Gli Sciamani hawaiani hanno elaborato una mappa del corpo,
suddividendolo in settori, nei quali si manifesta di preferenza lo
stress legato a determinate situazioni conflittuali.

1. SETTORE DELLA COMUNICAZIONE – formato da: testa, collo, spalle,
braccia e mani – I disturbi che insorgono in questa zona sono prodotti
da conflitti di competenza e problemi di comunicazione.

2. SETTORE DELL’IDENTIFICAZIONE – formato da: torace e parte alta
della schiena – I disturbi che colpiscono questo settore sono
collegati a problemi affettivi, di responsabilità e di autostima.

3. SETTORE DELLA SICUREZZA – formato da: stomaco, fegato, reni, addome
e organi genitali – I disturbi che insorgono in questa zona sono
collegati a problemi con l’autorità e conflitti sulla sicurezza.

4. SETTORE DEL PROGRESSO – formato da: anche, gambe, ginocchia e piedi
– I disturbi che colpiscono questo settore sono prodotti da conflitti
nello sviluppo, nel sostegno e nellautonomia.

Lo Sciamano hawaiano è essenzialmente un pacificatore e nel caso del
conflitto che induce stress non combatte il conflitto, crea
distensione e armonia nel corpo, ripristinando il libero fluire
dell’energia allinterno delle zone malate.

L’ENERGIA

Lenergia è la fonte di tutto quello che esiste, ciò che tiene insieme
atomi e molecole facendoli vibrare, producendo così luce e calore. E
l’unica vera essenza dell’universo, che si cela sotto l’apparenza
delle forme materiali. Qualsiasi componente del cosmo può essere
suddiviso in parti sempre più piccole che conservano ancora l’identità
originaria; ma andando oltre, nell’infinitamente piccolo, si raggiunge
un livello di radiazione sottile che è pura energia indifferenziata,
cio la sostanza base dalla quale hanno origine le varie forme di
aggregazione.

Questo viene insegnato da secoli dai saggi di tutte le tradizioni e
oggi è stato dimostrato anche dai fisici della meccanica quantistica.
Le diversità osservabili in tutte le cose che vediamo, e delle quali
facciamo esperienza, nascono dalla quantità di particelle aggregate e
dalla particolare frequenza della loro vibrazione energetica.

Le vibrazioni a bassa frequenza creano corpi solidi e lenti, come gli
oggetti, le persone, gli animali, che siamo abituati a vedere. Più la
frequenza si fa alta, più l’aggregazione risulta veloce e rarefatta e
sfugge alla capacità dei nostri sensi. Aumentando la velocità delle
particelle tramite il calore, possiamo trasformare il ghiaccio (che è
un solido) in acqua (che è un liquido) e poi ottenere il vapore (che è
un gas). In questa trasformazione da solido a gas, lo stesso tipo di
sostanza passa da uno stato visibile ad uno invisibile.

I raggi X e gamma, ad esempio, attraversano indisturbati i nostri
corpi e le nostre case senza che nessuno possa vederli.

L’energia viene detta sottile proprio perchè non viene osservata
direttamente, ma ogni volta che entriamo in contatto con essa
sperimentiamo la sua presenza sotto forma di calore, leggera
vibrazione, pizzicore, ecc.

I sensitivi che sviluppano una capacità visiva fuori della norma,
riescono a percepire il campo di energia che circonda ogni cosa o
persona sotto forma di luce colorata; questo campo viene chiamato
aura.

RILASCIARE LE TENSIONI

Quando precedentemente abbiamo detto che la salute deriva da una
condizione di armonia, ci riferivamo al libero fluire dell’energia
vitale all’interno del corpo. La morte sopraggiunge quando l’energia
si ritira completamente dal corpo e in particolare dalla zona della
colonna vertebrale.
Dunque per essere vivi e sentirsi bene è indispensabile avere in
circolazione una equilibrata dose di energia, la cui assunzione
naturalmente predeterminata attraverso la respirazione, il cibo, e
l’antenna del midollo allungato.

In caso di stress localizzato in determinati tessuti e organi del
corpo, si generano blocchi energetici che isolano la zona causando
ristagno.
L’energia assorbita naturalmente dal corpo non è più in grado di
raggiungere le zone malate, va quindi portata sul posto agendo
localmente attraverso tecniche idonee.

Il primo impatto con l’energia determina il rilascio delle tensioni e
successivamente la riattivazione della zona malata, che con il
ripristino dell’energia recupera il proprio potere di autoguarigione.

Il successo della terapia energetica legato alla quantità di energia
che siamo in grado di fornire e alla profondità del blocco energetico
che, se si protrae da svariato tempo, può essere di lunga e difficile
risoluzione.

In linea di massima se volete prevenire la formazione dello stress
curate il rilassamento muscolare, perchè questo abbassa la vostra
soglia di tolleranza in caso di conflitto. Quando siete perfettamente
rilassati vi è impossibile provare rabbia o paura; al contrario,
quando siete già tesi, una piccola dose di contrattempi è in grado di
mandarvi in tilt.

Fate attenzione al vostro approvvigionamento di energia; se non avete
la possibilità di passare molto tempo allaria aperta, in campagna o
in montagna, curate l’alimentazione assumendo parecchia frutta e
verdura cruda, perchè contengono alti quantitativi di energia. Fornire
energia al corpo significa metterlo in condizione di effettuare
l’autoriparazione delle zone disarmoniche, riportandole allo schema
energetico perfettamente efficiente predeterminato alla nascita.
Entriamo ora nel merito delle tecniche curative.

PIKO PIKO

Il primo metodo per usufruire di un maggior quantitativo di energia è
praticare la respirazione profonda.

Ognuno di noi fa esperienza del respiro come fonte di vita fin dalla
nascita: ci stacchiamo dall’utero materno e come primo atto della
nostra vita da esseri autonomi iniziamo a respirare. Questo anche
l’ultimo atto prima della morte. La respirazione permette la nostra
partecipazione alla vita dell’universo, poichè attraverso essa
assorbiamo l’energia vitale che è disponibile nellaria.

Nessuno è in grado di vivere senza respirare, si può stare senza
mangiare e senza bere, ma non senza respirare e questo non avviene per
pura necessità di ricevere ossigeno, perchè dando ossigeno a un morto
di certo non torna in vita.

Tutte le discipline spirituali danno ampio spazio alle tecniche di
respirazione perchè, a seconda di come viene utilizzata l’energia e di
quanta ne viene assorbita, si ottengono differenti risultati a livello
psico-fisico.

Noi facciamo riferimento alla tradizione hawaiana e vi illustrerò un
esercizio chiamato PIKO PIKO, che significa da centro a centro.

Questo esercizio concentra il flusso dell’energia, facendola scorrere
attraverso il corpo in un quantitativo maggiore, producendo
rilassamento, ricarica e concentrazione mentale.

Stando seduti con la schiena ben dritta, iniziate a respirare
profondamente, portando l’attenzione alla sommità della testa mentre
inspirate, e spostando l’attenzione all’ombelico mentre espirate.

Non è necessario inspirare dalla testa ed espirare attraverso
l’ombelico, l’unica cosa che dovete fare è spostare l’attenzione dal
centro della testa al centro dell’ombelico, mentre respirate
profondamente.

Questa continua alternanza di concentrazione produce un flusso di
energia che si spande per tutto il corpo.

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