Compendio all’arte di meditare – 2

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Compendio all’arte di meditare – 2

IL SENTIERO DEL SILENZIO
compendio sulla meditazione
edizioni fuori commercio

– di Anonimo –

(Parte seconda)

Sommario:

Introduzione alla meditazione
Suggerimenti
Elevare il fuoco della mente
Visualizzazione
Sensibilità spirituale
La meditazione occulta
La suprema scienza del contatto
La meditazione riflessiva e volontà
La meditazione ricettiva
La meditazione creativa
La meditazione del cuore
La meditazione in un gruppo esoterico
La purificazione
Esercizio di disidentificazione di sé
Il potere di trasmutazione della preghiera

– Suggerimenti –

Nell’intraprendere la pratica della meditazione occorre ricordare che c’è una serie graduale di
meditazioni disposte in modo da produrre certi effetti specifici di cui i due più importanti sono:

1) Allineamento con l’Ego o Sé superiore.
2) Portare la conoscenza dell’Ego e dei suoi fini nella coscienza del cervello fisico. durante la
vita quotidiana.

Questo lavoro di soggiogamento della natura inferiore, di attingere energie superiori per il tramite
del filo o Sutratma, dei centri e del cervello, è un lungo e difficile processo. Per molto tempo non
si vedono risultati; tuttavia il vero studioso di occultismo continua ad andare avanti con costanza
e perseveranza. Però, egli vedrà svilupparsi in lui maggior efficienza nel servire, nel giovare agli
altri, vedrà la sua vita divenire sempre più organica ed utile, acquisterà maggior dominio emotivo e
mentale.

Seguendo tale pratica meditativa si aiuta il fiorire del loto egoico, si stimolano i centri di
energia nei corpi più sottili affinché possano divenire migliori trasmettitori dell’energia egoica.

Fin quando non si sia salito un gradino, l’ulteriore rimane nascosto: fintanto la teoria di uno
stadio non sia divenuta pratica vissuta, lo stadio seguente non viene rivelato; fino a che un
suggerimento non sia pienamente seguito, l’insegnamento più profondo viene tenuto nascosto, fintanto
che la luce che ci è stata concessa non sia utilizzata, non si ottiene una maggiore illuminazione.

Se sentite una certa avversione a meditare su di uno schema prestabilito, sappiate che la
meditazione su quello schema ha per scopo precipuo di condurvi al dominio della mente e di mettervi
in grado di usarla come sesto senso, come strumento per acquisire conoscenza.

Avreste forse preferito una meditazione che fosse più sulla linea devozionale, poiché questa vi
avrebbe dato maggior senso della vostra bontà e quindi maggior soddisfazione, ma in questo momento
della vostra evoluzione dovete lavorare per divenire utili nel mondo; dovete prepararvi a divenire
un Conoscitore. Il metodo del misticismo ci mette in grado dì conoscere noi stessi, il metodo
dell’occultismo ci porta a conoscere anche il fratello e aiutarlo. Ambedue i metodi sono necessari.

Dal Libro “Lettere sulla Meditazione Occulta” di A. Bailey rileviamo i seguenti suggerimenti:

l. – Ricordatevi che una mente torpida, inerte ed un atteggiamento passivo sono poco desiderabili. I
poteri inibitori debbono rimanere attivi, la mente deve essere quieta, ma vigile e ricettiva e
completamente sotto controllo, in modo che l’Ego possa usarla per trasmettere informazioni al
cervello fisico.

2. – Imparate a considerare il cervello fisico, durante la meditazione, come il ricevitore delle
informazioni provenienti dall’Ego, per il tramite della mente. Molti usano il cervello pochi usano
la mente. Imparate dunque a differenziare fra il Pensatore, il Pensiero, e l’organo pensante che
registra le impressioni di pensiero (cervello fisico).

3. – Lo schema di meditazione che viene dato in questo allenamento deve essere usato come aiuto per
conservare il pensiero su di una determinata linea e per abituarlo a non sbandare.

I pensieri che possono sorgere durante il processo della meditazione sono liberi: ognuno di noi ha
una sua propria, maniera di accostarsi alla Verità, qualche suo particolare metodo di. pensiero, e
ha idee che lo interessano più di altre. Ognuno può seguire queste sue particolari tendenze entro i
limiti dello schema di meditazione dato.

