Il processo Post Mortem
di Redazione nonsoloanima.tv – Camilla Ripani
Al momento della morte si deve affrontare un processo di “disincarnazione” le cui modalità dipendono
dalle proprie qualità morali e spirituali. Ce ne parla Raul Micieli, direttore del Gruppo Metafisico
dItalia, in questa interessante intervista.
– Raul, cosa è secondo te la morte?
La prima cosa che bisogna sapere è che la morte non esiste; si tratta di un passaggio verso altri
piani, da quello fisico verso quelli più sottili. Non è esatto usare la parola morte, bisognerebbe
invece dire disincarnazione in quanto si tratta di un processo che vede labbandono del veicolo
fisico ed è caratterizzato da determinate fasi.
– Di che processo si tratta? Puoi fornirci maggiori dettagli?
E un processo di disincarnazione che avviene durante l’abbandono del veicolo fisico, detto anche
processo post mortem. E importante conoscere il processo post mortem in quanto ciascuno di noi deve
vivere quel passaggio.
Prima di tutto, va detto che quando ci si trova sul piano disincarnato si rimane con lo stesso
livello di coscienza che si aveva sul piano fisico. Ciò vuol dire che una persona che ha lasciato il
corpo fisico non diventa automaticamente santa solo perché è andata oltre: se era ignorante
continuerà ad essere tale anche nellaltro mondo, e se era saggia continuerà ad essere saggia.
Noi siamo un essere trino, composto di Spirito, Anima e Corpo ossia rispettivamente la Presenza Io
Sono, la Coscienza Cristica e la Personalità. LIo Sono è la nostra Fonte Divina di Vita, è la
Presenza di Dio in noi.
La coscienza Cristica o il nostro Cristo Interiore è ciò che si conosce come la nostra coscienza
interiore, ed è un “trasformatore” dellEnergia Divina, dato che dispensa la Presenza Io Sono per
animare la Personalità. Infatti, La nostra Personalità è costituita da quattro corpi inferiori
(fisico, eterico, emozionale o astrale, mentale) che possono muoversi, crescere, sentire e pensare,
grazie alla Divina Presenza Io Sono che dà la Sua vita attraverso un filo di Luce, conosciuto come
il cordone argentato. Tale cordone crea un ancoraggio nel nostro cuore, e tramite esso possiamo
scendere nella nostra Personalità
Si “muore” quando quel filo di Luce, il cordone argentato, risulta tagliato sicché non viene più
dispensata energia al corpo fisico… allora si lascia il corpo di carne ma non si smette di
vivere… in realtà non si muore.
– Per quale motivo si lascia il corpo fisico e ci si disincarna?
Vi sono diverse motivazioni
si lascia il corpo fisico per la Legge di Causa-Effetto (karma), perché
il corpo è diventato vecchio e ammalato, perché si è compiuto il proprio piano divino di perfezione
e la persona deve iniziare una nuova tappa… In ogni caso, quando è il momento, il cordone viene
reciso.
– Che succede, poi?
Una volta che il cordone non può più portare energia al corpo fisico e avviene la disincarnazione,
la coscienza della persona si sposta a livello del corpo eterico che è il corpo della memoria, e in
quel momento inizia una rivisitazione di tutti i processi che hanno caratterizzato la vita appena
trascorsa, a partire dal momento della disincarnazione andando indietro nel tempo fino al momento
della nascita. Lobiettivo è quello di raggiungere una maggiore coscienza e registrare tutti gli
eventi come esperienze per lAnima.
In seguito, accade lo stesso processo a livello del corpo astrale/emozionale: la persona vede e
sente tutto ciò che ha fatto agli altri, sia in termini positivi che negativi
sente il dolore che
ha provocato loro, il disamore, lindifferenza, ma avverte anche il buono che a sua volta ha
elargito intorno a sé
è la Legge della Retribuzione (Causa-Effetto), per la quale tutto ciò che si
fa ritorna indietro
In pratica, i corpi eterico, astrale/emozionale e mentale rimangono attivi per un po di tempo, ma
infine anchessi devono essere dissolti di modo che la coscienza raggiunga i piani superiori.
