Voi non avete karma!… – di Paramahansa Yogananda

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Voi non avete karma!…

Tratto da:

Paramahansa Yogananda.

Il Divino Romanzo

– La mente deve essere invincibile –

Secondo la scienza spirituale, la ‘forma mentis’ è l’elemento basilare. E’ ragionevole cercare di
sconfiggere il caldo torrido con l’aria condizionata e il freddo eccezionale con una fonte di calore
artificiale; ma, mentre cercate di superare i disagi esterni, educate la mente a rimanere
imperturbabile in ogni circostanza. La mente è simile alla carta assorbente, che prende subito il
colore dell’inchiostro con cui viene a contatto. In linea di massima, la mente assume il colore
dell’ambiente, ma non ha scuse se si lascia sconfiggere dalle circostanze esterne. Se il vostro
stato d’animo cambia continuamente sotto il peso delle prove, perderete la battaglia della vita.
Questo è ciò che accade quando qualcuno in buona salute e di buon animo affronta il mondo per
guadagnarsi da vivere, ma non appena si imbatte in qualche ostacolo, si arrende immediatamente
Quando accettate il fallimento diventate dei falliti.

Il vero fallito non è chi viene messo in difficoltà dalle malattie, né chi continua a tentare
nonostante le ripetute sconfitte, ma l’individuo fisicamente e mentalmente pigro. Chi si rifiuta di
pensare, di ragionare, di discernere, o di usare la propria volontà o la propria energia creativa, è
già morto.

Imparate a usare la psicologia della vittoria. Alcuni consigliano: “Non parlate mai di fallimento”.
Ma solo questo non basta. Come prima cosa, esaminate attentamente le ragioni del vostro fallimento,
traete profitto dall’esperienza, e poi non pensateci più. Pur avendo fallito molte volte, l’uomo che
continua a lottare, che interiormente non riconosce la sconfitta, in verità è un vincitore. Non
importa se il mondo lo considera un fallito; se non si è dato per vinto mentalmente, non è sconfitto
agli occhi del Signore.

Ho appreso questa verità nella comunione con lo Spirito.

Voi avete l’abitudine di paragonare la vostra sorte a quella altrui. Qualcun o ha più acume e più
successo di voi e di conseguenza vi sentite infelici.

Questo è un paradosso della natura umana. Non lamentatevi della vostra sorte. Nel momento stesso in
cui paragonate con invidia ciò che avete a quello che ha un altro, vi infliggete una sconfitta. Se
conosceste la mente del vostro prossimo non vorreste essere diversi da ciò che siete.

Non dobbiamo invidiare nessuno. Lasciamo che siano gli altri ad invidiarci.

Nessun altro è simile a noi. Siate fieri di ciò che avete e di ciò che siete.

Nessuno ha una personalità uguale alla vostra. Nessuno ha i vostri lineamenti.

Nessuno ha un’anima come la vostra. Voi siete una creazione originale di Dio.

Dovreste esserne veramente orgogliosi!

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– Fate affidamento sulla vostra innata bontà –

Un giorno dovrete lasciare la terra. Alcuni piangeranno per voi, e altri vi criticheranno. Ma
ricordate che tutti i vostri pensieri, buoni o cattivi, vi accompagneranno. Quindi, avete
l’importante dovere di vegliare su voi stessi, di correggervi, di fare del vostro meglio. Ignorate
ciò che gli altri possono dire o fare contro di voi, mentre vi sforzate sinceramente di comportarvi
bene. Io evito sempre di provocare l’ostilità altrui, e nel mio cuore so che ho fatto del mio meglio
per essere gentile con tutti. Ma non mi preoccupo dell’opinione degli uomini, che si tratti di lode
o di condanna. Dio è con me e io sono con lui.

