Yoga toccasana per la schiena

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Yoga toccasana per la schiena

La pratica di questa antica disciplina riduce il dolore e migliora la funzionalità della colonna
vertebrale

LO STUDIO

MILANO – Se soffrite spesso di mal di schiena potreste trovare un valido alleato nello yoga. I suoi
fan ne decantano da tempo gli effetti benefici per la colonna vertebrale (e non solo), ma solo ora
arriva la conferma dal più ampio studio condotto fino ad ora sul tema. La ricerca, appena pubblicata
sulla rivistaArchives of Internal Medicine, è stata condotta su più di 200 adulti afflitti
cronicamente da un mal di schiena moderato, seguiti per sei mesi.

GLI EFFETTI DELLO YOGA – L’antica disciplina orientale si è rivelata in grado non solo di migliorare
la funzionalità della schiena, ma anche di ridurre i dolori e il ricorso ai farmaci antidolorifici
con benefici evidenti anche a lungo termine (sei mesi) in nove pazienti su dieci. A sorpresa gli
effetti benefici dello yoga si sono rivelati per molti aspetti, simili a quelli ottenibili
praticando lezioni di stretching. Gli autori dello studio sono giunti a queste conclusioni
confrontando tre diversi approcci: ad alcuni pazienti è stato dato del materiale informativo per
l’autogestione del mal di schiena (The back pain handbook), un altro gruppo ha seguito una lezione
di yoga da 75 minuti a settimana per 12 settimane e il terzo gruppo ha seguito con le stesse
modalità sessioni di stretching. Tutti i partecipanti sono stati inoltre incoraggiati a praticare in
autonomia a casa per 20 minuti al giorno gli esercizi imparati durante le lezioni. Gli esperti hanno
quindi analizzato i singoli pazienti dopo 6 e 12 settimane, e dopo 6 mesi.

GLI ESERCIZI – Sia le lezioni di yoga che quelle di stretching seguite dai partecipanti dello studio
sono state focalizzate sul torso e sulle gambe. Lo yoga utilizzato nello studio, chiamato viniyoga,
consente di adattare i principi di questa disciplina a ogni individuo e condizione fisica,
permettendo modifiche nel caso di persone con limitazioni fisiche. Durante le lezioni i partecipanti
hanno eseguito anche esercizi di respirazione, con un momento di rilassamento profondo al termine di
ogni sessione. Durante le lezioni di stretching sono stati, invece, proposti 15 diversi esercizi,
compresi esercizi per i tendini e per i flessori e i rotatori dell’anca: ogni posizione andava
mantenuta per un minuto e ripetuta una volta. Ogni singola lezione prevedeva inoltre anche esercizi
di rafforzamento.

ANALOGIA TRA YOGA E STRETCHING – «I risultati che abbiamo ottenuto ci hanno sorpreso inizialmente
perché ci aspettavamo che lo yoga fosse più efficace dello stretching per alleviare il mal di
schiena – riferisce Karen Sherman, ricercatrice del Group Health Research Institute di Seattle
nonché coordinatrice dello studio -. L’interpretazione più immediata dei nostri risultati potrebbe
essere nel fatto che lo yoga esercita i suoi effetti benefici sulla funzionalità della colonna
vertebrale e sul dolore alla schiena agendo soprattutto sul fronte fisico, grazie allo stretching e
al rafforzamento muscolare». A posteriori i ricercatori hanno realizzato che le lezioni di
stretching avevano caratteristiche in comune molto più con lo yoga rispetto ad altre tipologie di
esercizio: si sono quindi resi conto che in qualche modo avevano confrontato due discipline con
molte somiglianze. «I nostri risultati suggeriscono che sia lo yoga sia lo stretching possono
rappresentare un’opzione valida e sicura per chi vuole provare ad alleviare il proprio mal di
schiena con l’esercizio fisico – fa notare la ricercatrice -. Tuttavia mi preme sottolineare che le
lezioni dovrebbero avere un orientamento terapeutico ed essere graduate per i principianti; non solo
gli istruttori dovrebbero essere in grado di modificare le posture in relazioni alle limitazione
fisiche dei singoli partecipanti». Insomma via libera a yoga e stretching ma con il «personal
trainer».

Antonella Sparvoli corriere.it

25 ottobre 2011 12:34

Mal di schiena, yoga e stretching efficaci per il dolore cronico

Mercoledì 26 Ottobre 2011 13:38

Quella dello yoga è stata sempre considerata una disciplina a cui è sono stati attribuiti generici
effetti benefici sia psichici che fisici. Quasi una moda, più o meno in voga a seconda dei tempi,
che non ha mai trovato riscontri scientifici certi. Ma ora la storia cambia perché la conferma è
arrivata ed è stata pubblicata su Archives of Internal Medicine.

