Se non avete alcuna idea di Dio…

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“Se non avete alcuna idea di Dio,

come potete pensare a Lui?”

Questa conversazione con Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
si svolse al centro ISKCON di Melbourne in Australia il 29 giugno 1974.

Ospite: Tua Divina Grazia, lo scopo della vita umana è realizzare Dio?

Srila Prabhupada: Sì – questo è l’unico scopo.

Ospite: Srila Prabhupada, tu hai realizzato Dio?

Srila Prabhupada: Cosa pensi tu? Qual è il tuo parere?

Ospite: Non saprei.

Srila Prabhupada: Allora se ti rispondo di sì, cosa potrai capire? Se non sei competente, anche se
ti rispondo: “Sì, ho realizzato Dio,” cosa capirai? Se non sai che cosa significa realizzare Dio,
allora perché fai questa domanda e come potrai essere soddisfatto della risposta? Perciò non
dovresti fare questa domanda. Non ha significato – a meno che ovviamente tu non sia pronto ad
accettare qualsiasi risposta possa darti. Sei pronto?

Ospite: Sì.

Srila Prabhupada: Allora va bene. Vedo Dio in ogni momento. [Pausa] Ma, a meno che tu non sia pronto
ad accettare questa risposta, non dovresti porre queste domande.

Ospite: Tua Divina Grazia, la meditazione è un mezzo per realizzare Dio?

Srila Prabhupada: Sì. La meditazione è un mezzo, ma ora tu non puoi meditare, perché non sai cos’è
Dio. Quindi come puoi meditare? Se non sai cos’è Dio, su chi mediterai? Innanzi tutto, devi avere la
conoscenza. Noi conosciamo Dio: Krishna. E Krishna dice, man-mana bhava mad-bhaktah: “Pensa sempre a
Me.” Perciò noi meditiamo su Krishna. Queste meditazione è perfetta, perché meditare significa
pensare a Dio. Ma se tu non sai cos’è Dio, come puoi pensare a Lui?

Ospite: Molte scritture affermano che Dio è luce.

Srila Prabhupada: Dio è tutto. Dio è anche oscurità. Noi diciamo che Dio è quella persona da cui
tutto proviene. Perciò la luce proviene da Dio ed anche l’oscurità viene da Dio.

Ospite: Pensi che la meditazione sia un modo di vedere Dio dentro se stessi?

Srila Prabhupada: Sì, così viene descritta la meditazione. Dhyanai­vasthita tad-gatena manasa
pasyanti yam yoginah: concentrando la mente lo yogi cerca di vedere Dio nel suo cuore. Quindi è
necessario che tu sappia che cos’è Dio. Per esempio considera la nostra associazione ISKCON. I miei
discepoli sanno che cos’è Dio e perciò possono pensare a Lui. Ma se non sai nulla di Dio, come puoi
pensare a Lui?

Ospite: Questo percorso dello yoga devozionale, cioè il bhakti-yoga, è questo il cammino per questa
era?

Srila Prabhupada: Sì, il bhakti-yoga è il vero yoga. Troverai che quando nella Bhagavad-gita viene
descritto il metodo dello yoga, il Signore dice: “Lo yogi più elevato è colui che pensa sempre a Me,
Krishna, dentro il suo cuore.” Perciò ai nostri studenti viene insegnato di pensare sempre a
Krishna, ventiquattro ore al giorno, senza interruzione. Questo è yoga di prima classe.

Ospite: Se devi meditare su qualcosa, prima devi averlo visto. Tu fai vedere Krishna ai tuoi devoti?

Srila Prabhupada: Oh, sì. Certamente.

Ospite: Allora che cosa… bene… Che cos’è Krishna? Che aspetto ha?

Srila Prabhupada: Guarda – ecco Krishna.

Ospite: Ma questo è un dipinto.

Srila Prabhupada: Sì, è un dipinto. Ma supponi che qui ci sia un dipinto che ti rappresenta, non
potrei dire: “Ecco il signore Tal dei Tali?”

Ospite: Sì.

Srila Prabhupada: Allora che cosa c’è di sbagliato? Quello che è nel dipinto non sei tu?

Ospite: Sì, lo sono.

Srila Prabhupada: Nello stesso modo questo è un dipinto che rappresenta Krishna. La differenza però
è che non si può parlare con il dipinto che ti rappresenta, mentre invece possiamo parlare con il
dipinto che rappresenta Krishna. Questa è la differenza.

Ospite: Ma tuttavia, qualcuno deve averLo visto Krishna, per poterLo dipingere.

Srila Prabhupada: Sì. Quando Krishna era presente su questo pianeta molte persone L’hanno visto e da
allora ci sono stati molti templi con la divinità di Krishna, con la forma di Krishna. Questa stessa
forma descritta nella letteratura vedica è apparsa di persona e i devoti hanno realizzato delle
statue. Queste forme di Krishna vengono adorate con regolarità. Ci sono migliaia e migliaia di
templi di Krishna.

Ospite: Ma c’è qualcuno che ha visto Krishna davvero?

Srila Prabhupada: Sì – proprio come tuo padre ha visto tuo nonno. Tu puoi non averlo visto, ma tuo
padre può descrivertelo – “mio padre era fatto così.” Qual è la difficoltà?

Discepolo: Lui chiede se qualcuno ai giorni nostri ha visto Krishna.

Srila Prabhupada: Come può vederLo oggi? Lo si deve vedere attraverso la parampara, la successione
disciplica. Tu non hai visto tuo nonno, allora come fai a sapere com’era?

Ospite: I tuoi genitori te lo dicono.

Srila Prabhupada: Sì, perciò tu devi ricevere la conoscenza di Dio dall’autorità, dalla parampara.

Ospite: Ma supposto che Krishna sia eterno, allora certamente esiste anche oggi.

Srila Prabhupada: Sì, Krishna esiste. Di notte il sole c’è, ma tu non hai gli occhi per vederlo.
Questo non significa che il sole non esiste. È una tua deficienza – non sei capace di vedere.

Ospite: Allora abbiamo bisogno di occhi divini?

Srila Prabhupada: Devi essere qualificato. Krishna esiste sempre, ma per vederLo bisogna che tu sia
qualificato. Questo è riferito nelle scritture vediche. Premanjana–cchurita-bhakti-vilocanena
santah sadaiva hridayesu vilokayanti: le persone sante prese da amore estatico per Krishna possono
vederLo sempre, ventiquattro ore al giorno. Questo non è difficile da capire. Se tu ami qualcuno lo
vedi sempre. Non è così? Devi avere la qualifica dell’amore. Allora vedrai Krishna ventiquattro ore
al giorno e parlerai con Lui. Perciò per ascoltare Krishna e per vederLo devi qualificarti. Krishna
è sempre presente.

(Tratto da Ritorno a Krishna)

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