La pratica del Karma Yoga – di Swami Sivananda

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LA PRATICA DEL KARMA YOGA

da SWAMI SIVANANDA

Legge del Karma e Reincarnazione

Edizioni Vidyananda

Traduzione italiana a cura delle Edizioni Vidyananda.

OM

Dedicato a tutti coloro che agiscono nel mondo in maniera disinteressata, altruistica e senza
motivazioni egoistiche, che si stanno sforzando seriamente di ottenere la conoscenza del Sé
purificando le loro menti, realizzando la purezza mentale con la pratica del Nishkamya Karma Yoga

– Cos’è il Karma? –

Karma significa lavoro, o azione. Secondo Rishi Jaimini, rituali come agnihotra, yajna, etc.,
sono chiamati karma. Nel Karma vi è un potere nascosto, chiamato adrishta, che produce i frutti del
Karma per l’individuo. Il karma è tutto per Jaimini; il karma è tutto per gli studenti delle scuole
filosofiche Mimamsa. Jaimini fu il fondatore del Purva Mimamsa; egli era uno studente di Maharishi
Vyasa, il fondatore dell’Uttara Mimamsa, o Vedanta. La scuola filosofica Mimamsa nega l’esistenza
del Signore (Ishwara), che concede i frutti delle azioni.

Secondo la Gita, ogni azione è un karma. Carità, sacrificio e tapas sono karma. In senso filosofico,
anche respirare, vedere, udire, gustare, sentire, odorare, camminare, parlare, etc. sono karma.
Pensare è il vero karma. Simpatie ed antipatie, attrazione e repulsione costituiscono vero karma.

– Azione Giusta e Sbagliata –

Pensate nella maniera giusta. Usate la ragione e il buon senso. Seguite le ingiunzioni delle
sacre scritture. Quando avete dubbi consultate il Codice di Manu o di Yajnavalkya, e potrete capire
se state agendo bene, o male. Se dite: “Le sacre scritture sono numerose, sono come l’oceano.
Difficilmente riesco a comprendere le verità che esprimono. Non riesco a penetrare le loro
profondità. Vi sono delle contraddizioni. Sono confuso e perplesso”, allora seguite rigorosamente
le parole di un guru in cui avete fede e confidenza assoluta. Il terzo modo è avere timore di Dio.
Ascoltate la vostra coscienza. La chiara voce interiore può guidarvi. Non appena ascoltate la voce,
non tardate neppure un momento. Agite subito diligentemente, senza consultare nessuno. Se vi è
paura, vergogna, dubbio, formicolio della coscienza ed agitazione mentale, sappiate che state agendo
in maniera sbagliata. Se vi è gioia, euforia e soddisfazione, sappiate che state facendo una buona
azione.

– Nishkamya Karma Yoga –

Nella pratica del nishkamya karma yoga non c’è perdita dello sforzo fatto. Non vi è pericolo, e
neppure trasgressione. Anche un minimo di questa conoscenza, anche una piccola pratica può
proteggervi dalla grande paura di nascita e morte e dai suoi mali concomitanti.

Senza dubbio raccoglierete il frutto del sentiero del Karma Yoga: la Jnana.

Qui non vi è incertezza. La materia è indistruttibile. L’energia è indistruttibile.

Anche una piccola pratica fatta con la giusta attitudine mentale purificherà la mente. Le
impressioni delle azioni virtuose si radicano nella mente. Anch’esse sono indistruttibili, sono per
voi delle autentiche attività d’inestimabile valore. Esse v’impediranno di fare azioni sbagliate, e
vi sproneranno a fare azioni disinteressate. Vi spingeranno avanti verso la meta. Le azioni
disinteressate prepareranno il terreno della mente a ricevere il seme della conoscenza. Alla fine il
sentiero del Karma Yoga porta a realizzare la beatitudine infinita del Sé.

Agite altruisticamente con spirito disinteressato. Analizzate sempre i vostri moventi. Il
vostro intento dev’essere puro. I frutti delle azioni variano a seconda dei moventi.