4. – Sia la vostra meditazione breve e concisa, dedicando un determinato numero di minuti ad ogni
parte. Non vi abbandonate a nebulose e oziose fantasticherie. Seguite il Vostro schema con la mente
ben sveglia senza divagare per sentieri secondari, anche se interessanti.

5. – Non cercate per ora di contemplare: la contemplazione è uno stadio molto avanzato. Per molti la
meditazione si limita alla concentrazione; per ora, se non potete raggiungere altro che questa, non
ve ne crucciate, questo è il primo passo e l’ulteriore non tarderà a verificarsi anche per voi, se
persevererete.

6. – Siate regolari nella vostra meditazione, dedicando ad essa 15 minuti ogni mattina. Questo è un
impegno che si può sempre mantenere, a meno che non si sia pigri e ammalati.

7. – Meditate in posizione comoda, e con la spina dorsale eretta, evitando, ‘però, ogni tensione.
Rilasciate ogni muscolo, nulla di contratto deve esservi in tutto il corpo.
Sedendo su di una seggiola, tenete però le gambe incrociate. Se però fate la meditazione in gruppo,
sedete, e tenete le mani appoggiate alle ginocchia e non incrociate i piedi, teneteli invece posati
sul pavimento in posizione parallela. In tal modo l’energia si trasmette per l’uso collettivo del
gruppo; mentre quando meditate da soli, le gambe incrociate impediscono la dispersione dell’energia.

8. – Cercate di meditare sempre nel medesimo posto. L’atmosfera di quel particolare luogo s’impregna
delle forme pensiero della meditazione sì da costruire automaticamente un piccolo tempio di natura
mentale, nel quale vi potrete ritirare con facilità sempre crescente. Naturalmente il vostro vero
Tempio è dentro di voi ed è lì che dovete imparare a ritirarvi e ad entrare il più sovente
possibile, esso ha un grande vantaggio, ed è che potete averlo sempre a vostra disposizione, ovunque
andiate e ovunque vi troviate.

9. – Badate al principio della meditazione che la vostra respirazione sia ampia e profonda; poi,
quando avete stabilito un ritmo costante ed equilibrato, non ci pensate più per tutto il tempo della
meditazione.

Pensieri Seme (uno per ogni mese)

l. L’anima è luce, è impulso che muove all’azione; è il centro che trovasi entro tutte le forme
manifestate.

2. Impara che la forma non è che il velo che nasconde lo splendore della Divinità.

3. L’uomo costruisce i suoi propri mondi col potere dei suoi processi mentali.

4. Rinunciando al non Sé, troviamo il sé.

5. La conoscenza intuitiva si sviluppa mediante la facoltà della discriminazione o del
discernimento.

6. Che la parola della mia Anima sia emessa con forza verso gli altri; tale parola è:
“Comprensione”.

7. Una mente che può essere tenuta salda nella luce può riflettere il puro Amore.

8. L’aspetto si forma gradatamente e si adegua ad essere un esponente, o una impressione
dell’energia dell’Anima.

9. Per l’Anima, il corpo è soltanto un apparecchio ricevente e reagente sul piano fisico; è un mezzo
di espressione.

10. L’uomo è unità complessa e completa, una copia in miniatura del mondo esterno.

11. Quando l’innocuità e la buona volontà determinano e regolano l’avvicinamento mentale, non può
derivare altro che bene.

12, L’Amore dell’Unico Sé fluisce in tutti i Sé, e per il tramite di Essi fluisce in tutto ciò che
esiste. Tale Amore conferisce anche il potere di guarire.

– Elevare il fuoco della mente –

Esperti di meditazione hanno spesso assimilato la mente umana ad una lente, e la sostanza mentale ad
una specie di energia luminosa. Usata in tal senso, la mente non solo rivela il campo di conoscenza,
ma introduce anche la luce dell’Anima e comunica con altre menti per via telepatica. Questo richiede
la capacità di dare forma regolare e coerente alla sostanza mentale e di ampliare il potere di
proiezione delle idee; occorre, cioè, giungere a saper manipolare e modificare la sostanza mentale.

Con l’uso corretto della mente, con la visualizzazione e la proiezione della sua luce, si può far
circolare energia mentale nella rete e nella coscienza degli uomini.Per giungere a tanto, la mente
deve essere innalzata da un centro ad un altro fino al piano più alto della coscienza spirituale.

Al riguardo di questi piani riportiamo uno scritto di Ramakrishna:

“Vi sono sette piani ove risiede la mente. Quando essa riflette sulle cose del mondo, sul sesso e la
ricchezza, risiede nei tre centri inferiori della spina dorsale. In quello stato perde le visioni
più alte e resta assorbita nei piaceri e nelle soddisfazioni dei sensi”.”