Lo studio ha preso in esame 200 persone sofferenti di un mal di schiena cronico. I ricercatori del
Group Health Research Institute di Seattle, coordinati da Karen Sherman, hanno monitorato i soggetti
per sei mesi.

La ricerca ha confrontato tre differenti approcci al disturbo, un gruppo di volontari ha praticato
yoga seguendo delle lezioni da 75 minuti a settimana, un altro ha invece eseguito sessioni di
stretching con gli stessi tempi del primo gruppo.

Un terzo gruppo ha invece ricevuto documentazione informativa per autogestirsi il mal di schiena
autonomamente. Infine, l’istruzione comune per tutti i gruppi è stata quella di praticare
quotidianamente 20 minuti di esercizi appresi durante le lezioni o illustrati sul materiale
informativo.

Il monitoraggio di ciascun gruppo è stato quindi fissato allo scadere della sesta settimana, della
dodicesima ed infine al sesto mese.

In sintesi, le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori sono che lo yoga è in grado di migliorare
le condizioni della schiena e di ridurre l’assunzione di antidolorifici. Gli effetti benefici
rilevati al sesto mese infatti interessano nove pazienti su dieci.

Atro aspetto rilevato dalla ricerca è la similitudine (in termini di risultati) tra lo yoga e lo
stretching. “I risultati che abbiamo ottenuto – ha spiegato Karen Sherman – ci hanno sorpreso
inizialmente perché ci aspettavamo che lo yoga fosse più efficace dello stretching per alleviare il
mal di schiena”.

Quindi sia lo yoga che lo stretching, secondo i ricercatori, possono migliorare le condizioni della
colonna vertebrale di chi soffre di mal di schiena. L’importante, sottolinea Sherman, è “che le
lezioni abbiano un orientamento terapeutico e siano graduate per i principianti”.

Ovvero, il fai da te è meglio evitarlo, almeno nel primo periodo. E’ consigliabile seguire le
lezioni di un istruttore che “può essere in grado di modificare le posture in relazioni alle
limitazione fisiche dei singoli partecipanti”, aggiunge la ricercatrice.

vitadidonna.org

Per il mal di schiena Yoga e stretching sono un toccasana

Uno stretching ben fatto non ha niente da invidiare alle posizioni prescritte dallo yoga per
combattere il dolore alla schiena. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato su Archives of Internal
Medicine che ha confrontato gli effetti sul mal di schiena cronico di tre distinti programmi di
esercizi che hanno coinvolto 228 adulti con sintomi di lieve entità, per una durata di 12 settimane.
Due gruppi hanno seguito corsi settimanli di yoga o di stretching, con sessioni di 75 minuti e
“recuperi” casalinghi di 20 minuti al giorno, il terzo ha svolto l’allenamento a casa attraverso un
manuale di auto-aiuto, intitolato The Back Pain Helpbook, e molto venduto negli Usa. Lo studio
eseguito dal Group Health Research Institute di Seattle ha dimostrato che lo yoga fa bene ai dolori
lombari, riducendo il ricorso a farmaci antidolorifici, ma in misura maggiore soltanto agli esercizi
fai-da-te estratti dal libro, mentre i benefici per la schiena a sei mesi dal corso erano identici
per chi aveva seguito il programma di stretching.

“Ci aspettavamo che il dolore alla schiena potesse migliorare più con lo yoga che con lo stretching,
quindi i nostri risultati ci hanno sorpreso”, afferma Karen Sherman, già coordinatrice di uno studio
che aveva dimostrato la relazione positiva tra la pratica di origine orientale e la salute della
schiena.

La tecnica adoperata durante lo studio si chiama Viniyoga, un percorso sviluppato “su misura” per
differenti condizioni fisiche di chi lo segue e adattato in caso di limiti fisici individuali. Il
corso comprende anche esercizi di respirazione e un momento di rilassamento profondo alla fine di
ogni sessione. Le classi di stretching hanno eseguito, invece, un percorso composto da 15 diversi
esercizi, che comprendevano anche l’allungamento dei tendini del ginocchio e dei muscoli flessori
dell’anca. Ogni posizione doveva essere mantenuta per un minuto e ripetuta una sola volta, per un
totale di 52 minuti di esercizio, incluse le tecniche di rafforzamento.

di Cosimo Colasanto (26/10/2011)

salute24.ilsole24ore.com

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