Nell’Hanuman Ghat, a Benares, due ragazze stavano per annegare. Due giovani si tuffarono
immediatamente nel Gange e le salvarono. Uno di essi chiese alla ragazza salvata di sposarlo.
L’altro invece disse: “Ho fatto solamente il mio dovere. Dio mi ha dato un’opportunità per servire,
e migliorare me stesso”. Quest’ultimo aveva una mente pura. L’azione esterna è stata la stessa. I
due atti di salvare la vita furono gli stessi. Ma il movente nelle due persone era differente.
Perciò, anche i frutti devono essere differenti. Non preoccupatevi dei frutti delle vostre azioni;
ma non diventate vittime della pigrizia o dell’inerzia. Dedicate tutte le vostre energie al servizio
dell’umanità, della nazione, etc.. Immergetevi nel servizio disinteressato.

Fissate la vostra mente ai Piedi di Loto del Signore. Affidate le mani al lavoro. Mentre
lavorato, fate come il dattilografo, o il pianista che scrive, o suona mentre vi parla; o come la
donna che lavora a maglia e nello stesso tempo parla. Fate che la vostra mente sia sempre attaccata
ai piedi di Loto del Signore, mentre le vostre mani sono al lavoro. La mente della ragazza che porta
la brocca dell’acqua sulla testa è rivolta alla brocca anche mentre parla e scherza con le sue
compagne camminando per strada. Con la pratica riuscirete a fare due cose nello stesso tempo. Il
lavoro manuale diventerà automatico, meccanico o istintivo. Avrete due menti.

Una parte della mente sarà al lavoro, mentre il resto sarà al servizio del Signore, in meditazione,
o a fare japa. Ripetete il Nome del Signore anche mentre lavorate. Vi sono persone che riescono a
fare otto cose alla volta. Giocano a carte, muovono una pedina nella scacchiera, dettano frasi ad un
altro, parlano con continuità ad un quarto, etc. E` solo questione d’addestrare la mente. In maniera
simile, anche voi potete addestrare la mente a lavorare con le mani e ricordare Dio nello stesso
tempo. Questo vuol dire unire Karma Yoga e Bhakti Yoga.

Il Signore Krishna dice nella Gita: “Perciò pensa sempre soltanto a Me e combatti. Con la mente
e l’intelletto assorti in Me, senza dubbio tu verrai a Me”. (8: 7).

Anche se la mucca mangia l’erba al pascolo, dopo essere stata separata dal vitellino, la sua
mente è sempre e soltanto sul vitellino. Allo stesso modo anche voi dovete fissare la mente su Dio
mentre fate japa, e dedicare le mani al lavoro, che è solo adorazione del Signore.

Rinunciate ad ogni attaccamento. Siate bilanciato nel successo o nel fallimento, nel guadagno o
nella perdita, nella vittoria o nella sconfitta, nel piacere o nel dolore. Educate e disciplinate
con cautela la mente. Questa è la chiave per aprire le porte dei regni della beatitudine. Questo è
il segreto del Karma Yoga. Questo è il segreto del successo nello Yoga.

Ecco qualche altro esempio. La mente della balia è sempre sul suo piccolo, anche se in quel momento
accarezza e coccola il figlio del padrone. La mente della donna è sempre fissa sul suo amante, anche
se esternamente è impegnata a svolgere le faccende di casa. Allo stesso modo, fissate la mente ai
piedi di Loto del Signore e dedicate le mani alle attività materiali. Se adottate questo metodo
potrete realizzare Dio pur rimanendo nel mondo. Non avrete bisogno di ritirarvi in foreste e grotte
himalayane. Per questa ragione il Signore Krishna dice: “La rinuncia, o lo yoga dell’azione, portano
entrambi al a beatitudine suprema; dei due, lo yoga dell’azione è invero migliore della rinuncia
all’azione”. (Gita 5: 2).