Non lo dico per vantarmi, ma ho sperimentato nella mia coscienza la grande gioia di sentire con
certezza che nessuno può indurmi a vendicarmi. Preferirei prendermi a schiaffi piuttosto che
trattare male qualcuno. Se mantenete fede alla vostra decisione di essere gentili, per quanto gli
altri cerchino di irritarvi, siete dei conquistatori. Pensateci Quando siete minacciati e rimanete
calmi e imperturbabili, sappiate che state trionfando sul vostro piccolo sé. Il nemico non può
colpire il vostro spirito.

Non posso immaginare di essere cattivo nemmeno con un nemico mortale. Mi farebbe soffrire. Vedo
tanta cattiveria nel mondo e non avrei scuse se contribuissi ad accrescerla. Quando amate Dio e lo
vedete in ogni anima, non potete essere cattivi. Se qualcuno vi offende, pensate al modi migliori di
comportarvi amorevolmente con lui. E se la persona continua a rifiutarsi di essere gentile, tenetevi
a distanza per qualche tempo. Chiudete dentro di voi la vostra gentilezza, ma non permettete a gesti
di scortesia di offuscare il vostro comportamento. Una delle più grandi vittorie da riportare sul
piccolo sé è la certezza di essere sempre premurosi e amorevoli, di essere certi che nessuno potrà
mai indurvi ad agire diversamente. Comportatevi in questo modo.

L’intero impero romano non avrebbe potuto suscitare una reazione scortese nel Cristo. Egli pregò
anche per coloro che lo crocifissero: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

Quando siete certi di aver raggiunto l’autocontrollo, la vostra vittoria è più grande di quella di
un dittatore, e si presenta immacolata dinanzi al tribunale della coscienza. La coscienza è il
vostro giudice. Fate in modo che i vostri pensieri siano i giurati e voi il difensore Mettetevi alla
prova ogni giorno, e vedrete che quando sarete condannati dalla coscienza, quando con severità vi
obbligherete a essere buoni – ossia fedeli alla vostra divina natura – riporterete una vittoria.

L’età non è una scusa per non tentare di cambiare. La vittoria non sta nella giovinezza, ma nella
perseveranza. Coltivate la perseveranza che aveva Gesù. Paragonate la sua disposizione mentale,
quando giunse l’ora di lasciare il corpo, a quella di ogni altro uomo importante che camminava
liberamente per le vie di Gerusalemme. Fino all’ultimo momento, in ogni prova – anche quando fu
imprigionato e crocifisso dai suoi nemici – Gesù fu il vincitore assoluto.

Dominava su tutta la natura; e giocò con la morte per vincerla. Coloro che la temono le permettono
di avere la meglio su di loro. Ma coloro che affrontano se stessi e cercano ogni giorno di
migliorare, affronteranno la morte con coraggio e conseguiranno la vera vittoria, la più importante,
la vittoria dell’anima.

Ai miei occhi, tutti i veli tra la vita e la morte sono caduti e quindi la morte non mi fa paura.
L’anima incarnata è come un’onda nell’oceano. Quando qualcuno muore, la sua anima-onda sprofonda e
svanisce sotto la superficie dell’oceano dello Spirito da dove è venuta. La verità sulla morte è
ignota alla coscienza degli esseri umani comuni che non fanno mai uno sforzo per realizzare Dio. Non
possono quindi credere che dentro di loro ci sia il regno di Dio con tutte le sue meraviglie. Nessun
dolore, nessuna povertà, nessuna preoccupazione, nessun incubo possono mai ingannare l’anima. Tutto
ciò che devo fare è aprire il mio occhio spirituale; allora la terra svanisce e appare un altro
mondo dove io contemplo il Dio infinito. Questo stato si raggiunge mediante l’equilibrio tra
l’attività e la meditazione. E” necessaria un’intensa attività, svolta con il desiderio di servire
Dio e non se stessi.

Ma è ugualmente necessario lo sforzo quotidiano di realizzarlo attraverso la profonda meditazione.