Per un individuo molto legato agli oggetti, alle passioni o comunque ad aspetti terreni, il
processo post mortem risulta estremamente lento: egli vorrà restare con la famiglia terrena, vicino
ai soldi, agli amanti, ai vizi dellalcol, della gola, alla droga ecc
allora il suo tempo di
permanenza nel piano astrale può essere anche molto lungo. Solo quando realizzerà che si tratta di
aspetti non necessari e che deve continuare ad andare avanti, potrà continuare il suo percorso verso
i mondi superiori spirituali.
Colui che durante la vita segue i principi spirituali, coltiva la consapevolezza e conosce il
processo post mortem, attraverserà questa fase in modo più veloce; potrà attivare immediatamente il
fuoco consumatore di Dio – conosciuto come il fuoco violetto – e dissolvere i tre corpi eterico,
emozionale-astrale e mentale inferiore (il mentale ha anche un livello superiore, dove risiede
lAnima o Coscienza Cristica…).
– Non ci si riposa mai?
In realtà, dopo il processo di disincarnazione, se lAnima vuole riposare può farlo per un tempo
determinato (si dice che è il momento in cui riposa sul letto di rose). Tale periodo si estende
per un massimo di cinque anni
Nelle ere precedenti durava anche diversi secoli ma nellattuale Era
è tutto più accelerato, dato che i Maestri hanno deciso che le Anime non possono fermarsi ma devono
favorire levoluzione.
Comunque, dopo quel riposo si va incontro al giudizio delle proprie azioni: lAnima è chiamata da un
Angelo a comparire dinanzi al Tribunale Karmico, formato da Esseri di Luce di Infinita Compassione,
la cui funzione è di gestire il Karma dellumanità e di aiutarne levoluzione, in base al karma
individuale di ciascuno.
Prima della nuova incarnazione, l’Anima è accompagnata presso grandi Templi di Luce dove apprende la
Legge della Vita e impara a rettificare il proprio percorso in base agli errori del passato
così se
nella vita precedente si è stati dei cattivi genitori, nel tempio di Luce si impara ad essere dei
genitori più costruttivi
oppure se si è avuto a disposizione una gran quantità di denaro ma la si è
usata male o con egoismo, si viene istruiti su un uso corretto dell’energia dei soldi, che è parte
dellenergia divina e come tale va messa in circolazione
Se una persona ha condotto la propria vita in maniera equilibrata ed ha vissuto in armonia con gli
altri, allora può scegliere quale virtù sviluppare nella successiva incarnazione. Le viene chiesto
se vuole approfondire la musica, larte, la guarigione
e la si invia nei Templi di Luce dove può
imparare quelle virtù divine prima di reincarnarsi.
– Vi è obbligo di reincarnazione?
Il libero arbitrio funziona sempre, qui sul piano fisico come su quello spirituale, quindi non si è
obbligati a reincarnarsi
ma si tratta di un tema molto delicato e, di fatto, dobbiamo reincarnarci
tutti fino al momento della liberazione… La data della reincarnazione, tuttavia, dipende da molti
fattori
lAnima chiede al Tribunale Karmico di poter rinascere sul piano fisico, ma si dice che
solo una richiesta su tre venga accontentata.
Inoltre, la durata del periodo di riposo tra una incarnazione e laltra dipende anche dal Servizio
che si presterà allumanità. Le Anime che operano un servizio molto grande hanno la possibilità di
reincarnarsi molto più velocemente per poter continuare il proprio lavoro.
– In genere, si potrebbe pensare che le Anime più Sagge siano quelle che hanno diritto ad un
riposo più lungo
Eppure non è così, queste Anime sagge sono rinuncianti – rinunciano al riposo, rinunciano a vivere
sui piani sottili per lavorare qui, sul piano terreno, e aiutare lumanità ad evolversi.
– E possibile reincarnarsi immediatamente dopo la morte?
E difficile se pur viene concesso a pochissime Anime, quelle che devono svolgere un grande
Servizio, Anime come quelle di Gandhi o Madre Teresa di Calcutta
o di personaggi anonimi ma
altrettanto evoluti.
– Raul, in base a che cosa puoi affermare tutto quello di cui ci hai parlato?
Quello che ti ho descritto è quanto asserito dai Grandi Maestri di Saggezza, il cui insegnamento
giunge a noi attraverso i loro Discepoli accettati… E possibile scorgere una matrice comune nei
vari insegnamenti dei Discepoli, ed è possibile accedervi per chiunque…
Tuttavia bisogna sapere dove e come cercare perché non tutto quello che brilla è oro.
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