Il pericolo dei desideri insoddisfatti

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Il pericolo dei desideri insoddisfatti

da: “L’eterna ricerca dell’uomo”

di Paramahansa Yogananda

I desideri inesauditi rimangono nel cuore. E che male c’è a custodirli? Il fatto è questo: ogni desiderio consiste di forze specifiche, buone o cattive, o di un miscuglio di entrambe. Quando si muore, benché il corpo se ne sia andato, quelle forze non muoiono. Quali schemi mentali, esse seguono l’anima ovunque essa vada, e quando si rinasce, tali schemi si manifestano in tendenze di comportamento.
Così, una persona che sia morta alcolizzata, quando rinasce, porta con sé la tendenza all’alcolismo e questa tendenza le rimarrà finché non avrà superato il desiderio dell’alcol. Anche nei bambini più piccoli, il comportamento rivela certe caratteristiche di vite passate. Alcuni bambini hanno terribili accessi d’ira, altri sono tristi o irritabili. Dio non li ha fatti così. Sono desideri inesauditi del passato che hanno formato queste tendenze psichiche; e a causa di esse l’anima, benché fatta a immagine di Dio, appare come qualcosa di diverso.

Se l’immagine di Dio dentro di voi viene distorta in questa vita dall’ira, o dalla paura, e se non vincerete adesso queste disposizioni estranee alla vostra natura, le riporterete con voi nella prossima nascita, e porterete il peso di queste tendenze infelici, finché non le avrete superate, in qualche incarnazione futura. E’ meglio, perciò, distruggere, o vincere tutti i vostri desideri adesso. Essi avrebbero fine immediatamente e per sempre nella gioia suprema della presenza di Dio; ma finché non Lo conoscerete, i desideri che non avete superati continueranno a inseguirvi.

Ci sono due modi di distruggere i desideri: realizzando, mediante la ragione e la discriminazione, o la saggezza, che solo Dio può dare una felicità pura e permanente, oppure esaudendo tali desideri. In molti casi i desideri giacciono nel subconscio. Voi credete che siano scomparsi, ma non lo sono. La vita è davvero un grande mistero; il mistero però si dilegua quando sezionate la vita con il bisturi della ragione. Se ogni giorno starete per un po’ di tempo ad analizzarvi, scoprirete di avere molti desideri insoddisfatti. Essi sono simili a pericolosi germi: li portate con voi nella vita, e dovunque andiate, in questa vita stessa, o nella prossima, essi vi seguiranno.

La cosa migliore è eliminare in questa vita tutti i desideri pericolosi mediante la discriminazione, e concentrarsi sull’appagamento dei desideri buoni. Se vi sentite spinti al suicidio, o al male, liberatevi ora di quei desideri. Convincetevi, con la ragione e con le azioni buone, che siete un figlio di Dio, fatto a Sua immagine, ed elevatevi al di sopra dei vostri umori e delle abitudini corporee. Siate più distaccati. In questo modo vincerete.

Se soffrite di un male cronico, cercate mentalmente di separarvi dalla coscienza del corpo. Mediante la discriminazione voi potete vincere i sensi. La discriminazione è il fuoco che riduce il desiderio in cenere.

E’ pratica generale quella di ammucchiare in soffitta tutte le cianfrusaglie inutili e, una volta ogni tanto, farne piazza pulita. Allo stesso modo, nella soffitta della vostra mente subconscia, stanno nascosti molti desideri potenzialmente dannosi, desideri che un giorno potrebbero procurarvi dei guai. E’ importante, perciò, che vi analizziate. Forse siete un tipo di persona affetta da odio, malumori, ira. In questo caso, le caratteristiche immagazzinate sono il risultato del comportamento che voi stessi avete avuto nel passato. Per ripulire la vostra soffitta mentale da tali indesiderati arredi dovete impiegare con vigore un’azione costruttiva, positiva, un’azione d’amore.

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