Il quarto piano è il cuore. Quando la mente vi si innalza, si ha il risveglio dell’anima. Si vede
come una luce divina dappertutto. In questo stadio, la mente non si abbassa a correr dietro a
piaceri dei sensi”.

“La regione della gola è il quinto piano della mente. Quando vi si innalza, l’ignoranza scompare.
Allora non si desidera sentire o parlare d’altro che di Dio”.

“Il sesto è la fronte. Quando la mente lo raggiunge, si contemplano le Manifestazioni Divine giorno
e notte. Anche allora permane una fioca coscienza dell’Io. Vista la manifestazione impareggiabile,
l’uomo diviene, per così dire, pazzo di gioia e corre ad unirsi al Divino Onnipotente, ma non può
farlo. E’ come la luce di una lampada in una custodia di vetro Sembra di poterla toccare, ma il
vetro lo impedisce”.

“La testa è il settimo piano; raggiunto si perviene al Samadhi e si realizza l’assoluto”.

Ogni aspirante che desideri seguire il sentiero della meditazione dovrebbe tentare di innalzare il
“fuoco della volontà” – ossia il centro della coscienza – sui piani superiori; seguire
scrupolosamente la via del dovere e della cultura etica, ed anche condurre una vita di adorazione,
preghiera e meditazione. Teniamo presente che saremo veramente capaci di adorare il Divino solo
quando ci innalzeremo al piano del Divino.La visualizzazione, ossia il richiamare l’immagine mentale
dell’oggetto di adorazione e di meditazione, è una delle pratiche essenziali al principio della vita
spirituale.

– Visualizzazione –

Il segreto di ogni vera meditazione sta nel potere di visualizzazione. Gli esoteristi dovrebbero
soffermarsi e approfondire questo processo, poiché in esso è contenuta la possibilità di usare, alla
fine, il potere creativo dell’immaginazione ed anche dell’energia mentale, quale mezzo per favorire
gli scopi della Gerarchia ed attuare il Piano Divino.La Meditazione porta istinto, intelletto ed
intuizione ad un allineamento creativo ed anche alla identificazione cosciente; porta al
collegamento fra la mente concreta e quella astratta o superiore, e quindi anche al collegamento con
la mente del Gruppo e della Gerarchia.

Tramite l’Anima, la meditazione controlla il centro della testa che è il punto di focalizzazione
dell’appello e della ricezione spirituale; controlla anche il centro interciliare che è l’organo per
la distribuzione dell’energia spirituale.

Nella pratica della meditazione occulta dobbiamo includere la visualizzazione per le ragioni:

l. E’ il primo passo verso la dimostrazione della legge occulta che l’energia segue il pensiero.

La visualizzazione di immagini è un esercizio mirante alla conquista del potere di visualizzare.
Questo aspetto esteriore deve dar luogo ad un processo interiore che è il primo passo verso la
direzione della energia.

La visualizzazione di immagini ha lo scopo di concentrare l’aspirante nella testa, in un punto
intermedio tra il corpo pituitario e la glandola pineale, in un primo tempo; poi, si sposta in modo
più concentrato nell’area della glandola pineale, che diviene quindi il centro del campo magnetico
messo in moto dal potere di visualizzazione.

Questo pensiero concentrato produce effetti inevitabili entro il corpo eterico, e in tal modo sono
messi in attività due aspetti della immaginazione creativa.

2. Il potere di visualizzare è l’aspetto costruzione delle forme da parte dell’immaginazione
creativa e consistente di tre parti:

a) Raccogliere energia qualificata entro un limite definito.

b) Focalizzare questa energia sotto il potere dell’intenzione, nella vicinanza della glandola
pineale, o in altro punto.

c) Distribuzione di questa energia focalizzata servendosi di immagini che vengono dirette verso un
punto desiderato, cioè verso dati centri, in un dato ordine.Tutto questo lavoro interiore non è,
certamente facile; richiede perseveranza e sforzo. E’ essenziale cominciare con tentativi seguendo
gli stadi di raccolta, focalizzazione e distribuzione di energia.

Da principio esperimentare su se stesso; poi, provare a dirigere la energia verso ciò che è al di
fuori.

Tanto il processo di visualizzazione che l’uso della immaginazione rappresentano i primi passi
dell’attività creativa.

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