– Distruggete il karma cattivo con le azioni giuste –

Non accettate l’idea di rimanere per sempre schiavi del karma. Negatelo. Buono o cattivo che sia,
non dovete subirne le limitazioni. Dovete avere un buon karma per distruggere il karma cattivo. Poi,
superateli entrambi.

Offrite il vostro karma a Dio. Egli vi aiuterà, se gli chiederete di farlo. Non si tratta di
ottenere privilegi speciali, ma se abbiamo fede in Dio, tutto è possibile. E’ la sua grazia che
conta e che si manifesta quando facciamo la nostra parte, comportandoci come figli di Dio. Se non
riuscite a controllare i dispiaceri e le difficoltà, cercate di resistere. Se non tenterete, non
approderete a nulla. Non arrendetevi di fronte alle avversità. Ogni volta che qualcosa vi abbatte,
rialzatevi e dite: “Adesso va tutto bene”. Nel momento in cui vi date per vinti, per voi è finita,
vi condannate a essere prigionieri del karma. Voi stessi siete il giudice. Quali che siano le vostre
difficoltà, se dite: “Va tutto bene”, potete superarle, ma se dite: “Non posso”, rimanete
imprigionati dietro le sbarre del vostro karma.

Se riconoscete un errore e decidete di non ripeterlo, anche se sbaglierete ancora, lo sbaglio sarà
meno grave di quello che avreste fatto se non aveste almeno tentato. Col tempo scoprirete di essere
padroni di voi stessi e liberi dal karma, proprio come è Dio.

Perché essere costretti a cambiare attraverso una serie continua di morti e rinascite? Perché non
cambiate ora? Perché non eliminate i malumori, quando sapete perfettamente che sono negativi? Perché
non vi liberate della collera?

Quando vi arrabbiate vuol dire che qualcuno ha messo del sale sulle ferite del vostro ego. Sarete
migliori e più felici se resterete calmi. Lasciate pure che gli altri vi schiaffeggino, o vi odino,
ma per quanto vi riguarda non mostratevi mai in collera. Scoprirete allora che nessuno può veramente
ferirvi. Ogni volta che una persona rileva i vostri errori, correggetevi senza dire nulla. Questo è
il modo giusto per ottenere l’autodominio. Il mio guru Sri Yukteswar era proprio così. Come un
bambino. Non odiate nessuno, non abbiate simpatie, antipatie o attaccamenti; il bambino si diverte
con un giocattolo ma se lo rompe, lo dimentica presto. Se provate un amore possessivo per qualcosa o
per qualcuno ne soffrirete.

Gli impulsi cattivi non vengono soltanto dalla vostra disposizione al male; a volte sono una prova
di Dio. Pregatelo così:

“Signore, io so che cosa è la virtù, ma non mi sembra di metterla in pratica. So che cosa è il
vizio, ma non riesco a evitarlo. Guidami, Creatore di tutti i miei sensi! Tu hai creato il bene e il
male, eppure sei libero! Io sono fatto a tua immagine. Sono circondato dal bene e dal male, ma
poiché sono tuo figlio, io sono libero!”.

Dio è giusto perché ha messo a nostra disposizione la spada della ragione, che noi possiamo usare
per liberarci da questo mondo di illusione. Ma dovete usare il potere del discernimento di cui Dio
vi ha dotati per scegliere le azioni giuste e scartare quelle sbagliate, e rimanere mentalmente
distaccati dalle avversità. Non permettete a nessuno dl affermare che le vostre sofferenze, o i
vostri problemi, sono karmici. Voi non avete un karma. Samkara ha detto: “Io sono una cosa sola con
lo Spirito; sono lui”. Quando comprenderete davvero questa verità, diventerete un dio. Invece, se
continuate ad affermare mentalmente:

“Sono un dio”, ma contemporaneamente pensate: “Mi sembra di essere una creatura mortale”, siete
mortali. Quando saprete di essere un dio, sarete liberi.

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