Se vi preoccupate dei frutti delle azioni sarete intrappolato nella ruota di nascita e morte.
Non potete pensare d’ottenere immediatamente l’immortalità, o la beatitudine finale.

La mente è fatta in maniera tale che non può lavorare senza aspettarsi dei frutti, o anticipi
di ricompense dalle azioni. Se, quando incontrate un amico, sorridete, v’aspettate che ricambi il
sorriso. Se date un bicchiere d’acqua a qualcuno, v’aspettate qualcosa in cambio da lui. Se salutate
un amico per strada, v’aspettate che anche lui ricambi il saluto. Questa è la natura innata delle
persone materialiste. Dovete educare la mente a lavorare in maniera disinteressata.

Dovete domare la mente con prudenza. Dovete disciplinarla con pazienza e perseveranza. Le persone
del mondo non possono comprendere lo spirito del servizio disinteressato, poiché le loro menti sono
piene o sature d’impurità. Fate servizio per qualche tempo. Allora capirete lo spirito del nishkamya
karma yoga. All’inizio tutte le vostre azioni saranno egoistiche; ma, se vi applicherete seriamente
per due anni nel campo del karma yoga, cinque delle vostre azioni saranno altruistiche e
novantacinque egoistiche. Analizzate i vostri moventi, purificateli e sforzatevi al massimo. Dopo
alcuni anni di sforzo incessante, la metà delle vostre azioni saranno altruistiche. E verrà il tempo
in cui il cento per cento delle vostre azioni sarà puramente altruistico. Diventerete un perfetto
karma yogi, come re Janaka.

Quel tempo non sarà molto lontano, se ogni giorno manterrete l’ideale davanti a voi e vi sforzerete
al massimo per raggiungerlo, e se sarete sincero e zelante nello scopo.

Se lavorate senza aspettarvi i frutti, se lavorate per amore di Dio, se considerate il lavoro
come adorazione del Signore, se dedicate tutte le vostre azioni a Dio, la mente si riempirà di
purezza (sattva). Sentite e pensate che voi respirate, vivete e lavorate soltanto per Dio in ogni
secondo della vostra vita, e che senza di Lui la vita è assolutamente inutile. Sentite il dolore
della separazione, se mentre lavorate Lo dimenticate anche solo per una frazione di secondo.

– Karma Yoga: un mezzo per la Conoscenza –

La pratica del nishkamya karma yoga distrugge i peccati e le impurità della mente e produce la
purezza mentale. La conoscenza del Sé sorge in una mente pura. La conoscenza del Sé è il solo mezzo
diretto alla libertà. Come non è possibile cucinare senza fuoco, così l’emancipazione non è
possibile senza la conoscenza del Sé. Il karma non può distruggere l’ignoranza, perché essi non sono
ostili l’un l’altro. Ma la conoscenza distrugge per certo l’ignoranza, come la luce distrugge le
tenebre più fitte.

Nel Mahabharata sta scritto: “La conoscenza sorge negli uomini alla distruzione del karma
peccaminoso, quando il sé è visto nel Sé, come in uno specchio immacolato”. (Shanti Parva: 204- 8).

Nei passi seguenti il Karma Yoga viene indicato come un mezzo per la realizzazione della
conoscenza dell’Atman:

“I brahmana cercano di conoscere questo (Atman) con lo studio dei veda, con il sacrificio
(yajna) o l’adorazione”. (Brihadaranyaka Upanishad: 4 – 5 – 22).

“Ma senza Yoga, la rinuncia è difficile da conseguire”. (Gita 5: 6).

“Avendo abbandonato l’attaccamento, gli yogi compiono le azioni per la purificazione del sé”
(Gita 5: 11).

“I sacrifici, i doni e le austerità sono i (mezzi) purificatori del saggio”. (Gita 18: 5).

– Qualificazioni di un Karma Yogi –

Un karma yogi dev’essere assolutamente libero da lussuria, cupidigia, collera ed egoismo.

Anche se vi fossero tracce di questi difetti, deve cercare di rimuoverle. Egli non deve aspettarsi
nessun tipo di frutti per le sue azioni, né qui, né nell’aldilà. Non deve avere alcun desiderio di
fama e gloria, approvazione, stima, sete d’applauso, ammirazione e gratitudine.

Deve cercare di possedere gradualmente un carattere immacolato. Dev’essere umile e privo di odio,
gelosia, asprezza, etc.. . Come potrebbe servire gli altri, un uomo orgoglioso e geloso che pretende
rispetto ed onore dagli altri? Egli dev’essere assolutamente impavido. Un uomo timido non è adatto
per il Karma Yoga.

Un karma yogi deve avere una natura amabile e socievole. Dev’essere capace di frequentare tutti
senza distinzioni di casta, credo e colore della pelle. Deve possedere perfetta adattabilità,
misericordia ed amore cosmico. Dev’essere comprensivo e tollerante. Dev’essere capace d’adeguarsi
alle abitudini e ai modi degli altri. Deve possedere un cuore che abbraccia e comprende tutto. Deve
avere sempre una mente fredda e bilanciata. Deve possedere anche presenza di spirito. Deve avere una
visione equanime. Deve gioire del bene altrui. Un uomo che si arrabbia e si offende facilmente per
cose banali non è assolutamente idoneo per il sentiero del Karma Yoga. Egli deve avere tutti gli
organi sotto perfetto controllo. Deve condurre una vita molto semplice. Come può dividere le sue
cose con gli altri, se vive nel lusso, se vuole tutto per sé? Deve bruciare il suo egoismo alla
radice

Lasciate che vi ricordi ancora una volta le parole della Gita:

“Controllando e soggiogando i sensi, guardando tutto equanimemente, gioiendo del benessere
altrui, anche questi (yogi) vengono a Me”. (12: 4). Un karma yogi deve avere un corpo fisico,
sano e forte. Come potrebbe servire gli altri se avesse un fisico debole e un’ossatura decrepita?
Egli deve avere grande cura del corpo, ma non deve avere il minimo attaccamento per esso. Non deve
mai dire ‘Questo corpo è mio’. Dev’essere sempre pronto a sacrificare il suo corpo per una nobile
causa. Deve fare regolarmente pranayama, esercizi fisici ed asana per mantenere un ottimo stato di
salute. Deve prendere dell’ottimo cibo, nutriente e sostanzioso.

Deve sopportare l’insulto, il disonore, la mancanza di rispetto, le dure parole, la censura,
l’infamia, la disgrazia, il caldo e il freddo, e il dolore delle malattie. Deve avere il potere
della sopportazione. Deve avere fede assoluta in se stesso, in Dio, nelle sacre scritture e nelle
parole del suo guru. Solo un uomo così può diventare un buon karma yogi; solo un uomo così può
rendere un servizio utile al paese e all’umanità sofferente. E` sempre difficile trovare un
aspirante ideale. Anche se possedete solo alcune delle suddette qualificazioni, le altre verranno da
sé, quando lavorerete sinceramente nel campo del Karma Yoga.

Non dovete scoraggiarvi; immergetevi, completamente nel servizio di Dio. Dimenticate corpo. Marciate
a testa alta pieni di fede ed amore divino. Suonate la tromba pensando: “Devo diventare un vero
karma yogi”. Tutte le virtù verranno a voi da sole. Applicatevi diligentemente da questo stesso
istante. Diventate un karma yogi ideale come Janaka o Buddha. Possa Dio benedirvi con forza
interiore, fede, molte virtù e spirito di sacrificio.

Cominciate il lavoro anche con un piccolo capitale d’amore, compassione e solidarietà.

Entrate subito in campo. Trarrete ispirazione dai capi che si trovano nel campo. Gli aiutanti
invisibili, o astrali, o nitya siddha, gli amara – purusha e i vostri compagni vi spingeranno
avanti. Dopo qualche tempo, diventerete un meraviglioso karma yogi. L’impavidità, l’umiltà e tutte
le altre virtù splenderanno in voi da sole.

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